Sono qui, come promesso, prima dell'anno prossimo, quindi non indugio e passo al commento, che sarà abbastanza lungo.
Partiamo dal presupposto che, se sei stata caldamente raccomandata da più persone, un motivo buono c'era per leggere una delle tue storie, ora che ho fatto il primo passo sarà difficile stancarsene. Sono rimasta catturata dal tuo modo di scrivere e decidere come scandire bene il tempo all'interno della storia, regalare più importanza o quell'altro di dettaglio, fino a costruire qualcosa che oserei dire perfetto.
Un universo che è a metà dello splendore tecnologico de “L'uomo bicentenario” ed i ruderi ancora presenti nella società futuristica di Futurama, dove oltre a navicelle volanti come macchine e componenti implementari da portare al braccio, con mappa per muoversi, computer di bordo e cip della carriera, esistono come sempre coloro che pullulano nei bassifondi, spacciando organi e fusibili rubati se non si è particolarmente interessati a prestazioni cybernetiche al letto.
La metafora è molto ruvida, da ignorante di “Ghost in the shell” o dal genere robotico in generale, ma è l'unico modo in cui riesco ad esprimere la magnificenza dell'universo vario mostrato. Sono rimasta senza parole dalle pennellate che dai della società e degli ambienti in cui i personaggi si destreggiano, mai troppi, mai pochi. Sono ben pensati ed esatti a dare interezza alla materia di cui stai parlando, tanto che se per sbaglio distogli lo sguardo dal pc, per un attimo ho avuto l'impressione di ritrovarmi ingrovigliata nella foresta di scheletri meccanici nel laboratorio di Sasori.
Ho la netta sensazione che per quella scena ti sia rifatta anche ad una dell'anime se non sbaglio, e se non fosse, è facile immaginarsi un personaggio come Sasori, chino con gli occhi spiritati assorti nel suo lavoro di assemblamento di marionette, cyber, i movimenti meccanici e precisi propri quasi solo di una macchina. Molto azzeccato!
È stato tenero trovare sul lettino Sasuke, e poco lontano Naruto, con la medesima ferita riportata dal loro ultimo scontro. Mi è piaciuto il modo in cui hai unito particolari del canonico nel manga a ciò che la tua inventiva è riuscita a partorire.
Ed almeno nella tua storia Sasuke ha avuto il buon senso di farselo costruire un braccio nuovo, invece di pipparsi in eterno con la manica vuota al vento!
Chiyo è molto affabile nei modi, ma acuta perfino di più di Sakura, mi è piaciuto molto come l'hai descritta, una donna non giovane, eppur affascinante e brillante nella sua professione e nell'esaminare il carattere delle persone. Una giovane Sakura può solo rimanere sbalordita di fronte alla sua abilità, ed assorbire quante più nozioni possibili dall'affascinante signora!
C'è in ballo molto il concetto di etico-non etico all'interno della trama, piccole questioni all'ordine del giorno per chi si occupa di medicina o anche solo progettazione robotica. Questo declinarlo in una visione futuristica, dove ciò è alla portata di tutti e facilmente accessibile (se si hanno i fondi ovviamente) fa riflettere parecchio: con la possibilità di far del proprio corpo ciò che si vuole, quali regole sono applicabili? Esiste un freno all'inventiva umana e ricerca della perfezione? Od una volta ottenuta, cambiando totalmente connotati, la perfezione diverrà normalità e sarà stato tutto vano, o semplicemente un abominio nei confronti della razza umana stessa?
Sembra tanto una tematica alla Doctor Who, mi aspettavo di veder un Cyberuomo spuntare dietro l'angolo e far prendere un colpo alla povera tirocinante Sakura da un momento all'altro ahahha.
Ma forse ci sono ancora speranze, vista la storia intrinseca di Sasori, di vederlo realizzare, staremo a vedere che riesce a combinare.
L'incontro con Ino e Sai, nonostante la professione ben diversa dalla loro, serve solo ad incuriosire ed interessare ancora di più Sakura, che non vede l'ora di cominciare il suo apprendistato, ben conscia che i due maestri sono brave persone, e che le sue orchidee sono ben curate da Madara.
Anche se magari non si dovrebbe fidare troppo di quel mascalzone, in altri universi è noto alla polizia come scippatore di mutande, ma per fortuna qui non è il caso lol
Lavorare in una situazione caotica come quella dei bassifondi è una boccata di aria fresca per Sakura rispetto alle mansioni a cui era abituata nella città, stare a contatto coi pazienti, dalle problematiche magari più urgenti ed importanti rispetto a semplici ritocchi o migliorie fisiche dei piani alti fa sì che la fatica venga vinta dalla fame di conoscenza per aiutare queste persone. Un fiore che sboccia tra il ciarpame per davvero.
Alimentato dalle osservazioni severe e correzioni esatti dei due maestri, che fin da subito appare chiaro abbiano qualcosa che li lega che vada oltre il rapporto da colleghi. Sasori, in un momento di pausa e predisposizione, seppur parli sempre ad aforismi, riesce ad impiantare un'idea in Sakura, e quella sensazione che lui sappia già qual'è il suo posto nel mondo, e la sua funzione, cosa che agli occhi di una giovane come lei fa gola come anche la curiosità di saperne di più, sapere quale è stato il suo percorso che l'ha portato ad averne la certezza. Eppure quella malinconia nasconde qualcosa, ed i suoi dubbi li riversa anche con Madara, in una delle parentesi più interessanti della storia, seppur appunto una cosa di seconda importanza. Il distacco disinteressato, le punzecchiature ed i discorsi mirati, adulti di due persone molto interessate e coinvolte nel loro lavoro, che si rispettano e fidano così tanto è qualcosa di prezioso, davvero. Se è la prima volta che giochi con questi due personaggi, davvero, due pollici in su, la loro intesa è magica e non distoglie affatto l'attenzione dalla trama, seppur lasci quella sensazione di appagamento di vedere due dei propri personaggi preferiti interagire così “intimamente”.
Sono commossa *cit Elisa sicuramente *
Non commossa come nel finire della storia, in cui davvero, non ho potuto neppure appuntare tanti dettagli da scrivere nella recensione perchè sono rimasta incollata allo schermo dal rapido evolversi delle cose: la gelosia di Chiyo, l'omicidio dei due amanti che volevano scappare dalle sue grinfie, il riprogettare Sasori solo per renderlo un burattino tra le sue dita (Aha!), ed impedirgli di prendere qualunque altra decisione da solo, tenendolo sotto il suo gioco al lavoro come fuori.
È tremendo, è da impazzire il solo pensiero che Sakura abbia scoperto tutto questo ed incastonato i tasselli nel giro di poche ore forse? Testimoniato con i suoi occhi qualcosa di fuori dalla normalità, la follia negli occhi di quella donna che l'aveva nutrita di tanti stimoli...
Povero Sasori, che seppur ridotto ad androide e pedina della donna, ancora sogna il suo Deidara e prova a ricostruirlo, ben consapevole che non sarà più lo stesso di una volta, ma solo un attaccamento pallido e fisico ad un corpo robotizzato ed un'anima volata via.
E povera la stessa Chiyo, che si, è la cattiva di turno di sicuro, ma per arrivare ad un atto tanto disperato quanto dolore ha dovuto sopportare? La distanza sempre maggiore con il ragazzo che ha salvato dalle strade e divenuto unica altra gioia in una vita scandita solo dal lavoro...
Appagante si, stimolante anche, ma dov'è il calore umano?
Per un secondo ho temuto che lei avrebbe reso una macchina effettiva Sasori ed ucciso Sakura, ma per fortuna alla fine, in un ultima scintilla di indipendenza, è lui stesso ad ammazzarla. La scena della sua morte è straziante (di nuovo, quante volte posso ripetere una parola del genere?), nonostante tutto Chiyo è contenta di poterlo stringere un'altra volta, e che sia stato lui a pugnalarla al petto e terminare ogni suo tormento.
Si può solo sperare che dopo questi avvenimenti, ovunque fosse, Sasori abbia letto il libro di Sakura, voltando pagina da una storia tragica per tornare alla sua vita.
La tua scelta di trattare di un mondo così avanguardistico, mischiare fantascienza a medicina e robotica è stata sicuramente da FOLLE, soprattutto per un contest su un pairing crack, ma mi inchino di fronte alla tua inventiva, coraggio e voglia di tentare comunque, seppur a detta tua alcune nozioni siano state assimilate da altri lavori di fiction. Rispetto a quelle che ho io, di sicuro, sembravano molto più precise ed esatte ahahahha
Brava, brava, brava, mi devi un cuore nuovo, pulsante ed umano preferibilmente.
Grazie ancora per l'impegno impiegato per scrivere questa meravigliosa storia, non vedo l'ora di leggere altro da te, il problema è che sono molto lenta e tendente a dimenticare facilmente, ma mi ha fatto davvero tanto tanto piacere fare un salto nel mondo che tu abilmente hai costruito. E perché no, incuriosita dal genere robotico-fantascientifico, sarà pieno di tecnicismi e cose al di fuori della mia conoscenza, ma mi ha intrigato davvero!
Non oso pensare che diavolo riesci a fare sul duo della sventura, la coppia che s'impicca (??) mi devo preparare psicologicamente...
Ed anche stavolta una recensione che non ha né capo né coda, scusa ahahhaha
Grazie ancora per la stimolante lettura, è abbastanza raro trovarne di così buona fattura <3
Buona fortuna per tutto <3 |