Buonasera!
Avevo adocchiato questa drabble già dal giorno della sua pubblicazione, ma riesco a trovare solo adesso il tempo e l'ispirazione per recensirla. Ebbene, mi è piaciuta.
Aphrodite mi garba parecchio, sebbene non rientri fra i miei personaggi preferiti in assoluto, ed è sempre bello - in mezzo a un mare di ficcyne che lo trasformano in una checca isterica e/o piagnucolosa solo per il suo aspetto androgino - poter leggere una storia che, seppur nella sua brevità, esplora un lato di lui sul quale, purtroppo, sia il manga che l'anime glissano allegramente. Se si considera poi il malcelato odio che Kurumada sembra nutrire verso il povero cavaliere dei Pesci (insieme a quelli del Toro e del Cancro...)... beh, ovvio che nella serie originale questo personaggio sia rimasto molto nell'ombra, messo lì solo per essere umiliato e snobbato.
Ho molto apprezzato il fatto che tu abbia deciso di soffermarti sul suo lato umano, sulla paura che lui prova dinanzi alla consapevolezza di dover morire e anche sull'amicizia nei confronti dei già defunti Death Mask e Shura. Aphrodite è molto duro e militaresco, specie nel fumetto, ma questo non significa che la morte non lo intimorisca. Del resto, lo dice anche il proverbio: "chi non ha paura non può andare in guerra".
Pisces sa che morirà, sa di avere i minuti contati, si è accorto troppo tardi di stare dalla parte sbagliata, eppure non si tira indietro, continua per la sua strada, anche e soprattutto per suoi due compagni più fidati. Lo ribadisce a sé stesso, davanti allo specchio, anche se quella sarà l'ultima volta in cui vedrà la sua immagine riflessa.
Insomma, che dire ancora? Davvero un lavoretto grazioso e godibile questa drabble, una ventata d'aria fresca in un fandom come questo! Molto carina, inoltre, anche la trovata del titolo in svedese come richiamo alla terra d'origine del nostro Aphrodite.
Spero di poter leggere altre storie come questa!
Ciao e chiedo scusa per questa delirantissima recensione! |