ciao !
ho letto la tua storia fino a questo capitolo e per ora mi è piaciuta molto !
la continuerai ?
nancyiry

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Ciao!
Eccomi di nuovo qui, non vedevo l'ora di continuare questa storia.
Riesci a rendere molto bene i personaggi e apprezzo molto il tuo stile di scrittura. La trama sembra si stia sviluppando molto bene e sono curiosa di vedere come andranno le cose. Ora che so che ci sono anche i famigli soprattutto!
Hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Ho notato che nel titolo la W di Westfalia è minuscola, non so se te ne sei accorta.
In ogni caso, a prestissimo!

Ciao,
eccomi qui a dare un'occhiata alla tua creazione.
Il prologo non è male, e può essere perfezionato.
L'incipit è piuttosto debole. Inizi con settimane di attesa di non si sa cosa, da due generali che non sono descritti e il cui punto di vista è da subito abbandonato. Meglio partire subito da 'erano in guerra', piuttosto, attribuendo i pensieri successivi, il riassuno della situazione, allo stregone. Magari facendoli più frammentari, proprio perchè non somiglino troppo a un riassunto. Magari intervallati a qualche descrizione frammentaria di quello che lo stregone vede o pensa, così che si capisca fin da subito se si combattono con spade e armature o con altre armi più moderne o più primitive.
Arrivando allo stregone, non vedo motivo perchè si preoccupi di un temporale quando l'esercito nemico è a un chilometro, e lui fuggirà da un portale magico.
'Sentore di morte e distruzione' è evocativo, ma in effetti quello che il vento può trasportare è l'odore del sangue, del fumo e dei corpi in decomposizione, se è passata più di una giornata dalla morte.
La scena della battaglia è troppo trucida. Le bombe possono fare a pezzi i corpi, ma se combattono con armi medievali è difficile che ciascun cadavere manchi di più di un pezzo, a meno che i nemici non si siano accaniti dopo la morte.
La pietà di Adrastar e del suo soldato è fuori luogo, visto che loro stessi hanno ucciso i nemici. Sarebbe più verosimile che rimpiangessero i loro morti caduti in battaglia. E poi, se i difensori si sono inutilmente ammassati l'uno sull'altro per sfuggire alla morte, è difficile che abbiano suscitato l'ammirazione degli avversari.
La scena del soldato che parla tranquillamente mentre si estrae da solo una freccia dal fianco è inverosimile. L'estrazione è pericolosissima e dolorosissima, ed è più probabile che sia affidata a un cerusico, che faceva sia da chirurgo che da barbiere, con contorno di nerboruti individui che tengono fermo il malcapitato ferito.
Il fatto che un condottiero ammetta con un suo soldato di essere stanco di uccidere è fuori dal suo ruolo. Nel caso, è meglio che lo tenga per sè. Per la stessa ragione, un soldato non ammetterebbe mai davanti al suo comandante che è stanco di uccidere. Al massimo può pensarlo.

Bene, spero di non avere messo troppa carne al fuoco. Credo che il prologo si possa migliorare con alcune modifiche, e così ho cercato di essere analitico. Ti prego di farmi sapere se ti è utile che prosegua in questo modo.
Max :)

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Ed eccomi qui!
Finalmente ho trovato il tempo per leggere questo fantastico prologo.
Non ci sono errori, lo stile mi piace e la trama interessante e sembri averla ben chiara.
Come prologo direi che quello che hai scritto è perfetto, non cambierei nulla.
Sono curiosa di vedere come si svilupperanno le cose e molto probabilmente continuerò a leggere questa tua storia.
Scriverei di più, ma essendo solo il prologo non posso dirti più di quello che ho già scritto.
Sicuramente mi vedrai di nuovo da queste parti però ;)
A presto!

soprattutto in tempi, in cui l'unica cosa che contava era la forza-> qui ti suggerirei di togliere la virgola

e quello della guerra, era il suo mestiere-> anche qui la toglierei

La Moltitudine ti porge i suoi saluti. Amo molto il fantasy, dunque non vedevo l'ora di leggere la tua storia, attratto dalla descrizione. Devo dire che sono rimasto compiaciuto dalla lettura: questo prologo mi ha preso, le descrizioni circa l'ambiente e le tensioni politiche sono state brevi ma efficaci. Mi intriga il potere della piccola Evy, la capacità di poter apprendere ogni parola di qualsivoglia lingua e sono affascinato dalla psicologia (che prevedo complessa) del nostro Adrastar Drias. Mi piace il fatto che hai reso la tragicità della guerra con una sola immagine, che più di ogni altra ti rimane impressa: il ragazzino di quindici anni, morto nella sua prima e unica battaglia. I miei complimenti, sono invogliato a proseguire nella lettura e credo che nei prossimi giorni lo farò!
Nonostante il capitolo mi sia piaciuto (e anche molto) devo farti due appunti:

1 - Rivedi la punteggiatura: c'è qualche virgola nel posto sbagliato, che spezza il nesso soggetto-verbo, per accorgertene basterà una semplice rilettura ad alta voce.
2 - Questo è più che altro un mio parere: come ti dissi già per una storia precedente, credo tu abbia detto troppo nella descrizione. Mi spiego meglio, nel prologo vediamo che Segundus appronta degli incantesimi per difendere la torre, ma nella descrizione ci informi già che la biblioteca sarà distrutta, spezzando dunque un po' di suspence per il capitolo successivo.

Detto ciò, a parte queste due piccole sciocchezzuole, davvero un ottimo lavoro!

I miei ossequi,
La Moltitudine

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Più si va avanti, più gli enigmi su Drias si infittiscono.
Di Evy bisogna dire che non le mancano le risorse.
Finalmente avviene l'incontro con Zlabya che per adesso è forse il personaggio che preferisco. Da dimostrazione di competenza e mente lucida.
Mi aspettavo e sono contento che non ci sia stata: una fase di fraintedimento iniziale, un combattimento e il chiarimento. Situazione troppo usata che per questo cade nella noia.
Lei dimostra di saper pensare, prima di tutto.

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Carina e classica la scena iniziale con Evy che si imbarazza.
Il sigillo fa sorgere molte altre domande. Ho letto con piacere la parte in cui viene spiegato, ma non mi ha convinto molto quando si "teletrasporta" al suo villaggio natale.
Ovviamente adesso viene a chiedersi perché il sigillo ha reagito in quel modo e di cosa sono capaci i Jukaghiri e Zlabya. Dalla loro discrezione dovrebbe essere per Adrastar un nemico naturale.

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Ciao, sono qui per lo scambio di recensioni di facebook!
La prima cosa che ho notato della tua storia è stata la capacità di creare un'atmosfera davvero fantasy intorno alla "mera" narrazione. Sono riuscita a calarmi nell'ambientazione, ad immaginare la scena di guerra e a vedere Evy che osserva tutto quanto, abbandonata al suo destino nonostante sia solo una bambina.
Essendo solo un inizio riguardo la vicenda in sè non posso dir molto, ma posso dire che la grammatica è impeccabile e lo stile decisamente adatto alla storia che descrive, anche grazie a termini ed espressioni molto appropriati.
La presentazione dei personaggi è stata interessante anche se breve, e lascia la curiosità di scoprire che ruolo avrà ognuno di loro.
Ti faccio davvero i complimenti per lo stile con cui scrivi, ricercato e sempre scorrevole.
Alla prossima :)
(Billy)

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Bel combattimento, mi ha molto incuriosito la storia dei Klaryon spero di leggerne degli approfondimenti più avanti.
Mi ha sorpreso il comportamento del re, credevo davvero fosse un estimatore della magia, anche se solo di quella che poteva servire a lui.
Invece vuole cancellarla.

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Bella la descrizione del famiglio.
Il soldato feroce non è così crudele, trova una bella ragazza, scopre un segreto sulle sue origini ed eliminava la spia.
La presentazione c'e non rimane da vedere come prosegue la storia.
Ho solo bisogno di chiarimenti su una cosa, perché lei dice 《 Avete solo paura. 》?
Il capitolo è un po' corto, non mi viene in mente molto altro da dire.
(Recensione modificata il 09/06/2017 - 08:54 pm)

Ahahahahah il micio gigante è tenerissimo, già mi piace! Sono già giunta all'ultimo capitolo, attendo con ansia i prossimi!
Anche qui non ho nulla da dire, se non che potresti allungare un po' di più i capitoli, se continui a fare scene così corte a lungo andare i lettori potrebbero stufarsi ;) a parte questo tutto a posto ;)
Al prossimo capitolo!

Wow!!! Eccomi qui come promesso! La storia sta proseguendo bene. A livello grammaticale e di prosa non ho nulla da dire, fila tutto liscio come l'olio, non esiti sugli eventi e descrivi bene le scene, lasciando sempre quel pizzico in più di ignoto che, penso, la trama rivelerà col tempo.
Allora, Drias e Adrastar sono la stessa persona, giusto? Purtroppo coi nomi mi confondo sempre... Comunque LUI non mi pare un vero nemico, né un antagonista, sembrerebbe anzi proprio lui il protagonista della storia (all'inizio pensavo fosse la ragazza). Il suo conflitto interiore è molto comprensibile e anche molto verosimile, è una cosa che apprezzo molto nella storie, che le cose possano davvero succedere, che le scelte e i pensieri siano coerenti con una possibile realtà e non che si facciano da soli. Davvero molto brava :) continuerò sicuramente a leggere ;)
A presto!

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Ciao! Ho scelto la tua storia perché personalmente amo molto il genere fantasy e leggendo la trama sono rimasta incuriosita. La storia parte bene, il perfetto inizio che ti lascia con abbastanza domande da farti continuare a leggere per saperne di più. Il capitolo è scritto molto bene e per essere un prologo la lunghezza mi è sembrata adeguata. Penso che continuerò a leggerla, per scoprirne di più e lasciati anche pensieri più precisi :) per ora posso solo dire che mi ha incuriosita e che mi sembra molto ben fatta :)
A presto allora!

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Ciao, passo da te per lo scambio.
complimenti per questo primo capitolo in cui oltre creare une bella tensione sei riuscita a chiarire chi sono i pezzi disposti lungo la scacchiera.
Siamo al prologo e non posso avere le idee chiare di come proseguirà il tutto, ma per adesso posso dirti che Adrastar mi ha colpito. Non ho ben chiara la sua indole, ma essendo il primo personaggio che ci presenti e che fai parlare, posso dirti che come sensazione non mi è stata sgradita.
Formalmente, grammatica e sintassi, non ho niente da farti notare, mi è sembrato tutto a posto, perciò complimenti.
Alla prossima

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Un finale interessante, mi è piaciuta la descrizione del re. Dovresti chiarire come fa Drias a sapere che il duca lo fa seguire, un semplice accenno, qualcosa di semplice.
Anche sul fatto che " ...e capì immediatamente a chi potesse appartenere" aggiungerei qualche particolare di più elaborato. Era una zona di guerra, contadini e poveracci che si spostavano in cerca di una zona sicura non dovevano essere rari. Visto che la ragazza è istruita potresti accennare al suo modo di parlare, dire che era troppo istruito per una contadina bifolca. Questi sono solo consigli, niente di più.

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