Grammatica e stile: 8,5 /10
Gli errori che ho riscontrato sono veramente pochi, segno di ottime basi grammaticali e di una buona conoscenza della lingua italiana. Per correttezza ti segnalo quello che ho trovato:
Ma a dispetto delle sue parole e di quello che pensava, il suo corpo gli diceva ben altro. Non poté evitare di sentire un dolore lancinante nel basso ventre e sapere perfettamente che non era dovuto solo all’erezione mattutina. (invece del verbo all’infinito sarebbe più opportuno usare l’imperfetto sapeva, in quanto non può evitare il dolore, ma la conoscenza del perché deriva proprio da ciò).
Quello era il punto di non ritorno (considerando quel che dici prima era più indicato dire Questo, invece di quello).
Per quanto riguarda lo stile è fluido, scorrevole. Il lessico utilizzato è perfettamente in linea con l’età del personaggio. Le pause sono ben studiate anche se in alcuni punti, per dare più enfasi al discorso, avrei preferito che fossi andata a capo, ma si tratta di gusti personali per cui non verranno sottratti punti.
Unico consiglio che mi sento di darti è non dare per scontato i personaggi o quel che succede: nella prima parte fai riferimento a comportamenti soliti di Shikamaru, oppure scrivi “Come prima, anche stavolta Temari si allontanò fino a quando non fu certa che l’ombra non potesse arrivare, sogghignandogli divertita”, questo implica che il lettore conosce la scena di cui tu stai parlando, cosa che non puoi dare per scontata.
IC dei personaggi: 9,5 /10
Shikamaru è proprio lui: freddo, riflessivo, serio. Sembra proprio uscito dalla penna di Kishimoto: l’unica pecca l’ho trovata quando dice di voler parlare con Choji. Per quanto siano amici mi è parso molto strano che lui decida di informare subito l’amico di ciò che sospetta proprio perché lui non ha conferma dei propri sentimenti.
Per quanto riguarda Temari, non presente fisicamente ma solo attraverso il sogno e i ricordi di una loro discussione, non ho nulla da dire, perfetta.
Shikaku è il degno padre di suo figlio, qui come nel manga. Riflessivo, perspicace, paterno.
Titolo: 5/5
Il titolo richiama perfettamente ciò che accade, le paure di Shikamaru, il dubbio che si insinua nella sua testa sotto quel punto interrogativo.
Essere innamorato della sua seccatura personale è un dolce incubo e al tempo stesso un atroce sogno.
Il sogno è anche l’incipit e il filo conduttore di tutta la storia; il bacio che all’inizio fa sudare il protagonista altro non è che la materializzazione del suo subconscio che all’inizio viene scambiato come un incubo.
Introspezione: 10/10
Non ho molto da dire riguardo l’introspezione se non che hai centrato in pieno quel che chiedevo. Il dissidio interiore, il profondo scavare dentro di sé alla ricerca della verità che non vuole accettare. I pensieri che entrano in lui e i sentimenti che si fanno sempre più forti e prendono il sopravvento anche in una mente calcolatrice e strategica come quella di Shikamaru.
Originalità e Trama: 9/10
Mi è molto piaciuto il fatto che tu abbia scelto proprio il loro primo incontro citato in una conversazione tra i due la sera prima dopo quattro anni di conoscenza in cui i sentimenti, seppur celati, sono maturati, fino ad emergere completamente. La linea temporale e la congruenza dei fatti raccontati sono perfettamente coerenti, nessuna informazione buttata lì e abbandonata, tutto ha un senso e una propria logica a partire dai pensieri del ragazzo fino a raggiungere il dialogo con il padre.
Per quanto riguarda l’originalità purtroppo l’uso di un sogno rivelatore è molto utilizzato nelle storie, il che abbassa leggermente il punteggio.
Gradimento personale: 8,5/10
Come detto in praticamente tutte le valutazioni, la storia nel suo complesso mi è molto piaciuta, mi ha fatto sorridere e sono contenta del fatto che tu abbia centrato in pieno quel che volevo, ma, come detto sopra, alcune scelte stilistiche riguardanti le pause avrei preferito dessero più enfasi riguardo ad alcuni punti.
Per un Totale di 50,5/55.
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