Recensioni per
In Memoriam
di Queila

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/18, ore 15:51
Cap. 2:

Recensione premio

Ho letto tutta la raccolta e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti. Mi piacerebbe che ne scrivessi un'altra perché hai trattato un tema delicato con criterio, realismo e sensibilità. Nella terza drabble non hai fatto sconti sul piano visivo, proprio come la guerra non fa sconti con le vite: ho trovato agghiacciante, ma giusta, la presenza così cruda della morte e ho amato il contrasto generato dalla presenza della piccola Libertà.
La seconda drabble è la mia preferita, ecco perché ho deciso di lasciare qui la recensione. Giuro, mi si è fermato il respiro mentre leggevo. Non ho avuto bisogno delle note per capire che i raggi del sole e i capelli di Maria coesistevano agli occhi di Alberto, il che è merito della tua bravura, della tua capacità di dare corpo al testo e renderlo comunicativo. Ho davvero sentito una morsa allo stomaco crescere parola dopo parola da "con la mano tinta di rosso" sino alla fine. Fatico a trovare le parole, mi hai davvero emozionata come mi capita di rado. La drabble è straziante: tutta quella luce che sa di buono, di amore e di casa in parte soffoca perché è doloroso capire che è andata perduta, ma allo stesso tempo infonde una sorta di speranza - speranza perché quella luce acceca Alberto e abbraccia noi fino all'ultima riga, poi acceca noi e abbraccia lui, fa entrambre le cose al contempo, e l'ultimo respiro del protagonista arriva quando è la drabble a finire. Il titolo nonostante sia abbastanza lungo mi è piaciuto tanto, è di una drammatica bellezza evocativa.
Grazie per avermi consigliato questa raccolta, l'ho amata.

Recensore Master
13/09/18, ore 15:30
Cap. 1:

Recensione premio

Questa drabble è di una tristezza che toglie il fiato. Lo stile si rivela crudo e delicato allo stesso tempo, c'è quel blu che "annebbia la vista" sino a far vomitare, c'è il ricordo di un bacio "desiderato, ma mai dato", ci sono "la magnolia nel cortile di casa" e "mani che si sfioravano" a dirci che la protagonista ha avuto un passato, un nome - una vita - prima di morire. L'innocenza dei suoi ricordi stride con la forza schiacciante della morsa del mare, è un pugno in pieno stomaco immaginare una ragazzina di 13 anni che "di giorno conta i morti, di notte le stelle" - quest'ultima descrizione è la mia preferita di tutta la drabble perché graffia l'immaginazione, prendendola letteralmente a schiaffi. La citazione finale è perfetta per esprimere il senso di perdita e d'impossibile della protagonista. "Remember" può essere un verbo imperativo rivolto al lettore ed è anche il nome della protagonista: amo questa ambivalenza, è da brivido. I miei complimenti!

Recensore Junior
26/08/18, ore 20:38
Cap. 3:

Ciao, è un po' curioso come io sia arrivata a leggere questa storia dato che, normalmente, non leggo nulla di guerra o storico. Recentemente poi non leggo nulla che non sia fantasy quindi...che ci faccio qui?
È che stavo riguardando le mie vecchie storie e ho visto una tua vecchissima recensione (2013!) e mi sono detta, chissà se è ancora attiva e se ha scritto qualcosa di recente? Allora ho visto questa storia e, dato che vivo vicino a Genova e questo capitolo è ambientato in Liguria, ho deciso di leggerlo.
Beh credo che mai solo 109 semplici parole mi abbiano trasmesso tante emozioni. Le immagini sono crude, ma come cruda è stata la guerra.
Mi è piaciuta moltissimo, tutte queste parole per dire semplicemente questo.
Un bacio,
Arya

Recensore Master
29/07/18, ore 10:58
Cap. 3:

Premio: La belle dame sans merci nel contest: Scegli il tuo premio! di Setsy
Buongiorno, tesoro, eccomi su questa drabble che mi ha lasciata a bocca aperta. Ovvio che quando avrò finito con tutto l'arretrato che ho, leggerò le altre due!
Queste immagini sono fortissime, tristi come solo una storia-verità può essere. Ci saranno state tante situazioni simli, ognuna con il suo carico di vita, morte, speranza inamovibile e sogni infranti
Questa donna mi pare di vederla davanti ai miei occhi. E' definita, senza molta precisione, con un'incarnato bronzeo, il chè penso abbia più letture. Una, ovvia, è che sia una ragazza mulatta, visto che in quel simpatico periodo storico c'erano le famose abissine - sorvoliamo, che è meglio - e che proprio come minoranza si sia trovata ovviamente dalla parte dei partigiani. L'altra è che abbia il colore scuro e ricco della madre terra, che simboleggia con la sua risposta alla guerra e alla morte - cioè con la fertilità - il ciclo della vita che non può essere mai interrotto dalla follia umana. E' come se germogliasse, infatti, tanto è spontanea la sua immagine, anche davanti ad un tavolaccio da obitorio col corpo straziato dell'uomo amato. Ed è bronzo anche per la forza, con la quale non piange perché non tutto è perduto. Invece il nero delle budella è i non-colore, la fine delle cose.
E che il nome della bambina sia Libertà significa davvero tutto.
non so come ti sia venuta in mente una storia che in pochissime parole racchiuda tanto significato, è spendida e importante
ti sono grata di avermela segnalata per la lettura, è una perla
un bacio, e a presto!
tua, Setsy

Recensore Junior
21/05/18, ore 10:03
Cap. 3:

QUARTO CLASSIFICATA PARI MERITO: 
S.Elric con "In Memoriam" 


Grammatica e lessico: 5/5 
Trama: 5/5 
Caratterizzazione: 5/5 
Titolo e introduzione: 1,6/2 

Punteggio totale: 16,6/17 


Una drabble. 
Poche parole. Queste poche parole da te utilizzate sono state facilmente in grado di trasmettere di sensazioni/emozioni/sentimenti che lasciano nel vero senso della parola senza fiato. 
È romantica, ma al tempo stesso lascia un retrogusto di tristezza, malinconia. Vediamo il nascere il crescere e il declino di un sentimento profondo, che non ha mai avuto modo di sbocciare fra le loro mani. Lei che ricorda, o meglio permette ai propri ricordi di fluire e invadere la mente con una irruenza ben poco misericordiosa. Questa drabble è stata scritta molto bene, la caratterizzazione c'è e viene facilmente trasmessa al lettore, il romanticismo è palpabile tra le linee, nei ricordi di lei. 
Il punteggio parla chiaro, hai fatto un ottimo lavoro su -quasi- tutti i parametri! 



Gradimento personale: 10/10 
(Recensione modificata il 21/05/2018 - 10:03 am)

Recensore Master
03/05/18, ore 17:49
Cap. 3:

Ciao!
Non ci posso credere di aver perso l'aggiornamento. Ho controllato parecchie volte, tanto che avevo perso la speranza di poter leggere l'ultima di questa raccolta(volevo anche chiedertelo, ma mi sembrava di impicciarmi dei fatti tuoi >.<).
Niente, da dire, tutto da ribadire: questa raccolta è bellissima. Giusto per rinfrescarmi la memoria, ho letto di nuovo anche le altre e ancora una volta non posso che rimane entusiasta da questo tris di composizioni.
Non so perché, ma ho immaginato lei di colore (questo è un po' più ovvio, per via del colore delle mani, ma non so se questo era un riferimento voluto) e lui un italiano... una storia che allora sarebbe stata mal vista (e che ancora oggi genera discussioni in certi paesi "fuori mondo", anche qui in Italia, purtroppo).
La prima cosa che mi è saltata all'occhio è stata la seconda persona del narratore (ultimamente è sempre più usata e sempre meglio, e tu sei bravissima ad adoperarla). Mi è piaciuta perché ha saputo dare una dignità e un orgoglio e una fierezza al personaggio che in qualche modo ha camminato di pari passo con il dolore.
Molto forte è questa frase:
Non hai mai pianto per la sua morte, perché lui cresce in te… in lei.
Non per nulla, penso che tu l'abbia collocato apposta al centro del componimento. Indica una persona forte, addolorata ma piena di vita, una donna che sa per cosa il suo uomo ha lottato: un mondo migliore, pulito, giusto, equo, libero. Parole che ancora oggi trovano poco spazio e poca verità nella nostra società ma che allora erano ideali forti per cui la gente moriva e... come la protagonista della tua drabble... viveva con coraggio e forza di volontà.
E' vero, le lacrime non sono segno di debolezza, eppure il fatto che i suoi occhi rimangano asciutti indica quanta tempra deva possedere questa donna, probabilmente combattendo contro indignazione, orrore, maldicenze anche, a testa alta, per qualcuno che ama e che ha amato e che avrebbe amato la sua bambina/o.
Un'altra cosa che ho apprezzato è il climax che utilizzi per descrivere le mani della donna: mani che hanno conosciuto la fatica, il dolore, il sangue, il male, ma hanno tutto il diritto e la delicatezza per toccare e accarezzare qualcosa di così puro come il ventre rigonfio, il viso di una bambina. Sono mani che proteggono, che sanno cos'è la vera dignità.
Mi piace la metafora finale, è degna della penna più elegante e poetica, e anche per questi colpi io ti ammiro.
Libertà: in onore di suo padre morto per difenderla.
Questa parte sembra avere un doppio significato: il padre è morto per la libertà del popolo, per la libertà sua e della donna che amava; ma sembra voler dire che ha combattuto anche per sua figlia, che lei appunto chiamerà Libertà, per poterle dare un posto migliore in cui nascere e crescere. In qualche modo, chiamandola così, la madre trasla l'amore che l'uomo prova per la sua patria verso la figlia. Davvero complimenti.
Ancora una volta hai affrontato con originalità e pathos il tema della memoria. Qui, nello specifico, la memoria del passato serve a costruire il futuro, il mondo di un bambino che deve nascere. Padre, madre e figlio/a rappresentano un po' i tre tempi: passato, presente e futuro. C'è una sorta di continuità tra l'ieri e il domani che sembra quasi chiudersi in un cerchio senza fine, lo stesso che rappresenta lo scorrere della vita, e a tal proposito è vero quello che dici subito dopo, ovvero che la vita non si ferma neanche davanti la morte.
Sono felice di aver potuto leggere quest'ultima drabble. Ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti per questa raccolta profonda, dall'impatto forte e dai significati profondi e importanti, che mi ha saputo regalare riflessioni ma anche emozioni immense contenute in piccole perle di raffinata stesura. Chapeau.
A presto!

Recensore Master
29/04/18, ore 14:08
Cap. 3:

Buon pomeriggio.
Sì, un raccontino molto forte; comunque, vivido, in grado di colpire il lettore.
Buon fine settimana :)

Recensore Master
08/05/17, ore 17:04
Cap. 2:

Terza Recensione Premio per il contest "Ignotus - Indovina chi?"
Cara Queila, tra le tante cose che ho letto scritte da te(e sono tutte ben scritte e che ho apprezzato in diversi modi, e tu lo sai), questa piccolissima raccolta è una perla rara che andrebbe omaggiata in tutto il suo splendore. Farò del mio meglio, nel mio piccolo, per darle un decimo di quel che merita.
Ovviamente non è possibile dare tangibilità a un dato evento se non lo si nomina, a meno che non presenti fatti strettamente peculiari legati a esso. Però, e questo è un grandissimo merito di cui dovresti andare orgogliosa, hai saputo rendere con magistrale poesia l'atmosfera in entrambe le drabble, dando una profonda definizione al luogo in cui si trovano i due personaggi. Questo ha situato i due racconti in un ambiente che è andato oltre il luogo fisico - MayFlower o la battaglia di Caporetto: io ho potuto sentire, vedere, farmi completamente rapire dal luogo emotivo e sensoriale(WOW). Ho avuto il mal di mare insieme alla povera Remember, ho sentito l'angoscia dell'infinito di un luogo esteso e sconosciuto agli occhi di chi ama e conosce il verde dei prati; ho sentito la semplicità di una vita agreste, essenziale, fatta da gesti gentili e delicati, amori leggeri e pieni di sogni innocenti. E poi ho sentito il fetore, la puzza, i colpi di fuoco, i rumori cacofonici e angoscianti, il dolore, la solitudine, la paura, la fretta, il disperato desiderio; ho visto Maria, ho amato Maria quanto Alberto grazie agli occhi di Alberto; e ho allungato la mano insieme a lui, inebriandomi del profumo delle rose selvatiche.
Scusa l'elenco infinito, ma... è colpa tua: hai trasmesso così tanto in così poco, che tutto scoppia di sentimento e potenza, un pathos che fermenta come una pentola a pressione... mi ha sconvolto.
Hai utilizzato magnificamente i cinque sensi, come spero si sia capito dalle righe qui sopra; hai stuzzicato la fantasia del lettore spingendo al massimo le sue/mie percezioni, pompandole con un tocco poetico di dettagli che non hanno formato un mosaico, un pezzo dopo l'altro, ma un vortice di così tante cose che mi gira ancora la testa - ed è un complimento, credimi.
L'introspezione in entrambe le drabble è superba, tanto che ho potuto subito distinguere le diverse età dei protagonisti.
Nella prima si respira l'innocenza di una ragazzina, ci mostri la scena e le emozioni attraverso l'inesperienza, la dolcezza, una paura "infantile" e malinconica. Remember non ama molto il mare sconosciuto, l'aiuta pensare a casa e guarda con nostalgia ai sogni che si è lasciata dietro. Samuel è un ricordo così vicino e vivido, ma al tempo stesso così lontano, che le fa girare la testa tanto quanto il rollio della nave in cui è imbarcata. Molto bella la descrizione iniziale di questo mare che è al tempo stesso stupendo e infinito, ma proprio per questo angoscioso e doloroso da sopportare, schiaccia con la sua vastità e spaventa l'animo della ragazza.
Nella seconda, invece, il cambio è stato drastico e sconvolgente sin dal primo rigo. Mi hai catapultato in mezzo ai cadaveri, nella mente di un morente che spira tra colpi di armi da sparo e odori che il mio stomaco e la mia mente non reggono per la loro intensità. Il doppio pensiero del soldato è emblematico di quella guerra: Dio e la persona amata; fede e speranza per il futuro che lui non ha più.
Un complimento va per la grandissima descrizione/narrazione della luce che prende la forma di Maria, che poi diventa anche la "luce" dell'aldilà. Incredibile - ti ho invidiato - in questo passaggio, davvero, lo hai reso in un modo che... non ho parole. L'ho visto! come se fosse stato un effetto scenico in un film! Complimenti, Queila!
Bellissimo come la morte viene per un attimo surclassata dalla memoria, il lezzo della guerra dal profumo di una rosa selvatica, la bellezza semplice e sconvolgente legata a un ricordo umano, emotivo. Questo ricordo, però, è solo la soglia che nasconde l'ingresso al regno dei morti.
Ti ho già fatto i complimenti, mia cara? Sì? Beh, allora mi azzittisco e contemplo ancora un po' questa bellissima perla. Bravissima.
Spero di poter leggere anche l'ultima, che non mancherò di commentare. Grazie per aver condiviso questo lavoro con noi lettori.
A presto!
(Recensione modificata il 08/05/2017 - 05:05 pm)

Recensore Master
07/04/17, ore 14:13
Cap. 2:

Buon pomeriggio.
Un altro raccontino molto toccante, complimenti!
Scritto bene, e conciso al punto giusto.
Tuttavia, si comprende perfettamente il dolore e il dramma umano che permeano tutto il piccolo scritto, e purtroppo ciò che sta accadendo al povero Alberto.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
28/03/17, ore 15:35
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Che bel raccontino! Complimenti!
A me è piaciuto molto. Ricco di sentimento, e logicamente composto da poche parole, ma sufficienti per far comprendere bene la situazione.
Bella la citazione, è molto profonda.
Buon proseguimento di giornata :)