Bonsoir!
Ho aperto questa fanfiction questa mattina con gli occhi ancora impastati dal sonno e l’ho letta tra una lotta con me stessa per tirarmi fuori dal letto ed una fetta di pane che è stata la mia colazione, questo per dire che: come prima cosa, mi ha fatto davvero tanta compagnia e mi ha aiutato ad iniziare la mattina con un po’ più di carica e positività; seconda cosa, sono arrivata alle note ed ho letto la tua firma ed ero tipo. Sopracciglia aggrottate. Deb?
Sono entrata nel tuo profilo ed ho riconosciuto l’icon, perché proprio ieri avevo risposto alla recensione che avevi lasciato alla mia storia e non avevo assolutamente idea che scrivessi, quindi sono stata più che sorpresa in maniera piacevole, perché questa fic – e ti spiegherò perché – mi è piaciuta da morire.
Detto questo, passiamo alle cose serie: da quando ho iniziato a seguire i bangtan mi sono sempre tenuta alla larga dalle fanfiction italiane del fandom perché non riuscivano mai a darmi quello che mi danno quelle inglesi: avevo come l'impressione che i dettagli non fossero mai abbastanza curati, come se le cose venissero messe a caso. Scritte giusto per. E la cosa mi rattristava e continua a rattristarmi perché trovo che l’italiano sia una lingua meravigliosa che, se usata come si deve, riesce a tirar fuori delle piccole perle.
Quando, quindi, ho iniziato a leggere questa storia sono stata incuriosita da due cose principali, la prima, la lunghezza, la seconda, il fatto che mi avesse tenuta incollata allo schermo per un paio di minuti senza che me ne accorgessi.
Sono una grandissima fan delle one-shot che non finiscono mai, più sono lunghe più le amo, mi piace il fatto di potermici immergere completamente e di diventare, per tutto il tempo che la lettura richieda, tutt’uno con i personaggi che lo scrittore va a creare.
Questa, poi, mi ha colpito particolarmente perché trovo che il tuo stile nonostante non sia eccessivamente ricercato, sia veramente… dolce. Piacevole da leggere, le parole si susseguono con grandissima facilità e ti invogliano a proseguire, che non è una cosa facile da saper fare, per cui chapeau.
Una cosa della quale non sono fan, invece, è la scrittura al passato in italiano. Mi sembra che crei un distacco, mentre qui, nella tua storia, questo distacco non c'è stato _per nulla_, che è un chiarissimo segno di quanto tu sia effettivamente in contatto con il tuo stile da non permettere al lettore di soffermarsi sul tempo che decidi di utilizzare e ci tengo molto a farti i complimenti anche su questo lato.
La storia di per sé mi è piaciuta veramente tanto, i personaggi mi sono stati tanto simpatici ed ho trovato i vmin totalmente IC. Taehyung, una piccola social butterfly, pronto a sorridere ed andare d'accordo con tutti, Jimin un pasticcino e Yoongi – che è probabilmente il mio preferito di tutta questa one-shot – il classico tsundere dal cuore dolce. Ho amato tantissimo l'immagine che gli hai cucito addosso, il look ed il comportamento da soft!punk gli si addicono, diciamocelo.
Se posso rubare un altro po’ del tuo tempo per dirti quale scena sia stata quella che effettivamente mi sia piaciuta, prego, have a sit: La scena del gatto che entra in casa. Adorabile. Posso dirlo? Adorabile.
Non sono una di quelle persone che ha una fantasia visiva eccessivamente attiva, quando leggo qualcosa immagino le scene ma sono sempre piuttosto sbiadite, soprattutto i colori, non è importante quale sia l’autore, il libro, la fanfiction. Funziona così e credo che sia una cosa comune, ed è stato così anche con la tua fanfiction, ero presa dalla storia e le immagini erano chiare grazie al tuo modo piacevolissimo di scrivere (e descrivere) ed i colori erano, come al solito, sbiadite, fino a quando non sono arrivata a leggere la scena del gatto.
Non so se da parte tua ci fosse un tentativo particolare di rendere quella scena così bella, così chiara, ma se così non fosse: ti faccio ancora di più i miei complimenti. Se ti stai chiedendo cosa mi abbia colpito e perché lo abbia fatto così tanto, essendo una scena piuttosto secondaria, beh, non te lo so dire. So solo che l’ho trovata di una dolcezza sconvolgente e soprattutto ho avuto la sensazione che quel momento fosse super _domestic_. Un piccolo sprazzo di vita dei Namjin, Namjoon che si lascia andare, Seokjin che lo osserva con tenerezza. Ho immaginato la stanza illuminata dalla luce del sole caldo ed era proprio… vivida. Presente.
Questa cosa mi è successa davvero poche volte nel corso della mia vita da lettrice di libri e fics, ma questa volta è successo e mi sembrava doveroso dirtelo perché è sempre un piacere provarla, quindi volevo ringraziarti per avermi, involontariamente, fatto vivere così intensamente una scena.
Ho apprezzato tantissimo anche la frase finale che Namjoon ha pronunciato perché, anche quella, l’ho trovata assolutamente in character non solo con il personaggio rivoluzionario che è Joonie nella tua storia, ma anche con quello della vita reale.
Concludo questa – eccessivamente lunga, pardon – recensione facendoti i miei complimenti per come hai gestito non solo la storyline dei Namjin, ma anche quella dei side character. Non è facile.
Spero che scriverai presto qualcos’altro perché sarò più che felice di leggerlo, nel mentre mi consolerò andando a sbirciare un po’ nel tuo profilo,
un bacio,
chilometri.♡ |