Recensioni per
Una lettera nell'oceano
di agnessoul

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
15/07/17, ore 03:11

Ciao Agnese, devo dire che questa poesia mi è piaciuta molto.
Dico semplicemente "piaciuta" perchè non ho le competenze per dire se rispecchi o no chissà quali canoni o leggi poetiche, molto banalmente, l'ho letta e mi ha colpito. Tutto qua.
Devo essere sincero, non è stato il componimento nella sua visione "tradizionale" a farmi provare chissà quali sentimenti (per quanto commovente possa essere, uno scritto è soltanto di un insieme di parole), è stato un modo di leggere il tutto che mi ha veramente entusiasmato.
Non so se questo mio modo di approcciarmi al testo sia stato per una tua decisione consapevole, inconsapevole o del tutto inesistente che io ho immaginato, in ogni caso ora sono qua, motivato più che mai a dire la mia su questa travolgente onda di sentimenti.
Ho visto la tua poesia e la prima cosa che ha catturato la mia attenzione è la disposizione (ripeto, non so se volontaria o inconscia, ma non importa) del testo. Nella mia mente si è subito formata l'idea di una clessidra e ho come sovrapposto l'immagine al significato di ciò che hai detto, e beh, devo dire che le due forme sembrano combaciare.
Mi sono immaginato di essere un grano di sabbia in quella clessidra, e ho iniziato a scorrere le parole.
La prima strofa è la parte superiore dello strumento, insomma, un fisico direbbe che la piccola sferetta ha energia cinetica quasi pari a zero e potenziale massimo, scende molto lentamente verso il basso ma è ancora piena di aspettative... "chissà cosa succederà?" Insomma, il fascino che un bambino ha del mondo, una vita felice, una strofa allegra (bello, cioccolato, odore del mare, colorato, calore, tutte parole assolutamente felici e positive), una strofa che ha tutte le carte in regola per far sperare in un lieto fine.
Pian piano iniziamo a cadere, la velocità aumenta, ci avviciniamo sempre di più al centro, siamo dei ragazzi ormai, pieni di energia, pieni di vita, divoriamo le parole e proseguiamo l'inesorabile caduta. Basta immaginare, è tempo di concretizzare.
Ad un certo punto però le cose sembrano un attimo rallentare, come se il granello si stesse chiedendo: "ma dove andrò a finire in tutto ciò?" (lascia che...), quasi come se tu volessi far trapelare una certa insicurezza, un desiderio di certezza che possa fugare ogni dubbio. Dubbi che però non vengono messi da parte, anzi, si concretizzano con la massima potenza.
"Hai lo sguardo altrove" Questa frase disintegra ogni pensiero positivo: il chicco solo alla fine si rende conto della sua triste e inesorabile fine, ed ecco che impatta, sconvolto, ormai la sua vita è finita, una triste e amara verità concretizzata in un istante.
E così siamo sepolti, sepolti dal fatto che lui non ci amerà, che non siamo nessuno ai suoi occhi, solo un granello caduto, pian piano sepolto da altri, fino a sprofondare sotto ogni altra cosa ("lasciando alla folla l'arduo compito di allontanarti da me in questo vasto oceano che è il mondo"), insomma, un grano di sabbia fra tanti, spinto lontano dagli altri chicchi.
Mi auguro di essere stato chiaro e comprensibile. Ti auguro di continuare questa tua passione e di crescere con essa, grazie mille del bellissimo componimento.

P.s. un vecchio conoscente aveva osservato che non ha senso la divisione delle opinioni in positive o negative dato che per l'appunto sono opinabili, motivo per cui le mie poche recensioni sono neutre (non significa che non abbia apprezzato il tuo lavoro).

P.p.s. E' bello piangere un po'per qualcuno con le poesie, ma è molto più starci con questo qualcuno (e parlo per esperienza personale), quindi, anche se vuoi guardare il tuo Lui da lontano, ti auguro lo stesso buona fortuna con lui! ;)