Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
24/03/19, ore 22:02
Cap. 85:

ciao AA, che versi squisiti, sulla scia di Shakespeare in chiave moderna, il sogno e l'attesa, lo stare fermi, immobili, intanto che le stagioni e il tempo passano, rapito, attendi in modo attento.. sempre più bravo a la prochaine JQ

Recensore Master
22/03/19, ore 08:52
Cap. 85:

Carissimo!
Non potevo non farmi vedere, qui! La definisci una poesia potente, e ti do ragione: leggendola ho percepito una sorta di rabbia, una frustrazione, come se tu non potessi cambiare la tua situazione di stasi, neanche volendo. Non vorrei mai che il vulcano esplodesse, ma se lo facesse spero che non porti solo cose negative, ma anche positive. La lava fredda è un potente fertilizzante, e quando torna a vivere, la natura lo fa meglio di prima, alle pendici di un vulcano. Quindi, non tutto è negativo, proprio come ammetti anche tu :-)
Spero di essere annoverata tra quelle amiche lontane, e qualche spruzzo di mar Tirreno te lo mando volentieri :-)
Bacioni e buon fine settimana!

Recensore Master
21/03/19, ore 22:05
Cap. 85:

Ciao!
Una poesia in bilico, appunto, che descrive uno stato intermedio, dal quale ci si vorrebbe svincolare, ma anche crogiolarsi allo stesso tempo.
Hai usato immagini molto significative, come la siccità e il fuoco ardente.

Complimenti!

-Bigin

Recensore Master
21/03/19, ore 11:04
Cap. 84:

Mi fa piacere che il momento di sconforto sia già egregiamente superato e forse quanto sto per scriverti sarà più inerente alla poesia che al momento superato.
Sì, perché scusarsi di ciò che si è, ha poco senso. Devo scusarmi, ad esempio, del mio aspetto fisico? Devo chiedere scusa se porto gli occhiali? E mica è colpa mia! Mica ho ucciso qualcuno! Ognuno è prezioso per quello che è, non credo sia giusto confrontarsi sempre e comunque con gli altri. Non è facile, lo so bene per esperienza personale, però con il tempo dobbiamo imaparare a sbattercene dei giudizi di chi ci sta accanto, di chi ci fa sempre sentire inferiori o inadatti alle varie situazioni. Non siamo tutti uguali, tu pensa ad un mondo fatto solo di gente perfetta, bella e sorridente: sai che monotonia! Poi ci sarebbe sempre quello che vuole essere superiore a tutti, è una ruota che non smetterà mai di girare.... Uno considerato inferiore secondo me ha una qualità che a tanti manca: uno che guarda in basso, può scovare e gioire anche delle piccole cose altrimenti invisibili. Se uno si sente inferiore (o gli altri lo fanno sentire tale) non è detto che lo sia realmente. Mi viene in mente una canzone di Max Pezzali di un po' di tempo fa, dal titolo "Tieni il tempo". Ad un certo punto dice: non ti lasciare andare se non ti vuole più, adesso se la tira ma non sa che tu, stai quasi per decollare e quando volerai, faranno a gara se fare un giro gli farai.

Complimenti per l'ennesima volta!

A presto!!

: )

Nuovo recensore
15/03/19, ore 10:18
Cap. 84:

Ho letto un altro Alessandro e non quello che conosco io,un talento gentile e affabile.Questa via crucis deve pur finire da qualche parte.Perche' la tua vita reale ti porta a tanto ? con le solite recensioni a plaudire alle tue scuse.Hai bisogno di silenzio e di stare lontano dal ciarpame prima di qualche guaio.Dai,dai,stai lontano dai luoghi comuni.
Pasta 15/3/2019

Recensore Master
14/03/19, ore 22:30
Cap. 84:

Ciao caro...altro bella poesia senza ombra di dubbio... Mi ci sono ritrovata in questo componimento...bravo davvero mi hai commosso...complimenti al prossimo

Recensore Master
14/03/19, ore 22:19
Cap. 84:

Ciao!
Riesci sempre a conquistarmi con le tue poesie! Le leggere ore ed ore senza mai stancarmi.

Hai espresso molto bene la sensazione di inadeguatezza e di sconforto che affligge animi troppo fragili ma che, come ho notato, hanno avuto la forza di rialzarsi.

Complimenti, versi sentiti e intensi.

-Bigin

Recensore Master
11/03/19, ore 09:35
Cap. 83:

La vita spesso non permette di utilizzare il tempo a disposizione per fare ciò che vorremmo, come as esempio scrivere. L'importante però è tornare appena possibile, no?
La sabbia.... Naturalmente pensare alla sabbia fa pensare al mare, sono un connubio perfetto questi due elementi. Ma il mare e la spiaggia che ho scorto qui non sono quelli caratteristici dell'estate, pieni di gente, di musica e confusione, bensì una situazione propria dell'inverno e dell'inizio primavera. Trovo la cosa molto affascinante, anni fa ho avuto l'occasione di trascorrere un ponte primaverile sulla costa romagnola ed effettivamente passeggiare sulla spiaggia con solo il vento e il piacevole rumore delle onde è meraviglioso. Io che sono un'amante della tranquillità preferisco di gran lunga una tale situazione al caos della stagione estiva, quella degli amori fugaci per antonomasia, quella che come arriva settembre tutto scompare... chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato. Difficilmente sulla sabbia dell'estate si può costituire qualcosa di solido (oddio, mai dire mai), ma il più delle volte quello che sembra iniziare lì, scivola via fra le dita proprio come la sabbia. In inverno essa è più compatta, complici forse le condizioni meteo e quindi più adatta a sorreggere ciò che si potrebbe costruire. Chissà. Il mare ha sempre il suo fascino.

Complimenti per questi acquarello della spiaggia romagnola pre estate.

A presto!

🌚

Recensore Veterano
09/03/19, ore 19:25
Cap. 4:

Ciao di nuovo, carissimo.
Sì, non potevo perdermi nemmeno questa da recensire! Piano piano me le leggerò tutte, le tue poesie. :"D

Ti dirò, all'inizio pensavo che stessi parlando di un cuore rassegnato in ambito sentimentale, ma mi sono resa conto di aver fatto un buco nell'acqua quando ho letto della morte che sopraggiungeva.
Anche questa è una poesia profonda,
che lascia molto nel cuore e che, diciamolo, in qualche modo turba gli animi al positivo! Riesci sempre a trasmettere sensazioni contrastanti con poco, bravissimo.
Qui parli della nebbia che ricopre il cuore, come se volesse opprimerlo - e se, invece, fosse solo una sorte di protezione?
Un cuore che non vuole accettare la morte, e quindi si ricopre di sua volontà di nebbia, per smettere di vedere.
Come qualcuno che non vuole accettare la possibilità di morire - ma sto di nuovo divagando nelle mie supposizioni.
Ho immaginato che sul punto di morte, quel cuore venisse illuminato da una luce, perché finalmente libero da una sorta di dolore che la nebbia gli impediva di "vedere o percepire", per così dire.
Sempre molto bella e ben scritta, complimenti come al solito.

Alla prossima.
One kiss,

- Hao Sakura

Recensore Veterano
09/03/19, ore 19:14

Caro, non potevo non tornare a recensire i tuoi meravigliosi componimenti!
Sono felice di essere tornata a leggere le tue poesie, mi mancavano parecchio! :)

Anche stavolta non mi hai delusa; trovo che scrivere su dei campi di grano sia... Una prospettiva parecchio interessante!
I versi di questa poesia ti fanno calare nel vivo della vicenda, come se tu stesso fossi lì, nel bel mezzo dell'estate, perdendoti in una lieta camminata in mezzo ad un campo d'erba gialla.
Nella terza strofa si percepisce una specie di senso di calore; il sollievo che si prova nel sentire i raggi del sole che scaldano la pelle.
L'ultimo pezzo m'ha lasciata con un'interrogativo: è una metafora di una vita dolce e lieta che viene interrotta da una morte improvvisa, o solo un campo di grano che viene colto da una tempesta imminente e distrugge tutto?

Come al solito sono rimasta molto colpita, dei versi sopraffini che mi hanno intrattenuta piacevolmente.
Alla prossima!
One kiss,

- Hao Sakura

Recensore Master
07/03/19, ore 23:04
Cap. 83:

Ciao caro...davvero bella questa poesia sulla sabbia...molto bella e ben curata...alla prossima

Recensore Master
07/03/19, ore 21:54
Cap. 83:

Ciao!
Che bella poesia e quante belle immagini hai utilizzato per rendere il sentimento malinconico e di velata speranza e forza che hai inserito fra questi versi.

La spiaggia è un luogo che mi ricorda molto la riflessione e la solitudine interiore.
Mi piace molto il tuo modo così sincero di fare poesia, come se l'io lirico si sedesse di fronte al lettore e gli parlasse.
Leggere le tue poesie è qualcosa di magico.

Complimenti!

-Bigin

Recensore Master
06/03/19, ore 17:52

Voler naufragare... Dove? Su di un'isola deserta con solo il cielo a far compagnia? Immagine molto suggestiva che evoca mete lontane, ma che forse cela solo il forte desiderio di fuggire dalla quotidianità, da una società che impone certi canoni, certi stili di vita non condivisibili da tutti. È vero che non siamo tutti uguali e che quello che va bene alla massa, possa non andar bene ai singoli. Non credo sia per mancanza di spirito di adattamento, piuttosto per la volontà di pensare e decidere con la propria testa. E se il desiderio significa tranquillità, pace interiore, parziale rifiuto di quello che ci viene imposto, dove sta il problema? Io non ne vedo. Piuttosto se un tramonto non suscita alcuna emozione, allora sì che il problema esiste. Stare in tranquillità, con ciò che ci fa stare bene, magari pure a stretto contatto con la natura, ci fa apprezzare anche un tramonto, ci dona serenità e quella pace interiore che gran parte della massa non conosce più.

Non so se è il messaggio che intendevi trasmettere, ad ogni modo ho tentato di raccogliere la sfida .
Complimenti
🌚

Recensore Master
28/02/19, ore 22:05

Ciao!
Anche questo componimento è molto bello e profondo.
La figura del naufrago che nega i soccorsi e preferisce dimostrare ciò che è in grado di fare, più a se stesso che agli altri.

Bellissime anche le miniziose descrizioni, che, attraverso pochi aggettivi, rendono perfettamente l'idea.

Complimenti.

-Bigin

Recensore Master
23/02/19, ore 21:47

ciao AG, io ti recensisco molto poco (perdono) che spesso le tue Opere tolgono carne e fiato, talmente sono perfette, un recensore che aggiunge=Tutto o nulla, tuttavia ecco la mia eccezione, continua a leggere e scrivere.. sei l'albatro di Baudelaire che goffo a terra sbatte le ali e poi vola nel cielo della poesia.. Sapiente e levigato A la prochiane