Recensione per il contest di Biancarcano "Oggetti e giocattoli dimenticati o ricordati"
Utilizzo dell'oggetto: 9/10
L'oggetto c'è e si sente! Ovviamente anche il titolo mi è piaciuto perché gioca sul fatto che il padre e il carillon siano entrambi i “suoi preferiti”. In più l'oggetto da te scelto mi ha rimandato un po' ai suoni di “Anastasia” della Disney, a melodie passate, un oggetto comunque scelto per una bambina destinata a crescere.
Originalità della trama: 9/10
Il momento è molto carino e, siccome sei stata tu a creare un personaggio come tua OC, ho deciso di premiarlo, anche se non c'è una vera e propria trama e si tratta più di una circostanza, di un momento, comunque denso di riflessioni, che ha come oggetto l'infanzia.
Stile e grammatica: 7,75/10
La bambina dai boccoli biondi rimase letteralmente a bocca aperta, gli occhioni color ambra sgranati e rapiti da quella scatolina magica. La figura d'argento di un piccolo violinista con il suo strumento musicale ruotava sopra l'oggetto particolare mentre un suono delicato e armonioso colpiva direttamente il suo udito fine → molto delicata la tua introduzione, traspare davvero l'affetto per il carillon, il tutto condito da una magica atmosfera.
In ogni caso il tuo stile è gradevole, piacevole, e inoltre molto pulito, delicato e ben composto. Le emozioni della protagonista nei confronti del padre si percepiscono benissimo. =+0,25
Errori:
«Sì, Asami-chan vuole quello!» replicò → ripeti questo errore un paio di volte, ma in molti casi la metti la virgola dopo il dialogo, quindi è un vero peccato che ti sia sfuggita in alcuni punti. = - 0,5
Non ci sono i capoversi. So che su efp quando vengono caricati, compaiono come distanziati, quelli li accetto come capoversi ovviamente perché è risaputo, però ti consiglio di metterli perché aiutano molto la lettura = - 0,5
se, però sentiva che quella bella scatolina doveva essere sua. E che sarebbe stata speciale se era il suo papà a regalargliela.-> se fosse stato il suo papà a regalargliela = -0,5
Lei sollevò al livello del suo viso, dopo aver girato la manovella laterale, il carillon del violinista e sorrise per il chiaro invito implicito a suonare di nuovo insieme. Era un modo composto e senza esporsi troppo per ricevere l'approvazione del suo violinista preferito e per ringraziare sentitamente un padre che, malgrado il lavoro nel campo delle ricerche mediche, non saltava mai il loro appuntamento mensile. → ripetizione di “violinista”, e quel “lei” è un po' forzato, si mette più solo quando è complemento oggetto, avrei messo magari “la bambina”. = -1 (0,5+0,5)
Il punto bonus per la pertinenza del titolo = + 1
26,75/31 |