Ehilá!
Tutti abbiamo delle cose che muoiono ancora prima che possano uscire dalle nostre labbra, è l'ordine delle cose e il sintomo di chi sta sperimentando per la prima volta un amlre cosí speciale da non riuscire a muoversi, a collegare le labbre con il proprio cuore e il proprio cervello. Queste parole, queste cose non dette, in James hanno il peso di un macigno pesante che ha le stesse fattezze di Lily Evans, che continua a non capire con quegli occhi stanchi che la mattina, mentre sta in silenzio, da sola, sono ancora rossi, ma d'altronde James è speciale e importante e in quanto tale richiede sempre del tempo, anche sette anni e una serie di parole che Lily Evans forse si sentirà dire o forse no.
Hai detto che la storia non doveva venire fuori così, che James Potter (me lo immagino, con quel sorriso malandrino e sornione e una mano tra i capelli) si è infilato a forza nel tuo file di Word. Be', sono felice che l'abbia fatto. Sono felice di essere riuscita a sentire, chiare e forti come poche altre cose mella mia vota, queste parole non dette.
Buona settimana,
Lele |