Recensioni per
Principesse smarrite
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/12/17, ore 03:47

Oddio Kan, lo sto dicendo per tutte le tue ultime storie lo so ma…
Quanto ho amato questa storia, quanto mi ha fatto felice!

Una storia su Numenor, sulle donne di Numenor, e nella quotidianità, nelle campagne!
Piena di tutti quei dettagli piccoli e grandi che io adoro, e non solo: come sempre, hai scovato e raccontato quello che c’è dentro, dietro e attorno alle vicende raccontate nelle storie che conosciamo. Le persone coinvolte in ogni vicenda sono tante, più di quelle che vengono alla luce nelle cronache, e vedere anche loro cosa facevano, come la pensavano, che parte hanno avuto, come hanno vissuto quei momenti è meraviglioso!
E io ti ringrazio mille volte per questo!
E comincio a pregarti già da qui di scriverne altre di storie come questa, ancora e ancora, su tutti quei tanti personaggi che c’erano e hanno fatto la loro parte, che avevano un’opinione di sicuro e su cui io sono immensamente curiosa!


E ora provo a recensire questa storia stupenda, anche se non so da dove cominciare, vorrei commentare e scuoricinare e adorare tutto senza inizio ne fineee! Ok.

Riallacciandomi a ciò che dicevo sopra, la prima cosa che ho adorato è l’atmosfera. Mi è sembrato davvero di essere lì, in campagna, in mezzo al verde e agli alberi da frutto, con i profumi, la luce che c’è in campagna (tra l’altro il ciliegio e il fico sono alberi a cui sono affezionata, per cui sono ancora più contenta di averli trovati qua!).
È proprio quello che mi piace sempre immaginare quando penso a numenor in questo periodo: pace, tranquillità, alberi ovunque, e tutte le vicende e gli intrecci e i problemi di una vita senza guerre ne grandi cataclismi. Non meno importanti o meno in grado di cambiare la storia, ma con un sapore totalmente diverso dai grandi eventi.

La seconda cosa che ho amato alla follia sono le dinamiche tra le varie persone. Come hai raccontato in una sola OS tutte queste famiglie che si sono unite, divise, intrecciate, come ogni componente si sia legato ad alcuni e non ad altri, come vengono viste o malviste queste vicinanze o distanze.
Tutto questo però senza che niente sembri pettegolezzo o simili. Le persone citate emergono dai racconti di Irilde e Almiel e incuriosiscono, viene voglia di sapere le loro motivazioni, viene voglia di conoscerli meglio tutti, in poche parole.
E io amo tutto questo, soprattutto perché tutti i personaggi citati mi incuriosiscono tantissimo da sempre!

Ma restituisco subito il posto d’onore alle due protagoniste, che le ho fatte aspettare anche troppo XD!
Fantastiche, tutte e due!
Prima di tutto, ho apprezzato la tua idea di fare di loro una coppia! Mi fa piacere vedere una storia femslash, e in questa tu hai saputo delineare un rapporto meraviglioso e dolcissimo tra Irilde e Almiel!
La complicità che c’è, come si guardano, come intuiscono i pensieri l’una dell’altra e la semplice felicità e serenità che traggono dallo stare semplicemente vicine a mangiare fichi: proprio il bello di una coppia, quello che rende una coppia veramente unita e speciale!

Il fatto poi che loro abbiano riconosciuto il loro amore e lo abbiano portato avanti, stando insieme, incontrandosi e cercandosi quando ne hanno voglia e bisogno è ancora più bello!
La titubanza che ricorda di aver sentito Irilde la prima volta che ha capito di amare Almiel mi ha intenerita tantissimo: non si è mai preoccupata se sia giusto, se sia sconveniente, se sarebbe stato accettato. Come tutti gli innamorati, era preoccupata del fatto che Almiel non la ricambiasse, e, come non può non essere, la gioia che ha provato nello scoprire che invece anche Almiel la amava è una gioia che la accompagna ancora.
Mi commuove davvero tutto questo!

E ho la sensazione che anche per Almiel sia stata la stessa cosa: Irilde è la persona che la rende felice, e scoprire di amarla e di essere ricambiata deve essere stata anche per lei un’emozione speciale.

È una figura davvero particolare quella di Almiel: una donna dolce, pare anche piuttosto timida, a giudicare dalla fatica che fa a parlare con la nipote, per esempio.
Eppure anche lei dimostra la sua pacata decisione non solo nelle sue opinioni, che sono ben chiare, ma anche in altre piccole cose: lo stile solo suo, con questo velo che mi ha colpita subito, e persino in cose apparentemente insignificanti come il modo in cui mangia i fichi.
Timida sì, ma con una sua personalità che penso sia tutta da scoprire.

Irilde dal canto suo è… Un albero XD!
Tranquilla e serena tra i fichi della sua casa, che riflette su quella sua famiglia complicata.

È interessantissimo ripercorrere tutta la vicenda di Aldarion ed Erendis, e non solo, attraverso i ricordi che ne ha lei.

E ancora più interessante è il modo in cui guarda e riflette su ognuno.
Non addolcisce la pillola per nessuno, ma guarda oltre con tutti, cercando di capire cosa c’è dietro alle scelte di ciascuno.
Tiene aperte tutte le possibili spiegazioni, cercando di non giudicare troppo.
Questo mi piace proprio tanto!

Per esempio Ancalime: nemmeno a Irilde piace questo suo modo di comportarsi, il suo essere irresponsabile e lunatica.
Ma le riconosce di aver avuto una pessima situazione famigliare e le da comunque il beneficio del dubbio, provando a ipotizzare che questa sua fuga sia per una buona causa e non per capriccio.
Anche se da questo sano dubbio parte il suo progetto puramente politico, resta comunque il beneficio.

E ancora di più mi colpisce il modo in cui Irilde pensa a Erendis: ha capito veramente quanto Erendis si trovi bene tra le donne non solo per una questione di dispetto verso il marito, ma per una sua profonda ricerca di sicurezza e di comprensione sincera, che può trovare solo da altre donne perché gli uomini, tutti, non sarebbero mai in grado.

La visita di Irilde a Erendis è una bellissima idea a cui non avevo mai pensato, e che mi piace, mi piace tanto!
Ci sta perfettamente, e il confronto tra le due, anche se viene appena accennato, è stupendo.
Per quanto Erendis si sia fatta tutta una sua idea su Irilde, e Irilde glie la lasci coltivare, comunque è bello pensare a Erendis che trova un’altra donna indipendente con cui non ha paura di passare il tempo.
Anche se non ha curato la sua solitudine e la sua amarezza, forse l’ha attenuata un po’ e questo è bello da pensare!

E penso che Irilde abbia anche capito non solo la motivazione profonda dell’avversione di Erendis per gli uomini, ma anche un’altra cosa: il suo scetticismo riguardo l’amore di coppia, di qualsiasi tipo sia.
Ho la sensazione infatti che se anche Erendis venisse a sapere del fatto che Irilde ama Almiel, non le biasimerebbe in quanto entrambe donne, né le approverebbe di più, ma sarebbe indifferente perché lei non vuole più saperne d’amore. Il suo amore residuo lo ha dato alla figlia, e ai suoi genitori in parte, e ha cresciuto la figlia mettendola in guardia sul matrimonio, riuscendo nell’intento, tra l’altro.

Perché anche Ancalime vede la vita di coppia come un piegarsi a compromessi, cosa che lei non può e non vuole accettare in nessun modo.

Irilde tutto questo lo ha notato, e mi è piaciuto come sei riuscita a presentare queste tre donne e le loro differenze!
Irilde dal canto suo non ha nulla contro gli uomini né ha bisogno di evitare di cedere a qualcuno piuttosto che a qualcun altro.

Lei ha trovato l’amore, ama la sua famiglia e adora suo nipote. È felice della sua vita così com’è, e delle cose così come sono.

Però, in quanto donna, si rende conto di tante cose, riguardo a Erendis, riguardo Ancalime, riguardo forse ad altre figure e altre dinamiche della popolazione femminile di Numenor.
Tra cui l’importanza della nuova possibilità di avere una regina regnante, e quanto questo potrebbe permettere alle donne di reggere molti più fili, di avere più voce in ciò che succede rispetto a quella che hanno avuto in passato, fforse.
Se Almiel, da quel che mi pare di intuire, vuole ancalime sul trono anche per questioni di preferenze verso la sua famiglia, Irilde penso lo voglia perché questa occasione non va sprecata, se è possibile coglierla nel modo migliore.
Se veramente Ancalime sta trovando sé stessa, quindi.
Non le fa piacere “usare” suo nipote e Ancalime, ma la questione è importante.

E a proposito di Hallacar, Irilde che parla di lui da ziona fa davvero tenerezza!
E l’idea di Hallacar così legato a Soronto rende tutto ancora più intrecciato e intrigante, idea fantastica!
Solo che intrecciato vuol dire anche più complesso... Non farà certo piacere ad Hallacar vedere la sua innamorata litigarsi il trono col suo caro amico, e non farà piacere a Soronto vedere Hallacar coinvolto in questo modo.

Vedere Soronto è stato interessantissimo! E anche vedere un altro legame zia nipote… Tra Soronto e Silmarien!
Silmarien! Oddio quanto sono felice che tu abbia inserito in questo intreccio anche Silmarien!
Sono così contenta che anche lei abbia avuto da dire in tutto questo, perché il suo parere non può che essere interessante, visto l’importanza che ha avuto anche lei durante il suo tempo, nonostante non sia stata regina. Se ha finito per diventare una figura importante nella storia di Numenor, mi viene da pensare che non possa non essere stata in qualche modo una figura di rilievo anche durante un cambiamento così importante come il cambiamento della legge di successione.
E tu le hai trovato un ruolo che mi ha sorpresa e colpita, ti adoro!

Silmarien che è rimasta legata anche alle nipoti, e che ha fatto da zia preferita proprio a Soronto.

Verrebbe facile pensare che dovesse essere contenta della possibilità offerta ad Ancalime, ma a quanto pare per Silmarien l’importante non è uomo o donna, ma persona più adatta.
Deve aver visto Soronto più pronto, più interessato a Numenor tutta quanta e non solo ai suoi problemi famigliari.
Approva la legge di Aldarion, ma è come se volesse dire che ora che la legge c’è, non è necessario buttare sul trono la prima principessa che capita. Conta sempre che sia la persona giusta, per lei.
E secondo lei pare sia Soronto.
Anche lei forse ha fatto le stesse valutazioni di Irilde: per quanto sia affezionata a tutti, ha separato la politica dagli affetti.

Oddio, ti prego voglio sapere altro su tutto questo, ho così tante curiosità e ci sono così tante scene e trame che vorrei vedere!
Vorrei vedere Soronto a casa di Silmarien, vorrei vedere Irilde che parla con Nessanie, e tanto altro, tutto quantoooo!

Voglio altri tuoi racconti su questo periodo di Numenore, li voglio ti prego!

E intanto, complimenti, complimenti infiniti e di più per questa storia!
È coinvolgente in maniera incredibile, innanzitutto.
E poi i dialoghi, le dinamiche complesse tra i personaggi: tantissimi fili e caratteri e trame e opinioni da tenere insieme e far funzionare e combaciare e tu ce l’hai fatta, hai creato una sottotrama che si inserisce benissimo in quella che conosciamo e apre scenari meravigliosi!

Le due protagoniste sono caratterizzate in maniera stupenda e anche tutti i personaggi secondari che vengono ricordati o citati, tutti!

Fantastica Kan, stupenda davvero!

Un abbraccio!

Tyel

Recensore Master
30/09/17, ore 10:41

Sempre siano lodati i fichiiiiii!
Ok, scusami ma non potevo iniziare diversamente XD.
Innanzitutto squittisco ed esulto perché avevo un bisogno quasi fisico di leggere qualcosa di bello nel fandom italiano, ormai. E poi continuo a esultare e squittire perché oddio, una femslash! Cioè, meraviglia delle meraviglie.
Ora, abbiamo già parlato infinite volte di quanto sia difficile scrivere femslash nel contesto del legendarium senza creare coppie di ripiego o altre situazioni spiacevoli. Per questo adoro come tu abbia aggirato con eleganza il problema: di Almiel e Irilde non sappiamo una fava se non nomi e parentele, ergo perché no? E niente, posso solo dirti che sono meravigliose. Emerge tutta la delicatezza, la spontaneità, la complicità, la< malizia anche (benedetti fichi, di nuovo XD) e io le amo. Amo queste donne e vorrei rileggerne ancora e ancora, non sai la voglia che avrei di saperne di più a proposito di quel primo incontro sul Meneltarma e di quel che può essere successo immediatamente dopo!
Ok, basta, provo ad andare con ordine commentando la storia, perché qua potrei davvero non finire più.
Allora: già l'inizio è un'immagine potentissima, perché con la visione di Almiel in abito cittadino che spicca nel panorama della campagna numenoreana in quel modo mi sono sentita Irilde. Sul serio, da batticuore. Ma quanto è bella. E quanto è suggestivo il tutto (alberi compresi, che sono quelli che anche io immagino nelle campagne di Numenore).
Almiel poi mi fa una tenerezza infinita, tutta preoccupata e piena di scrupoli per la nipote (ammetto che il mio primo pensiero è stato molto simile a quelli di Irilde: beh? È fuggita? E che fa? È Ancalime, ragazza!) ma Almiel mi ha fatta subito ricredere. A questo proposito, quanto vorrei leggere quel suo discorso impacciato a proposito del non amare necessariamente gli uomini... La sola idea che abbia provato a farlo e quell'impacciatezza mi hanno fatto venir voglia di abbracciarla.
Ma Irilde ha ragione: Ancalime non ama le donne. Se ne sente solo più rassicurata, perché Erendis ha fatto bene il suo lavoro. E devo dire di aver provato una fitta di rabbia verso il pressapochismo di Erendis, che considera Irilde "libera dagli uomini"... Come se l'amore, o il sesso, fossero gli unici legami esistenti. Al di là del fatto che i pensieri di Irilde rivolti al fratello e al nipote mi hanno sciolta (perché lei non prova rancore verso il genere maschile, ha scelto in serenità di amare una donna, ma senza portare odio verso nessuno) mi verrebbe da dire a Erendis che è troppo facile idealizzare e categorizzare in questo modo, ma credo di star giusto un filo divagando. Scusa, Erendis XD.
A parte questo, però, mi incuriosisce il rapporto che potrebbe esserci stato tra Erendis e Irilde, mi piace tantissimo l'idea che Erendis abbia potuto trovare in Irilde, se non un'amica, quanto meno una confidente (voglio vederle insieme, plz).
In tutto questo, il ricordo del primo incontro ra Almiel e Irilde sul Meneltarma: ne ho già accennato sopra, ma l'ho adorato. Primo, perché non avevo mai pensato a canti sacri lassù: sarà che io in genere penso più ad altre epoche, quindi a re che salgono sul Meneltarma perchéé devono, dicono due parole perché sì e poi scendono giù lamentandosi di quanto era impervio il sentiero e certo che l'Uno poteva farlo più basso 'sto sacro monte, eh! Comunque, ho trovato l'idea suggestiva da morire. E il modo in cui Irilde pensa a quel giorno, con una tenerezza infinita, al fatto che non avrebbe mai creduto che Almiel potesse ricambiare... Niente, non ce la faccio. Oltre al fatto che mi apre tutta una serie di domande tipo: ma la loro relazione quanto era risaputa? Quanto ben vista? Ecc. In parte ne avevamo parlato, ma leggerne penso sarebbe altra cosa XD.
E parlando di Ancalime in libertà, non si può far a meno di venire a zia Silmarien, ergo a Soronto. E qui all'amante degli intrighi che è in me sono venuti gli occhi a cuoricino, ma di nuovo andiamo con ordine.
Prima di tutto, Silmarien. Più queste due la vedono come vecchia e bisbetica, più invece io la adoro XD. È vero, forse dovrebbe appoggiare Ancalime in qualità di erede del re e quindi prima regina regnante. Ma chi può biasimarla se trova Soronto più degno? E questo al di là dell'educazione che lei stessa gli ha impartito, così come delle preferenze personali. Soronto è cresciuto con la consapevolezza di poter regnare, un giorno, poi ecco che gli cambiano la legge sotto il naso. Ancalime, grazie alla splendida educazione dei genitori (grazie, Aldarion per non esserci mai stato!) ha il caratterino che si ritrova, con tutte le disastrose conseguenze del caso. E a proposito, adoro che Almiel e Irilde riconoscano le colpe di entrambi e che sappiano essere così obiettive e ragionevoli. Sul serio, trasmettono una calma... Le adoro.
Poi vabbè, Irilde si è fatta venire l'idea del secolo, e quando me ne avevi parlato in teoria la immaginavo una brutta impicciona. Invece qui mi ha intenerita da matti. Mi ha intenerita perché non vuole solo il bene del nipote, ma ha sul serio anche a cuore gli interessi di Ancalime. E un po' mi piange il cuore nel vedere lei e Almiel così speranzose verso Ancalime, non hanno idea di quanto sia profonda l'amarezza che ha dentro... Mi chiedo come si sentirà Irilde dopo lo scherzo delle ancelle... Che poi parlo a sproposito magari, non ho timeline sotto mano e magari sarà già morta, ma se non lo fosse, sarebbe interessante sentire il suo parere (ok, sto facendo la lista dei desideri XD).
L'amicizia tra Hallacar e Soronto poi un po' mi fa stringere il cuore, ma di nuovo ha ragione zia: non sempre amicizia e politica possono andare di pari passo, ugh.
E insomma, un intrigo meravigliosamente congegnato, mangiando fichi. E sui fichi due parole vanno spese senza se e senza ma, perché la malizia dolcissima di quello sbucciare e porgere fichi, per non parlare del miele che cola dalle dita... È tutto delicatissimo, ma fa il suo. Ah, e non mi è sfuggito il fico spezzato, sallo :P sono pessima, lo so!
Bene, temo di non aver detto neanche la metà di quello che volevo dire, e di essermi espressa come una capra il più delle volte... Facciamo che è l'entusiasmo, va' XD. Comunque, hai lanciato tanti di quegli spunti fighi che se non finisci la long vengo a casa tua a picchiarti, trema all'idea della mia immensa forzaaaaaa! :P Seriamente, ci sono troppe dinamiche che meritano davvero di essere esplorate. Se già lo dicevo con i pastorelli e con Contrasto, ora lo urlo a gran voce: SCRIVIIIIIII!
E dopo questa mi eclisso sul serio.
Ci sentiamo per altre vie, a presto!

Mel
P.S.: non avrei mai pensato alla torre campanaria, ma la trovo credibilissima e assolutamente sensata.