Recensioni per
Non svegliatemi
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/03/22, ore 12:46

Recensione premio per il Contest "I will go down with this ship!" 3/5

Ciao, Nina! ^^
Rieccomi anche oggi, stavolta ho preferito leggere una tua fanfiction anzichè un'originale, e non me ne sono affatto pentita! 
Di questa storia mi aveva sin da subito attirato il tema datk/horror e i suoi protagonisti Tom e Ginny. Premettendo che per me "La Camera dei Segreti" è già di per sè un film quasi horror (da bambina avevo la videocassetta del film, e ricordo che certe volte lo mettevo avanti per evitare di vedere certe scene XD), questa premessa mi aveva già quindi conquistata! Leggendo, ho poi capito che tutta la trama girava intorno a questi sogni/visione di Ginny in cui Tom si presentava a lei come una sorta di salvatore, ma che in realtà sono delle manipolazioni che tramite il suo Horcrux il signore oscuro usa per palgiare la povera Weasley e renderla complice del suo terribile gioco, e mi è sembrato davvero un ottimo e azzeccato espediente, che avrei benissimo visto anche inserito nel film.
La Ginny della tua storia mi è piaciuta, e credo che tu sia stata abile nel descrivere la sua confusione, il suo smarrimento, il suo sentirsi sfuggir via la realtà dalle mani e per questo sentirsi ancora più ancorata al diario.
Le sue "interazioni" con Tom mi sono piaciute, in quanto tu sei riuscita a mandanere fedelmente l'IC di entrambi i personaggi, e poi, altro dettaglio che potrebbe risultare banale ma che a me invece ha fatto piacere trovare, è questa tendenza che ha Hogwarts di far male ai suoi studenti anche quando non dovrebbe XD insomma, io proporreri un corso di sopravvivenza propedeuitico prima di metterci un piede dentro, ahaha! XD
Alla prossima, Nina!
Un abbraccio,
BellaLuna
 

Recensore Veterano
10/07/20, ore 18:03

Recensione premio relativa al contest “L’enigma dell’Uroboro”
Ciao Ninetta! Se ti ritrovi un attimo confusa dalla mia presenza associata a questo contest ovviamente indetto da un’altra giudice, questo è perché sono subentrata recentemente come recensore sostitutivo. Al momento dell’approvazione non eri attiva sul forum, quindi ho scelto da me le due fic da commentare; spero non sia un problema!
Prometto che la seconda recensione sarà su una storia assai più recente – e ti chiedo perdono se con questa ho spulciato un po’ più indietro nel tempo – ma appena ho visto uno scritto su Ginny e Tom Riddle, non sono riuscita a trattenermi e mi ci sono fiondata.
Il punto di forza qui è sicuramente la caratterizzazione e l’IC dei personaggi; credo che questo spaccato della vita di Ginny possa considerarsi a tutti gli effetti un missing moment, potrebbe rientrare nella storia canonica senza problemi. Ho apprezzato in particolar modo il fatto che per lei Tom costituisca un salvatore, un amico, non qualcuno da cui dovrebbe guardarsi le spalle o di cui dubitare – come invece ho visto in altre fanfiction –, è una sorta di porto sicuro da tutto quello che sta accadendo.
Anche l’atmosfera rispecchia i sentimenti della protagonista, è ansiogena e quasi inquietante, ti fa proprio sembrare di essere nel mezzo dell’azione e provare lo stesso tormento provocato da incubi e ricordi a metà. Il solo fatto che il titolo sia letteralmente “Non svegliatemi” è significativo di quanto Ginny preferisca stare nel mondo dei sogni, dove si sente protetta e lontana da ciò che non comprende, dove crede di poter riporre la sua fiducia in un gentile sconosciuto che pare voglia aiutarla.
Si tratta dunque di un ottimo lavoro, conscio della personalità canonica ma a cui si aggiunge quell’introspezione in più che ti fa empatizzare con quello che si sta leggendo. Complimenti vivissimi!
Ci sentiamo presto con la seconda recensione,
Federica ♛

Recensore Master
06/07/18, ore 13:29

Recensione premio per il contest "As strong as a woman"

Però... un bel modo per iniziare il pomeriggio O.O
Anche se non amo molto il genere horror né la sua anche parziale presenza in questa storia, ne sono stata subito attratta: forse perché è un episodio così particolare della saga che mi hai subito coinvolta.
Le vicende intorno alla Camera dei Segreti sono alcune delle mie preferite, nonché quelle che mi hanno tolto il fiato: insomma, questo mistero delle pietrificazioni, una ragazza che viene manipolata, un pericolo all'interno della stessa scuola... ce n'è abbastanza da rapire la mia attenzione.
Ecco che quindi la shot perfetta per questi ricordi si palesa davanti ai miei occhi: ed è Ginny a condurci nelle sue allucinazioni, nei sogni inquietanti dove i suoi amici, e la stessa famiglia, vogliono il suo male e le sono ostili; e non solo, dato che poi il sogno si riversa nella realtà e tramuta innocenti scherzi nel continuo di immagini angoscianti e terrori che la mente della ragazza non riesce a sopportare.
Proprio questo è stato un punto di forza immenso: sei riuscita a fondere la finzione con la realtà, non dando respiro al lettore e creando situazioni inquietanti e ambigue senza impiegare nulla se non parole inserite al punto giusto.
E poi, la fascinazione con cui guarda alla figura di Tom... semplicemente perfetta, corretta con quanto mostrato nell'opera originale e inerente.
E sì, mi è davvero piaciuta, in modo assurdo per una che si è staccata dal fandom da tantissimo.

Alla prossima,
Manto

Recensore Master
03/06/18, ore 09:08

Ciao Nina! Premetto: conosco Harry Potter veramente poco, perchè (detto sinceramente) la trama dei romanzi mi ha annoiato abbastanza (io e il fantasy ci guardiamo sempre male... ahaha :-) quindi non l'ho mai finito. Ogni tanto però qualche fanfiction la leggo, perchè trovo molto bene caratterizzati i personaggi della Rowling. Così, dopo aver dormito solamente 5 ore scarse, leggo una storia sugli incubi; il personaggio di Ginny mi è sempre piaciuto in questi contesto del diario, e la tua breve storia mi ha convinto: ho apprezzato molto il ritmo ansioso, come se ormai lo scorrere della realtà e i sogni fossero un tutt'uno che porta la ragazzina alla pazzia. La narrazione toglie quasi il respiro, ma dato che la storia è poco più che una flashfic penso che ci possa anche stare... beh, che altro dire, rinnovo i complimenti che ti porgo ogni volta è ti saluto, aspettando il prossimo capitolo della tua meravigliosa long^^ K.

Recensore Master
20/04/18, ore 10:46

Eccomi ^^
Dunque, una storia che sembra il frammento di qualcosa che non abbiamo mai visto. Di Ginny, che si scopre sempre più in balia di Tom fino al climax finale, Un crescendo di emozioni che si susseguono in lei, che dimostrano quanto radicata sia la cattiveria del giovane Voldemort. Prima le entra nei sogni, quasi un Jagang nella Spada della Verità, instillandole il dubbio sui suoi amici, sulla sua famiglia. Ron, Fred, George, pronti a lanciarle contro maledizioni senza perdono. Harry, dalla cicatrice che forse l'ha sempre attirata, e che ora è diventato quasi un dettaglio inquietante. La solare Hermione, probabilmente per lei un esempio, una figura di riferimento, ora uno zombie da cui fuggire. E poi lui: affasscinante salvatore che appare nella notte e scompare come uno spirito benevolo, un salvatore, un cavaliere nero dai tratti eleganti e il sorriso luminsono. Ne è rimasta stregata.
Ma è solo un sogno. Ginny fa resistenza. La sua giovane mente sa che non può essere successo davvero, reagisce alla pressione di Tom, la combatte senza volerlo, eppur ne resta affascinata.
Finché, complice il caso, o forse il destino, i suoi incubi diventano reali. Hermione, i suoi occhi rossi di lacrime. La fanno discendere dal piedistallo che aveva creato. Sembra l'ombra di ciò che era un tempo, un spettro; forse lo spettro vendicativo che l'ha perseguitata la sera prima. Fred, George, le avevano sempre fatto scherzi. Ma con Ron quel giorno seono andati oltre. Non hanno il senso della misura. E se un giorno, per scherzo, l'avessero fatto anche con lei? Magari fingendosi Mangiamorte pronti a ucciderla nel cuore della notte? Rabbrividisce, è normale. Guarda Ron... Il suo volto è sfigurato, ma si comporta come se nulla fosse successo. Come quella notte! Come la creatura demoniaca che non si curava del braccio rotto, slogato, ciondolante, che la fissava con uno sguardo folle e assassino!
Scappa, non può essere altrimenti. E chi trova: Harry. Il ragazzo sempre ordinato e cortese, coraggioso, forte che come Ron gliel'aveva sempre descritto.
Sanguina. Harry sanguina! C'e rabbia nel suo viso, i suoi lineamenti sono distorti, feriti, agghiaccianti come lo sfregio sanguinante di quel sogno. Quel sogno! Ma non è possibile. No, non era reale, vero? Non poteva essere reale, non poteva essere possibile. Rifiutava. Sì, rifiutava di crederlo. Ma la sua voce adirata l'aveva messa in allarme ancora prima di scaturire, era già scappata.
Tutto era reale. Era maledettamente reale, Il fiato le moriva in gola mentre correva senza freno, una gamba davanti all'altra, dimentica della fatica, del dolore, delle lacrime che le solcavano il viso.
Eppure... se tutto era reale... lo era forse anche lui?
Tom si garantì l'acesso. S'insinuò a fondo nella sua mente ora fragile, bisognososa di cure, di attenzione. La modellò nelle sue mani, apparve.
Era così giovane, inesperta. Un facile preda. Bastò premere le sue labbra sulla bocca per sancire l'arcano. 
E i suoi occhi da vivivi e tremanti le si fecero vitrei senza accorgersene, pendeva da ogni mellifluo sussurro, come se fosse una peccaminosa carezza per le sue orecchie arrossate dalla corsa.
Il diario, i bagni delle ragazze al secondo piano. La missione.
Lui era Tom: il suo salvatore.
Sì, mi sono lasciato un po' prendere dalla situazione che mi sono figurato xD Ma va bene così. Vuo dire che la storia mi ha attirato. 
Che dire, è un attimo lavoro. Ora aspetto con ansia la tua ultima creazione, che so già sarà molto bella ^^
A presto!
Spettro94

Recensore Master
04/04/18, ore 16:11

IV posto - “Non svegliatemi” di Nina Ninetta con 78/100 



Grammatica e stile = 16/25 
Solitamente, è mia abitudine suddividere questo punto in due parti riferendo prima tutti gli eventuali errori di grammatica e/o sintassi riscontrati nel testo e, poi, dedicandomi invece a una valutazione più generale. 
Comunque sia, confesso che mi ha fatto veramente molto piacere il non aver notato praticamente nessun errore di tal genere nel tuo racconto e che, quindi, passerò direttamente alla parte successiva. 
Purtroppo, sebbene il testo manchi di qualsiasi tipo di errore grammatica o sintattico non posso dire che, con lo stile, tu abbia saputo dimostrare altrettanta bravura. 
Cercherò di spiegarmi meglio. 
Lo stile che hai scelto di utilizzare per il tuo racconto è spesso scarno e non troppo ricco, in certi momenti predilige l’utilizzo di un ritmo quasi ansiogeno in confronto a una maggiore descrizione sia a livello di ambientazioni che di emozioni. 
Capisco e comprendo perfettamente che il tuo intento dovesse essere quello di rendere lo stress emotivo e psicologico sopportato dalla protagonista mentre cade lentamente nelle spire della trappola di Tom. Tuttavia se anche uno stile così caotico e frettoloso può essere, almeno in parte, giustificato per i frammenti onirici non si può dire lo stesso per i momenti in cui è sveglia. 
Diciamo che, nel complesso, ho trovato lo stile del tuo racconto abbastanza scarno. Le frasi sono brevi e la punteggiatura non particolarmente variegata, i vocaboli sono sempre gli stessi e le descrizioni sono ridotte ai minimi termini; comprendo il tuo intento ma, comunque, devo ammettere che il ritmo del racconto è veramente troppo serrato. 
Inoltre, tale ritmo permane per tutta la storia rendendola, in qualche modo, abbastanza monotona. 
Certo, comunque resta il fatto che hai saputo rendere bene il livello di ansia presente nella mente della nostra protagonista facendo calare adeguatamente il lettore nella situazione. Comunque, in linea generale, a dispetto della mancanza di errori grammatica direi che si sarebbe potuto fare decisamente di meglio. 

Originalità = 16/20 
Passando al punto dedicato all’originalità devo dire che, sebbene la descrizione del rapporto tra Ginny e Tom non sia uno dei temi meno trattati, mi è piaciuto il modo in cui hai deciso di reinterpretarlo. 
Invece che di concentrarti sul periodo successivo all’apertura della camera hai deciso di fare un lavoro radicalmente differente, ossia dedicandoti alla narrazione di come, esattamente, la giovane grifoncina arrivi alla fin fine a cedere alle lusinghe di Tom O. Riddle. 
Qui lui viene mostrato come un giovane affascinante e intelligente, incredibilmente protettivo verso la piccola Weasley che finisce con l’esserne immancabilmente attratta. L’insieme delle sue preoccupazioni di quel periodo la spingono presto a cedere al potere del diario, complice anche l’eccessivo livello di intimità che crea con esso riversandovi dentro parte dei propri pensieri e sentimenti. 
Sebbene, comunque, non sia la prima volta che leggo una Os incentrata sul rapporto Ginny/Tom direi che, comunque, come racconto non è affatto male. 

Caratterizzazione personaggi = 20/20 
Si tratta senza ombra di dubbio del punto della valutazione in cui hai saputo dare il meglio. 
Il carattere dei vari personaggi è delineato in modo perfettamente chiaro e limpido, così da permettere di comprenderne appieno i pensieri e le emozioni e immedesimarsi in loro senza alcun problema. 
Ginny è resa molto bene, complica anche la decisione di focalizzare la narrazione sul suo punto di vista. La sua confusione iniziale è chiara e perfettamente giustificata, assieme alla sua straordinaria innocenza e spontaneità nei sentimenti. 
È la perfetta undicenne confusa e indecisa, la cui mente di trova ad affrontare pressioni più forti di lei che in conclusione finiranno inevitabilmente col farla cedere. 
Anche Tom è magnificamente caratterizzato. Il processo di isolamento a cui ricorre per separare la piccola grifondoro dai suoi amici è incredibilmente subdolo e crudele. Riesce a spacciarsi, con successo, per l’unico e solo “principe azzurro” capace di comprenderla e apprezzarla appieno. È un giovane incredibilmente bello e affascinante, e il fatto che sia più grande di lei non fa che aumentare la sua influenza sulla bambina che non può non cadere nella sua trappola. 
Direi quindi che si … hai fatto veramente un ottimo lavoro! 

Titolo = 7/10 
Riguardo al titolo, direi che non è male come scelta. 
È abbastanza incisivo e non si dilunga troppo, inoltre è quel genere di titolo che comunque sa attirare l’attenzione di un possibile lettore spingendolo, di conseguenza, a proseguire la storia. 
Unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è stato il messaggio generale. Anche se infatti è veramente molto incisivo e d’impatto, non mi sembra riassuma benissimo l’atmosfera della storia in quanto, comunque, i sogni indotti dal diario sono tutt’altro che piacevoli. 
Se invece di concentrare la trama sullo stress evocato dal diario su Ginny avessi deciso, per esempio, di focalizzarlo sulla dipendenza quasi fisica che l’Horcrux causa alla bambina come titolo sarebbe stato anche giustificato e comprensibile. Così, però, almeno a livello di messaggio non mi sembra riprendere troppo il tema del racconto. 
Comunque sia, il suo lavoro di “biglietto da visita” lo fa e, quindi, un bel punteggio penso sia ugualmente meritato. 

Formato e grafica = 6,5/7 
Qui a dire il vero non ho nulla da dire. 
A parte, magari, ingrandire un po’ il titolo trovo che visivamente il racconto di presenti veramente bene e, quindi, come punteggio direi che non c’è male. 
La citazione in corsivo poi non è veramente male e devo ammettere che da un tocco in più al tutto, complimenti davvero! 

Utilizzo della citazione = 3,5/5 
“Noi soffriamo per i sogni. Noi guariamo con i sogni” di Gaston Bacheland
 
Parlando di questo punto della valutazione, confesso che mi è abbastanza dispiaciuto dover abbassare il voto. 
Il punto è che, sebbene la prima parte della citazione sia perfettamente inserita nel racconto, non posso dire altrettanto della seconda. 
Mi spiego meglio. 
La Os si incentra soprattutto sugli aspetto più negativi dell’influenza del diario, concentrando la propria attenzione sui sogni orribili che le induce il lento processo di dipendenza che la sta legando all’Horcrux. Qui, quindi, la frase “Noi soffriamo per i sogni” è perfettamente giustificata e resa al meglio. 
La seconda, invece, passa abbastanza in secondo piano. 
Se avessi deciso di togliere il fattore “stress” dal racconto e creare qualcosa di più dispersivo e prosaico, in cui magari spieghi il perché Ginny sia arrivata a confidarsi con Tom e il modo in cui lui riusciva ad alleggerirla dalle proprie preoccupazioni, allora anche la seconda parte si sarebbe integrata alla perfezione. 
Questo perché, come viene raccontato anche nel libro, Ginny Weasley si affeziona moltissimo al diario di Tom Riddle arrivando a riversarvi dentro tutti i propri pensieri e problemi. La pressione come unica figlia femmina in una famiglia di maschi, la paura del primo anno scolastico, la cotta per Harry Potter … e Tom è il solo che si dimostra capace di capirla e aiutarla, anche se ovviamente il lettore sa fin troppo ben per quali scopi. 
Comunque sia, la citazione è presente e su questo non penso vi siano troppi dubbi. 

Gradimento personale = 6/10 
Eccoci dunque all’ultimo punto della valutazione. 
Purtroppo, anche a causa del ritmo abbastanza serrato del racconto e dello stile non eccessivamente curato, devo ammettere che come storia non mi ha conquistata moltissimo. 
Certo, hai reso veramente bene la personalità ancora giovane e infantile di Ginny. Tuttavia devo ammettere che magari, prendendoti più tempo e allungando un po’ il testo, avresti potuto migliorare non poco il racconto e inserire spunti migliori che avrebbero potuto farmelo apprezzare al meglio. 
Comunque sia, non l’ho nemmeno disprezzato troppo come racconto e, quindi, direi che una via di mezzo possa andare bene. 

Totale = 78/100

Recensore Master
23/01/18, ore 20:20

Buona sera.
Questo è un raccontino bellissimo!
Ah, quando Voldemort la fece così grossa...
Povera Ginny!
Mi è piaciuto tantissimo come hai descritto tutto quanto. Complimenti, hai un talento davvero notevole, e sono felicissimo di aver avuto modo di leggere qualche tuo scritto :) ancora complimenti per tutto :)
Buona serata e a presto :)

Recensore Master
26/12/17, ore 20:12

Recensione premio del contest "Dark chest of wonders" indetto da missredlights sul forum di EFP.

Questa storia mi è piaciuta moltissimo! Mi hai catapultata nel mondo di HP facendomi rivivere di nuovo la parte in cui Ginny scrive sul diario di Tom ogni cosa, facendosi soggiogare da lui. Ricordiamoci che è stato Tom a uccidere Mirtilla con il Basilisco, ma questa è tutta un'altra storia. La cosa bella è stata vedere il punto di vista di Ginny, vedere e leggere i suoi sogni, come Tom l'abbia stregata, abile affascinatore che non è altro.
Ho trovato qualche errore di grammatica, ma è da perdonare con questo racconto breve così bello. Semplicemente adoro il modo come scrivi.
A presto
missredlights

Recensore Master
28/06/17, ore 03:27

10 - “Non svegliatemi” di Nina Ninetta
Totale: 33.8/55. 

1) Grammatica e ortografia: - 0.9/5.
 
 Devo dire che la grammatica non va affatto bene. Ci sono un'infinità di errori, soprattutto a livello di punteggiatura (ma anche qualcuno più grave), e, se consideriamo che la storia è una flash di 500 parole, è gravissimo. Da un componimento così corto non mi aspetto niente di meno della perfezione – anche perché per rileggerlo bastano 5 minuti a dir tanto! 
 “Quando riapre gli occhi è nel suo letto, il giorno appena sorto. Si era trattato di un sogno, solo un sogno.”: il tempo verbale non è corretto, sarebbe bastato “Si è trattato” (- 1). 
 “Ginny si veste alla svelta, lancia uno sguardo distratto al diario che aveva trovato giorni addietro, promette di aggiornalo quanto prima, ne sente un bisogno fisico.”: stessa cosa di prima, “che ha trovato” (- 1). 
“«Ehi! Guardate Ron!» la voce di George è seguita da uno scroscio di risate”: manca il punto fermo a fine frase (- 0.20). 
 “Ron si siede al fianco di Ginny, una parte del viso gli ricade sul collo, quasi si stesse liquefando”: il verbo “liquefare” non si coniuga così, si dice “liquefacendo” (- 0.50). 
 “È di nuovo notte, Ginny si sveglia, non ci sono più pennuti, ma non è sola: qualcuno sta contemplando la luna a pochi metri da lei”: manca di nuovo il punto fermo a fine frase (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “Le carezza una guancia, Ginny sussulta” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “Le lascia un delicato bacio a fior di labbra” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “D'improvviso è nella serra di Erbologia” (- 0.20). 
Stessa cosa qua: “La voce la fa sussultare” (- 0.20).  
 Ho cercato di non toccare la punteggiatura che ritenevo “espressiva”, quella che credo tu abbia usato per sottolineare il tono ansiogeno degli incubi di Ginny, ma in certi punti ho dovuto per forza intervenire, perché il ritmo che hai dato alla storia è così frenetico che, se la si legge ad alta voce, si rischia di morire strozzati. Inoltre, a mio parere, in certi punti hai usato la punteggiatura sbagliata (troppo lieve o troppo forte), ti ho segnalato anche quello. 
 “Corre nei corridoi, il fiato corto, li sente alle spalle, l'hanno quasi raggiunta.”: in questa frase credo sia più opportuno spezzare così (“Corre nei corridoi, il fiato corto: li sente alle spalle, l'hanno quasi raggiunta.”), di modo che non ci siano tutte quelle virgole, ma una pausa più forte (i due punti), ma nemmeno una chiusura netta come il punto fermo che rallenterebbe troppo il ritmo del periodo (- 0.20). 
 “Uno scudo la avvolge. Ron non riesce a frenarsi, gli sbatte contro, viene scaraventato lontano, quando si rialza ha la spalla slogata e un braccio gli ciondola lungo il corpo.”: qua penso che, per una questione di enfasi, sarebbe stato più appropriato scrivere (“Uno scudo la avvolge. Ron non riesce a frenarsi, gli sbatte contro, viene scaraventato lontano. Quando si rialza ha la spalla slogata e un braccio gli ciondola lungo il corpo.”), così spezzi il periodo e dai al particolare horror più risalto (- 0.20). 
 “Di nuovo quella voce, echeggia nei corridoi bui e deserti, un ragazzo con un lungo mantello nero le si piazza davanti, mette fuori gioco gli aggressori, poi si volta verso Ginny e le porge la mano.”: questa frase è decisamente troppo lunga e va spezzata da pause ben più forti di sole virgole. Io l'ho sistemata così: “Di nuovo quella voce, echeggia nei corridoi bui e deserti. Un ragazzo con un lungo mantello nero le si piazza davanti, mette fuori gioco gli aggressori; poi si volta verso Ginny e le porge la mano.” (- 0.40). 
 “Ginny si veste alla svelta, lancia uno sguardo distratto al diario che aveva trovato giorni addietro, promette di aggiornalo quanto prima, ne sente un bisogno fisico. Raggiunge la Sala Grande. Hermione è già lì, ha occhiaie profonde e occhi arrossati. Il ricordo del sogno le attanaglia le viscere.”: anche qua la frase non va bene, con la punteggiatura in questa maniera non risalta nel modo giusto; prova così (“Ginny si veste alla svelta, lancia uno sguardo distratto al diario che aveva trovato giorni addietro. Promette (Nota mia: sarebbe meglio “si ripromette”) di aggiornalo quanto prima, ne sente un bisogno fisico. (qua vai a capo, non basta un semplice spazio) 
Raggiunge la Sala Grande. Hermione è già lì, ha occhiaie profonde e occhi arrossati. Il ricordo del sogno le attanaglia le viscere.”) - 0.20. 
 “È davvero troppo, si rifugia nella guferia, ha la testa che le sta esplodendo.”: qua ci vuole uno stacco più netto “È davvero troppo. Si rifugia nella guferia, ha la testa che le sta esplodendo.” (- 0.20). 
 “È di nuovo notte, Ginny si sveglia, non ci sono più pennuti, ma non è sola: qualcuno sta contemplando la luna a pochi metri da lei”: anche qua la frase non è valorizzata al meglio, prova così (“È di nuovo notte. Ginny si sveglia, non ci sono più pennuti, ma non è sola: qualcuno sta contemplando la luna a pochi metri da lei.”) - 0.20. 
 “La ragazza spalanca gli occhi, fuori è il crepuscolo. Si rimette in piedi, è spaesata, disorientata. Ritornare alla Casa le sembra la cosa più sensata. Qui la sua stanza è vuota, sono tutte a cena. Si sdraia sul letto, stanca, nonostante abbia praticamente dormito tutta la giornata.”: qua ho solo degli appunti da farti. “La ragazza spalanca gli occhi, fuori è il crepuscolo. Si rimette in piedi, è spaesata, disorientata. Ritornare alla Casa le sembra la cosa più sensata. (vai a capo) 
 Qui (meglio “lì”, ha più senso col tempo verbale che usi) la sua stanza è vuota, sono tutte a cena. Si sdraia sul letto, stanca, nonostante abbia praticamente dormito tutta la giornata.” 
 “Lui accosta le labbra all'orecchio, sussurra qualcosa sfiorandole i capelli, Ginny abbassa le palpebre, un fuoco estraneo le arde dentro, adesso conosce il suo nome: Tom.”: il periodo così composto non va bene, io farei “Lui le (- 0.20) accosta le labbra all'orecchio, sussurra qualcosa sfiorandole i capelli. Ginny abbassa le palpebre, un fuoco estraneo le arde dentro. Adesso conosce il suo nome: Tom.” (- 0.60). 
 Inoltre, ti consiglio di ricontrollare il testo, perché ci sono diversi spazi di troppo davanti a “!” o ai “...”, che sono davvero molto fastidiosi a livello visivo, oltre che scorretti grammaticalmente. 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 4/10. 
 Lo stile che hai scelto per questa storia non mi ha conquistata. A parte il mio gusto personale che predilige un metodo narrativo senz'altro diverso e più complesso, trovo che la tua storia abbia essenzialmente tre problemi, dal punto di vista della stesura. 
 In primo luogo, trovo il testo eccessivamente semplice. Le frasi sono corte, elementari, la struttura è lineare e molto chiara. Capisco che sia una scelta fatta per rappresentare al meglio l'età della protagonista e il fatto che i suoi siano sogni, ma trovo che, visto che non hai usato la prima persona, avresti potuto concederti anche uno stile più descrittivo e interessante. Stesso discorso vale per la parte non onirica: se per rappresentare l'aspetto frenetico dei sogni di Ginny uno stile del genere poteva essere un pregio (sebbene personalmente lo ritengo troppo lineare per rappresentare al meglio degli incubi, che generalmente sono contorti e si portano sempre dietro un carico emotivo piuttosto rilevante), non si può dire lo stesso per le parti di veglia. 
 In secondo luogo, trovo che tu abbia tenuto per tutta la narrazione un ritmo ansiogeno. Come detto sopra, lo ritengo appropriato per i momenti di descrizione del sogno, per il resto del tempo, sebbene tu descriva spesso momenti carichi di ansia, mi sembra troppo. Un'intera storia che tiene questo ritmo mi sembra fastidiosa e, oltretutto, “piatta”, perché non ci sono variazioni, così che gli episodi veramente incalzanti non risultano valorizzati, non spiccano su tutto il resto. 
 In terzo luogo, trovo che il testo non sia sufficientemente emotivo. O meglio, diciamo che a mio parere non trasmette i sentimenti dei personaggi coinvolti. L'unica cosa che filtra dal testo è questa “fretta”, quest'ansia data dal ritmo frenetico dello stile, ma le emozioni dei personaggi rimangono come racchiuse nel testo senza possibilità di essere liberate. 

3) Titolo: 2/5. 
 Devo dire che questo titolo non incontra in particolar modo i miei gusti. Con la trama c’entra abbastanza, dato che siamo ancora agli inizi della relazione tra Tom e Ginny (per cui trovo accettabile che lei desideri non svegliarsi per stare di più con lui), ma lo trovo comunque poco incisivo, non di grande effetto e nemmeno particolarmente invitante – tratto fondamentale, dato che il compito principale di un titolo è intrigare i futuri lettori in modo che si incuriosiscano e leggano la storia. 
Insomma, non l’ho trovato convincente. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15. 
 Sulla caratterizzazione dei personaggi non ho nulla da criticare. Poteva forse essere più approfondita, ma tutto sommato, anche se non complessa, l'ho trovata molto chiara e comprensibile, particolare che ho apprezzato, dato che il punto di vista è quello di Ginny, che è una bambina di undici anni, e che quindi sicuramente tende a “semplificare” ogni cosa. 
 Ginny mi è piaciuta molto. La vediamo all'inizio, quando non capisce assolutamente cosa le stia succedendo. La vediamo tormentata da sogni che trasformano le persone di cui lei si fida in mostri disumani, sogni volti ad allontanarla dai suoi amici e familiari, di modo che venga spinta verso l'unico su cui possa fare affidamento, cioè Tom. Il processo di isolamento che Tom applica l'hai descritto molto bene. 
 Per quanto riguarda Tom, diciamo che a tratti mi è sembrato un po' eccessivo – quel baciamano rasentava il ridicolo -, ma il tutto è assolutamente accettabile, se teniamo conto che lui fa così perché è così che Ginny, una ragazzina, si aspetta. Tom fa il principe azzurro che la salva, Tom le dice cose che più che romantiche sono smielate (appropriate, perché il concetto di romanticismo di una undicenne si suppone non sia raffinato come quello di una donna fatta e finita che ha già avuto a che fare con gli uomini), Tom si configura come una sorta di ideale, lontano dalla realtà del suo essere, ma perfetto per circuire una bambina piena di sogni sull'amore che non riflettono affatto l'amore vero. 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4.7/5. 
Hai scelto: “Il tema horror/dark deve svilupparsi attraverso dei sogni ricorrenti che portano uno dei due protagonisti a non distinguere più tra realtà e fantasia.” 
 Sicuramente il tema che hai scelto l'hai sviluppato bene: Ginny è perseguitata da questi incubi ricorrenti, che riflettono la loro atmosfera macabra anche nella sua vita “da sveglia”, fino ad arrivare a renderla “paranoica” (o, per meglio dire, iperpercettiva) nei confronti delle persone a cui vuole bene. Ginny si ritrova a non capire nemmeno se Tom sia reale o meno, ritrovandosi confusa e stanca senza capire perché. 
 Diciamo che non ti ho dato il punteggio massimo perché mi aspettavo qualcosina in più, soprattutto sulla parte “non distinguere più tra realtà e fantasia”, che secondo me poteva resa in maniera ancora migliore e più nebulosa. 

6) Sviluppo del genere dark e/o horror: 4/5. 
Il tema dark è sviluppato abbastanza bene. 
 Sicuramente i sogni di Ginny e le descrizioni che ne dai sono abbastanza truci e violente, anche se non posso dire che incutano timore. Lo stesso discorso vale per il mattino dopo, quando Ginny è sveglia ma ancora confusa dagli incubi e tende a “rifletterne” i particolari più dark nella realtà. 
Tuttavia, rispetto anche ad altre storie in gara, il tuo testo non è né troppo dark né particolarmente horror, e mi sarei aspettata qualcosa di più. 

7) Gradimento personale: 5/10. 
 Devo dire che la storia non mi ha entusiasmata. Principalmente non ho apprezzato lo stile eccessivamente lineare e senza pretese, ma in linea di massima non mi ha conquistata nemmeno la trama e la descrizione degli avvenimenti. 
 Ho trovato tutta la storia troppo semplice, non avvincente. Penso che, sviluppata in maniera più graffiante e con uno stile più incisivo, avrebbe avuto un bel potenziale, perché il tema dei sogni ricorrenti abbinato a questa coppia è senz'altro vincente. 

Recensore Master
24/04/17, ore 20:39

Buonasera! Dato che domani è vacanza avrò più tempo per studiare, dunque ne approfitto per lasciare una piccola recensione!
Premetto che la Tom/Ginny è una coppia che mi piace molto, per cui leggere di loro è sempre un piacere *___* Devo dire che gli incubi sono ovviamente una tematica ricorrente quando si tratta di Ginny bambina - e come potrebbe essere altrimenti? - ma trovo anche che tu abbia saputo dare un pizzico di originalità in più a questa sorta di cliché: solitamente Tom è il mostro che si nutre degli incubi di Ginny, mentre qui lei lo vede come un salvatore. È facile intuire che questa non sia che l'ennesima astuzia di Tom per avvicinarsi di più a lei, ma è comunque originale il fatto che non si presenti immediatamente come il proprietario del diario di cinquant'anni prima, così come il fatto che lei non lo riconosca. Inoltre mi è molto piaciuto il fatto che il confine tra sogni e realtà sia fumoso, che Ginny stessa fatichi a distinguere tra dimensione onirica e reale, ed è assolutamente geniale l'aver fatto "realizzare" parte dei suoi sogni in quello che lei interpreta come un incubo reale, mentre in realtà è tutto dovuto al mero caso.
Mio modesto parere riguardo allo stile: ho notato che tendi (almeno in questa storia) a fare un uso abbondante di virgole; questo ha sicuramente reso l'idea del ritmo incalzante del sogno di Ginny, della fuga da quelli che lei ritiene mostri, e appunto in questa parte della Flash è adattissimo alla scena. Al contrario negli altri paragrafi hai utilizzato delle virgole anche quando sarebbe stato necessario un punto e virgola oppure un punto fermo: diciamo che per questo motivo il ritmo della lettura è un po' "forzato" nel senso che non c'è tempo di fermarsi ad assaporare le frasi. Ovviamente è solo un mio parere ;)
In ogni caso, in bocca al lupo per il Contest!
Un bacio

Recensore Veterano
21/04/17, ore 20:27

Ciao! Partecipo anche io al contest di Mary e, piano piano, sto cercando di leggere tutte le storie.
Ti dirò, appena ho letto la coppia protagonista, ho girato un po' gli occhi, perché ultimamente ho letto tante Ginny/Tom e, per quanto alcune possano essere scritte magistralmente, mi hanno un po' stufata, lo ammetto xD Invece, con la tua ho dovuto ricredermi, perché hai affrontato le loro dinamiche da una prospettiva particolare: si tratta sempre del filone sogni/visioni/quant'altro (ma, alla fine, questo è un po' un "must" per le storie su questa coppia, soprattutto se si vuole rimanere nei limiti del canon), però mi ha entusiasmato abbastanza il modo in cui hai utilizzato questo "cliché": qui siamo agli albori del loro "rapporto"; Tom non compare fino alla fine... o, meglio, lui è presente per tutta la storia, solo che Ginny (e il lettore xD) ancora non lo sa. Quando ho letto la frase finale sono saltata su, perché, davvero!, mi aspettavo di tutto, tranne un collegamento con quello che è praticamente il preludio alla Camera dei Segreti, alla "possessione" di Ginny etc. E' come se Tom la stesse preparando, la stesse piano piano confondendo, per poi contaminarla definitivamente. Poi, mi è piaciuta molto l'idea dei dettagli del sogno che, in un certo senso, si ripropongono anche nella realtà, facendo confondere Ginny ancora di più, gettandola in una sorta di loop infinito. Il pensiero di ritrovare nella realtà ciò che compare negli incubi/sogni, è una cosa che mi mette parecchia ansia, infatti tendo quasi sempre a evitare film sull'argomento xD.
Scusa lo sproloquio. Spero abbia un minimo di senso xD.
In bocca al lupo,

July