Sorella mia, tale è invero la frustrazione
che non saprei come meglio proseguire la recensione,
se non fosse che la speranza di scrivere
cose decenti alberga in noi, a prescindere
da quali siano le reazioni degli altri, poiché
se dovessimo vivere di fangirl e cliché
tanto varrebbe gettare ogni cultura letteraria
e intraprendere la strada agraria.
Perciò, cara compagna di sventura, resisti;
perché già il solo scrivere
vuol dire che esisti. |