Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
31/12/19, ore 15:16

Beh, insomma... BUON FINE ANNO!!
Ahahah, buongiorno a te con questa poesia drammatica, ma ancora una volta pregna dei tuoi pensieri più profondi e ogni giorni noi lettori dobbiamo ringraziarti per aprire il tuo cuore con noi.
I Giorni dell'Apparenza... Bellissimo titolo, mi piace come hai espresso il concetto, a me è capitato di scrivere a scuola un tema simile due settimane fa. Sono d'accordo con quanto hai detto sì e no... Di certo so che non è vero che il Male trionfa sempre, se così fosse non avremmo, ad oggi, un mondo migliore rispetto a quello che avevamo ieri (parliamo anche solo di cinquant'anni fa, le donne, gli omosessuali, i lavoratori senza diritti...), quindi insomma, restiamo positivi.
La vita non sarà mai nera o bianca, purtroppo... Sarebbe più facile così sapremmo per certo da che parte stare, anziché in mezzo a tutte queste tonalità di grigio.
Grazie per portarmi a riflessioni così importanti, le tue poesie sono sempre un viaggiare nella mente umana!
Intanto, ti auguro un buone fine anno e un buon inizio anno :D
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
29/12/19, ore 12:18

Buongiorno!
Hai analizzato il dolore i questi versi così belli e malinconici, che fanno riflettere anche me sul male che purtroppo porto dentro e che caratterizzerà sempre la mia vita, anche nei momenti più felici. Il vortice grigio fa ormai da sfondo e da questo caos e mancanza, hai saputo estrapolare una poesia che arriva al cuore.
"il Bene è troppo codardo per imporsi.". Quanta verità...

Complimenti Alessandro,
ti ringrazio per l'augurio, che ricambio con affetto!

-Bigin

Nuovo recensore
29/12/19, ore 11:21

Non mi sono mai sentita così vicina a te come mai. Ti sento vacillare tra queste parole. Ti vedo come rassegnato a questa verità, come se fosse una continua ed estrema lotta la tua.
Però come posso dire quello che hai scritto è una delle verità un po’ scomode della vita, qualcosa che dobbiamo tutti affrontare prima o poi perché bisogno sempre ammettere questo dolore. Fa parte dell’essere umano.
Splendida poesia l’ho gustata come avrei fatto con il mio adorato soufflé.
Sto per dire qualcosa di egoista ma mi è così appetitosa la tua sofferenza.

Nuovo recensore
29/12/19, ore 09:39

Alessandro carissimo giorni di apocalisse se non la smetti con queste lagne.Negli anni miei una esperienza sentimentale mi costo' un mese di ebetismo.Quindi non puoi morire prima del tempo.Troverai chi ti vorra' un bene dell'anima e le tue qualita' ti porteranno al sicuro.Ma devi fare delle scelte nella vita.Da noi si dice : o servi a Cristo o servi a San Giovanni." Un anno felice,un ritorno alla luce.Ti abbraccio.
Pasta 29/12/2019

Recensore Master
09/12/19, ore 13:07

Buongiorno!
Questa poesia è scritta divinamente, trattiene e rilascia una quantità inestimabile di emozioni, alcuni tristi (si percepisce un senso di disillusione, abbandono) altre di speranza, e il fatto di parlare di cimitero di addio fa pensare al desiderio di superare il proprio passato e basta.
Sembra di esserci di mezzo anche una persona che il poeta vuole dimenticare, a cui non vuole più permettere di fare del male (e tanti possono immedesimarsi in queste righe).
L'idea di autofarsi un regalo è molto bella, che siano parole o qualcosa di materiale, è una cosa che io spesso cerco di garantirmi - ecco, mi hai dato l'idea di auto-dedicarmi delle parole a Natale 😁
Hai fatto un ottimo lavoro, proprio a livello contenutistici ❤️
A prestissimo, caro,
Un bacio,
Karen.
(Recensione modificata il 09/12/2019 - 01:09 pm)

Recensore Master
08/12/19, ore 14:47

Buongiorno!
Questa poesia è stupenda. Si può scorgere il dolore, quel fiore appassito, che è bello proprio perché ciò che ha passato lo ha reso unico.
Descrivi sempre molto bene la società odierna, indaffarata, falsa e frettolosa, che non sa trattare i sentimenti.

Complimenti!
-Bigin

Nuovo recensore
07/12/19, ore 09:24

Alessandro caro ricordo un famoso libro Il nudo e il morto in cui uno diceva all'altro " sono io che grido ma tu non mi ascolti". Ancora una volta i tuoi rimasugli portano a riva cadaveri ormai putrefatti.Ma tu non sei come vuoi apparire,tu hai una mente brillante una mente che discerne il bene dal male.Devi solo avere fiducia in te stesso.Poi il destino ci mettera' una pezza.Un abbraccio.
Pasta 7/12/2019

Recensore Master
28/11/19, ore 10:38

Ciao, lo so è da una vita che non passavo da una tua poesia!
Comunque sei ancora giovane hai solo 25 anni xD E io che ne ho 27 anzi quasi 28 cosa dovrei dire? xD
Le stelle cadenti sono bellissime, ma comprendo la tua metafora di vita vissuta, anche se hai ancora molto da vivere! E per quanto la vita o le persone ci possano deludere esiste la redenzione e a noi sta perdonare. Per non lasciare niente in sospeso! Io l'ho faccio, è la mia filosofia di vita 😘
Fuji.

Recensore Master
25/11/19, ore 18:37

L'arte di saper ascoltare è più rara dell'arte di saper parlare.
Con le parole tu puoi dire quello che vuoi, menzogne e stupidaggini incluse, con il silenzio dell'ascolto apri il cuore e fai tesoro di ciò che viene detto. Se riesci a mettere a tacere la tua voce per dare un po' di spazio a quella degli altri, compi un gran gesto di maturità, metti in secondo piano te stesso e lasci la scena a chi, in quel momento, ne ha bisogno.
Ho fatto un discorso troppo filosofico? Probabilmente sì, ma credo fermamente che se al giorno d'oggi la gente si fermasse di più ad ascoltare senza giudizi o secondi fini, vivremmo meglio e con meno problemi. L'egoismo sta dietro questa apparente sordità che nei mesi scorsi ha condizionato la tua vita, hai parlato e nessuno ha ascoltato. Erano gli altri a voler parlare sopra la tua voce, ritenendosi forse più importanti? Io non posso dirlo perché non ho vissuto in prima persona le tue esperienze e non le ho viste direttamente, ma solo attraverso le tue poesie, ad ogni modo so che questo viaggio introspettivo ti è servito ad elaborare questo momento negativo e ad essere più forte contro gli ostacoli che il futuro potrà mettere sul tuo cammino.
Noi lettori siamo sempre pronti ad ascoltare il tuo grido, so che non sono l'unica a seguirti, e il fatto che apprezziamo ciò che scrivi senza conoscerti personalmente significa che valutiamo quello che sta dentro di te e che fai emergere. Giudichiamo per quello che sei veramente e non per quello che sembri in apparenza. E di questo devi andarne fiero.
Non mollare mai!
Buona serata

🌚

Recensore Master
23/11/19, ore 20:46

Ciao Ale e grazie a Te per le belle poesie, splendidi versi liberi che ci accompagnano sempre A la prochaine JQ

Nuovo recensore
22/11/19, ore 08:27

Alessandro caro in appena venticinque anni uno sfascio fisico e mentale.Non credo io che tu non ti renda conto che sei vicino al muro del pianto.Sei nel pieno di una vita giovane e ti perdi in tante inutili afflizioni.Esci dalla tana e vai nella mischia.Si prendono le legnate ma si danno anche.Vai.Un abbraccio.
Pasta 22/11/2019

Recensore Master
21/11/19, ore 22:29

Buonasera Alessandro.
Ritrovare se stessi e sentirsi bene, per qualche attimo, può sembrare banale. Invece, pochi lo comprendono, ma è una grande conquista.
Le tue poesie contengono verità profonde, vissute, colme di dolore e speranza.
"... ti devi ascoltare da solo se vuoi star bene;
che non devi lasciare che gli altri si prendano parte di te
e poi se ne vadano, meschini.".
Non esisono parole più vere, che spesso si stentano a credere, quando ce le dovremmo avere impresse nel cuore.

È sempre bello leggerti!
Complimenti e a presto.

-Bigin

Recensore Master
12/11/19, ore 11:49
Cap. 114:

OMG!
ANch'io ci sono stata a Comacchio, favolosa, meravigliosa!
Mi ha riportato alla mente ricordi di quando avevo 12 anni (ahhh, i bei tempi...), sai quando si è piccoli e tanto innocenti... Effettivamente, chi non vorrebbe essere come Comacchio?, come dici tu? A me piacerebbe resettare il tempo per tornare a quegli anni. È davvero come una Venezia sconosciuta, bella ma non così tanto pubblicizzata.
Poesia bellissima, dove Comacchio appare il soggetto di un confronto che il poeta fa fra il suo stato d'animo e la città.
Meravigliosa!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
09/11/19, ore 10:18
Cap. 114:

Buon sabato!
Non ho mai avuto la possibilità di visitare Comacchio, ma dalle foto che ho trovato in internet sembra un paese davvero delizioso, legato in modo inscindibile all'acqua. E' uno dei tantissimi borghi semi sconosciuti (purtroppo) che arricchiscono ulteriormente la nostra già ricca Italia e che portano in sé quel fascino antico ma sempre attuale capace di dare sempre qualcosa a chi passa fra i suoi vicoli o i suoi canali. Fatta questa piccola premessa, vorrei spendere qualche parola sulla similitudine che hai fatto di te stesso con Comacchio: "Io… dove la trovo questa forza?" Poni questa domanda verso la fine del componimento, dopo aver decantato i colori, i canali, la gente, pure i pesci e le anatre, tutti elementi quotidiani che all'apparenza e presi singolarmente possono apparire insigificanti. Ma se li unisci tutti quanti ecco che si compie il prodigio e danno vita ad una ridente cittadina che sembra emergere fra i canneti e le nebbie delle omonime Valli. Comacchio, come gran parte delle località italiche, è stata saccheggiata in passato da popolazioni certamente invidiose e avide di conquiste, popolazioni che hanno lasciato solo macerie, distruzione e desolazione. Ma le vittime di tali razzie hanno trovato la forza di rialzare la testa, rimboccarsi le maniche e ricostruire tutto. E' accaduto pure in quelle zone sismiche in cui il mostro si nasconde fra le viscere della Terra e contro di lui ben poco si può fare, tranne che non scoraggiarsi e tenere duro. E' difficile, lo so, ma l'alternativa è soccombere. Ognuno è libero di scegliere, per carità, ma è bene riflettere con attenzione perché quest'ulitma opzione non permette di tornare indietro. So bene, avendo letto le precedenti poesie, che anche tu sei stato vittima di saccheggi (per così dire) che hanno lasciato dentro di te cumuli di macerie e mucchi di desolazione. Se vuoi, un poco alla volta puoi ricostruire e te ne sei già reso conto perché il finale lascia intendere proprio questo. Non so come appariva Comacchio prima delle incursioni, ma dopo la ricostruzione appare un gioello. E la stessa cosa può accadere a te: puoi risorgere migliore di prima e hai visto mai che qualche turista non si fermi? ; )

Ottimo lavoro, come sempre del resto.

Buon fine settimana!!

: )

Recensore Veterano
08/11/19, ore 17:15

Hola, non so se tu ti ricorda di me, ma nel dubbio sono qui a recensire anche questa poesia! :)

Aaaah, la notte. Personalmente, a volte mi fa sentire oppressa ed a volte penso che sia la mia unica salvezza dai rumori e dai giudizi esterni del mondo che mi circonda... Ma veniamo a questa poesia!
Interessante, interessante e davvero *datemi il corsivo per piacere* profonda. Mi mancavano i tuoi testi, riesco sempre ad immedesimarmi all'interno della poesia ed a provare qualcosa di forte e che lascia il segno.
Ho particolarmente apprezzato i diversi punti di vista; ci mostri come ci siano diversi "tipi" di notte - o diversi scenari, che dir si voglia - e sono rimasta davvero affascinata da tutte le strofe!
Soprattutto quella sugli spettri e le auto. Mi hanno messa addosso un'inquietudine pazzesca, mentre le altre... Ho provato un senso di benessere misto ad angoscia, un qualcosa d'indefinito che si è lentamente spezzato con un finale degno di te.
Una poesia forte e che lascia tanto soprattutto internamente.
Bravissimo, alla prossima! :)

One kiss,

- Hao Sakura