Una poesia veloce ed incalzante che nella sua brevità sa donare emozione.
Il titolo “Run baby, run” mi fa tornare alla mente una canzone delle Girl’s Generation “Run Devil Run”.
Ho apprezzato molto la metafora “roccia e rame” che sino ad ora non avevo mai sentito dire da nessuno. E mi è piaciuta anche la sensazione che roccia e rame danno fusi insieme o l’uno vicino all’altro. Un’immagine molto suggestiva. Un po’ come immaginarsi la roccia rossa e sconfinata della “Death Valley” in America. Qualcosa di forte, immenso che ti abbaglia e che nella sua essenza solitaria riesce a donare una sensazione di altamente suggestivo.
Mi è piaciuto anche questo tuo correre in velocità, inseguendo qualcosa o qualcuno. Sempre all’limite per poi cadere. E nonostante che sia una poesia studiata al femminile verso altre donne, è comunque godibile e apprezzabile da tutti e per tutti.
N.B. Ti consiglio però di cambiare il tag da “Shojo-ai” a “FemSlash” perché lo “Shojo-ai” così come lo “Yuri” è utilizzato solo nelle fan fiction relative ad anime, manga e fumetti.
Complimenti,
Azzurra. |
