Wow che riflessioni, incredibilmente profonde e toccanti!
Ti faccio i miei complimenti sia per il contenuto delle riflessioni ma anche per il linguaggio usato e la forma, bravissimo davvero.
In molto di ciò che hai scritto io mi rivedo, su alcuni aspetti mi trovo d'accordo e su altri no. Personalmente penso che che il "rimanere freddi internamente" che è il terzo modo di vivere, quello che avrebbe scelto il protagonista della storia, se da una parte ci aiuta a proteggerci dai mali del mondo, da un altro lato non ci fa vivere, siamo come morti. C'è quindi da capire se conviene vivere soffrendo, o non vivere e non soffrire. Io personalmente preferisco la prima, so che la vita è una grande sofferenza, sia per il male che ci circonda che per tanti altri motivi, ma credo che vivere valga più di morire, a prescindere.
Finché si ha ancora la forza di vivere, la vita va sempre incoraggiata, e non lo dico da cattolico (perché non lo sono), né da credente, lo dico semplicemente da persona che crede nella vita.
Saluti
Angelo.