Recensioni per
Cap. 15: Fire with fire
di Abby_da_Edoras
Ti dirò che questo capitolo non mi ha stupito, Tristan è stato ferito troppo in profondità per riuscire a perdonare Elija perla sua totale mancanza di fiducia. La cosa triste è che sarebbe bastato che l'Originale lo prendesse tra le braccia e lo baciasse per fargli cambiare idea (o forse per rimandare la partenza), ma ancora una volta, Elija cerca di convincersi che, in fondo sia meglo così, che l'amore "giusto" sia quello per Lupasue e che Tristan rappresenta solo un amore malato da cui cercare di guarire al più presto e anche questo lo trovo molto IC. La storia è finita qui o li farai riconciliare? |
Mi hai fatto commuovere! Trascrivo il pezzo perché è troppo bello: "Per un attimo aveva desiderato scatenare la forza esplosiva che sentiva dentro di sé, distruggere il palazzo dei Mikaelson dopo aver trucidato uno per uno tutti i suoi occupanti, seppellirli per sempre sotto le macerie della loro antica abitazione e sputarci sopra, per vendicarsi di tutto ciò che gli avevano fatto, delle infinite sofferenze provocate a lui e a sua sorella. [...] Per qualche istante un odio cieco e furibondo si era mescolato nella sua mente alla consapevolezza che adesso, finalmente, avrebbe potuto avere la sua vendetta e ripagare i Mikaelson di tutto ciò che avevano fatto a lui e alla sua amatissima sorella. La furia della Bestia gli ribolliva nel sangue e fomentava la sua rabbia… Poi, in mezzo a immagini di violenza e morte, nella sua mente si era formata l’immagine del volto di Elijah, il suo Sire, l’uomo che amava e che quella stessa sera sarebbe morto se lui non avesse fatto qualcosa per salvarlo. E Tristan si era perduto nella contemplazione intima di quel volto, era caduto in quelle iridi nere e profonde fino a smarrirsi e a sentire che ogni rancore, ogni violenza, ogni desiderio di vendetta si dissolveva pian piano". Credo che sia uno dei passaggi più potenti che tu abbia mai scritto! |
Cos`è questa storia delle ossa di inadu e perchè non poterono essere eliminate? O.o |
Io sono commossa 😍😍 non so bene se riesco a spiegarlo a parole ma quando Tristan si è rivolto a elijah spezzato dal dolore, mi stavo commuovendo e anche quando Elijah gli ha chiesto perdono. 😍😍😍 Poi è arrivato Marcel e devo ammettere che è stato divertente Non lo so, mi sono immaginata lui che parla con Elijah che non lo |
Questo racconto è davvero quello della svolta, perché per la prima volta Elijah è consapevole dei propri sentimenti. E fa male, fa male a lui ma anche a me, che comunque soffro per ciò che lui prova. |
Parto dalla fine: mi si è stretto il cuore per Elijah, forte. Mi sono sentita male per lui, perchè conosco il suo tormento ed è proprio da lui, perfettamente IC, l'Elijah che si sacrifica, che sacrifica quello che lui vuole davvero per quello che secondo lui è giusto per la persona che ama. Lui sacrifica tutto, sacrifica l'ultima speranza di felicità vera e piena accanto all'unica persona che lo ama esattamente com'è, l'unico che accetta l'uomo e il mostro. Mi ha straziato. Ma nello stesso tempo trovo che sia una soluzione molto plausibile e molto IC per entrambi. Anche se mi ha fatto male come un pugno in faccia. |
Quella frase "sapevo che gli Antenati non potevano sbagliarsi" mi ha fatta respirare di sollievo. E' quello che penso io, ogni volta (non degli Antenati, ma di Tristan). Del fatto che scegliere lui è scegliere un alleato fedele, un uomo leale e "di parola" (come lui stesso dichiara), E' quello che vorrei pensasse anche Elijah. C'è una ragione per cui questa prima parte mi ha colpita tanto. Anzi, più di una. Mi colpisce la precisione asciutta e infallibile delle tue descrizioni. Ogni sfumatura del tormento di Tristan viene sviscerata in poche righe, ogni parola ha un peso calcolato, perfetto. E poi la corrispondenza esatta del nostro pensiero su di lui: Tristan è affidabile perché sa controllarsi. E sa controllarsi perché ama. Mi sono chiesta tante volte cosa sarebbe stato di un qualunque vampiretto che avesse passato quello che ha passato lui. Sareppe impazzito. Tristan no, Tristan sa resistere e calcolare le sue forze, sa dominare le sue passioni quel tanto che basta... ma mai abbastanza da non sentirsi in balia del proprio Sire. Elijah è il suo punto debole e la sua forza. Elijah l'ha scelto, nessun autore mi convincerà del contrario. L'ha scelto perché Tristan era capace e degno di "interpretarlo". Perché segretamente lo ammirava. Mi sono figurata tante volte un confronto con Kol. Il fratello più piccolo che rinfaccia al maggiore: "Ma certo, io non sono come la tua perfetta creatura!". Intelligente, forte, "controllato". Tutto questo non è stato semplice per Elijah da accettare: la vita sembrava aver tracciato un certo sentiero, il destino sembrava andare in una certa direzione. Famiglia, dovere. Prima la sicurezza, e poi possibilmente una riconquistata rispettabilità. Poi è arrivato Tristan... |
Eccomi qui. Innanzitutto, devo dire che la tua storia è molto interessante e prende sempre più campo dentro di me, mi piace da matti il fatto che tu riesca a seguire il filo della storia e poi cambiarlo e modellarlo secondo le tue intenzioni. Non so se riesco a far passare questo concetto. Ma mi piace moltissimo il modo in cui modelli la storia, i personaggi, le ambientazioni. Emotivamente parlando sembra che il paletto di spine lo abbiano conficcato nel mio cuore. Mi fa una tenerezza incredibile Elijah. All'inizio ha una reazione, ma poi capisce e a quel punto tra dolore, paura, rimorso non ci capisce più nulla e nemmeno io. |