Recensioni per
Cuor di Coniglio
di Jordan Hemingway

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/12/23, ore 13:03

Recensione Premio per il Contest "Le Quattro Stagioni si Raccontano" - Prima Classificata (3/3)

Eccomi per la terza recensione premio! Oh wow, beh devo dire che ha fatto un pochino male al cuore questa storia. Il susseguirsi degli eventi dalla scena iniziale in cui conosciamo Sanna la prima volta, una bambina impaurita in uno scenario di morte, fino alle scene finali dove la vediamo sacrificarsi (l'unica con il coraggio sufficiente per farlo, una bambina innocente e pavida all'inizio) è un viaggio di dolore e tristezza, per questa povera bambina abbandonata persino dalla madre, che anzi prega di uccidere lei per salvarsi.
E' una storia di tradimento, morte e sacrificio, ma anche codardia e coraggio. Ancora una volta mi hai enormemente stupita per il finale che contiene un plot twist che anche qui non avevo minimamente visto arrivare.
Tra l'altro, leggendo queste tre storie, ho fatto caso al focus che solitamente è presente nei confronti dei personaggi femminili e il concetto di "sacrificio". Non ho letto tutte le storie presenti sul tuo profilo ovviamente, quindi mi riservo di estendere questa opinione solo a quelle lette, ma ho visto che certe tematiche tornano spesso in queste storie. Penso anche ad esempio al sacrificio compiuto da UR347 nella storia che ho letto ieri, il fatto di sacrificarsi nel punto massimo di questa ribellione e anche per non cadere nuovamente vittima del sistema.
Tornando a questa storia, il personaggio di Sanna è il vero fuoco nell'oscurità di questo mondo, in cui scopriamo persino alla fine che tutta questa religione era un inganno sfuggito di mano, una creazione frutto dell'avidità e del desiderio di onnipotenza. Torna tra l'altro anche la vena fantascientifica alla fine, un tocco che ho gradito molto. 
Insomma, mi sento di dire anche qui che i tuoi personaggi, il modo in cui riesci a dipingere le emozioni umane e a sorprendere sempre il lettore è ormai una garanzia.
Di certo tornerò sul tuo profilo per altre letture future!

Recensore Master
10/11/17, ore 01:00

Oh, wow. Il finale è davvero un colpo di scena inaspettato. Devo dire che mi è anche piaciuto, un capovolgimento di punti di vista del tipo che adoro.
Di per sé la storia mi ha emozionato tanto. Io non potrò mai credere a come si possa spingere al sacrificio una bambina. Un po' posso capire la desistenza dei figli del primo re che in un certo senso sono stati a loro volta vittime di un patto che non hanno mai accettato, un sacrificio per generazione è una gran cosa, ma la madre per me non ha scuse. Sono anche convinta però che da parte di chi comanda un regno fare lo scarica badile sia davvero deplorevole. In tutto questo, l'unica a prendersi la responsabilità di salvare un regno intero è la bambina. Da qui si esprime appieno il significato della citazione: "La stirpe si eredita, la virtù si acquista; e la virtù da sola vale quello che la stirpe non vale".
Fra l'altro, una volta letto il finale acquistano senso anche quei riferimenti ai cavalieri della notte, che in prima lettura non dicevano nulla.
La storia mi è piaciuta molto, tanto amara con una piccola nota di dolcezza rappresentata dalla bambina e il suo coniglietto.
Alla prossima ♥
 

Recensore Master
15/10/17, ore 15:28

Ciao!^.^
Prima di passare a "Cacciatori di Sogni", mi fermo velocemente in questa storia che ti avevo promesso di leggere e, ovviamente, recensire.
Se devo trovarvi un difetto dico che è stata la brevità, sicuramente. E' sintetica, non manca di nulla, e la sorpresa finale mi è piaciuta talmente tanto che è stato un vero peccato che finisse così presto. Avrei tanto voluto che approfondissi i personaggi e le vicende, ma sopratutto mi deliziassi ancora di questi intrighi e macchinazione che mi conquistano sempre, sopratutto quando sono così ben fatti.
La storia ruota su un fondamentale concetto: confutare le certezze del lettore. Ogni volta che pensavo di aver capito qualcosa, ecco che tu puntualmente la smentivi e mi sbattevi in faccia, senza giri di parole, la cruda verità. Ed entrambe le volte è stato scioccante, in realtà tre volte.
La prima volta è stata quando Melissa sveglia Sanna per fuggire: ho pensato che l'amore della madre volesse salvare dalla follia delle sorelle la sua unica figlia e il suo unico legame vivente con il marito defunto. E poi ecco che la spinge verso i soldati, la offre senza tanti giri di parole: prendete lei, dice. Ed ecco che la vena folle e spregiudicata delle sue sorelle si mostra anche in lei. La stirpe di Caille ha un unico gene da offrire: l'avidità e l'egoismo.
La seconda sorpresa è stata l'inutilità del sacrificio: la paura incontrollata diventa psicosi, trasforma ogni cosa. Ed ecco che la bambinaia suggerisce il peccato mortale a una povera bambina: il suo cuore puro, probabilmente ereditato dal padre, soffoca il suo tratto distintivo, la paura. Ma anche in questo caso, essa subisce una trasformazione, che è la pazzia: quando la paura è troppa e non ci sono vie di fuga la nostra mente, bisognosa di sopravvivere o di attaccarsi all'illusione della sopravvivenza, si presta a congetture irrealizzabili e a visioni utopiche, come quella del sacrificio. La bambina ha paura fino alla fine, ma e questa emozione che l'accieca e che la spinge verso il baratro: paura di perdere sua madre, paura di aver dimenticato le preghiere, paura di non essere ascoltata, paura dei demoni.
E infine la terza scoperta: l'inganno supremo del primo Re di Cailla. La religione non è che è una bufala di vanagloria, costruita con avidità e desiderio di onnipotenza. La fine di questo primo Re è stata ironica, sconvolgente, eppure non ha fatto altro che alimentare il suo stesso inganno, tanto da sfuggire al controllo delle generazioni future. Un Re avido passa alla storia come martire e uomo coraggioso; il figlio e i nipoti, che ereditano la sua vera natura, sono protetti in parte dalla loro stessa ignoranza, dal non sapere quale inganno aveva ordito l'avo, e quindi sono vittime di quell'inganno, tanto che esso ne esalta ancor di più la natura maligna e infida.
Sanna è un punto di luce in mezzo a tanta melma, una fiammella che galleggia sopra morti e condannati, con un coniglio tra le mani, simbolo della sua paura e piccolezza e purezza.
Il finale fantascientifico è stato quanto mai inaspettato, sopratutto perché per tutto il racconto hai fatto aleggiare nell'aria il sapore della leggenda, mentre in realtà era ironia, pura e semplice, che ha ingannato il lettore attraverso lo stile prima ancora che con la trama.
Complimenti davvero, è stata una lettura all'insegna della scoperta continua.
A presto!

Recensore Master
20/08/17, ore 18:48

Contest Stelle D'Oriente

Primo posto parimerito: Cuor di coniglio – JordanHemingway – 48.5/50


Grammatica e stile: 9.5/10
Lo stile è stata una delle cose che mi è piaciuto di più in questo racconto. Hai scritto tutto in modo impeccabile, sublime oserei dire. Riuscivo a vedere davanti ai miei occhi le scene della storia. Ottimo lavoro.
Per quanto riguarda la grammatica, ho trovato solo un errore che ti apporto qui sotto, e poi una constatazione. Hai utilizzato la virgola dove non serviva e non l’hai messo dove serviva. Con un’attenzione più profonda si sarebbe potuta evitare.

• senza più ricorso a sacrifici… (il ricorso a sacrifici).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sanna l’ho amata come non mai, con quel suo modo di fare, quella determinazione che l’hanno distinta dal resto della sua famiglia. Sua madre, come suo nonno e le sue zie, invece le ho odiate. Come si può sacrificare una bambina per aver salva la vita? Soprattutto, come può una madre sacrificare la propria figlia? Non mi dovrei stupire, visto che anche il nonno ha avuto lo stesso comportamento.

Utilizzo del pacchetto: 10/10
Utilizzato in modo eccepibile, complimenti. Hai utilizzato tutto in modo scrupoloso e nei minimi dettagli, senza dare nulla per scontato.

Originalità e trama: 10/10
L’inizio mi ha fatto venire in mente l’opera letteraria di Shakespeare “Re Lear”, felice che non sia finita nel medesimo modo. L’originalità sta nel fatto che sia stata proprio una bambina a doversi sacrificare per il bene del suo popolo, per scacciare i demoni che uccidevano le persone, chiedendo l’aiuto della Dea.
Il cambio di scena ha creato l’intreccio della trama ancora più gradevole, mettendone in risalto le rivalità e le ostilità che abbiamo visto nella famiglia reale. Ottimo lavoro.

Gradimento personale: 9/10
Ecco, questo è forse l’unica nota dolente. Perché l’hai fatto finire in questo modo? Perché l’hai fatto finire non dando ulteriori spiegazioni alla fine? Con un maggiore approfondimento sul fatto che sia stato il primo re di Caille a creare la barriera, spiegandone ogni cosa, la fine avrebbe avuto maggior corposità. Invece è risultata più scarna rispetto al resto del racconto.

Totale: 48.5/50

Recensore Master
01/07/17, ore 11:17

Ciao carissima,
come sempre, leggerti è un piacere.
Questa storia è un bellissimo usseguirsi di scatole cinesi, di storie che si ricostruiscono pian piano leggendo, di vicende che nel corso della narrazione si uniscono creando alla fine un grande disegno.
Bellissima la vicenda, bellissimo il messaggio di base, la viltà del sovrano, la litigiosità astiosa delle sue figlie e il coraggio nobile, disinteressato e puro della bambina che si sacrifica.
Quella parte è veramente commovente.
Mi è piaciuto molto anche il colpo di scena finale, che alla fine fa capire quanto quella stirpe si fosse ingannata sulla dea, sui demoni e su tutto quanto.
Veramente una bella storia, complimenti!