Recensioni per
Love is a Broken Gear
di Alixia700

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/04/20, ore 11:05

Ciao!
Hai presente quando becchi quella ff conclusa da un po' e pensi "ma perché cavolo non l'ho letta prima!"? Ecco, questa sono io adesso.
Seriamente, l'ho adorata. L'ambientazione fantascientifica è bellissima, anche se la mia opinione non so quanto effettivamente possa contare, visto che neanche io sono grande esperta del filone fantascientifico.
In ogni caso, l'ho letta tutta d'un fiato. È stata disturbante (?) al punto giusto, ho amato Sakura, ma anche la breve comparsa di Madara, Sasori e la sua storia e la tua Chiyo mi ha suscitato un tale disgusto (in senso positivo) che non posso fare a meno di ammirarti!
Grazie per avermela consigliata, metterò questa storia tra le preferite!
Un bacio. <3

Nuovo recensore
27/06/17, ore 21:26

Come al solito, cara Alixia, sei piena di meravigliose sorprese.
Inutile dirti che la storia mi ha fatto impazzire, sarei banalotto e troppo sbrigativo. Cercherò, per quanto possibile, di dirti le tre cose incredibili che mi hanno fatto scorrere questa narrazione e pensare che, nel complesso, l'ho adorata.
1) l'ambientazione. Scrivi di non essere un'esperta di fantascienza, ma hai fatto proprio quello che serve per scrivere bene di fantascienza, credo, che è lasciare al lettore lo spazio di immaginare quello che preferisce. E, per me, lo spazio ha assunto i toni della Los Angeles di Blade Runner. Buia, sporca, piena di piccoli tesori nascosti e di storie complesse ed intrecciate.
2) la storia. Meraviglioso l'intreccio, meravigliosa la risoluzione finale. L'ho adorata in ogni sua parte, anche nello scioglimento della vicenda che poteva finire in caciara e invece, come al solito, lo hai risolto in modo elegante, suggerendo e non dichiarando, secondo quella bella regola dello "show don't tell" che fa di un autore un buon autore.
3) La contestualizzazione. Il legame complesso con il mondo e le relazioni di un personaggio particolare come Chiyo, che immagino incomprensibile agli occhi degli abitanti della storia, è verosimile, realistico. Immagino la solitudine di lei, il dolore delle scelte, il percorso che piano piano ha costruito il tacito background di questa storia.

Mi sono super dilungato. Con questa storia mi hai davvero stupito, come da un pochino a questa parte.
Continua sempre a meravigliarci,

love,
VogonPoet

Recensore Veterano
25/06/17, ore 21:27

Sono qui, come promesso, prima dell'anno prossimo, quindi non indugio e passo al commento, che sarà abbastanza lungo.
Partiamo dal presupposto che, se sei stata caldamente raccomandata da più persone, un motivo buono c'era per leggere una delle tue storie, ora che ho fatto il primo passo sarà difficile stancarsene. Sono rimasta catturata dal tuo modo di scrivere e decidere come scandire bene il tempo all'interno della storia, regalare più importanza o quell'altro di dettaglio, fino a costruire qualcosa che oserei dire perfetto.
Un universo che è a metà dello splendore tecnologico de “L'uomo bicentenario” ed i ruderi ancora presenti nella società futuristica di Futurama, dove oltre a navicelle volanti come macchine e componenti implementari da portare al braccio, con mappa per muoversi, computer di bordo e cip della carriera, esistono come sempre coloro che pullulano nei bassifondi, spacciando organi e fusibili rubati se non si è particolarmente interessati a prestazioni cybernetiche al letto.
La metafora è molto ruvida, da ignorante di “Ghost in the shell” o dal genere robotico in generale, ma è l'unico modo in cui riesco ad esprimere la magnificenza dell'universo vario mostrato. Sono rimasta senza parole dalle pennellate che dai della società e degli ambienti in cui i personaggi si destreggiano, mai troppi, mai pochi. Sono ben pensati ed esatti a dare interezza alla materia di cui stai parlando, tanto che se per sbaglio distogli lo sguardo dal pc, per un attimo ho avuto l'impressione di ritrovarmi ingrovigliata nella foresta di scheletri meccanici nel laboratorio di Sasori.
Ho la netta sensazione che per quella scena ti sia rifatta anche ad una dell'anime se non sbaglio, e se non fosse, è facile immaginarsi un personaggio come Sasori, chino con gli occhi spiritati assorti nel suo lavoro di assemblamento di marionette, cyber, i movimenti meccanici e precisi propri quasi solo di una macchina. Molto azzeccato!
È stato tenero trovare sul lettino Sasuke, e poco lontano Naruto, con la medesima ferita riportata dal loro ultimo scontro. Mi è piaciuto il modo in cui hai unito particolari del canonico nel manga a ciò che la tua inventiva è riuscita a partorire.
Ed almeno nella tua storia Sasuke ha avuto il buon senso di farselo costruire un braccio nuovo, invece di pipparsi in eterno con la manica vuota al vento!
Chiyo è molto affabile nei modi, ma acuta perfino di più di Sakura, mi è piaciuto molto come l'hai descritta, una donna non giovane, eppur affascinante e brillante nella sua professione e nell'esaminare il carattere delle persone. Una giovane Sakura può solo rimanere sbalordita di fronte alla sua abilità, ed assorbire quante più nozioni possibili dall'affascinante signora!
C'è in ballo molto il concetto di etico-non etico all'interno della trama, piccole questioni all'ordine del giorno per chi si occupa di medicina o anche solo progettazione robotica. Questo declinarlo in una visione futuristica, dove ciò è alla portata di tutti e facilmente accessibile (se si hanno i fondi ovviamente) fa riflettere parecchio: con la possibilità di far del proprio corpo ciò che si vuole, quali regole sono applicabili? Esiste un freno all'inventiva umana e ricerca della perfezione? Od una volta ottenuta, cambiando totalmente connotati, la perfezione diverrà normalità e sarà stato tutto vano, o semplicemente un abominio nei confronti della razza umana stessa?
Sembra tanto una tematica alla Doctor Who, mi aspettavo di veder un Cyberuomo spuntare dietro l'angolo e far prendere un colpo alla povera tirocinante Sakura da un momento all'altro ahahha.
Ma forse ci sono ancora speranze, vista la storia intrinseca di Sasori, di vederlo realizzare, staremo a vedere che riesce a combinare.
L'incontro con Ino e Sai, nonostante la professione ben diversa dalla loro, serve solo ad incuriosire ed interessare ancora di più Sakura, che non vede l'ora di cominciare il suo apprendistato, ben conscia che i due maestri sono brave persone, e che le sue orchidee sono ben curate da Madara.
Anche se magari non si dovrebbe fidare troppo di quel mascalzone, in altri universi è noto alla polizia come scippatore di mutande, ma per fortuna qui non è il caso lol
Lavorare in una situazione caotica come quella dei bassifondi è una boccata di aria fresca per Sakura rispetto alle mansioni a cui era abituata nella città, stare a contatto coi pazienti, dalle problematiche magari più urgenti ed importanti rispetto a semplici ritocchi o migliorie fisiche dei piani alti fa sì che la fatica venga vinta dalla fame di conoscenza per aiutare queste persone. Un fiore che sboccia tra il ciarpame per davvero.
Alimentato dalle osservazioni severe e correzioni esatti dei due maestri, che fin da subito appare chiaro abbiano qualcosa che li lega che vada oltre il rapporto da colleghi. Sasori, in un momento di pausa e predisposizione, seppur parli sempre ad aforismi, riesce ad impiantare un'idea in Sakura, e quella sensazione che lui sappia già qual'è il suo posto nel mondo, e la sua funzione, cosa che agli occhi di una giovane come lei fa gola come anche la curiosità di saperne di più, sapere quale è stato il suo percorso che l'ha portato ad averne la certezza. Eppure quella malinconia nasconde qualcosa, ed i suoi dubbi li riversa anche con Madara, in una delle parentesi più interessanti della storia, seppur appunto una cosa di seconda importanza. Il distacco disinteressato, le punzecchiature ed i discorsi mirati, adulti di due persone molto interessate e coinvolte nel loro lavoro, che si rispettano e fidano così tanto è qualcosa di prezioso, davvero. Se è la prima volta che giochi con questi due personaggi, davvero, due pollici in su, la loro intesa è magica e non distoglie affatto l'attenzione dalla trama, seppur lasci quella sensazione di appagamento di vedere due dei propri personaggi preferiti interagire così “intimamente”.
Sono commossa *cit Elisa sicuramente *
Non commossa come nel finire della storia, in cui davvero, non ho potuto neppure appuntare tanti dettagli da scrivere nella recensione perchè sono rimasta incollata allo schermo dal rapido evolversi delle cose: la gelosia di Chiyo, l'omicidio dei due amanti che volevano scappare dalle sue grinfie, il riprogettare Sasori solo per renderlo un burattino tra le sue dita (Aha!), ed impedirgli di prendere qualunque altra decisione da solo, tenendolo sotto il suo gioco al lavoro come fuori.
È tremendo, è da impazzire il solo pensiero che Sakura abbia scoperto tutto questo ed incastonato i tasselli nel giro di poche ore forse? Testimoniato con i suoi occhi qualcosa di fuori dalla normalità, la follia negli occhi di quella donna che l'aveva nutrita di tanti stimoli...
Povero Sasori, che seppur ridotto ad androide e pedina della donna, ancora sogna il suo Deidara e prova a ricostruirlo, ben consapevole che non sarà più lo stesso di una volta, ma solo un attaccamento pallido e fisico ad un corpo robotizzato ed un'anima volata via.
E povera la stessa Chiyo, che si, è la cattiva di turno di sicuro, ma per arrivare ad un atto tanto disperato quanto dolore ha dovuto sopportare? La distanza sempre maggiore con il ragazzo che ha salvato dalle strade e divenuto unica altra gioia in una vita scandita solo dal lavoro...
Appagante si, stimolante anche, ma dov'è il calore umano?
Per un secondo ho temuto che lei avrebbe reso una macchina effettiva Sasori ed ucciso Sakura, ma per fortuna alla fine, in un ultima scintilla di indipendenza, è lui stesso ad ammazzarla. La scena della sua morte è straziante (di nuovo, quante volte posso ripetere una parola del genere?), nonostante tutto Chiyo è contenta di poterlo stringere un'altra volta, e che sia stato lui a pugnalarla al petto e terminare ogni suo tormento.
Si può solo sperare che dopo questi avvenimenti, ovunque fosse, Sasori abbia letto il libro di Sakura, voltando pagina da una storia tragica per tornare alla sua vita.
La tua scelta di trattare di un mondo così avanguardistico, mischiare fantascienza a medicina e robotica è stata sicuramente da FOLLE, soprattutto per un contest su un pairing crack, ma mi inchino di fronte alla tua inventiva, coraggio e voglia di tentare comunque, seppur a detta tua alcune nozioni siano state assimilate da altri lavori di fiction. Rispetto a quelle che ho io, di sicuro, sembravano molto più precise ed esatte ahahahha
Brava, brava, brava, mi devi un cuore nuovo, pulsante ed umano preferibilmente.
Grazie ancora per l'impegno impiegato per scrivere questa meravigliosa storia, non vedo l'ora di leggere altro da te, il problema è che sono molto lenta e tendente a dimenticare facilmente, ma mi ha fatto davvero tanto tanto piacere fare un salto nel mondo che tu abilmente hai costruito. E perché no, incuriosita dal genere robotico-fantascientifico, sarà pieno di tecnicismi e cose al di fuori della mia conoscenza, ma mi ha intrigato davvero!
Non oso pensare che diavolo riesci a fare sul duo della sventura, la coppia che s'impicca (??) mi devo preparare psicologicamente...
Ed anche stavolta una recensione che non ha né capo né coda, scusa ahahhaha
Grazie ancora per la stimolante lettura, è abbastanza raro trovarne di così buona fattura <3
Buona fortuna per tutto <3

Nuovo recensore
18/06/17, ore 22:09

Finalmente siamo riuscite a leggere questa storia che forse tra tutte le coppie della challenge aveva la coppia che più ci incuriosiva. Beh, sappi innanzitutto che ci hai spiazzate!
Dici di non essere molto esperta nel genere fantascientifico, ma te la sei cavata più che bene. L'ambientazione, le descrizioni sia dell'ambiente che della mentalità della gente ci hanno ricordato molto Blade Runner e ovviamente quel capolavoro visionario che è Ghost in the shell.
Un po' di OOC da parte di Chiyo c'è, però sei riuscita a dare al suo personaggio una nota così infida e manipolatrice che in realtà pensiamo non avrebbe stonato col personaggio originale di Kishimoto. Così come manovrava marionette nel manga, così qui teneva in palmo di mano chiunque volesse, distruggendo e creando secondo i propri desideri. La scena in cui Sakura la vede in foto mentre la rabbia le distorce i lineamenti è stata un pugno allo stomaco, perché faceva presagire ciò che Sakura avrebbe poi in effetti scoperto.
È stata fortissima l'idea che anche in questa storia Sasori avesse un corpo artificiale, che l'unica cosa rimasta del suo vero Io fosse l'anima, o il ghost come è più giusto dire per questa storia, un parallelismo quasi poetico.
Anche se Sakura è il narratore della storia, ed è attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri che osserviamo quanto succede non è lei la protagonista, ma sono loro, sempre loro. Il focus non si allontana da quella officina e dai suoi lavoratori, racchiusi tra quelle pareti.
Lo stile è pulito è molto scorrevole, assolutamente piacevole da leggere e riesci a creare un'ottima suspence, creando al momento giusto momenti di tensione, cosa non affatto facile, ma sei stata veramente brava a dosare nella giusta quantità curiosità, aspettativa, drammaticità e colpo di scena e perché no, anche di grottesco. È la parola adatta per descrivere ciò a cui si è spinta Chiyo solo per soddisfare i suoi egoistici desideri.
Tra l'altro abbiamo trovato molto accurate ma non per questo pedanti tutte le descrizioni anatomiche e scientifiche disseminate nella storia che
le hanno conferito quel tocco di realismo ulteriore da non farla sembrare solo una storia ma qualcosa che potrebbe accadere in un futuro (quando ho letto dei legamenti della spalla ammetto che sono andata in brodo di giuggiole, deformazione professionale XD n.d.Sunako)
Ti facciamo i complimenti perché sei stata veramente eccezionale nel creare questa storia originalissima nei contenuti e nell'ambientazione, siamo rimaste veramente affascinate.

Recensore Master
10/06/17, ore 17:01

Non ce la posso fare *^* sono sconvolta della genialità di questa storia! Allora, ammetto che questo non è fra i miei generi preferiti, eppure l'ho adorata perché era molto basata su sensazioni, pensieri e sviluppo dei personaggi anziché su cose più tecniche, anche se sei riuscita a catturare il mio interesse su diverse cose riguardanti gli androidi o in generale gli studi e i miscugli che la scienza ha creato in questo mondo! Gli accenni SasuNaru ovviamente li ho amati, ma anche quelli MadaSaku! Non mi sarei mai aspettata che usassi Sakura come personaggio principale per narrare le vicende di Sasori e Chiyo, come non mi aspettavo questo genere! Sorprese su sorprese! Hai creato una storia tristissima e reso nonna Chiyo diabolicamente stronza *-* folle nel suo amore malato! L'ho adorata fino all'inverosimile, ma del resto io adoro i personaggi femminili che si impongono in questo modo discutibile XD Sasori mi ha fatto una grande tenerezza, ma sinceramente la sua storia ha reso tutto più fantastico! Alix-sama, te l'ho già detto altre volte ma non riesco a fare a meno di ripeterlo: ogni tua storia mi lascia a bocca aperta! Specialmente i tuoi ultimi lavori! Bravissima!
SS (SuperSara)

Recensore Junior
10/06/17, ore 13:57

Hey, con piacere rileggo questa fic e devo dire che le sensazioni della prima volta non sono per niente cambiate.
Come ti ho già scritto, hai tracciato un vero e proprio disegno con le tue parole: io, che di questo mondo non sono pratica, non ho avuto la minima difficoltà a immaginare ogni cosa. Spesso capita che, per avere un quadro chiaro delle scene e delle dinamiche, debba rileggere una seconda volta lo stesso periodo. Con te non è successo, ma non solo qui, anche nelle altre tue storie.
Secondo me hai un talento naturale nella scrittura; non so quanto tempo passi a scrivere, ma a me sembra tutto così fluido e spontaneo ( e mi riferisco anche alle virgole), come una penna che scorre sulla carta senza mai esitare. Questa è la sensazione che ho quando leggo qualcosa di tuo. Tutto questo semplicemente per dire che hai uno stile chiaro, preciso, diretto e armonioso, che comunica, senza troppi giri di parole, quello che intendi dire.
Ritornando al contenuto, sai quanto sono attratta dal thriller e sicuramente la tua storia vi rientra con tutti i requisiti che, almeno secondo me, sono importanti. Ti ripeto che mi sembrava di stare con Sakura o di essere Sakura stessa al momento della scoperta, sentivo l'ansia e la curiosità, l'eccitazione e l'adrenalina di essere consapevole di qualcosa di troppo grande.
Secondo me hai tirato le fila in maniera più che distinta, tracciando i caratteri di ogni protagonista alla grande e immergendo il lettore in un mondo lontano, ma forse nemmeno così tanto.
Ho apprezzato molto i riferimenti ai miei cuccioli e anche al MadaSaku, hanno reso la storia ancora più completa.
Concludo rinnovandoti i miei complimenti. Non smettere di scrivere <3

Recensore Master
09/06/17, ore 15:28

Cosa dire?
Sono sincera: non so in che modo poter iniziare questa recensione, e come veicolare in maniera corretta tutti i sentimenti contrastanti che mi ha lasciato addosso questa tua storia.
Non avrei mai pensato, nemmeno per scherzo, prima di oggi, che una storia su Chiyo e Sasori, che una trama così tanto fantascientifica, sarebbe potuta finire nei miei preferiti. E non solo per il MadaSaku, malgrado sia innegabile abbia avuto un peso enorme sul mio cuore ed i miei occhi lacrimosi, è tutto il contesto che è stato affascinante. Soffocante. Bellissimo.
L'argomento cyborg mi ispira e mi piace molto, lo sai bene, e leggere questa storia è stato meraviglioso per l'accuratezza che hai messo nei dettagli.
È stato come leggere di un episodio di Doctor Who, solo con i personaggi di Naruto. E da parte mia, probabilmente, questo è uno dei complimenti migliori che posso fare, trovando quella serie tv la cosa migliore che abbiano mai fatto lol.
Non ho faticato per nulla a leggere di questo Universo, ad immaginarmi le tue parole, a vedere davanti i miei occhi le descrizioni che hai fatto in modo magistrale.
Ti ammiro molto come scrittrice, e sono contenta di aver iniziato a leggere le tue storie, perché oltre alla fluidità del testo (Che è sempre importante, come la ricchezza lessicale), noto ogni volta un impegno ed una passione nei tuoi scritti quasi commovente.
Le autrici migliori sono quelle che con le loro frasi riescono ad ispirare chi legge, e tu sei sempre molto ispirante. Sia in una trama più leggera e comica, sia in una drammatica e folle, sia in questo racconto sull'inumanità, il possesso e l'eleganza malata del progresso umano.
Con questa storia sei riuscita a rendere l'impossibile possibile, con naturalezza, nonostante il marcio che si nasconde nel cuore dei personaggi, in Chiyo. E sinceramente ho adorato lo sviluppo e i sottintesi di questa coppia crack più di quanto credessi.
Ho apprezzato tantissimo le citazioni, la poesia del pezzo iniziale, la parte finale (Che lo dico a fare, quello era ovvio lol), questo Universo contorto dove tutto s'incastra alla perfezione, proprio come i pezzi oliati di quegli ingranaggi.
La follia. Quello strano senso di solitudine che lascia il racconto. L'impotenza che avrà sempre l'uomo rispetto alla vita, malgrado il progresso scientifico.
Il personaggio che ho maggiormente preferito è stato proprio Sasori. Nella realtà del manga si allontana moltissimo dall'essere fonte di apprezzamento, per me, qui ad ogni sua frase pendevo dalle sue labbra.
Madara... Nemmeno mi spreco a dire che era affascinate, ma lo era. Davvero parecchio.
E grazie, perché hai dato a tutti questi personaggi (Anche quelli apparsi, o solo nominati) dignità. Apprezzo le storie malate, folli, che parlano di argomenti tabù, ma pretendo che i personaggi siano trattati bene, come hai fatto tu. Dando loro uno spessore. Un modo di essere affascinante e sentito.
Che dire? Credo che di aver detto tutto quello che mi passava nella testa e, tanto per stemperare un poco: se mai scriverai altro su Madara e Sakura fa un fischio *Wink*.
Ok, sono pessima, ci provo sempre ahahaha
Un bacio grandissimo <3
Grazie ancora per questa bellezza ^^ 

Recensore Veterano
09/06/17, ore 13:55

Che emozione vedere questa storia finalmente pubblicata! 
Sarò forse più breve del solito e forse ripetitiva, avendoti già detto in privato tutto quello che avevo da dire (e avendoti appestata con le mie pignolissime correzioni, ahah). 
Come ho già detto, questa storia mi ha sinceramente stupita, piacevolmente colpita; sono contentissima se il risultato di una sfida che ti lancio è questo! Ho ammirato l'impegno e l'accuratezza che hai messo nella stesura, l'originalità, la passione. 
Il modo incredibile di rendere probabile una coppia che non lo era, l'equilibrio e il perfetto dosaggio con cui hai mescolato tutti gli ingredienti che avevi a disposizione, regalandoci come sintesi finale qualcosa che sicuramente esce dall'ordinario e dagli schemi sconosciuti ma non per questo sfocia nel grottesco e nel "volevo renderlo possibile a tutti i costi". 
Perchè qui, meravigliosamente, fila tutto. 
Non saprei neanche da dove iniziare per esprimere il mio apprezzamento. 
Il fatto che tu sia splendidamente riuscita a creare un mondo, farcelo conoscere, introdurre personaggi che hanno caratteristiche comuni a quelle degli originali ma allo stesso tempo vissuti e storie particolari, dipanare una trama complessa con innumerevoli colpi di scena, sviluppare introspezioni, lasciarci domande e sviluppi aperti, introdurre questioni etiche e spunti di riflessione... il tutto in un solo capitolo. 
Lo trovo davvero un risultato incredibile. 
In secondo luogo, dici di non avere una "formazione fantascientifica" ma io ti ho trovata perfettamente a tuo agio. Sicuramente le nozioni mediche che già ti appartengono ti sono state d'aiuto (alcuni passaggi erano davvero eccezionali nella loro accuratezza... in particolare mi ha colpita quello in cui Sasori, al loro primo incontro, parla a Sakura della posizione di un cuore in un organismo umano e in uno robotico, assimilandolo a una perla nell'ostrica); ma, a parte questo, anche la parte fantascientifica per me era ben sviluppata, perfettamente comprensibile, interessante ed affascinante. Come sempre nei tuoi scritti si capisce benissimo che all'origine di tutto ci sono ricerche approfondite. 
Poi che dire, non serve dirti ancora che un tuo tratto distintivo è senza dubbio quello di saper assegnare perfettamente a ogni personaggio il suo ruolo. Sakura come medico e programmatore, sospesa tra indecisione e determinazione, vincolata a un'etica che allo stesso tempo non la lascia affondare; personaggio in evoluzione e crescita, dotata di sensibilità, forse più riflessiva e insicura di altri ma, proprio per questo, come nel manga, alla fine in certe situazioni l'unica in grado di analizzare le vicende a mente fredda e con buonsenso. Ino e Sai, prodotti della tecnologia moderna, intatti nei loro caratteri originali eppure splendidamente rivisitati. Madara, autorevole e logico, intraprendente, affascinante, con un cuore capace di dare molto sebbene lui stesso si premuri di nasconderlo sotto strati di sarcasmo e compostezza; mi permetto di pronosticare che tratrin apprezzerà moltissimo questo accenno di Madasaku. E l'ho apprezzato anche io, perchè sebbene lo spazio dedicato non sia stato molto il loro legame è stato evidente e, in certi momenti, toccante. 
Sasori e Chiyo, come già ti ho detto, sono stati i due capolavori. Ho apprezzato le analogie col manga (la morte di Chiyo, che è la stessa di Sasori in "Naruto"), il ribaltamento dei loro personaggi: in questo caso Sasori da burattinaio si fa burattino e la vecchia invece è colei che tira le fila. L'espediente di cyborg e androidi riprende meglio di qualsiasi altra cosa cui avresti potuto pensare i burattini dell'opera originale, lo approfondisce, rendendolo ancora più suggestivo. 
Sasori e Chiyo erano pieni di fascino e contrasti, luci e ombre. Lui così sfuggente, apparentemente apatico, eppure sospeso sempre tra il mistero e la limpidezza, tra uno sguardo sincero e un sorriso sfuggente. I sentimenti che iniziano a nascere tra lui e Sakura soffocati da tutte le cose non dette e indicibili. La sua spiccata sensibilità unita a spirito d'osservazione, che si alterna a uno sguardo sul mondo analitico e talvolta asettico. Chiyo anch'essa spaccata tra la passione del suo cuore e la fredda e spietata logica della sua scienza, elementi che si fondono di continuo in una sbalorditiva commistione. Folle e geniale, delirante e razionale. Portata all'estremo da una scienza che è benedizione e maledizione insieme, resa crudele dall'amore che l'aveva resa nobile. 
Il rapporto tra Chiyo e Sasori è una delle cose più torbide che io abbia mai letto, l'ho adorato. La sensualità mista allo squallore, l'immagine che associo è quella di una rosa in putrefazione. Qualcosa di sporco, eppure attraente ed elegante. Come lei. E visto dagli occhi di Sakura era ancora più d'impatto, eppure non eccessivo: lo stupore e l'incredulità della spettatrice attutivano e sfocavano i dettagli più crudi eppure ci facevano percepire ancor più chiaramente l'inquietudine e il senso di orrore. Perchè quella che si stava consumando, e che si è consumata negli anni per arrivare a quel punto, è senza dubbio una violenza. 
La trama, come l'ambientazione, è di un'originalità unica. Tiene perfettamente il ritmo, stupisce fino all'ultima pagina, è un continuo equivoco anche pr il lettore che fino alla fine non riesce ad assegnare definitvamente il ruolo giusto a ogni personaggio. 
Oltre che il contenuto è, come sempre in te, apprezzabile anche la forma. Mi piace la sequenza narrativa, la divisione in scene; l'incipit è meraviglioso, ripreso dalla parte finale. Il romanzo di Sakura, vergato nero su bianco, la sua dedica a Sasori, il suo pensiero, il suo non poter lasciare indietro un legame che, seppur appartenente al passato, l'ha aiutata a crescere e trovare il suo posto come ingranaggio, la preoccupazione per quell'uomo con cui di condiviso rimane solo la capacità di emozionarsi e meravigliarsi. La sua dedica, il suo augurio, la sua speranza. La citazione stessa è di una bellezza unica, calzante quanto il titolo della storia. 
Tutto, in questa OS, è armonizzato e si inserisce in un complesso meccanismo ben oliato e funzionante, come se la storia stessa fosse una macchina con singole componenti di dettaglio eppure ciascuna essenziale. 
Hai fatto un lavoro eccellente, e ti faccio tutti i miei complimenti. 
Ti ringrazio per la dedica, ma prima ancora di questo per questo confronto e stimolo costante, per il supporto reciproco, per questo scambio così bello e così proficuo. È stato un piacere seguire questa storia, sapere di averti dato lo spunto per crearla, e la considero un grande regalo. E una riprova di come davvero ci si possa aiutare a crescere a vicenda a volte anche nei modi più banali, a volte partendo anche da uno scherzo.
Sei un'autrice bravissima cara Alice. 
Ti mando un grande abbraccio <3