Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
28/05/21, ore 18:43

Nelle parole presenti in questa poesia, percepisco appieno la stanchezza di tutta questa situazione. Ti dirò, sono più che sicura che molti lettori si saranno immedesimati, perché, purtroppo, è un vivere che tutti conosciamo e sopportiamo. C'è chi si è esasperato prima e c'è chi ha raggiunto il limite adesso, ma è una cosa normale. In fondo, anche il più solitario, alla fine ha necessità di un minimo contatto umano con i propri simili.
Cielo, che commento orrendo! xD
Chiedo venia, mi sono lasciata trasportare da quanto letto e questo è il risultato. In conclusione, hai scritto un testo molto profondo e attuale- Bravissimo! Sono contenta di leggere nelle note che hai scritto come un fiume in piena, vuol dire che l'ispirazione non ti manca, ed è sempre una cosa positiva! :)

Recensore Master
28/05/21, ore 18:32

Buonasera Ale,
le osservazioni che fai in questa poesia, fanno riflettere e tanto. È triste come qualcosa di valore come la nostra storia, sia stata sepolta e ormai ignorata a causa della tecnologia. Anche questa volta, il testo è ricco di sentimento e di abbandono. Complimenti, un'ottima poesia! ^^

Recensore Junior
17/05/21, ore 01:20
Cap. 132:

Alessandro carissimo,

rispunto fuori dall'Oltretomba dei Poeti estinti e vengo a farti visita per un breve istante...era da una vita che non leggevo qualcosa di tuo!!! :O :O :O :O e, ahimé, devo dire che ho trovato dei toni e dei sentimenti che non mi sarei mai aspettata di trovare in te! :O :O :O sarà che non ti leggo da tantissimo tempo, ma mi sembri una persona completamente diversa! Più disillusa, più addolorata, più sconcertata....a quanto pare questa pandemia ci ha cambiati tutti....

Ti mando un super abbraccione e un bacio! *SMAAACK* a presto!!! ;o ;o ;o <3 <3 <3

Recensore Veterano
28/04/21, ore 03:04

Rieccomi.
Beh, questi sono versi toccanti, inequivocabilmente diretti, mesti ma coscenziosi. Molto belli.
"Le parole sono, nella mia non modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo." Ho appena citato J.K Rowling, penso che si sposa benissimo con questa poesia.
Ed io aggiungerei, che se le parole sono così ostili da non regalare amore, allora meglio se vengono sostituite dai fatti! E non se ne parla più, letteralmente.

Un abbraccio!

Recensore Veterano
28/04/21, ore 02:48
Cap. 124:

Ciao caro, ero molto attratta dal titolo... ogni tanto, come vedi, mi faccio viva io! (riconosco che sono troppo spesso presa dai miei studi, ma provo a rimediare, ahaha!)
Anzitutto: ribadisco, il titolo mi ha colpita particolarmente, perché penso le meduse siano una specie assai singolare, curiosa, mistica, mi incutono a tratti timore e non a caso l'idea di contemplarle credo celi dietro una sensibilitá profonda, messaggi da parte del subconscio.

Gli interrogativi "ho mai amato? Cosa ho provato?" per me sono un altro punto centrale, che ricorrono ad un apparente senso di impotenza, di stordimento, di disillusione. Un amore forse non corrisposto abbastanza, un amore finito male forse, ci fa riflettere poi su cosa sia amare e in certi casi, proprio cosa voglia significare anche per noi questo verbo. Perché tutto poi è destinato a finire. Domande a cui credo nessun saggio può rispondere.

Altro tema: l'amor proprio. Beh, forse questo è quello più positivo. In qualsiasi ambito, in qualsiasi situazione capitiamo, la cosa più importante è non dimenticarsi di stringersi forte. Veniamo prima noi, il nostro ego, i nostri desideri. E quando lo accetteremo impareremo anche a superare tutto il male che ci circonda. Amarsi non è mai sbagliato. Certo, ma anche un giorno amare la persona giusta.

Ciao, ti abbraccio
(Recensione modificata il 28/04/2021 - 02:51 am)

Recensore Master
11/04/21, ore 12:27
Cap. 129:

Buongiorno Ale, finalmente riappaio nella tua raccolta di poesie ^^
Tra queste righe ho letto la triste verità della vita quotidiana che ormai è cambiata. Da una parte c'è chi ne soffre, dall'altra che chi ha imparato ad apprezzare di più le piccole cose. Sempre molto profondo, bravissimo!
Buona domenica :)

Recensore Junior
29/03/21, ore 08:36
Cap. 9:

Ciao Ale!
Commento questa poesia perché mi sento come te: un giorno voglio la compagnia di tutti e ho paura a rimanere da sola, l'altro giorno mi sotterrerei volentieri in un bunker per non uscire mai più.
Probabilmente sono brava solamente a dare importanza alle amicizie sbagliate, però poi non posso fare a meno di ricercarle. Non ho idea di quale istinto masochista mi spinga a farlo, ma succede-.-'

Comunque, inutile dire, che la poesia è scritta molto bene e come al solito riesci a toccarmi il cuore con eleganza e precisione. Le rime, quasi sempre baciate, danno un senso di ritmicità interrotto ogni tanto da versi a sé stanti, secondo me davvero azzeccati.

Ti ringrazio per questa introspezione!
Alla prossima,
Lu_Sue;P

Recensore Veterano
22/03/21, ore 00:39
Cap. 132:

Ciao Alessandro.
Credo sia la poesia più mesta che abbia letto oggi, viscerale e diretta, non risparmia niente.
È in effetti il clima che - nolente o volente - tutti noi stiamo vivendo e mentirei se ti dicessi che non abbia colto il senso d'ansia e il nevroticismo che accompagnano i versi.
Si spera in tempi migliori, sempre...

Un caro saluto,
Lady S.

Recensore Junior
19/03/21, ore 09:15
Cap. 132:

"Se non hanno pane, che mangino gallette di riso!"

Prendila in modo positivo, è un testo che mette i nervi solo a leggerlo... Non ha nessun tipo di musicalità, ma si capisce più o meno dove la mente va a parare, quello che sta succedendo, è una parola, ma è tutto ingranato in un contesto e tutta la burocrazia dietro un gesto che fino a due anni fa era considerato banale "faccio un salto a prendere il pane..."

(il resto pratico del commento in pvt)

Recensore Master
19/03/21, ore 08:26
Cap. 132:

Buongiorno!
Tralasciando tutti i commenti sulla situazione che ti ha ispirato questa poesia densa di tristezza, voglio provare a dare una lettura personale di ciò.
Il pane è un alimento che sin dalla notte dei tempi accompagna la vita del popolo italico, forse ben più degli altri popoli. Assieme all'acqua è comunemente considerato il minimo sostentamento per sopravvivere. Ecco: io vedo in quella fila di persone davanti al panificio, la rassegnazione a fare ciò che si può fare (scusa il gioco di parole) per non crollare definitivamente. Arrabbiarsi peggiora solo la situazione che già di per sé è al limite, soprattutto da un punto di vista psicologico che, a mio avviso, è stato ampiamente sottovalutato. Con tutte le paure che ci hanno inculcato, sfido chiunque a non guardare chi ci sta vicino con circospezione, pure se si tratta di un amico di vecchia data. Fare attenzione ok, indossare la mascherina pure, uscire con l'autocertificazione anche, ma permettetemi una domanda: accanto alle mille restrizioni e ai vaccini che arrivano col contagocce, che cure ci sono per sto maledetto coronavirus?? Per ora ben poco, come esci positivo al tampone ti chiudono in casa fino a data da destinarsi. E quando è così, quando non puoi neanche metterti in fila per acquistare il pane quotidiano, non sai quando potrai. Pane uguale vita, non solo in senso religioso, ma in senso reale.
Nonostante la Toscana sia arancione, la provincia di Arezzo dove vivo io è rossa e probabilmente lo resterà anche la prossima settimana. Nel mio piccolo comune di poco meno di diecimila abitanti adesso sembra che la curva dei contagi sia in flessione dopo un aumento preoccupante. Hanno organizzato uno screening di massa per individuare altri eventuali positivi asintomatici (11 su 2219 test) e speriamo il peggio sia passato. Fortunatamente nella mia famiglia fin ora siamo stati bene, mia madre ha già fatto il vaccino (lavora in uno studio odontoiatrico) .... speriamo stavolta la luce in fondo al tunnel ci sia davvero. Così, una volta acquistato il pane, lo apriamo, ci mettiamo un bel prosciutto in mezzo e ce lo mangiamo in compagnia. Prima o poi dovrà accadere, altrimenti usciamo di testa e a quel punto può succedere di tutto.

Complimenti e... Boh, che posso dirti? Coraggio!!!

🌚

Recensore Junior
18/03/21, ore 19:41

Ciao Ale! Risorta da tempo immemore che non entravo su efp. Mi scuso per il ritardo, ma la vita va troppo veloce e io non riesco a starle dietro -o forse, semplicemente, non mi so organizzare-.
Non penso che ci sia niente da aggiungere ai tanti commenti che ti sono arrivati se non qualcosa di personale: mi ci sono ritrovata un sacco in questa poesia. Da tempo sto cercando di esprimere quello che tu hai detto in modo, apparentemente, così semplice.
Sono poche righe, ma di una potenza soverchiante.
Grazie davvero perché mi hai aperto un po' di più gli occhi e questa giornata sembra un po' meno buttata.
Un abbraccio,
Lu_Sue;P

Recensore Master
16/03/21, ore 22:44
Cap. 132:

Ciao Alessandro.
La situazione peggiora sempre più e sembra quasi impossibile prospettare una fine in tempi brevi.
La descrizione della quotidianità che comunicano i tuoi versi è struggente. Quelle fine infinite di persone senza speranza, che attendono il loro turno ripensando a cos'era la normalità, che se si potesse assaporare ora sarebbe un privilegio.
Attendiamo tempo migliori, come persone in fila attendendo il proprio turno; anche questa lunga fila di restrizioni avrà fine (speriamo presto).

Complimenti!

-Bigin

Recensore Veterano
16/03/21, ore 20:59
Cap. 132:

Ciao.
È inquietante leggere questi versi.
Sono arrivato a metà e ho dovuto fermarmi e respirare a pieni polmoni per assecondare il mio affanno.
Hai trasmesso in modo impeccabile il malessere che si vive adesso, che prende forma in questa azione quotidiana, banale (forse).
Anche la forma dello scritto sembra plasmarsi attorno a questo mostro invisibile, con versi volutamente irregolari, pause, assonanze.
Un ottimo lavoro.
Bravo!
Roberto

Recensore Master
16/03/21, ore 15:28
Cap. 132:

Mio caro Alessandro, le parole di questa tua poesia, dalla prima all’ultima mi hanno lasciato una immensa tristezza, tanto che non sapevo come argomentare.
Hai tracciato un momento che si potrebbe far afferire ai tempi di guerra e spero tanto che sia stato solo un momento particolare quello da te vissuto per andare a comperare il pane e che con il proseguire di questa situazione non diventi la norma dalle tue parti.
Dalle tue parole non si evince speranza alcuna mentre quest’ultima sempre dovrebbe mantenerci saldi nel proposito di andare avanti e non lasciarsi andare alla disperazione, come mi sembra abbia fatto tu con questo scritto.
Auspico che tu possa rasserenarti un pochino per poter essere di fattivo supporto per tutti coloro che contano su di te. Un abbraccio. Elena

Nuovo recensore
16/03/21, ore 07:15
Cap. 132:

Alessandro caro,sono senza parole.Spero che tu abbia ecceduto nello scrivere i tuoi rimasugli.Qui da me non mancano gli eccessi ma non del tipo di quelli da te lamentati.La Romagna e' in una situazione critica ma ha dalla sua la storia che le permettera' di uscirne fuori.Tu mettiti con pazienza e con attenzione ai piccoli bisogni giormalieri.E poi purtroppo aspettare....Un abbraccio
Pasta 16/3/21