Recensioni per
Jung~ Vita Eterna
di Lumos and Nox

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/17, ore 14:48

Ciao!
Scusa perché ci ho messo tantissimo... ma sono stata incasinata. Inoltre, avevo finito di scrivere la recensione ma chrome si è chiuso e ho dovuto riscrivere tutto. 
Ma veniamo a noi. 
Madre Gothel, eh? Geniale. Meraviglioso anche il modo sei riuscita - e hai voluto - spiegare come e perché sia diventata una cattiva cult. 
Già dall'inizio hai saputo rendere con un'atmosfera disney una situazione cruda, dark diciamo. Se l'inizio è quasi "lento", pian piano aumenta il ritmo fino ad assumere un ritmo quasi incalzante - se così si può dire- e perfetto per la trama. 
Le epoche passano e lei deve convivere con gli anni e ciò che accade. Ma lei non è eterna, ma si crede quasi tale. Perché lei mantiene la sua vita lunga magicamente e fa qualsiasi cosa per mantenerla lunga, appunto. 
La bellezza di questa storia non  è solo un'analisi psicologica o un'ambientazione interessante, ma anche lo spostarsi su tematiche molto più morali. 
Come sempre, non ho notato errori grammaticali o sintattici. Bravissima!
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Veterano
29/04/17, ore 00:46

Perdonami per il ritardo! 
Finalmente sono qui quindi diamoci da fare con questo commento!

Devo rompere il ghiaccio con una premessa: l'appartenenza al fandom disney maschera dei primi paragrafi stupendamente crudi. Mi hanno, e lo dico positivamente, sbalordito per la loro vivida decadenza e considerando, ancora, il fandom io questo proprio non me l'aspettavo. Una presa tanto dark, rovinosa nel dirci che stavano meglio e poi sono rovinati malissimo, è stata piacevole da trovare.
Sarà per il gusto inaspettato, insomma con "Disney" si parte leggermente pervenuti, sarà perché non sappiamo la ragione della loro rovina ma ci viene detto che stavano meglio e sono piombati nella miseria... è d'impatto, tutta la prima parte, e mi ha richiesto un paio di letture per accertarmi di non avere sbagliato storia!
Lo scivolare della storia verso la conclusione, invece, dopo un periodo di calma comincia ad essere gradualmente impetuoso. Credo d'avere intuito il film al quale fa riferimento, però non l'ho visto, ma al di là di questo è una vicenda di senso compiuto e scorre come tale, qualcosa che io apprezzo sempre quando lo incontro negli scambi.
Ad essermi piaciuto davvero, per breve che sia, è quel momento dove si avverte lo svuotarsi di significato che il tempo ha per Goethel. I secoli passano, la società cambia, in un sospiro di vento il mondo stesso passa dal medio-evo al rinascimento e dal rinascimento all'ottocento, attraverso scoperte e grandezze e tragedie e cadute e bassezze che per lei sono eventi passeggeri al massimo.
E' raro, e forse qui funzione perché breve, trovare nelle storie un passaggio che rende efficacemente come il tempo cessi d'essere ineluttabile per dei personaggi che se non sono eterni allora vivono tanto a lungo da cominciare a credersi tali. Normalmente l'aspetti in una storia che vira più su altre morali ma qui è un passaggio, una nota di fondo, mentre è tutto incentrato su Goethel che cerca di tenersi questa sua vita magicamente prolungata ad ogni costo e sopra chiunque.
Apprezzato il flusso di coscienza; non lo si vede molto in giro e chi sa usarlo si merita un plagio.
Io non saprei impiegarlo nemmeno se ne andasse della mia vita.

Bandiera verde meritata, qui!
Se hai altre storie da sottopormi, tienimi aggiornato! :) 

Recensore Junior
28/04/17, ore 18:49

Dramma: avevo terminato di scriverti la recensione quando Chrome si chiude inaspettatamente, per cui cercherò di riassumere velocemente i punti elencati in precedenza.
Ho amato molto la scelta d'intraprendere una storia basata sul retroscena della vita di Madre Gothel, spiegare, in qualche modo, il motivo che l'ha portata a diventare una cattiva cult. Attraverso un ritmo incalzanze hai saputo rendere la sua tragedia dall'inizio all'apoteosi della fiaba, fino al trionfo del "bene".
Perfetto utilizzo del personaggio, che era molto vicino a quello originale: pregno di perseveranza e perfido ingegno. Davvero un'ottima caratterizzazione. 
Sia io che il fandom avevamo bisogno di una storia del genere, incentrata sugli antagonisti Disney e sul loro, interessantissimo punto di vista. Madre Gothel è uno dei più validi cattivi disneyani mai esistiti e andare a scavare il motivo per cui il suo cuore si è trasformato in pietra, beh, la trovo una bella idea! 
Nonostanta la prosa sia piacevole, con un lessico diciamo "composito", era costellata fin troppo di ripetizioni (alcuni esempi sono: giovinezza, schifoso, eterna, invecchiare, e così via). Cerca di trovare dei sinonimi e variare queste continue risonanze. In uno spazio di storia succinto come questo saltano subito all'occhio e sembrano susseguirsi ininterrottamente. Dai, hai uno stile così carino!
Mi è piaciuta la metafora del pane che invecchia, l'ho trovata congrua alla storia!
infine ti segnalo alcune inaccuratezze:
1. Sconquassare non è un verbo accostabile alla pioggia. l suo significato è, infatti, "scuotere qualcosa con grande violenza in modo da provocarne la rottura" e la pioggia, per quanto forte possa essere, non credo sia in grado di farlo. A meno che non diventi un torrente, o sia accompagnata da un vento forte. Il vento, sì, può sconquassare. La pioggia sferzare.
2. "Alito da vino". Non è corretto: "alito di vino" lo è.
3. Madre Gothel non può aver divorziato dal terzo marito (la storia è il mio forte e tengo ad essere sempre molto precisa), poichè, facendo una somma delle date che hai fornito, il divorzio allora non era praticato. Almeno, non fino allo Scisma anglicano.

Il finale mi è piaciuto molto, coronazione perfetta di una storia piacevole da leggere.
Spero di passare per altre storie simili a questa!
M y r t u s 
 

Recensore Master
28/04/17, ore 08:25

Ciao, eccomi qui per lo scambio! Per fortuna conosco abbastanza la storia di Rapunzel e così non mi sono perso nei meandri di questa storia intensa! Si vede che la vicenda ti ha ispirato e mi intriga anche il breve cenno sul libro atlantidese: è forse un altro rimando al film Disney ambientato laggiù? Non lo so, ma forse no, e forse non ha nemmeno importanza, ma ciò a cui mi riferivo è che mi affascina il mito della città perduta e quindi trovarlo qui mi ha reso felice. Poi c'è Gothel, una donna cresciuta a forza di miserie, di difficoltà, di disgrazie, forgiata quindi dalle stesse e convinta che adesso l'eternità sia una cosa accettabile, che solo così può essere raggiunta la felicità. Poi, però, arriva Rapunzel, che però le ha scombussolato tutti i piani: ecco, qui trovo tutto questo e l'hai saputo descrivere in maniera egregia :) ben fatto! Alla prossima!

Recensore Veterano
27/04/17, ore 22:48

Che dire, questa OS mi è piaciuta molto; di rado ci viene mostrato qualche retroscena del passato dei vari villains e delle loro motivazioni.
Tu sei riuscita perfettamente nell'intento e sei riuscita a farmi provare empatia per Gothel.
Ho apprezzato soprattutto il fatto che cerchi di non affezionarsi a Rapunzel e di come la ragazza le ricordi le persone che ha amato secoli prima come il fratello e la madre attraverso piccoli dettagli.
Complimenti :)

Recensore Junior
27/04/17, ore 20:51

Ciao! Come promesso, eccomi qui per lo scambio di recensioni.
La storia nel complesso, come mi avevi preannunciato, è angosciante e drammatica.
Ho notato molti errori di ripetizione e di punteggiatura, perciò ti consiglio di rileggere attentamente e più volte. Capisco che volessi usare il flusso di coscienza, ma alcune frasi sono quasi del tutto incomprensibili (rendile meno oscure, così da diventare più apprezzabili per il lettore che si appresta a leggere).
Nel complesso la storia non è male, anche se un po confusionaria.
Alla prossima,
Sari