Dovrò essere onestà con te: quando ho capito di che si trattava, sono stata tentata di non proseguire. Non perché l'argomento mi crei problemi, ma perché conosco persone a cui voglio bene (e mi sento di includerti, a questo punto) che soffrono di ansia e attacchi di panico e mi fa malissimo, ogni volta, sapere di non poter fare nulla per aiutarle. Credo sia una delle poche cose che davvero mandano fuori di testa una INFP. Però. Però non mi sembrava giusto semplicemente leggere e andarmene - mi avrebbe fatto stare peggio, credo. E sai, io credo fermamente che a volte la scrittura possa essere una cura, o l'inizio di una svolta. Analizzarsi in terza persona aiuta a guardare le cose da un'altra prospettiva, a mettere ordine, se vuoi. E io spero davvero che tu, per mezzo di Asahi, possa davvero trovare la tua svolta. Una breve parentesi sulla storia in sé: trovo adeguatissima la scelta di Asahi e le tue ragioni giustissime. Asahi è come vetro, tanto forte quanto fragile. E ce lo vedo davvero ad avere momenti di ansia, così come vedo benissimo Nota nei panni dell'ancora. Dearie, non so davvero cosa altro aggiungere, se non che per qualsiasi cosa, questa inutile rana c'è sempre, anche per una semplice chiacchierata <3 La tua affezionatissima rana di quartiere <3

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