Recensioni per
A John Watson piacevano le donne
di AintAfraidToDie

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/02/18, ore 22:21

Ciao, non sono brava nelle recensioni lunghe quindi non mi dilungherò in uno sproloquio infinito su quanto questa storia sia fantastica o su quanto tu scriva bene. Sappi solo che mi sono messa a piangere leggendola. Mi ha davvero toccata. Grazie davvero, di solito non mi piacciono le ff tristi ma questa mi ha praticamente impedito di smettere di leggere. Spero ti abbia fatto piacere sapere di avermi fatto emozionare Addio cara <3

Recensore Master
22/06/17, ore 14:54

Il poco (pochissimo) valutabile cervello che va a fuoco è il mio.
Non dovrei diminuire la mia presenza, è vero, dovrei sparire! mi vergogno di scrivere, ecco
avrei bisogno di un tempo (anche detto adsl) che non ho per riportare solo le più belle frasi, ma dovrò accontentarmi delle mie emozioni.
Se avessi optato per il finale negativo credo che ti avrei davvero odiata... alla fine di questo angst di bellezza devastante, avrei pagato per questo finale.
Partimo da qui: Sherlock sul pavimento, che non regge il caldo, povera creaturina viziata #^-^# splendido così, sudato, anche se puzzasse molto, guarda..ci siamo capite!
che mangia un ghiacciolo per la prima volta e mi strugge il cuore di tenerezza, e John che pensa che la vita gli ha dato finalmente tutto. E ha ragione! due volte, tonato dalla morte. Quando si è mosso da quella poltrona ti avrei abbracciata a dir poco!
tutto con un linguaggio delicato e scelto, sì, anche nei termini più "pesanti" scelti da John. Lui è "normale" ecco, è un ragazzo come tanti, per delle cose.
L'inizio con le Barbie era divertente: immaginavo John dire: non sono gay! e tutte le barbie che ridevano com matte
perchè diciamolo, anche se le spogliava da maniaco in erba, quale ragazzino ama le bambole? appunto! ù_ù
poi la parte seria. la prostituta mi ha fatto pena, come sempre quando ne leggo. Ma è così regolare che un ragazzo si inizi così, che è scivolato come una semplice verità. sei stata bravissima.
la famiglia tutta sterminata credo sia servita ad aumentare la solitudine totale di John, che impazzisce per le donne, sì, bionde, vero, ma le "ama" sempre meno. passata la fase più dimostrativa e testosteronica l'amicizia (???) prende il primo posto
perchè ha incontrato un essere speciale/ed avrà cura di lui?
(stiamo su musica italiana, stiamoci! ;)
come psicologia io ho preferito nettamente John a Sherlock-(fino alla 4° serie, dove mi sono chiesta chi fosse quell'uomo)e questo è incredibile, l'hai sviscerato nel profondo, fatto le lastre, l'analisi del DNA, gli hai letto nel pensiero. Davvero
vado a seppellirmi, va!
meno male che ho scelto questa OS a casaccio, che mi ero persa..è una perla, devi esserne fiera oltre ogni dire
ti prego, siilo!
tua
Setsuna

Recensore Master
21/04/17, ore 16:43

Ciao, sono leggermente in ritardo, ma tra una cosa e l'altra soltanto oggi sono riuscita a recuperarla. E fortuna che l'ho fatto! Perché mi è piaciuta molto e ho tante cose da dire, quindi andrò per punti.

La prima cosa che mi ha colpita è la struttura. Si sarebbe adattata anche a una mini long o a una raccolta, ma il fatto che tu l'abbia strutturata in questo modo dà alla narrazione un ritmo che, partendo da tranquillo, prosegue fino a diventare incalzante e molto elevato. Anche perché c'è una cadenza, i titoli e i passaggi della vita di John... è tutto ben fatto e molto ben pensato. Quindi trovo la scelta che hai fatto vincente, perché l'interesse verso quello che si ipotizza potrà accadere (conoscendo a grandi linee la serie e presumendo che tu ne segua le tracce) non solo si mantiene elevato, ma addirittura cresce. Quasi avevo impazienza di arrivare al punto in cui Sherlock sarebbe tornato! XD Anche se mi sono gustata ogni passaggio. E qui arrivo all'altra cosa che della struttura mi ha colpita ovvero le canzoni. Premesso che ne conoscevo molte, ma non tutte e apprezzo la scelta che hai fatto. Presumo che sia stato difficile trovare testi che si adattassero al contenuto di ogni singolo passaggio, ma dalla mia posso dire che il risultato finale è notevole. Specie perché ogni testo di ogni canzone calza sul contenuto in una maniera che è a dir poco perfetta.

L'altro punto è lo stile. Ora, devo ammettere che non ricordavo molto bene che stile avessi, ma perché sono distratta di mio, ma ne sono rimasta piacevolmente colpita. Molto d'impatto, poetico, con un'ottima grammatica e un lessico anche piuttosto ricercato. Sono rimasta colpita anche da alcuni passaggi e frasi, che ho trovato davvero ottime. Quindi complimenti.

L'ultima cosa sono i personaggi. Partendo da quelli che sono di contorno o quelli che vengono anche solo citati, ma che sono ricchi di dettagli. Dalla famiglia, a cui hai dato un'interpretazione della storia che è tua personale, sino ad arrivare alla prostituta e alle ragazze di John. Queste "Barbie" che lasciano un po' il tempo che trovano e che servono più che altro a soddisfare un bisogno, sono comunque tutte caratterizzate a modo proprio, sebbene superficialmente questo è chiaro. E poi c'è John. Un John diverso da quello che si è visto nella serie di Sherlock BBC, e forse che in parte mi ha ricordato di più quello dei racconti di Doyle. Parlo del John adulto, non del bambino e del ragazzino delle prime parti. Questo binomio che gli hai dato con la morte, come se ci fosse cresciuto insieme, mi ha molto colpita in realtà. Perché è un aspetto che forse nella serie viene meno e che, come dicevo prima, mi ha ricordato tanto lo Watson dei primi romanzi. Il medico che cerca l'avventura e che brama il pericolo e che sembra non riuscire a vivere senza la morte che gli fiata sul collo. Sono rimasta piacevolmente colpita anche per la profondità introspettiva che gli hai dato, per il suo essere riflessivo e meditativo, per il suo volere le donne ma il non amarle, forse nemmeno Mary. Mi è piaciuto molto. Dico davvero.

Sì, il finale è bello. Con quel "Ti amo" che arriva come una liberazione e che è un po' il simbolo del vero cambiamento di John. La risposta di Sherlock non la si sente, ma non è necessario perché la ricchezza dei dettagli inseriti in questa storia, fa si che la si intuisca.

Grazie per averla scritta, assolutamente da ricordare.
Koa

Recensore Master
19/04/17, ore 23:40

Ciao!
Prima che io possa scrivere qualsiasi altra cosa lasciati dire che, questa , è una delle one shot più belle e toccanti che io abbia letto in questo fandom, fino ad oggi.
Forse, qui ci hai mostrato un John "più cupo" del solito, un John a cui è stato negato più di quanto la serie non gli avesse già tolto; un John Watson meno solare, diciamo. (Non è assolutamente una critica, anzi: sei riuscita a renderlo magnificamente IC anche modificando piccoli particolari della sua vita).
Tralasciando il fatto che appena ho letto l'introduzione mi sono detta che l'avrei amata senza riserve, quando ho aperto la fanfiction e ci ho trovato le canzoni del caro e amato Battisti... mi avevi già conquistata.
Una piccola perla, sul serio.
Hai fatto un lavoro splendido con le canzoni: rispecchiavano perfettamente quelle piccole "fette" dell'esistenza del nostro povero Watson. Applausi, anche solo per questo.
Di solito non leggo song-fic, in realtà senza un vero motivo apparente - le evito e basta -, quindi doppi complimenti per avermi fatto apprezzare questo scritto.

E adesso passiamo alla valle di lacrime.
Non so se amerei mai questo John Watson (non che nei primi minuti della serie mi stesse tanto simpatico - nella quarta stagione non ne parliamo proprio), qui ce lo presenti - come ho scritto in precedenza - molto... vuoto. Il tuo John aspetta qualcuno che gli colmi un vuoto, aspetta qualcuno o qualcosa che ridia senso alla sua vita. Sarà che ho avuto brutte esperienze, sarà che semplicemente non sono attratta da persone eccessivamente grigie, ma è anche impossibile odiarlo. Non entrare nella sua mente; non soffrire con lui.
Okay, due sberle gliele diamo anche per tutte le povere ragazze che ha fatto soffrire (Emma, creeremo un fanclub solo per te, tranquilla), ma quanto ha sofferto questo pover uomo?
Era "solo come un cane" finché non è arrivato Sherlock - ed i miei dotti lacrimali hanno fatto "ciao, ciao" con la manina -, ridandogli uno scopo. Un motivo per vivere. Ridandogli un po' dell'energia che John aveva perso con la morte dei suoi genitori e poi di Harry.
Harriet, la mia povera Harriet.
Un po' mi spiace che abbia fatto una brutta fine, ma la sua dipartita ha aiutato molto ad incrementare l'angst. (Quando si dice "morire per una giusta causa"!).

Il finale, invece, è stato... perfetto. Davvero, non poteva terminare altrimenti - altrimenti non so cosa ne sarebbe stato di John.
Anyway, ho apprezzato il messaggio - anzi, i messaggi - che questa storia mi ha lasciato:
- Mai dare nulla per scontato. M A I;
- Per quanto la vita possa metterti i bastoni tra le ruote, per quanto possa toglierti, bisogna sempre lottare per la propria felicità.
Sono dei messaggi a cui tengo tanto, che mi toccano particolarmente, quindi: grazie per aver scritto questa piccola perla.

Il tuo stile, poi, è una delizia. Bellissimo: a tratti poetico, musicale e perfettamente in armonia con i toni della shot. Brava, brava, brava.
Che altro aggiungere? La storia finisce nelle preferite, ovviamente.

Mi eclisso, facendoti i miei più sinceri complimenti. Leggerò sicuramente qualcos'altro scritto da te.
Alla prossima!

Recensore Junior
19/04/17, ore 18:28

Non so che cosa dire... è davvero stupenda questa ff! Scritta benissimo, scorrevole e toccante.
Ti faccio i miei complimenti!
Mi è piaciuto davvero tantissimo leggerla.

Recensore Junior
19/04/17, ore 12:39

Ciao :)
Mi è piaciuta molto la tua OS, soprattutto il momento in cui John rivede Sherlock! *-*
Ma poi... Cioè ti piacciono i Bluvertigo!! MORGAN! I Baustelle...Bho io potrei sposarti! X°D ❤
Alla prossima 😀
PS: [Disorientato ogni qualvolta mi intrometta in argomenti
O in un gruppo di persone attente...]
Probabilmente ti sei soltanto confusa... Comunque questa non è "ideaplatonica" ma "So Low-L'eremita" dei Bluvertigo :)
Ancora complimenti
Bacio
ely

Recensore Veterano
18/04/17, ore 23:23

Mamma che angst.
A un certo punto è diventato così intenso da essere difficile leggere.
Lo sentivo che poteva sentire malissimo, ero talmente sfiduciata su un happy ending che ci ho messo un po' ad accettare che non fosse un'allucinazione Sherlock post Reinchenbach.
Comunque se non fosse stato per il cambiamento della storia con Mary (anche tu morirai Mary... lol) sarebbe quasi potuto essere un character study del personaggio canon , ne hai fatto un'ottima introspezione ed è IC.
Molto interessante la metafora della Barbie come attrazione estetica che non obbliga a pensare ma per il quale per John non è possibile provare sentimenti romantici, anche se -è IC e originale rispetto a questo tipo di metafore- John le rispetta tantissimo, non facendo loro pensare il proprio blocco emotivo, e la differenza tra l'attrazione per queste donne e l'amore per Sherlock che peraltro manca dell'elemento fetish di John, i capelli biondi, ma non ha importanza perché lo ama.
Anche bella caratterizzazione generale di un bisessuale omoromantico.
Grazie per il finale dolce e ottimista, o più che ottimista "fanculo, tutto finisce ma è nostro dovere godercelo quando c'è" che ritengo l'approccio più positivo alla vita, se fosse stato angst non avrei retto ahahah

Recensore Junior
17/04/17, ore 23:53

Ciao, volevo farti i miei complimenti per questo scritto. Trovo la storia di john molto ben costruita per quanto terribilmente tragica. I suoi sentimenti li ho avvertiti così chiaramente che mi sono fatta trascinare anche io fino in fondo. Inoltre è ben scritta e c'è solo qualche piccola dimenticanza di parole in un paio di punti verso la fine che sicuramente non avrai fatto di proposito. Mi è piaciuta ogni singola canzone che hai messo e le ho lette cantanto! Specie Battisti e De Andrè che amo alla follia e le ho trovate tutte molto pertinenti e descrittive dei sentimenti che John provava in quel momento.
Per fortuna il lieto fine! Avrei pianto come una disperata altrimenti!
Ancora complimenti e adesso vado a leggere l'altra storia che hai detto di aver scritto dal punto di Sherlock post-Reichenbach.

Nuovo recensore
17/04/17, ore 20:14

E' bellissima, non ci sono altre parole per descriverla.
Hai espresso i sentimenti di John in modo così profondo e perfetto che mi sono veramente immedesimata.
Per dare voce ad un animo distrutto in maniera così atroce dalla guerra e dal corso degli eventi c'è bisogno di una sensibilità degna di nota e il modo rude in cui hai descritto i suoi amplessi, descrivono perfettamente il guscio vuoto che lui sente di essere, in un crescendo di drammaticità che coinvolge.
E inoltre hai uno stile descrittivo perfetto e scorrevole, perciò mi sono goduta al massimo questa fic, ritrovando quel John di cui tanto spesso avevo cercato di immaginare i sentimenti nel corso della sua vita.
Grazie di cuore per la meravigliosa lettura.
Un abbraccio <3