Questa one shot è stata scritta nel 2017, che mi sembra così lontano, ma i KazuBisha sono sempre attuali, onnipresenti e meravigliosi.
Sono reduce da un inizio di rewatch di Aragoto (con annesse cutscenes da YouTube) e santo cielo, cosa non sono questi due? Sono la quintessenza dell'amore puro e sincero, dalla connotazione religiosa solo all'apparenza: per Bishamon, Kazuma non è solo uno Strumento Divino, e per Kazuma, Bishamon non è solo una dea. E' la sua dea, la sua donna, l'unico vero grande amore di tutta la sua esistenza. A lei deve la vita - la rinascita, il nome - il senso di appartenenza e rispetto che lo tiene legato a lei in un legame a doppia mandata inscindibile. Può esistere un amore più puro? Che lo si voglia considerare erotico, romantico, sentimentale, o anche solo platonico, la loro relazione (o legame che dir si voglia) è concreto, basato su solide fondamenta.
Ho amato lo stile con cui li hai delineati. La naturalezza dei loro gesti, l'esitazione di Kazuma, perso nella vastità dell'amore e della devozione che lo tengono legato a quella splendida dea che ne cerca lo sguardo, l'attenzione. E non come sua divinità, ma come sua compagna, sua metà, come soulmate nel senso più stretto del termine. Amo moltissimo il fatto che tu abbia voluto dare una particolare enfasi ai modi in cui loro si chiamano a vicenda: Kazuma, il nome con cui Bishamon lo ha battezzato, e Viina, il nome divino con cui lui e solo lui può chiamarla. Trovo questo dettaglio quanto di più romantico possa esistere in un rapporto, e niente e nessuno mi potrà mai far cambiare idea, soprattutto se si parla di loro.
Devo complimentarmi con te per il lessico, il ritmo delle frasi, ed il modo dolce ma preciso con cui descrivi i loro movimenti, i loro pensieri, l'introspezione delle loro menti. Finisce senza alcun dubbio tra le ricordate.
Ancora complimenti, e grazie per questo piccolo specchietto romantico sulla mia otp suprema di Noragami.
N. |
