Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
31/12/17, ore 15:51

Ho adorato il riferimento alla cometa di Halley! E anche qui parte la musica di sottofondo ^^ Per una volta il riferimento al cielo e alle stelle non offre una via d'uscita, una tenue speranza, ma la consapevolezza della propria disgraziata condizione, in una terra che è un inferno, tutti a scannarsi. Homo homini lupus... Non molto incoraggiante, ma vero.

Recensore Master
31/12/17, ore 15:48
Cap. 17:

Molto toccante, anche se al riferimento a Cita ho riso tantissimo ^^' Tutti noi vorremmo un amico che ci salvi dal fondo e ci trascini a riva, ma se è vero che nessuno si salva da solo, beh, è ancor più vero che se non c'è la volontà di risalire, di darsi da fare e smettere di piangersi addosso, gli altri non potranno mai aiutarci davvero.

Recensore Master
31/12/17, ore 15:46

Mi piaci anche quando fai denuncia sociale, molto smaliziato e on point ^^ hai descritto perfettamente il fenomeno dei baroni, degli uomini, fatti da sé o privilegiati, in fondo poco importa, che si sentono padroni del mondo e impongono la loro gretta e ristretta visione al resto del mondo: donne e bambini (che sono sempre meno), soffocando le potenzialità e le speranze di una nuova generazione costretta a cercare fortuna altrove. Bravo ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:43
Cap. 15:

Oh, questa è davvero suggestiva. Trovo che tu sia portato per le atmosfere notturne, in cui le nebbie si mescolano ai tormenti del protagonista, solo in mezzo alla folla. Chi sarà il misterioso interlocutore che non gli dà asvolto? Un amico? E di cosa ha paura, del giudizio altrui? Di aprire il suo cuore? Mi piace immaginare le soluzioni più varie, e questa poesia offre ottimi spunti ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:41
Cap. 14:

Molto bella anche questa: il sangue che ci accomuna tutti, ben poco nobilmente, ma più a livello biologico, di esseri di carne e sangue con le loro debolezze, fisiche e spirituali. Bravo ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:39

Anche questa molto appropriata, mi fa pensare alla veglia di stasera ^^' hai descritto proprio le cose tipiche dell'Italia, la vita proletaria grigia e comune, in cui s'intravede ben poca speranza. Ogni volta che dico che l'uomo non è fatto per lavorare, ma ha bisogno di tempo libero per creare piuttosto che dedicarsi soltanto a intrattenimenti passivi che non lo fanno per niente crescere, ottengo soltanto risposta moraliste e scandalizzate ^^'. E niente, to create is to live, è tempo di una rivoluzione, e se non fosse che il Sistema ci ha asserviti per bene, forse l'avremmo già fatta ^^'

Recensore Master
31/12/17, ore 15:34

Oh, bene, uno dei temi che mi sta più a cuore: quello della maschera e dell'inganno, della falsità ipocrita del prossimo, che passerebbe sopra a chiunque pur di farsi una posizione, per i propri egoistici fini.
L'hai reso benissimo, e mi hai fatto ricordare della tua storia "Portami via", in cui la stessa tematica è molto presente e ben affrontata, ed è proprio questa falsità e insensibilità di fondo che causa l'isolamento e la frustrazione delle persone gentili, sincere e sensibili.
Grazie per questa poesia ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:32
Cap. 11:

Questa non l'ho capita molto bene, lo ammetto ^^' La commistione di linguaggio poetico ed espressioni gergali e oggetti di uso quotidiano ("asfaltare", "idrante") credo che sia un tratto distintivo della tua poesia, che la rende nuova, sorprendente, originale. In questa manca un po' la vena lirica, forse perché è più satireggiante.
Chi sarà il misterioso straniero? Il vicino scroccone della porta accanto, l'amico ingrato che dà tutto per scontato?
In generale, il prossimo ingordo che non può che approfittarsi della generosità altrui, e al quale è riservata ben poca comprensione, anche perché alla fine anche i più buoni perdono la pazienza ^^'

Recensore Master
31/12/17, ore 15:29

Anche questa poesia si presterebbe bene a essere messa in musica con un adattamento rap, con quell'accompagnamento un po' anni Sessanta stile Morandi degli inizi ^^'
Ah, i primi turbamenti d'amore! La bella Elena (nome non casuale, credo) che purtroppo non va oltre le apparenze, e il protagonista tra il malinconico e l'arrabbiato. Molto realistico ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:27
Cap. 9:

Ecco, credo che questa poesia sia perfetta per Capodanno. Un altro anno che se ne va, e noi restiamo in solitudine, perché in fondo ogni uomo è solo, teme il vuoto e il tempo che scorre.
Diciamo a noi stessi di volere qualcuno, ma è poi vero? Se quel qualcuno non ci sa ascoltare, se pretende soltanto un conforto fisico senza alcuna consolazione né connessione mentale, non è forse meglio restare soli, piuttosto che essere ignorati, o comunque non ascoltati? Eppure è triste lo stesso.
Mi sono commossa, complimenti.

Recensore Master
31/12/17, ore 15:24
Cap. 8:

"La volontà di riempire un foglio bianco, parole a caso, ma ora sono stanco": quante volte mi sono trovata anch'io in questo mood!
Questa poesia, nonostante il tema attuale trattato, forse per il lessico ricercato che si alterna a (poche) parole colloquiali, mi sembra dal sapore più classico. E non è forse vero che i giovani di tutte le generazioni, in fondo, non si sentono mai a casa, mai compresi, mai i benvenuti? Forse vediamo soltanto i problemi di questa epoca, dandone per scontati i vantaggi.

Recensore Master
31/12/17, ore 15:22

Wow, adoro gli acrostici! Riuscitissimo, e molto difficile incastrate alla perfezione tutte queste lettere, in particolare per le parole inizianti per O che, diciamocelo, non sono molto comuni!
Sì, sono solo vuote parole, ma che faremmo senza di esse? ^^
Complimenti per l'estro creativo ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:20

Anche questa poesia ha un ottimo ritmo interno, l'accostamento di termini arcaici o comunque di forme non comuni ("tratturo") ad espressioni colloquiali del tipo "battere la fiacca" mi fanno pensare a un adolescente in crisi, in lotta con il mondo, che cerca di dare un senso a queste immagini spezzate nella solitudine della sua camera, magari mentre ascolta una musica che si adatta al suo umore. Ma magari sono impressioni lontane dalla realtà ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:18

La mia preferita finora: notturna, pessimista come le canzoni alla Luna leopardiane, eppure con un retrogusto di dolcezza. La notte, con le sue speranze e i suoi desideri nascosti, si trascina fino ad arrivare al giorno. L'ho trovata romantica e lirica, e allo stesso tempo realistica. Bravo!

Recensore Master
31/12/17, ore 15:16
Cap. 4:

Questa invece non mi ha convinto del tutto, l'ho trovata più difforme e irregolare rispetto alle altre, ma probabilmente è un effetto voluto (?). Il mescolarsi dei registri tra il linguaggio poetico e quello della meccanica mi fa pensare a un cuore che scoppietta come un vecchio motore che non riesce a mettersi in moto. Anche qui c'è un'impronta pop e adesso, per merito tuo, canticchio "cuore matto, matto da legare" ^^'.