[Terzo classificato]
93/100
Grammatica e stile: 24/25
Lo stile è assolutamente meraviglioso.
Il migliore di questo contest, a mio parere.
Volevo complimentarti in particolare per questa descrizione, mi ha fatto venire i brividi per quanto è perfetta: «Il tuono degli spettatori si fa ancora più immenso quando Freezer si accomoda al centro della rosa. Accompagnato dalle cortigiane e numerosi servitori, il re si siede, maestoso, sul suo trono di folgore e si accomoda, col suo mantello di distruzione ai suoi piedi. L’imperatore è una sagoma tra le altre, ma tu lo vedi fin troppo bene. Una corona di ossa e spade gli cinge il capo e il rosso porpora del mantello si fonde col profondo rubino dei suoi occhi. Sguazza nel sangue, si lava le mani in un bacino colmo di petali di rose, le sue mani non afferrano però i delicati petali, solo bagnate e molli ossa. Afferrano e stritolano. Presto, ti aggiungerai anche tu alla sua catena di ossa.»
Il perfetto riassunto di Freezer: morte e leggiadria, un culto della bellezza che nasconde soltanto la morte. Non ho parole per descrivere la potenza evocatrice delle tue parole, le descrizioni sono vivide, brucianti, come se la saturazione del colore fosse stata portata al massimo.
È uno stile ricercato, impreziosito da parole che sfiorano il sublime, ma allo stesso tempo scorrevole, facile da leggere, per nulla ampolloso o noioso.
Tante immagini che hai descritto mi sono rimaste impresse, come quella del cuore pulsante di Freezer, che con la sua imponenza trascina i cuori di tutti al suo stesso ritmo, spettatori e guerrieri, vincenti e caduti. La descrizione del pianeta e in seguito della reggia, sono perfette, la calca degli spettatori come vermi che si agitano e spingono lungo le transenne...
Meraviglia pura anche la frase: « Lassù, in alto, sotto il tuo sguardo dolorante, Freezer si atteggia da re: nel nero della sua coscienza, però, mille demoni gli formano il cuore. È una bestia nata per essere incoronata, ma che rimarrà, sempre, la bestia che ti ha ucciso.».
La frase che viene ripetuta più volte è suggestiva, anche se come tormentone avrei preferito una frase più breve, più incisiva, ma comunque viene ripetuta soltanto tre volte, a breve distanza dall’inizio, verso la metà e come chiusura, quindi non risulta fastidiosa.
Ci sono solo alcune rare imprecisioni, principalmente di gusto soggettivo, che ti segnalo: manca “un” in «come animale ingabbiato»; manca “per” in «vi fissate istanti che paiono secoli», non ho capito il significato di “pari” in «pari il potente impatto con il dorso del guanto»; togliere il “si” di fronte a «s’illuminano», è transitivo nella frase; togliere “che” in «una voce tra le tante che ti richiama all’ordine».
Uso della traccia: 8/15
L’unica vera pecca di questa storia è l’integrazione dell’estratto. Risulta evidente che la storia sia stata ispirata dall’intera canzone, in generale, e non all’estratto specifico, ad esempio dalla scelta della frase ripetuta, che è una versione modificata di un verso della parte iniziale di Points Of Authority. Di per sé il riferimento alla canzone intera non è affatto un problema, anzi, il problema risulta che l’aderenza all’estratto specifico risulta un po’ indebolita.
Alcune parti sono implementate nel modo giusto, in ogni caso il fulcro della questione è la sottomissione, la volontà di spezzare la volontà di qualcuno, il godere nel vedere un altro soffrire solo per il proprio piacere. Allo stesso modo però, alcune frasi dell’estratto non acquistano un senso profondo nella storia. Points of Authority, nella parte selezionata, sembra trattare di un rapporto fra due persone, un rapporto sadico, in cui uno dei due gode nel far soffrire l’altro, ma comunque di un rapporto profondo, in qualche modo intimo, in cui uno dei due riversa sull’altro il dolore che ha dovuto subire, riproducendo nell’altro la propria antica sofferenza. In questo momento Freezer e Vegeta sono ancora praticamente sconosciuti, questo brano potrebbe essere maggiormente adatto ad uno stadio più avanzato del loro rapporto, ad esempio nell’adolescenza o nell’età adulta. Inoltre, per riferirsi a questo concetto, sarebbe necessario spiegare qualcosa anche delle ragioni profonde di Freezer, che una luce di questo tipo sarebbe dovuto essere traumatizzato in prima battuta per poi traumatizzare qualcuno in una macabra riproduzione di sé.
Trama: 18/20
Mi è piaciuta moltissimo questa idea, l’idea di mettere alla prova Vegeta di fronte ad una sfida realmente complessa per il suo livello di forza per vedere se è all’altezza di lavorare (e... vivere) per lui è molto suggestiva e molto cruda, adatta al duro contesto mercenario che circonda Freezer.
La trama è semplice ma molto coerente, mi complimento per come hai gestito il combattimento con il mostro rendendolo comprensibile in ogni parte e senza renderlo noioso, le scene d’azione sono molto complesse da gestire descrivendole nel dettaglio.
Il finale forse è un po’ desaturato rispetto al resto, vi è una climax in tutta la storia che va a spegnersi poco prima del finale, ho sentito la mancanza della presenza forte di Freezer, che avrebbe potuto fornire un finale ancora più ad effetto. Ma in effetti si è trattata di una scelta comunque coerente con la caratterizzazione dei personaggi, in quel momento Vegeta non era ancora nessuno, solo un guerriero come tanti che aveva conquistato la sua approvazione.
La trama è originale, uno spaccato molto intenso di un momento ancora più intenso. In particolare, mi ha colpito molto l’atmosfera, epica e colorata di una leggera sfumatura di AU romana veramente ben riuscita.
Caratterizzazione dei personaggi: 28/30
Complice anche lo stile particolarmente enfatico, i personaggi sono caratterizzati in modo affascinante. Vegeta è un bambino divenuto precocemente adulto, ceduto a Freezer a cinque anni, un guerriero ma comunque un bambino a cui è stato strappato tutto, il trono, la famiglia, il pianeta. Hai reso benissimo il suo orgoglio, Vegeta non ha paura di guardare Freezer, lo fissa dritto negli occhi, ne è come ammaliato, ipnotizzato. La rabbia e la paura di Vegeta traspaiono, gridano in ogni frase, seppur nascoste nel suo contegno fiero, per culminare nella scena in cui grida in ginocchio, sfidandolo e sbattendogli in faccia la forza della sua esistenza e di tutto il suo essere.
Vegeta non vuole morire ed ha una determinazione talmente intensa da far star male.
Non abbiamo dubbi sul fatto che Vegeta riuscirà a sopravvivere, non ne abbiamo dubbi sulla sua ferrea determinazione, una caratteristica di personalità che lo distinguerà sempre nel corso della sua vita, che lo porterà a migliorarsi continuamente. Vegeta è l’unico personaggio che non rinuncia mai a sfidare Goku al suo livello, diversamente dagli altri suoi ex nemici che si adagiano, rinunciando a raggiungere Goku.
Ho apprezzato molto il fatto che Vegeta nell’arena non stia lottando veramente con il drago, quella con il mostro è la manifestazione fenomenica, reale, di una lotta che avviene ancora più nel profondo della sua psiche: quella con Freezer, che dà origine ad un secondo epilogo ben più drammatico. Vegeta viene sconfitto, muore dentro perché con la sua consacrazione finale diventa a tutti gli effetti «suo».
Se devo dire un piccolo difetto, avrei voluto scavare di più all’interno della sua mente, avrei voluto sapere ancora di più di quello che provava, in particolare il significato che nutre, per lui, la frase che viene ripetuta, da dove viene e perché la sente così propria.
Freezer è caratterizzato in modo ineccepibile, crudele e solenne, signore e padrone di tutto, una fiera leziosa che è oltretutto impreziosita da una descrizione che, come detto nella voce precedente, non fa che sottolineare l’ambivalenza perfetta del suo essere. A Freezer piace Vegeta, gli è sempre piaciuto, ed è particolarmente elegante il modo in cui lo hai descritto, come il signore della corte dal cui respiro tutto discende. La sua risata sguaiata mi è risuonata in testa, così come i suoi occhi folli. Questi sono Freezer, nel suo essere bastardo ed ambiguo, e Vegeta, nel suo essere cupo e rabbioso, sono loro. Una caratterizzazione riuscita benissimo, complimenti.
Titolo e impaginazione: 5/5
Tutto a posto, un titolo molto adatto e impaginazione perfetta.
Gradimento personale: 5/5
Chapeau, una caratterizzazione e una descrizione talmente vivida che potrei toccarla.
Riguardo al fraintendimento sull’uso della traccia, non mi pronuncio. Una lettura attenta del bando sarebbe stata più che sufficiente per evitare questo, anche se poi abbastanza ininfluente, difetto.
Totale: 88/100
Bonus Ambientazione: +5 (Mondo Saiyan/Freezer)
Punteggio definitivo: 93 |