Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
20/03/18, ore 08:25
Cap. 31:

Ciao Ale!
Finalmente riesco a leggere anche qui!
Oh... Sì, questa poesia è effettivamente triste, ma alla fin fine è talmente realistica da spiazzare.
Per tutti va a finire così prima o poi: andremo via e le nostre cose rimarranno a chi sta ancora in vita.
Ma a me è venuta in mente anche un'altra riflessione: molta gente è avida e vive tutta una vita accumulando denaro a palate e roba super preziosa, senza poi goderseli né capire che tanto lascerà tutto qui quando passerà nell'aldilà! Che senso ha? Sembrano quelle cosa alla Verga che io adoro *-*
Grazie per avermi fatto pensare a un sacco di cose, davvero, sei stato bravissimo :)
Corro a leggere anche l'altra poesia!
A tra poco <3

Recensore Master
19/03/18, ore 12:10

Eccomi qua! :)
Hai scritto una poesia molto dolce e davvero triste. Proprio ieri ne ho letta una simile di Bigin, in cui il tema principale è l'amore irrealizzato. In questa tua poesia anche non corrisposto. Penso sia difficile, molto molto difficile scrivere poesie "d'amore", o meglio, che trattino dell'amore, ancor più difficile se si tratta di un amore infelice. Ti dico che tu ce l'hai fatta! Scommetto che molti scrivono poesie d'amore false; in realtà, io ho cominciato così. Ma la verità è che se non si prova quel qualcosa la poesia non viene fuori. Tu sei stato davvero bravo, anche se con le rime hai cercato di sdrammatizzare, la tristezza si sente tutta. Devo dire che l'ultimo verso è il mio preferito.

Vorrei essere con te, al di là d’un impegno di lavoro,

vorrei mostrarti che anch’io, forse e in fondo,

sono un osso duro.

Non saprei mai regnare sul mondo,

per carità, ma vorrei solo renderti felice

e farti vivere un momento dolce.

Quel "sono un osso duro" alla fine della frase mi ha spiazzato. Ma nella poesia ti descrivi anche in modo terribile ("non trapela alcuna normale capacità"); ti dico, "ti sottovaluti!", e me lo ha detto a me una persona cara. Forse nello scrivere i versi di tende a caricare troppo con la parole, con i termini utilizzati proprio. Spero allora che sia così. Perché di capacità normali ne hai eh! Ahahah
Comunque, mi ha colpito il quadretto che hai descritto, con te e la persona in questione seduti sul divano, a leggere, e così via. Insomma, un'atmosfera molto intima e molto dolce :)
Come sempre, tanti complimenti!!!! È bello entrare nelle tue poesie :)
Ci si sente presto :)))

Nuovo recensore
18/03/18, ore 17:43
Cap. 32:

hai un bel modo di sentire ed una bella penna. Sulla tua insoddisfazione personale, la capisco, ma non dare troppa importanza agli altri, ama di più te stesso. Un saluto! A rileggerci

Recensore Master
18/03/18, ore 09:56
Cap. 32:

Ciao Ale!!! :)
Come stai? Sono passati mesi, ma mi avevi scritto che avevi qualche acciacco. Spero che adesso tu stia bene. Soul mi ha dato i tuoi saluti. Grazie mille ancora!
Da oggi spero di tornare. Io ho continuato ha scrivere (mi riferisco sempre al tuo ultimo messaggio). Vedrò quando proporre qualcosa di mio. Per adesso sono passata per vedere tu a che punto stai! L'ultima volta ho recensito la prima poesia di questa raccolta; adesso tocca all'ultima; poi penso andrò un po' a caso.
Inutile dire che il tema mi piace molto. Insomma, dove c'è drammaticità io mi fiondo. Credo anche che quelle mie "poesie" non esisterebbero senza la tristezza. Comunque, bello il titolo: ti fa un quadro del tutto.
"non scorgo decisione"; uno dei grandi problemi. Io la chiamo "mancanza di forza, di coraggio", la intendo come l'incapacità di relazionarsi con gli altri e di uscirne "vincitori". Più avanti scrivi "invece ti vorrebbero vedere rovinato" e descrivi, in un certo senso, quello che fanno, giudicano, sotterrano. Io ho sempre il sospetto di vivere in mezzo a gente del genere. I timidi, i sensibili, i riservati, pesano le parole più degli altri, e ci restano male più degli altri ("sono capace solo di scivolare,/anche sulle bucce di banana/seminate in una qualsiasi promessa/che poi ai rivela vana"). Poi parli di queste mura; il muro non è solo l'altro/a, il muro sei anche tu, lo siamo tutti. Magari potremmo anche comunicare, potrebbo concedercelo con qualcuno che, sempre forse, non ci torcerebbe il braccio steso. Ma siamo tutti egoisti, abbiamo paura di perderci, di permettere all'altro di invaderci. Penso sia anche colpa nostra, perché non ci apriamo. Ho scritto qualcosa al riguardo; penso sarà la prossima pubblicazione. "e non mi fossi fermato ad essere un errore"; ecco, ci limitiamo; siamo così e non vorremmo, e tendiamo, non riusciamo, e ci arrendiamo. Sono così.
Passando alla sintassi, metrica, ecco, lo sai, le rime baciate, uhmm, non me garbano molto. Ovviamente è anche questione di gusti. Ma io sono cattiva e ti dirò la mia! A mio modestissimissimo parere, in una poesia così, vogliamo?, dura, mi aspetto che l'organizzazione delle frasi rispecchi il sentimento che emerge sai versi. Dunque, la rima baciata, siccome può risultare "prevedibile" e collega termini e termini (identità/età; sorelle/gemelle") che per il suono si accomunano, (tenere conto anche della musicalità, che così ravvicinata, è ben accentuata), appiana, sminuisce, nasconde quasi, cammuffa, in un certo senso, il dolore. Ehm, spero di essermi espressa al meglio. Inoltre, alcuni passaggi, sempre secondo me, se resi più brevi, senza troppe spiegazioni e precisazioni (ma io so che sei un perfettino, uno che si proccupa che tutto sia esplicitato al meglio (?)), avrebbero messo in risalto alcune espressioni di rilievo. Per esempio "la vita a volte ha il sapore di una manciata di sale": se ti fossi fermato qui, magari spezzando il verso così lungo e spostando "manciata si sale" sul verso successivo (mettendo così l'espressione in risalto) la frase sarebbe stata più incisiva. E poi tu, correggi se sbaglio, tieni sempre i freni; nel senso, hai usato "a volte", ma facendolo hai attenuato la disperazione implicita nel verso.
La vita ha il sapore
di una manciata di sale.
Magari "di sale" ancora a capo; insomma, sempre a mio parere, facendo così si danno molta importanza e molta carica alle parole.
La vita ha il sapore
di una manciata
di sale.
C'è il respiro, la pausa, la tensione trattenuta e poi esplosa nel verso successivo.
Ecco, cose così. Modestissima opinione :) Dimmi che ne pensi!
Bene, complimenti come sempre per la forza! Forse non te ne rendi conto, ma continuando a scrivere dimostri la tuo grande forza nel credere in te stesso. Ho dato un'occhiata alle poesie e ai loro titoli di questa raccolta. Una raccolta un poco triste... Perfetta per me! Così ci deprimiamo insieme!!!
Ti ho lasciato una recensione corposa. Perdonami, credo troverai qualche errore. Non ricontrollo, è tardi, sono una lumaca, e per il prossimo esame sono in alto mare.
Complimenti per la poesia! Bel tema! Sei sempre capace di farmi sfogare ahahah Alla fine parlo di me. Che egocentrica!
Ci sentiamo presto. Devo leggere molto altro di tuo.
A presto!!! :)

Nuovo recensore
18/03/18, ore 00:44
Cap. 32:

Buonasera!
Dopo aver gustato i tuoi progressi in fatto di prosa, sono giunta qui per "tastare" quelli che hai fatto in poesia. Sempre meglio, davvero! Sono fiera di te. Ho letto diverse poesie di questa raccolta in progressione. I temi sono più o meno quelli che affronti di solito, ma riesci a non farli mai pesare poichè li servi sempre da punti di vista diversi. Questa è una caratteristica che va a tuo favore. Complimenti!

Recensore Master
17/03/18, ore 17:58
Cap. 32:

Ciao!
Una solo parola stupenda! *^*
Ma ti dico una cosa bisogna fregarsene delle altre persone! Le persone che ci vogliono davvero bene non ci giudicano per chi siamo o per come viviamo le nostre vite! u.u
Io non ho mai giudicato nessuno! Non lo faccio di persona e non lo farei mai attraverso un pc perchè non è nel mio carattere! *^*
Tu sei molto bravo ad esprimerti attraverso la lettura continua così! :*
Fuji.

Recensore Master
16/03/18, ore 18:28
Cap. 32:

"Sono stufo di sentirmi inadeguato...", non so, ma penso che dalle primissime parole, il modo in cui sono espresse, il fervore con cui trasmettono quel senso di frustrazione, di complessi, di insicurezza ecc, il lettore viene subito trascinato nel vortice della mente tumultuosa dell'autore. Quindi direi che sei stato bravissimo a dipingere tutto questo, sei riuscito in pieno con il tuo obiettivo.
L'intera poesia è un susseguirsi di messaggi e cose non dette, non ad alta voce. Ci sono un sacco di rime che mi sono piaciuti (scusami se non ho tempo di stare ad elencartele tutte).
Posso solo dirti, sperando che mi credi - è difficile rendere l'idea da dietro uno schermo PC - che ho trovato questa poesia...bellissima.
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
16/03/18, ore 17:32
Cap. 32:

Ciao, Alessandro, mi chiamo Rosa e ho scoperto il tuo profilo in seguito al tuo commento alla mia poesia Sii come il Sole. Che dire, innanzitutto complimenti, perché ho visto che hai una produzione letteraria a dir poco invidiabile, e poi, con tanto piacere, mi sono immersa nella lettura della tua raccolta di poesie. Da quanto leggo, sei un ragazzo estremamente dolce e sensibile, e questo non può che farti un immenso onore. Sai, quest'ultimo componimento, Inadeguato, mi ha fatto tanto pensare. Ho attraversato anche io un periodo in cui mi sentivo un pesce fuor d'acqua, una persona che non riusciva a trovare uno spazio nel proprio, piccolo, mondo; eppure non chiedevo tanto. Fino a tre anni fa, non ero una persona particolarmente felice e, sì, lo ammetto senza alcuna vergogna, avevo permesso ad altri - in modo particolare ad UN ALTRO - di interferire con la mia serenità. Leggendo la poesia, un particolare ha maggiormente attirato la mia attenzione: sono stufo di arrossire. Ebbene, stai parlando con la persona che, fino a poco fa, arrossiva anche davanti alla propria ombra. E chi siamo, noi, per aver sempre timore di tutto? Siamo giovani - suppongo, dal nicknaem, tu sia del '94, mentre io sono del '93, quindi siamo praticamente coetanei -, abbiamo una vita davanti, e, quella che ci aspetta, è una vita solo nostra. Sono sicura che tutti, ma proprio tutti, abbiano un posto in questo mondo; forse, alcuni hanno la fortuna di trovarlo prima, altri hanno bisogno di scervellarsi un po' in più, ma di una cosa sono certa: nessuno è qui per caso, nessuno deve sentirsi inadeguato. E, davvero, mi auguro di cuore che questa sensazione e questa paura possano andarsene via. 
Scusami il papiro, ma quando una cosa mi prende, divento un fiume in piena xD un abbraccio,
Rosa

Recensore Master
16/03/18, ore 10:26
Cap. 32:

Buongiorno Ale.
Guarda, io sono una di quelle anime sorelle che citi nella poesia, perché non sai quanto mi sono rispecchiata nelle tue parole, anche ora che ho 38 anni, figurati come mi sentivo alla tua età e anche prima. La paura di essere inadeguata, inaccettata, e lo specchio che ti restituisce un'immagine che non ti piace. Posso solo dirti che le cose si sistemeranno, o almeno io ho avuto questa fortuna.
Le tue poesie sono sempre dirette e cariche di sentimento, secondo me dovresti pubblicarle, sai?
Bacioni e a presto!

Recensore Master
15/03/18, ore 20:58
Cap. 32:

Ciao Ale!

Spesso capita di sentirmi inadeguata, al posto sbagliato...è una sensazione strana e che porta a delle lunghe riflessioni, giungendo poi alla conclusione che ognuno è isolato, distaccato dal resto, perché tutti costruiscono una propria realtà, qualcuno può mostrare questo, altri no, ma ciò non vuol dire che non l'abbiano.

Attraverso i tuoi versi si percepisce quanto è illuso l'uomo, che pensa di aver compreso chi è realmente, quando in realtà nessuno può davvero conoscersi a fondo perché sono troppe le sfaccettature del proprio io.

Bravissimo!

-Bigin

Recensore Master
15/03/18, ore 16:18

Ciao Ale!
Avevo già letto questa poesia quando l'hai pubblicata ma non sono riuscita a recensire sul momento.
Davvero un bellissimo scritto, complimenti. Mi è piaciuto il modo in cui hai cercato di far venire fuori le emozioni e di dire quanto l'amore sia difficile, doloroso e complicato.
E con amore intendo qualsiasi tipo di amore.
Davvero un buon lavoro, complimentoni, mio caro amico ;)
Alla prossima, continua così <3

Recensore Master
09/03/18, ore 11:21
Cap. 31:

Già, poesia molto triste che, invece di farmi riflettere sul significato della vita e della morte, mi porta indietro di anni ed anni. Il cappello dimenticato sul letto è quello di una persona cara, magari un nonno, che se n'è andato. Il cappello, così come tutti gli effetti personali di chi non c'è più, lasciato lì in un angolo, senza che nessuno lo tocchi, esprime tutto il senso di desolazione e sgomento che ci invade di fronte alla dipartita di un caro. E' naturale che, pure a distanza di anni, quel vuoto ogni tanto si riaffaccia in noi: ho perso la mia nonna materna quando avevo quasi undici anni e nonostante siano passati degli anni, ogni tanto la nostalgia di lei e di tutti i momenti trascorsi con lei, mi invade. E la cosa vale anche per altre persone, una su tutti Stefania. Stefania era una mia piccola amica, diventata un angelo quando stavamo in prima elementare e alla quale ho dedicato una poesia nell'anniversario della sua improvvisa dipartita. Me la ricordo come fosse oggi e penso a come sarebbe stato bello vederla crescere, continuare il cammino scolastico anche con lei... La cosa che mi fa piacere (magari non è il verbo più adatto, ma non mi viene in mente un sinonimo migliore) è che questo ricordo non sta solo in me, ma anche in gran parte dei miei ex compagni di scuola. Stefania non c'è più, ma lei continua a vivere in noi. In questo contesto è impossibile dire qualcosa sulla morte e sulla vita, è uno dei misteri più grandi al quale non è possibile dare una risposta, non si sa cosa ci aspetta una volta fatto il grande salto, nessuno è mai tornato a dire cosa c'è di là.
Io non so se questa poesia è dedicata a qualcuno a te caro che non c'è più, comunque sei riuscito a trasmettere tutto il senso di vuoto che si prova in una situazione del genere. Davvero un gran bel lavoro. Bravo!

A presto!

: )

Recensore Master
08/03/18, ore 22:09
Cap. 31:

Buonasera.

Una poesia che entra nel profondo e che si unisce al battito, via via sempre più potente...versi sentiti e intrisi di malinconia, di una prospettiva futura che si specchia nella tristezza del presente.

Ottimo lavoro, bravissimo!

-Bigin

Recensore Master
08/03/18, ore 16:11
Cap. 31:

Ehi, ciao, eccomi anche qui!
Nel corso della lettura ti assicuro che mi sono molto commossa ma fino alla fine ho sperato che non ci fosse nulla di personale, ma le tue note finali mi hanno fatto dedurre di sì, quindi, aldilà della poesia, ti sono vicina per questa!
La poesia è molto bella, bella la forma e le rime, e di sicuro che hai rappresentato bene il tema della morte, in particolare del vuoto che lascia.
Mi ha molto scosso l'ultima parte, perché prima la poesia si muove su chi se ne è andato, verso la conclusione si muove su chi è rimasto che sa, però, che un giorno anche lui se ne andrà, rappresentato dai propri oggetti personali che invece rimangono al loro posto, abbandonati, e qualcuno avrà il compito di occuparsene - probabilmente gettarli.
Bravo davvero, ho gli occhi lucidi!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
08/03/18, ore 15:16
Cap. 31:

Ciao!
Hai emozionato anche me, con queste parole! ;w;
Io ho sempre pensato he quando *molto più in là con gli anni si spera* comunque il giorno in cui mancheranno i miei genitori non credo di riuscire a vivere qui in questa casa, ogni cosa mi ricorderebbe loro! Quando ci penso mi viene da piangere, alcune volte sono stata beccata da mio padre e da mia madre che mi hanno detto " ma come fai a pensare a cose così!" però capita di pensarci, come capita di pensare a cosa c'è dopo la morte... non so se capita anche a te, ma a me si ed in quelle occasione mi sento terribilmente agitata u.u
Comunque bisogna solo godersi la vita giorno per giorno senza farsi alcun problema! *^*
Alla prossima poesia! :*
Fuji.