Recensioni per
A soldier on my own
di Arny Haddok
Questa storia è un passo indietro, un ritorno aller origini. |
Ciao, devo confessarti con una certa vergogna che non conoscevo né il gruppo, né la canzone. Ma prima di leggere la tua song fic ho voluto andare a cercarmela, perché credo che quando l'autore mescola parole proprie a note e testi scritti da altri, sia doveroso andare ad ascoltare ciò che ha ispirato. Questa versione corale che hai scelto mi piace forse più dell'originale, che comunque non ha nulla che non vada. Ma un coro dà sensazioni diverse a livello di percezione delle sonorità, a livello emozionale ed è un qualcosa che ho apprezzato, specie se legato alla tua storia. |
Simpatico l’espediente di usare il blu per rendere immediata la connotazione del testo che si riferisce a Sh. Con questa tua song-fic torniamo veramente all’inizio di tutto, addirittura prima del fatidico incontro al Barts, che ha segnato il nascere di una storia che non riesco a non definire “d’amore”, perché tanta è la suggestione che nasce dall’enumerare tutti i riferimenti e le allusioni che, negli anni, hanno reso credibile la johnlock, unica ed originale. Hai reso efficacemente la disperata sensazione di fallimento e di vuoto che denota il triste ritorno alla vita civile di John, con tutti i suoi incubi e le sue frustrazioni. Ma c’è un’improvvisa luce che illumina la sua solitudine: Sh e i suoi occhi che, finchè chiameranno tacitamente Watson a seguirlo, gli doneranno la vita. Un pezzo breve ma intenso, il tuo che mi è piaciuto. |