Recensioni per
Anche se fa male
di JulyChan

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/11/17, ore 19:31

Prima classificata al contest "born under the stars"

titolo
 3.5/5 
Il titolo è sicuramente molto adatto al brano, ne rispecchia in modo molto adeguato il senso; eppure non è in grado di rispecchiare la stessa profondità della vicenda, non riesce a comunicarne lo stesso impatto emotivo. Non è il titolo incisivo che ti spinge ad aprire immediatamente una storia, ed è un gran peccato, considerando la qualità della storia! 

grammatica e stile 15/15 
Lo stile, così come la grammatica, è impeccabile. Di errori non ne ho rinvenuto alcuno, mentre, per il resto, sono rimasta assolutamente rapita dalla flessuosa armonia delle frasi: brevi, d’impatto, si riprendono l’una con l’altra in una serie di riferimenti che, per quanto velati, non possono non essere distintamente percepiti. Hai sempre questa innegabile maestria nel comunicare i sentimenti dei personaggi come dipingendoli attraverso le parole: e non si riesce a non rimanere qualche momento fermi a soppesare alcune espressioni che adotti, splendide. “Daphne si era chiesta se fosse possibile innamorarsi di un silenzio” è l’espressione che, tra tutte, più mi è rimasta dentro; anche quando l’hai ripetuta, enfatizzando il “come” col corsivo, non ho potuto non amarla ancora di più: in quel silenzio di cui Daphne si è innamorata lei ha trovato amore, comprensione e dolcezza che non ci sono mai state – con questa frase hai raccontato un innamoramento basato sull’illusione. Complimenti davvero! 

sviluppo della trama 9/10 
Lo sviluppo della fic, per la sua particolare conformazione, impone di darne un giudizio anche e soprattutto retrospettivamente, dopo averla letta una volta: tale è la forza di determinati passaggi che, ad un primo sguardo, non guadagnano particolare rilevanza, ma che, ad un esame più attento, si mostrano indispensabili. La trama è sì lineare – non vi sono particolari deviazioni dal fulcro centrale – ma non per questo ne perde in complessità, anzi: ogni scena si scompone in una pluralità di sottotesti e di riferimenti, squadernando una tela di significati talora inattesi. La loro storia d'amore (se così possiamo definirla) si invola ben presto verso una rovinosa fine, non evitata dalle azioni di Astoria, profetessa inascoltata; averla suddivisa in tre micro-blocchi, inoltre, ha consentito di sottolineare più efficacemente i profondi cambiamenti che intervengono quali forze nascoste nelle vicende dei personaggi, dando ad ogni sequenza rilievo ed autosufficienza, senza per questo pregiudicare il reticolo di implicazioni e richiami fra esse. 

originalità 5/5 
L'originalità del testo è suggerita dalla fragilità connaturata alla figura di Daphne, la quale volontariamente s'abbandona alle fauci del proprio carnefice, quasi ad involarsi verso un'impossibile redenzione; nella lotta contro i suoi fantasmi, ne risulta inevitabilmente la parte sconfitta, in quanto, disarmandosi totalmente innanzi a Blaise, lo dota di tutto l'arsenale possibile per distruggerla. La debolezza da lei mostrata e la relativa reazione del giovane, così, sono la cartina al tornasole per giudicare velenoso il rapporto creato fra i due. È proprio questa cieca spirale ad arricchire il significato e la novità del brano, in cui non v'è l'affermazione del cambiamento, ma solo la forza dirompente quanto cristallizzata di pensieri tossici e, dall'altro lato, di passioni egoistiche e malvagie. 

caratterizzazione personaggi 9/10 
Il fascio di luce della storia si allunga su Daphne e Blaise, creando una ben marcata polarità; la figura di Astoria, lungi dall'esser un mero elemento accidentale, è riassumibile in un giudizio più veloce, in ogni caso. Quest'ultima, infatti, riveste il ruolo di “Cassandra”, destinata a rimanere inascoltata a causa dell'ardire nel circoscrivere la felicità della sorella, nel porla sull'attenti: la felicità da lei provata, però, divora ogni razionalizzazione, sfociando nell'odio – immeritato quanto deleterio – verso l'unica figura che prova un amore sincero nei suoi confronti. 
Daphne, infatti, emotivamente ipertrofica, non riesce a valutare criticamente la realtà, abbandonandosi ad essa pur di sottomettere la carica centrifuga delle sue ombre, dei demoni che danzano nella sua testa; ignara, perciò, del tappeto rosso steso al cospetto di Blaise, che per ricavarne piacere ed ego non rinuncia a sbranarla. La giovane soggiace alla volontà di lui, offuscata da un sentimento che si finge candido e disinteressato, ma che in realtà è frutto della voluttà di prosciugare la sua bellezza incerta e tanto più fulgida, senza preoccuparsi di scandagliarne i recessi. I due, quindi, sono potentemente descritti, calati in una sorta di ribaltata scena di caccia: è la preda stessa a mostrare la giugulare al predatore, pur di dimenticare il torpore della sofferenza e della dolorosa consapevolezza di imperfezione: l'uccisione finale, così, è il suggello della repulsione di Blaise nell'aver compreso d'essersi inevitabilmente invischiato nelle storture e i tremori della giovane, lui convinto di sorvolare le umane miserie, al di là di ogni cosa. L'amore, in questa specifica declinazione, precipita verso l'imbestialimento, nella follia autodistruttiva a tratti invocata da Daphne, prisma attraverso cui ogni fenomeno si distorce irreversibilmente: inconsapevole che, se solo volesse, potrebbe comprendere di essere l'intero spettro del visibile, e non la semplice superficie d'ombra lungo la quale si estingue il riflesso della luce. 

gradimento personale 5/5 
Mentirei imperdonabilmente se dicessi che la storia non mi è piaciuta: forse ad una prima lettura ho peccato d’averla sottovalutata, ma riflettendoci su, riguardandola con più attenzione, sono riuscita ad ammirarne le sfaccettature che ad un’occhiata superficiale rimangono celate. La fragile ed eterea avvenenza di Daphne, dorata prigione di un’interiorità fatta a pezzi, contrapposta alla fiera crudeltà di Blaise è un aspetto che non ha mancato di affascinarmi terribilmente: quella stessa bellezza che dostoevskianamente avrebbe potuto salvarla è finita per spingerla nel baratro. 
L’unica pecca, forse, è la “troppa oscurità” in alcuni passaggi riguardanti la violenza di Blaise – li si può apprezzare completamente solo dopo aver concluso la lettura: lì per lì, un po’ si perdono all’interno della vicenda. 

bonus 3/5 
La caratterizzazione di Daphne è eccezionalmente rispecchiante quella del segno da te prescelto, i tre punti sono più che meritati! 

totale 49.5/55 

Recensore Master
13/07/17, ore 09:26

Recensione premio N° 2/3 per essersi classificata seconda al contest "Ordine VS Mangiamorte - Chi riderà per ultimo?" indetto da E.Comper sul Forum

Eccomi qui anche con la seconda recensione.
Faccio una premessa ... quando si tratta di Daphne il mio livello di stronzagg*** arriva spesso e volentieri a livelli decisamente assurdi. Visto che figura nella mia top ten dei preferiti.
Tuttavia, per quanto il mio istinto sadico mi abbia spinta a cercare con minuzia quasi folle un qualsiasi difetto nella storia ... beh, puoi immaginare la mia soddisfazione nel non trovarne praticamente nessuno!
Andiamo però con ordine.
Come sempre, la prima parte la dedico allo stile. 
Ebbene, confesso che è raro trovare delle flash che ne presentino uno di tanto curato e ben pensato. Ogni frase, ogni singolo tratto, si succede con armoniosa accuratezza, tanto che il lavoro di labor lime presente alle spalle risulta evidentissimo sin dall'inizio, così chiaro da essere praticamente innegabile. Sebbene ogni tanto le metafore e le similitudine usate siano di difficile compresione, le ho trovate comunque piacevoli e perfettamente aderenti al mio gusto.
Anche il punto di vista dell'imtrospezione pscologica è ben elaborato. Le amozioni che riesci a trasmettere sono chiare e semplici, perfettamente rese e in sintonia con i sentimenti dei singoli personaggi.
Passando poi ai personaggi stessi, li ho ammirati entrambi, anche se per motivi diversi.
Balise mi è piaciuto sopratutto per il suo carattere incredibilmente superficiale e vanitoso ... il desiderio, l'ossessione e l'attaccamento a Daphne non hanno assolutamente nulla a che veder econ l'amore, e sono dovuti solo e soltanto alla convinzione che lei sia la sola "degna" di stargli a fianco. Questo pensiero, alla fine, viene immancabilmente smentito nel momento in cui si rende conto di come sia lei realmente, e questo lo fa andare totalmente fuori di testa ... trova inaccettabile il pensiero che lei non possa essere il raggio di sole perfetto che si era immaginato al proprio fianco, e alla fine la uccide.
Anche Daphne è incredibilmente ben costruita.
Il dolore e la sofferenza, il traume indelebile della guerra appena trascorsa l'hanno segnata dentro rendendole debole e instabile. Spera che lui possa guidarla verso un futuro migliore, e nella sua cecità non si rende conto di come, nel frattempo, sia proprio la sua presenza a precluderglielo. E' così che arriva a distorcere completamente la realtà, convincendosi che ciò che le fa è perfettamente meritato e che, d'altro canto, le parole della sorella siano volte solamente a separarli a causa di un'invidia che lei sola si è costruita nella mente.
Concludendo ... una flash assolutamente eccezionale, non c'è che dire!!!

Teoth

Recensore Master
28/06/17, ore 03:30

6 - “Anche se fa male” di JulyChan
Totale: 45/55. 

1) Grammatica e ortografia: 5/5.
 
Perfetta. 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10. 
 Lo stile che hai utilizzato per questa storia mi è piaciuto molto. L'ho trovato molto curato e ben studiato, armonico: ho adorato le immagini che hai utilizzato – sebbene a tratti le abbia trovate un po' oscure, troppo cariche di significati impossibili da intuire. 
Ho trovato lo stile semplice anche se elaborato, pieno di virtuosismi stilistici che incontrano in pieno il mio gusto. 
 Anche dal punto di vista dell'emotività non ho niente da criticarti: le emozioni dei personaggi emergono con chiarezza dal testo e colpiscono il lettore come un maglio, trascinandolo in un mondo fatto di illusioni di perfezione e notti piene di dolore. 
Davvero brava! 

3) Titolo: 4/5. 
 Il titolo non è male in sé ed è senz'altro adeguato a rappresentare la storia (in un altro caso avrei detto che, per una storia dark, ha dei risvolti troppo tristi e malinconici, ma, visto che ti sei contenuta alquanto col dark, direi che non stona). 
Tuttavia, non mi ha convinta del tutto, lo trovo un po' banale, come uno dei tanti visti e rivisti che popolano il sito madre. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 12/15. 
 Devo dire che in questo parametro sono un po' in crisi, perché, se dovessi valutare i personaggi in base a quello che specifichi nelle note, il mio voto sarebbe estremamente basso, dato che il testo non riflette, se non in minima parte, ciò che viene invece spiegato nelle note. Tuttavia, di questo ci occuperemo a breve. 
 In linea di massima, mi è piaciuto come hai gestito i personaggi. Daphne è disturbata, in crisi, estremamente infelice e incapace di risollevarsi – anche se non trovo che si noti il “distacco dalla realtà” di cui parli delle note, forse perché non è sufficientemente chiaro il contesto in cui vive. Si capisce chiaramente che si colpevolizza per aver condannato all'infelicità anche suo marito. 
 A questo proposito, Blaise. Devo dire che, prima di leggere le note, mi ero fatta un'idea diversa da quella che in realtà intendevi dare. Leggendo la tua storia, pensavo che Blaise fosse un egocentrico vanesio che aveva scelto Daphne per la sua bellezza, per poi abbandonarla alla prima dimostrazione di fragilità e di imperfezione. Certo non avrei immaginato che quello che stavi descrivendo fossero abusi domestici e un omicidio... 
Infatti, il vero problema di questa storia sta nella mancanza di chiarezza. 
 Non si percepiscono gli abusi, non si capisce per niente che Blaise maltratti la moglie. Ci sono alcune frasi che lo lasciano intuire, ma sono ambigue: “era il fremito delle mani quando lei la notte gemeva, la pressione delle dita a ogni singhiozzo.” (qua sinceramente pensavo fosse lei a premergli le unghie addosso per la disperazione), oppure “Insieme ai suoi mostri, sarebbero scomparsi anche i lividi, prima o poi.”, in cui i lividi, però, potrebbero anche essere metaforici, visto che non ci sono prima nel testo abbastanza elementi per pensare il contrario. Anche quando la uccide l'unico dettaglio è “è tutto verde”, che non è assolutamente sufficiente, tant'è che prima di leggere le note non avevo capito né il finale né la parte degli abusi domestici. 
 Devo dire che avrei evitato anche la presenza di Asteria, che non è utile ai fini della trama e si limita a rubare spazio ai due protagonisti. Soprattutto perché il suo intervento rende ancora meno chiare le cose: tu scrivi nelle note “Il suo grado di negazione arriva a tal punto che inizia a pensare che la sorella cerchi di allontanarla da Blaise per gelosia, perché invidiosa della sua bella vita felice.”, ma anche questo – come tutto il resto – non era affatto chiaro! 
 Temo che tu abbia sacrificato un po' troppa chiarezza per timore di risultare indelicata, e a questo proposito il disclaimer in cui chiarisci di non approvare relazioni di questo tipo è assolutamente superfluo, visto che non è descritto niente che potrebbe offendere la sensibilità dei lettori. 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 3.5/5. 
Hai scelto: “Obbligo: angst. 
Il tema horror/dark deve svilupparsi nella maniera più tragica possibile. Proibito l'happy-ending.” 
Allora, diciamo che hai rispetto i contenuti del pacchetto soltanto in parte. 
 Senz'altro la storia è angst. Il disagio di Daphne è angoscioso e profondo, è una spirale di tragicità che la avviluppa e la trascina sempre più a fondo. L'indifferenza di Blaise rende il tutto ancora più struggente. 
 Tuttavia, il finale! Mi dispiace dirlo, ma non si capisce minimamente che Daphne venga assassinata dal marito. Al massimo si può pensare che lui la abbandoni, che certo non basta per rispettare l'obbligo “Il tema horror/dark deve svilupparsi nella maniera più tragica possibile. Proibito l'happy-ending.”, perché, molto semplicemente, anche se era tua intenzione descrivere un omicidio, manca la resa nel testo. 

6) Sviluppo del genere dark e/o horror: 3/5. 
 Devo dire che mi ha lasciata interdetta vedere quanti problemi il genere dark ha procurato a tutte quante! Io pensavo fosse piuttosto semplice, ma evidentemente mi sbagliavo. 
 Anche tu, come le altre, mi hai consegnato una storia che non ha niente di horror e ben poco di dark. Nella tua storia non ci sono dettagli truci, ma l'atmosfera angosciosa e cupa si presta bene al genere dark. 
 Tuttavia, quello che mi chiedo è come se possa sbagliare genere, scegliendo una trama che prevede abusi domestici e un omicidio! Potevo capire se avessi scelto un qualcosa che non fosse già di per sé terribile, e che quindi sarebbe stato più difficile da rendere tale, ma con un argomento del genere com'è possibile non riuscire a scrivere una storia dark? E non sei nemmeno l'unica che mi ha combinato uno scherzo del genere! 
Una sola cosa bastava fare: descrivere più nel dettaglio l'argomento da te scelto, ed eri a posto. 

7) Gradimento personale: 7.5/10. 
 Devo dire che nel complesso la tua storia non mi è dispiaciuta, ma ritengo che avesse molto più potenziale di così e che tu l'abbia un po' mutilata “trattenendoti”, non so se per pudore o se per vera e propria difficoltà con temi del genere. Tuttavia, come ti dicevo sopra, purtroppo la storia manca di comprensibilità: tanti passaggi non sono chiari, lo diventano solo con le note (ma non nel modo accettabile in cui le note ti chiariscono dubbi che già avevi, no, nel tuo caso le note aprono proprio un altro mondo e non sembra nemmeno più di aver letto la stessa storia di cui parlano), e questo l'ho trovato davvero troppo penalizzante per farmi apprezzare la storia come meritava. 
 Stesso discorso vale per il tema horror o dark: ci sei andata giù talmente delicata che hai praticamente annullato tutto il dark a una situazione (abusi tra marito e moglie, e omicidio della stessa) che, invece, di per sé vi si prestava decisamente. 
Insomma, diciamo che secondo me la storia va perfezionata. 

Recensore Master
11/05/17, ore 20:17

Ed eccomi! Come sempre amo il tuo stile, ormai ti sarai stancata di sentirmelo dire perché te lo ripeto praticamente sempre, ma non posso farne a meno :D Parto con l'esporti le mie perplessità. La violenza di Blaise - sei autorizzata a lanciarmi pomodori - io non la vedo; ho letto la flash pensando che Daphne soffrisse solo per i ricordi della guerra, per i fantasmi del passato, e che questa frase: "era il fremito delle mani quando lei la notte gemeva, la pressione delle dita a ogni singhiozzo." indicasse che lui la stringeva per consolarla quando la notte aveva gli incubi.
"Daphne piangeva per le voci nella sua testa, e piangeva per Blaise, ingannato, tradito, costretto a starle accanto anche in quei momenti."
Anche il modo in cui viene descritto Blaise mi ha tratta in inganno, mi ha fatto pensare a un ragazzo che resta deluso quando capisce di avere a che fare con una ragazza diversa da quella che pensava di avere di fronte, una Daphne ormai troppo segnata dal dolore per essere altro all'infuori della sua stessa ombra. La frase di Astoria che fa riferimento al "distruggerci" l'ho interpretata in questo senso: di Blaise "l'insofferenza" diventa "palpabile", lui non la riesce più a capire e confortare, non riesce più a darle amore, quindi Daphne si distrugge cercando di farsi amare ancora. Come avrai ormai intuito, quando ho letto le note ho avuto la sensazione di aver perso qualche pezzo. Anche il verde dell'Avada Kedavra non l'avevo colto, pensavo che il fiele costituisse solo un'immagine metaforica. Trattandosi di un contest a tema dark e/o horror credo che si sarebbe potuto spaziare con qualcosa di meno velato e sottinteso. Per il resto, nonostante io avessi travisato il senso della caratterizzazione, la storia mi è piaciuta comunque. La mia chiave di lettura con questo Blaise incapace di capire Daphne e questa Daphne incapace di riemergere dal proprio baratro fa tanto tormento inconciliabile, rappresenta quel tipo d'angst che io adoro. Bellissimo il contrasto tra la prima e l'ultima volta, fra sole e gelo, fa pensare a una vita prosciugata completamente. Ciò che ho preferito è la figura ambigua di Astoria, che agli occhi di Daphne è soltanto invidiosa, ma che in realtà sta cercando di salvare la sorella con un discreto monito, con l'atteggiamento di chi non riesce a intromettersi del tutto, ma di chi vuole comunque fare qualcosa - non è il classico personaggio che mettendo il becco ribalta la situazione come una fatina miracolosa, è un personaggio impotente di fronte agli eventi che non può impedire il bad ending, è decisamente una figura non stereotipata o prevedibile che aggiunge un tocco d'amaro all'intera vicenda. Che dire dell'"innamorarsi di un silenzio?"
"Era un brivido improvviso, come quando si alza il vento, e le vene tremavano e il sangue fuggiva." Ti dico che i brividi mi sono venuti, hai descritto con un'immagine estremamente intensa e incisiva quell'innamoramento travolgente che non lascia scampo. Mi hai lasciata senza parole, ho riletto la frase tre volte da quanto era bella e azzeccata!

Recensore Master
24/04/17, ore 09:58

Recensione premio per contest Scrivetemi d'amore e sentimenti affini.

Ciao ^^
Eccomi qui, un pochino in ritardo, ma ci sono.
Dunque che dire wow! Ho in mente anche io di scrivere su loro due, perché ultimamente ho letto molte storie che li vedono protagonisti! Devo dirti che mi é piaciuto moltissimo lo stile, credo che sei riuscita a descrivere il disagio della ragazza in modo egregio. É tormentata dai demoni, é distrutta dalla sua stessa mente e questo si percepisce davvero molto bene, e il merito va allo stile e la grammatica perfetti che evocano benissimo il carattere di Daphne. Per lei credo che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro, mi hai convinto in tutto e per tutto! Per Blaise, invece, devo ammettere che mi hai tratto in inganno... Pensavo la amasse davvero xD e come sempre nelle tue storie, il finale mi ha lasciata a bocca aperta, ma ci sta. Nelle note descrivi perfettamente quello che si intuisce poi nella fine della flash: La ama solo per la bellezza, non l'ha mai davvero voluta salvare da se stessa, però... Magari se fosse stato un altro tipo di uomo ci sarebbe riuscito. Davvero bravissima, partecipo anche io al contest e beh, non sono brava neanche la metà di te xD.
Un bacione.

Recensore Master
23/04/17, ore 12:49

Ciaooo! Eccomi qua, come ti avevo anticipato a leggere e recensire le flash delle altre partecipanti al contest.
Mamma mia la tua storia è un crescendo di ansie! Nella prima parte sembra tutto idilliaco, due giovani che si innamorano, lei che crede di aver trovato finalmente l'amore che la salverà dai suoi demoni. Ma si inizia già ad intuire che si tratta di un amore "malato", infatti Daphne non prova sensazioni piacevoli ma "dardi di ghiaccio conficcati sottopelle, un soffocare eterno".
Nella seconda parte è evidente che Daphne non sta bene, l'unica ad averlo capito è Astoria, ma purtroppo non riesce a fare nulla per salvare l'amica. Infine la macabra scoperta: Daphne è morta e in un certo senso il suo "cavaliere" Blaise l'ha salvata dai suoi demoni.
Mi è piaciuto molto il moto circolare di questa flash che si apre con il sole negli occhi (metafora di vita) e si chiude con il ghiaccio (metafora della morte).
Lo stile è incalzante, delicato, quasi ritmato. Brava!
Alla prossima
Nina

Recensore Master
20/04/17, ore 23:08

Buonasera! Io da qualche parte dovevo pur cominciare a leggere le storie del Contest di Mary e, be', te lo dico chiaramente: il titolo della tua Flash è stato quello che più mi ha ispirato tra quelli di tutte le altre storie **
Hai scelto di parlare di un argomento spinoso, che viene trattato poco, ma devo dire che l'hai fatto in maniera abbastanza delicata, pur non nascondendo nulla. Il rapporto malato che s'instaura tra Daphne e Blaise pervade infatti tutta la Fic e find all'inizio s'intuisce quanto l'amore di lui (se così si può chiamare) sia sbagliato: Blaise scegli Daphne non perché sia innamorato di lei, bensì del suo essere perfetta, in un circolo vizioso che fomenta il suo narcisismo. E che dire di Daphne? Una ragazza che ha smarrito se stessa e ogni punto di riferimento, e che come tale è debole e si affida ad una salvezza che in realtà è un'utopia. Non so davvero chi dei due sia il più "maledetto", perché hai dato vita a due personaggi tanto belli e perfetti fuori quanto ricchi di ombra dentro, tanto da esserne divorati nel caso di Daphne, che forse soccombe più a causa di se stessa che non di Blaise.
Il punto forte della Flash, secondo me, sono le descrizioni: il modo in cui hai descritto il cambiamento di Daphne, e non solo esteriore, è ciò che più fa venire i brividi, perché è qualcosa di spaventosamente vicino, che nella realtà accade tutti i giorni. E poi ho adorato la descrizione che hai dato di lei all'inizio e alla fine della storia: i suoi capelli biondi sono come fronde dorate che alla fine sono marcite come Daphne stessa, a causa di un amore malato; non so se tu l'abbia inserito volontariamente - probabilmente sì - ma è davvero un richiamo di classe che percorre tutto il racconto ** 
Dello stile non ho molto da dire: è elegante, delicato, tanto che in certi punti della storia mi sembrava di stare leggendo un fiaba lugubre, in particolare quando Daphne paragona Blaise a un cavaliere, convinta che la salverà dai fantasmi nella sua mente. Tra l'altro, la frase che hai inserito nell'introduzione è bellissima, forse la mia preferita nell'intera storia *___*
Se devo proprio trovare un difetto, in tutto ciò, penso che il genere principale sia più drammatico che dark, anche se sono presenti alcuni elementi indubbiamente macabri e, ovviamente, le descrizioni di cui parlavo prima; comunque, ad essere onesti fino in fino, anche io penso di non aver scritto una storia completamente dark, sarà che è un genere che non amo troppo xD
In ogni caso, in bocca al lupo per il Contest! Un bacio


P.S: mi sono dimenticata di complimentarmi anche per l'impaginazione della Fic: è molto ordinata ed elegante, persino l'angolo delle Note Autore, e ovviamente leggere storie così è un piacere anche per gli occhi ;)