Recensioni per
Verso la fine del mondo
di LaFormicaElettrica

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/08/17, ore 23:24

S'io credevo di essere un pessimista, direi che nel tuo protagonista ho trovato pane per i miei denti. Anzi, diciamo anche che la mia visione del mondo, per quanto negativa, non è proprio paragonabile alla sua, visto che cerco sempre di trovare un lato positivo che mi faccia vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto. Al contrario, il tuo protagonista lo vede proprio vuoto e non sembra nemmeno avere - e/o volere - la possibilità di riempirlo; e forse è un bene, visto le condizioni generali della sua casa, alquanto precarie.
Se questo giovane uomo - non dico adulto perché non riesco ad immaginarlo tale - è il protagonista, in quanto voce narrante, co-protagonista, più del "vecchio" che aspetta di morire e dell'immagine stampata nella mente del giovane della modella, sembra essere non tanto la Morte come sono abituato ad immaginarla - uno scheletro avvolto in una mantello nero con cappuccio che stringe la falce come se essa fosse la sua essenza -, quanto la sua presenza in ogni angolo della casa e della mente del giovane uomo.
A proposito: la descrizione della muffa sulle arance rende in maniera efficace e ricercata l'immagine che hai avuto, presumo, in mente o proprio di fronte nel momento in cui la descrivevi al computer. È una delle immagini meglio rese che abbia letto da quando ho iniziato a recensire qui sul sito di EFP - e ne ho lasciate parecchie! -. E lo stesso discorso vale per la descrizione del deterioramento del cartellone pubblicitario e del futuro della modella, forse divenuta una passeggiatrice in qualche squallido sobborgo o di periferia.
Proprio l'idea del deterioramento continuo e inesorabile delle cose - le arance, la casa, il cartellone - e delle persone - il "vecchio", la modella e lo stesso protagonista - è presente a tal punto da essere quasi soffocante, pesante, opprimente. Non vedo alcun barlume di speranza di un futuro migliore, per nessuno di loro. E forse potrei vedere nel comportamento del protagonista - limitarsi a mantenere in vita il "vecchio" quel tanto che basta per poter riscuotere la sua pensione e, detto terra terra, tirare a campare con quella - la difficoltà di molti giovani nel trovare un lavoro stabile che garantisca un'esistenza libera e dignitosa - al corso di Diritto costituzionale mi hanno fatto una testa così sull'art. 36 Cost. che non ti dico! - che, a lungo andare, spegne ogni speranza nei giovani e li porta a rassegnarsi e a vivere finché possibile sulle risorse altrui, come veri e propri parassiti.
Non so se il tuo intento era quello di mettere in luce questo aspetto della crisi economica italiana, ma, se lo è stato, l'hai fatto capire molto chiaramente, almeno a me.
Pertanto, ottimo lavoro, davvero, e ti faccio i miei più sentiti e sinceri complimenti e ci si vede presto. ;-) :-)

Nuovo recensore
20/08/17, ore 04:49

È un peccato lasciare un brano tanto bello senza recensioni, dopo una settimana. Di solito non recensisco (pigrizia), ma odio le ingiustizie. L'idea è molto originale, lo svolgimento è ottimo. Mi sarebbe garbato un gioco di parole tra marcire e marciare nella chiusura.