Bene Tizio è ora di dare di nuovo la nostra impressione. Cioè la mia... a te chi ti fila? Vai, vai che a jhonny qui, col tuo parere non ci riempie nemmeno gli spinelli di Saki. Salve. Comincio subito col dirti che il racconto lo trovo davvero molto piacevole, ma soprattutto tanto ispirato... Ho detto ispirato Tizio, non inspirato... piantala con le battute sulla cannabis!... Dicevo insomma che mi è piaciuto, e mica poco. Ma (c'è sempre un "ma", jhonny caro) ci sono stati dei passaggi che non mi sono stati molto chiari. Voglio dire: le situazioni e ciò che accade in scena (a proposito di scena, sai che il tuo testo non sfigurerebbe affatto come sceneggiatura?) risultano limpide, trasparenti. Il succo del discorso si comprende a pieno. Ciò che risulta strano è il contesto. No, non parlo del fatto che sia un sogno. Su quello ci torno dopo; ciò che intendo è proprio la realtà geografica dell'ambientazione. La ragazza si chiama Saki (ah ok...Giappone, occhi a mandorla, sushi, harigató e un sacco di tentacoli), ma poi spunta fuori un vagabondo di nome Rouge (ah o-ok nessuno ha effettivamente parlato di Giappone. Magari lei è semplicemente un'asiatica che vive in qualche cittadina americana. Trump permettendo è una cosa plausibile. Ci sta, andiamo avanti) poi le gli allunga una moneta da due "Euro" (... beh... può darsi che attraverso il proprio sogno lei esternasse il suo desiderio di visitare l'Europa e che quindi... no non quadra. Tizio! Passami l'atlante!) Almeno possiamo dire che NON si trova in Inghilterra. Il sogno: poco chiaro che lo fosse all'inizio. E va benissimo così se vogliamo. Stavo già pensando di scrivere quanto fosse "curioso" il fatto che la nostra fumatrice occasionale (sul serio, quella roba non può farle bene a una come lei) si fidasse letteralmente del primo barbone che le dice due belle paroline. Però una volta capito tutto, la dinamica degli eventi risulta coerente. Sogni= zero freni inibitori. Quindi niente. Bella. Io ho finito jhonny caro. Beccati la bandierina color bisognino di hulk, e se ti va ringrazia il Tizio, che è lui che mi martella gli zebedei per lasciare un parere. A rileggerti