Ma perché finora non hai mai scritto niente? Questa storia è bellissima e tu sei davvero molto molto brava a scrivere, a rappresentare due personaggi complessi come Tristan e Elijah e a descrivere i sentimenti confusi e contraddittori del piccolo Conte!
Ma andiamo per ordine, perché questa tua prima stupenda ff mi ha risvegliato talmente tante emozioni che anch'io devo gestirmele per fare un commento sensato.
Mi piace moltissimo l'immagine di Tristan che dopo l'esperienza del container soffre di incubi notturni e che fatica a svegliarsi, è una cosa che condivido pienamente. E' vero che in teoria i vampiri non dovrebbero avere bisogno di dormire, ma Tristan ne ha passate talmente tante che senza dubbio questa fragilità gli è rimasta. E poi... come sei stata brava a farmi entrare nell'atmosfera strana e surreale del sogno, in cui c'è un piccolo Tristan adorabile che va in cerca delle madeleines... ma che è perseguitato da due occhi neri che lo scrutano e lo fanno sentire insieme spaventato e rassicurato (addirittura mi chiedevo se il piccolo Tristan non avesse avuto già una sorta di premonizione del fatto che avrebbe incontrato Elijah nella sua vita!).
Poi si scopre, appunto, che è tutto un sogno del Tristan che vive con Elijah a Marsiglia, con il suo amante che lo sveglia baciandolo teneramente. Tristan che, ricordando la sua situazione attuale e il rapporto che lo lega a Elijah, è preda di una tale tempesta emotiva da non trattenere le lacrime (lui, di solito così altezzoso e fiero!). Mi è sembrato dolcissimo questo Tristan così fragile di fronte ai suoi sentimenti, che non sa gestirli e quindi, per non mostrarsi debole, adotta prima la strategia di essere ancora addormentato e poi quella della seduzione, attirando Elijah nel letto per una battaglia amorosa. Ma la sua fragilità verrà ancora fuori nel finale, perché davanti alle domande di Elijah il Conte risponde di aver pensato alla mamma (e quale confessione può essere più intima e tenera di questa, considerando anche che Tristan perde la mamma quando è ancora molto piccolo, perché muore nel dare alla luce Aurora) e poi deve ancora ritirarsi in sé stesso per mettere ordine nel tumulto di sentimenti che lo agitano, i dolci ricordi dell'infanzia e la consapevolezza di un meraviglioso presente accanto all'uomo che ha amato da sempre. Adoro questa apparente contraddizione di Tristan, da un lato arrogante e altezzoso Lord della Strix e dall'altro un giovane fragile che deve imparare a gestire i sentimenti che lo assalgono! <3
La scena della colazione, poi, è insieme divertente e dolcissima! Mi è piaciuto tantissimo il particolare della J, che Tristan enfatizza tanto più quanto più vuole ottenere qualcosa... è un modo adorabile di manipolare e ancor più adorabile è quando fa il ragazzino viziato che si lamenta della colazione ormai fredda, finché Elijah non si arrende e lo porta a fare colazione fuori! Mi è sembrato davvero di vedermeli davanti agli occhi, innamorati, felici nel loro prendersi in giro, provocarsi e battibeccare. Meravigliosi e unici come solo loro sanno essere!
Davvero complimenti per questa storia, e adesso ti riempirò di incoraggiamenti perché sei davvero bravissima e mi aspetto che tu ne scriva molte altre! Mi raccomando, non farmi aspettare troppo!
A presto.
Abby |