Recensioni per
They are driven by a strange desire
di AliceVolevaMorire
E' bellissima, non trovo le parole per recensire! |
Commento solo ora. Ho potuto leggere diverse cose, ma appunto un po’ per pigrizia o forse per qualche bislacca forma di ammirazione non ho commentato mai, e mi dispiace. Dire che sei brava è scontato, dire che scrivi delle storie meravigliose è superfluo, dire che il tuo stile è coinvolgente è una cosa in più. E allora che posso dire? Beh, tanto per cominciare che mi lasci senza parole (ed ecco spiegato il perché di questo inutile sproloquio). E continuo dicendo che sei ammaliante. Non è facile scrivere non sense, nonostante a volte possa sembrare facile: penso che sia necessaria una grandissima intelligenza per orchestrare al meglio la storia, che seppure non sense un filo logico lo deve pure avere, sennò tanto vale scrivere una lista della spesa. Mi piace come sai far terminare ogni storia, come la sai “colorare”: c’è qualcosa, un gusto dolce amaro in ogni capitolo, che mi lascia davvero incantata. Sei spettacolare. |
Non so bene *cosa* scrivere in questa recensione, perchè le tue storie sono qualcosa che si sente sulla pelle. Che non si descrive a parole. E sono sempre, SEMPRE, bellissime. Di un dolore cieco ed intensissimo. |
sono una più bella dell'altra. Banale, eh? Già. |
Non ho mai mancato di recensire una tua storia. E non voglio iniziare da questa, anche se non so molto bene che cosa dire. |
Sai, Alice, avevo già letto le tue storie. Le prime volte ero rimasta un po' perplessa, come se tu scrivessi qualcosa per scrivere nel vero senso del termine, nel senso puro - scrivere e basta, perché è scrivere che conta. Non è dunque importante trasmettere qualcosa o mettere se stessi nella storia o blablabla [perdonami se sono così riduttiva, ma tendo ad andare al sodo]. Tu riesci a manipolare i tuoi personaggi e le tue trame, e le modelli, dai loro forma e permetti loro di spiccare il volo (se ci fai caso, però, sono uccelli molto belli. E i loro voli sono fantastici.) |
Sono certa che, se mi addentrassi nel significato dell'ultima frase, mi perderei in conclusioni illogiche che, dunque, preferisco tenere per me. La frase che mi ha più colpita è: "Nell'aria si diffuse odore di caldarroste." Anche perché mi fa venire in mente che l'estate è quasi finita e che vorrei continuasse per sempre. Come al solito, è un piacere leggere ciò che scrivi! |
Mi piacciono molto queste storie, questi brevi ritratti di individualità impossibili, queste storie d'amore mancate, per una coincidenza, per paura, per incompatibilità. Mi piacciono i nomi che dai ai vari personaggi, e il modo in cui descrivi i loro atteggiamenti, movimenti, le loro parole: li trovo molto umani, nel loro stato di solitudine cronica, molto reali, senza un edulcorato lieto fine a colmare il loro vuoto. Come Arte e Incendio, portati a distruggersi a vicenda, pur tendando disperatamente di toccarsi, di conversare. E, in fondo, anche se gli opposti si attraggono, l'attrazione non basta, non è mai bastata... |
Forse hai ragione, e in fondo mi sento un poco colpevole perchè nella tua introduzione hai riportato una frase che riconosco come mia (e non credo di sbagliarmi).L'impossibilità mi rattrista ecco perchè ho reagito male al capitolo precedente, ma si trattava solo di un pensiero che mi sono permessa di lasciar andare.Ad ogni modo anche questo capitolo ha un finale triste, delicato e impossibile. Due persone differenti con attitudini diverse non riusciranno mai ad avere uno scambio di idee, perchè troppo diverso. Non sapranno mai come sarebbe potuta andare e soprattutto vedo incendio estramemente geloso della bellezza che può generare Arte. Così la brama e si confonde e in un vano tentativo di ricercare superiorità in se stesso per cercare di afferrarla.. Ha bruciato irrimediabilmente la possibilità concessa. Un bel capitolo e una fine premeditata.Solamente io e le mie idee. Marilyn. |
Uh che bello, sono la prima a recensire! Dunque, dunque, passando alla storia... sono rimasta piacevolmente stupita quando ho notato che hai già aggiornato! Questa raccolta è davvero fantastica, forse è l'opera migliore che hai scritto durante quella che io chiamo "la seconda fase di Alice". Perchè la chiamo così? Perchè nella prima fase c'erano tutte le storie che precedevano Libra e che, non so perchè, hai cancellato (amavo alla follia Deframmentazione), ora invece c'è una nuova fase in cui sta nascendo una nuova generazione di storie. Anche questo capitolo mi è piaciuto un sacco, inutile dirlo, anche se devo ammettere che non riesce a battere quello precedente. Non so perchè, ma avevo già intuito che alla fine sarebbe accaduto qualcosa di simile, perchè sin dall'inizio è chiaro che le due figure sono completamente opposte. Solo una cosa non ho capito, perchè proprio ad Arte hai attribuito il potere di generare gelo? Secondo me questa cosa ha un significato particolare, però non riesco ad intuire qual'è. Ti ringrazio tanto per questo nuovo capitolo, ti assicuro che è stupendo. Sei troppo brava Alice, ti adoro! |
Che bello! Non mi aspettavo che postassi il secondo capitolo di questa storia! Se il primo capitolo mi aveva stregata, il secondo... bhè, sinceramente per il momento non trovo una parola che possa descrivere quanto l'ho amato. Bello, bello, bello. I protagonisti di questa micro-storia sono stupendi, in particolare Livido. L'unica piccola nota stonata è che non ho capito a che cosa si riferiva Livido quando parlava del segno sul collo, ma prima o poi ne verrò a capo. Stupenda, stupenda, stupenda, solo tu potevi scriverla, cara Alice! Sarò ripetitiva, ma ti faccio di nuovo tanti complimenti. Aspetto con ansia la tua prossima storia, che spero sia bella come questa. |
Amo molto i miti greci, ma rivisti da te, in questa chiave fra l'introspettivo e il disilluso me li fa amare ancora di più. Un'altra cosa che adoro sono le personificazioni di miti e stereotipi e a quanto ho letto sei una maestra in questo. I finali dei tuoi racconti non sono mai veri finali e il racconto rimane aperto come se, nonostante tutto, non fosse mai morto. |
Tu hai già parlato di questo ragazzo. L'ho riconosciuto, è lo stesso in Such Great Heights, o per lo meno io credo sia proprio lui. Lei è stata codarda, ha sbagliato tutto, seguire quello che dicono gli altri, la cosa più sbagliata in assoluto. Ha ucciso la sua anima imitando gli altri. Mi verrebbe voglia di prenderla a schiaffi, perchè lei, forse non sa che le opportunità una volta lasciate andare, le prende qualcun'altro. E la vita poteva essere più bella con lui, e forse un giorno sarebbero potuti morire assieme, non fra le sirighe, un giorno di inverno di molti anni dopo. Lei ha lasciato perdere, ed è diversa da quanto io fare, forse ha paura del male. Non sono d'accordo, se lui morisse lei starebbe male certo, ma non sarebbe peggio se lui morisse e lei fosse lontana, sola a ricordare parole incerte e il suo moto della testa. Sono Delusa, non dalla storia, DA LEI. Come sempre sincera. Marilyn. |
E' così splendido il loro dialogo da valere tanto da poter essere, com'è, la storia in sé. Stupendi i loro nomi, stupendo Lui nella sua delicatezza quasi brutale. Mentre non riesco a squadrare lei. E' sfuggente, proprio come deve apparire a lui. |
Ma perchè deve essere così maledettamente reale questa storia? |