Gentile Autrice, premetto che non ho letto i libri della saga di Martin ma ho visto la strepitosa serie Tv che tanto mi ha coinvolto invogliandomi a saperne di più e così ho cominciato a sfogliare le pagine di questa sezione del sito di EFP dove ho trovato una miriade di racconti molti completi, che sono quelli che prediligo, e altrettanti in fase di aggiornamento. Premetto altresì che essendo in attesa spasmodica della fine della serie tv ho cercato qualcosa che potesse essere un collegamento con la season finale, e la mia scelta è caduta su questo tuo bellissimo lavoro, che ha dato una visione alternativa sulla sorte di due personaggi particolari che nella serie tv sono mutati tantissimo: Sandor Clegane e Sansa Stark. Devo dire che il primo mi ha sempre incuriosito maggiormente per tutto il non detto che si portava dentro e che lo facevano agire come agiva, d’altra parte la sua vita dall’incidente occorsogli in gioventù a causa della brutalità del fratello, e di una famiglia che non lo aveva né aiutato, né difeso, né tantomeno supportato in niente, non gli aveva dato molte possibilità per essere portato a vivere una vita serena e per cui si era votato a quella vita senza speranza data dai continui addestramenti, bevute con i compagni d’arme che però non considerava amici, per diventare una perfetta macchina da guerra in modo da potersi costruire con il tempo una corazza che non avrebbe dato l’opportunità a nessuno di causare ulteriore dolore oltre a quello che si portava dentro e che cercava di mistificare con il suo comportamento brutale e scostante, a lui che avevano insegnato ad uccidere non importava chi e come, se fosse giusto o sbagliato, erano ordini che gli venivano impartiti e lui doveva solo obbedire senza soffermarsi a riflettere, esattamente come a qualcun altro veniva detto di cucinare, pulire, insegnare o prendersi cura della gente, erano solo ordini per tutti. Ho sempre guardato a lui come ad un personaggio che aveva una profondità che la serie tv non era riuscita pienamente a far uscire allo scoperto e questo aspetto l’ho piacevolmente trovato nel tuo racconto. Hai dato spazio alle sue sensazioni e ai suoi pensieri che capitolo dopo capitolo sono andati concretizzandosi fino a manifestarsi nei confronti di una persona, Sansa, l’unica forse, che lo avesse degnato di uno sguardo, prima fatto di terrore perché era quello che lui incuteva, poi con interesse per quella parte di lui che non riusciva a penetrare. Devo dire altresì che Sansa non è mai stata il mio personaggio preferito all’inizio, mi sembrava scollegata dalle vicende che stava vivendo, poi ho compreso che era solo per salvaguardarsi e cercare di non impazzire in una situazione che aveva dell’incredibile e pian piano ho cominciato a rivalutarla. Mi è pertanto piaciuto come sei riuscita a trovare un escamotage per farli incontrare: la compagnia senza vessilli di cui Sandor fa parte e che ha bisogno di ristoro prima di recarsi alla barriera per combattere la battaglia definitiva fa tappa presso Grande Inverno per chiedere rifugio temporaneo al Re del Nord e di qui la scoperta che il protettore del Nord è invece una Lady che da tanto tempo non vedeva ma che sperava che ardentemente avrebbe potuto rivedere prima o poi. Bello il loro incontro fatti di sguardi e poche parole e tu hai saputo descrivere le ambientazioni talmente bene con il tuo stile fluido e puntuale capace di trasformate le parole scritte su carta in immagini talmente vibranti e reali da farti sembrare di essere anche tu catapultato nella scena. Mi è piaciuta particolarmente l’introspezione che è durata lungo tutta la storia e che capitolo dopo capitolo aggiungeva un tassello ad un non detto precedente o a qualcosa di non fatto palesemente. La crescita interiore di entrambi i personaggi è stato un viaggio piacevole per come hai saputo far dire o fare qualcosa al momento giusto, aiutandoli a scoprirsi lentamente fino ad arrivare arresi l’uno di fronte all’altra per confrontarsi sui loro reciproci sentire. Parimenti coinvolgenti i momenti intimi intercorsi fra loro essendo anche in talune scene, piuttosto forti ma mai fastidiosi, quasi a voler far comprendere a pieno cosa provassero i due personaggi e di quanta fatica e quanto dolore avessero dovuto provare per poter decidere ambedue di arrivare a quella situazione perché entrambi volevano qualcosa che fosse solo per se stessi senza dover obbedire a dettami di altre persone che avevano sempre deciso per loro. Insomma devo complimentarmi per questo tuo scritto che nonostante sia a tratti crudele per le vicende che racconta si ammanta di poesia in alcune sue parti quando i due personaggi si raccontano e si vivono. Ho visto che stavi scrivendo anche un’altra fan fiction sempre su questa coppia partendo però da un altro momento che potrebbe aprire scenari che non sono stati nemmeno presi in considerazione dalla serie tv dando in questo modo a voi autori e autrici di poter spaziare e sondare mondi sconosciuti. Spero di poterne leggere presto il finale avendo già dato una prima lettura al tuo lavoro, perché devo confessare che quando i racconti mi appassionano torno a rileggerli per scoprire così aspetti che in prima battuta mi ero persa, ed è quello che ho fatto rileggendo questo tuo lavoro. Aspetto quindi di leggerti presto e sperando di non essermi dilungata troppo ti mando un abbraccio caloroso complimentandomi ancora con te per la magia che mi hai regalato leggendo le tue pagine.

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Questa storia non è troppo breve. È esattamente come deve essere. Mira con pecisione e arriva a segno.
Molto bello anche il finale sospeso. È vero che noi Sansan li vorremmo vedere sempre insieme e felici, ma anche la speranza, per quanto non priva di spine, sa essere dolce. Soprattutto quella che hai saputo accendere con questo finale un tantino disperato ma anche pieno di promesse.
Ottima storia, che scalda al punto giusto e dà soddisfazione anche ai Sansan e si lettori più esigenti.

Questo capitolo possiede un'intensita' unica. È davvero il giusto climax dopo l'accostarsi incerto e progressivo ma splendidamente magnetico di Sandor e Sansa. La scrittura è perfetta. Scorrevole e intensa ma non manierata. Ovviamente speriamo non sia un addio....

Sinceramente ho sperato con tutto il cuore che alla locanda si prendessero pure una stanza, oltre alla cena.
Poi le speranze si sono riaccese quando lui ha fermato il cavallo. Dai, Clegane, scendi e fai il dothraki!
Le aspettative per i prossimi capitoli sono molto calde !
E rimango dell'idea che i nostri uomini/amanti/fidanzati/mariti qualcosa da imparare da queste storie su come farci stare bene ce l'avrebbero...

Molto bella la ripresa della preghiera di Sansa che viene esaudita (salvalo e addolcisci la rabbia che è in lui) che si trasforma in preghiera di nuovo (quando ha visto l'uomo dietro il nostro,è lei che deve essere salvata).
Sandor che galoppa verso il parco degli dei per andare da Sansa è una visione dolcissima che sta rendendo la mia mattinata decisamente migliore.
Mi è piaciuta molto anche l'idea (che avevo letto da qlc parte come una delle possibili interpretazioni della canzone di Sansa) del doppio significato canzone-gemiti e di come ci hai mostrato questo sciogliersi nel cuore di Sandor.
E per una volta pare che il nostro Mastino stia facendo una cosa saggia. Yeah!

Bravo Clegane, prendere Ditocorto per il collo è una piccola, grande soddisfazione per tutti. :)
Hai davvero saputo rendere tumultuosi i tormenti che agitano il Mastino e tesi fino allo spasimo paura e desiderio. Molto coinvolgente!

NO... dai..... che bello!!! Sandor che le dà lezioni di spada. Peccato che Brienne stia sempre lì intorno a ronzare manco fosse una septa... ma dovranno restare soli, prima o poi (segue ghigno malefico e soddisfatto)

Sopportiamo questi episodi di freddezza - che ci riempiono il cuore di tristezza e ci fanno molto male - con coraggio... semplicemente perché sappiamo che dopo tutto sarà più dolce.
D'altronde (e qui sto citando la citazione, sempre che sia possibile farlo *__ç) Water is thought by thirst.

1- Cara Sansa, non sei l'unica ad esserti data della stupida per aver rifiutato di andartene con Clegane... il mondo intero te lo sta ancora rinfacciando.. :)
2- Fossi stata in lei, le braghe gliele avrei tolte al volo, ma è anche vero che io sarei scappata con lui, quindi torniamo al punto uno.. :)

Molto intrigante, è una storia che invita ad essere letta e a continuare

Mi piace molto come stai riprendendo l'idea del libro della confusione di Sansa relativamente al bacio (mai dato, ma che per qualche strana ragione lei ricorda). E Sansa che lo va a cercare e lo porta nella stanza della madre... che palpitazioni :)Tutte sensazioni molto belle.
E poi mi chiedo...ma davvero Martin ci ha regalato questo personaggio - il Mastino - , e fa ricordare a Sansa baci inesistenti, perché finisca tutto sull'altura di un monastero, a scavare fosse? Speriamo di no...

Che gli dei antichi e nuovi benedicano le tempeste!! Sandor incastrato da qualche parte con Sansa non può che avere esito felice. Mi sto già sfregando le mani, pregustando quanto sarà bello indugiare nei prossimi capitoli con le loro emozioni. Bella la tua citazione sul profilo, da Lolita. Uno dei libri nella mia top three (se la lotta con Luce d'Agosto e Il tamburo di latta). Se vuoi aosdisfare la mia curiosità, quale sarebbe la tua lista dei 3 top? Grazie

Questa reunion mi sta già piacendo! Sansa è sempre stata suggestionata da lui e sotto la cenere mi pare stia già sentendole braci...

Mi sono appassionata da poco a questa coppia, ma devo dire che mi fa andare in brodo di giuggiole. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto le parti più romantiche, sopratutto perché non hai snaturato i personaggi, pur aggiungendo giustamente del tuo. Spero di leggere presto ciò che hai in cantiere! :)

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Ok, ora posso dirlo: la fanfiction italiana migliore che abbia mai letto!
E anche se non c'è un 'happily ever after' che in molte abbiamo sotto sotto (e neanche troppo sotto in fondo!) sperato, è un finale che non lascia l'amaro in bocca. Diciamo che lascia molta speranza e altrettanto spazio per sognare un sospirato ritorno; magari quando lui sarà finalmente pronto ad accettare la grandezza di quanto ha scoperto, di quello che sente e che prova...
Una vita di sofferenza, odio, emarginazione lo hanno portato a forgiare un'armatura dura da scalfire; gli ci vorrà forse del tempo per imparare che si può vivere anche senza un'armatura addosso tutto il tempo.

Bella storia, spero di leggere qualche altro pezzo su di loro prima o poi.
Grazie per aver condiviso questo con noi!
(Recensione modificata il 27/09/2017 - 06:59 pm)

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Fine!
Mi mancheranno, ma sei stata coerente con i personaggi fino in fondo.
Forse l'immagine di loro due intorno al fuoco felici e contenti se da un lato avrebbe appagato la fame di lieto fine, non mi avrebbe convinto a livello di coerenza di storia e caratteristiche dei protagonisti, (almeno non così velocemente!).
Quindi, mi ripeto, brava!
Mai banale!
Italiano perfetto e nessun refuso nella digitazione, che denota tanta attenzione da parte tua in quello che fai.
Alla prossima avventura!
Intanto grazie!
Veronica

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