Come avevo scritto stamani, mi ci voleva proprio un bel momento di sogni e fantasticherie per ricaricarmi dopo il lavoro, proprio a inizio settimana... ed eccola qui, una bellissima storia ad aspettarmi (stamani ci pensavo con molta curiosità e aspettativa!).
Che angoscia l'incubo di Elijah! Nella mia versione io non l'ho fatto mordere dalla Bestia e quindi non è rimasto chiuso nella bara per tanti anni, ma a pensarci bene di sicuro per lui devono essere stati anni pieni di strazio e di incubi terribili, proprio come hai descritto tu, e non solo per la sorte di Klaus ma anche e soprattutto per il lacerante rimorso del ragazzo abbandonato in fondo al mare... e devo ammettere di provare un certo, malignetto piacere nel pensare che, al tempo, chiuso nella bara, Elijah abbia preso pian piano coscienza della straziante agonia inflitta al povero Tristan (ben ti sta... XD)! E' comunque molto significativo il fatto che il vecchio incubo ritorni a distanza di anni proprio nel momento in cui Elijah "sa" di aver nuovamente abbandonato Tristan. Sì, è vero, Elijah è tornato a New Orleans per un periodo più o meno lungo per occuparsi di faccende di famiglia (ed è bellissimo il modo in cui hai reso questo ritorno, con Elijah "orgoglioso patriarca" e il resto della famiglia che comunque sa di Tristan e lo accetta, con quella simpatica punta di malizia); ma è anche vero che il modo in cui se ne è andato è stato brusco e nel farlo ha ferito Tristan. A questo punto ne è consapevole e quindi ecco tornare gli incubi di quando lo sapeva agonizzante in fondo all'oceano.
Perché il problema non è stato tanto il fatto che Elijah sia dovuto tornare a New Orleans. Il vero problema è che lui ha voluto farlo pesare a Tristan, farlo sentire escluso dalla sua vita in famiglia, e adesso sente il peso di ciò che ha fatto, tanto da sentire l'improrogabile bisogno di telefonargli per parlare con lui.
E... oh, sì, questo devo proprio avertelo suggerito io, un Tristan offeso che fa il vendicativo, risponde con studiata freddezza e accenni sfuggenti quanto sospetti (sì, Elijah se lo meritava proprio! XD). Devo dire che tutta la telefonata è un capolavoro, Elijah e Tristan nel loro pieno splendore di allusioni, ironia, sarcasmo, seduzione, altezzosità e orgoglio, veramente loro al cento per cento in ogni battuta, pausa, respiro. Tristan che vuole ingelosire Elijah, Elijah che vorrebbe rispondergli con battute pungenti e zittirlo subito ma non può... perché la tattica della gelosia si sta davvero rendendo utile. Deliziose le domande sempre più serrate di Elijah (dove vai, con chi sei stato, quando torni... XD) e ti dico che invece a me è piaciuto quel "Daddy" con cui Tristan si è sarcasticamente rivolto al suo Sire, anche perché mi ha dato l'idea che io ho sempre avuto (ma che adesso, forse, ti ho in parte suggerito?) sul particolare che tra i due ci sia una discreta differenza di età. E poi, come al solito, Tristan torna a essere Tristan! Sempre algido e controllato, con Elijah non riesce a tenere la parte più di tanto e tutto il suo apparente distacco si sgretola: domanda se Hayley era presente (che tenero!), gli rimprovera la sua partenza improvvisa e il modo arrogante in cui si è comportato con lui prima di partire, rivela tutto il dolore, la delusione e le paure che questo distacco gli ha provocato. E' così adorabile il piccolo Conte che conosciamo sempre tanto sicuro di sé e deciso fino all'arroganza ma che, con Elijah, ha sempre paura di non essere abbastanza, di non essere amato e voluto veramente. Teme la sua famiglia, teme addirittura un "ritorno di fiamma" con Hayley, teme che Elijah lo consideri davvero quello che "è nato per farlo godere" (quanto deve averlo straziato quella frase buttata là con noncuranza!). E alla fine gli chiede "Ti sono mancato?" gettando via definitivamente la maschera e rivelando tutta la sua paura che il suo uomo gli risponda che no, non gli è mancato, che non ha avuto bisogno di lui. E allora anche Elijah può buttare via ogni maschera e tranquillizzare il suo amante e se stesso con un "ti amo" che vuol dire mille cose e molto di più di quello che dice, proprio perché loro non se lo dicono quasi mai. Sì, Tristan gli è mancato e nonostante la famiglia e gli affetti Elijah non è completo senza di lui, e appena Tristan lo comprende può smettere con la commedia per farlo ingelosire e ammettere che sta andando a dormire. Finale di una tenerezza quasi dolorosa con Elijah che rimane al telefono finché non sente Tristan addormentarsi... ed è come se, così facendo, volesse rassicurarlo e calmarlo, fargli sentire che è lì con lui e che non ci saranno incubi ad attenderlo... perché il fatto che Tristan non sia andato a letto senza Elijah mi ha fatto pensare proprio questo: che abbia avuto paura, che abbia temuto di ritrovarsi prigioniero di un incubo infinito sul container con nessuno che lo stringesse tra le braccia per consolarlo.
Ma non posso concludere la recensione senza aver sottolineato due dettagli che mi hanno particolarmente colpita (in una storia che raggiunge la perfezione assoluta, e non so proprio come fai a scrivere sempre una storia più bella della precedente, sembra impossibile, ma ci riesci ogni volta!):
ho adorato il Tristan che sta sempre più somigliando a quello che io conosco e amo, il "mio" Tristan insieme uomo e ragazzino: uomo nella sua (apparente) freddezza, nel calcolato gioco della gelosia, ma ragazzino quando rivela la sua fragilità, la sua rabbia, la paura di essere stato abbandonato per i Mikaelson o addirittura per Hayley;
mi ha fatto impazzire il Tristan viziato che non si alza prima delle nove (in cui mi riconosco tanto, quando non lavoro è così anche per me!) e anche in questo dimostra il suo essere ancora il giovane figlio del Conte che fa quello che vuole, e anche la deliziosa incoerenza con cui afferma che sta andando a dormire, dopo aver insistito per metà telefonata sul fatto che stava uscendo, che aveva gente da incontrare... anche qui proprio un tenerissimo ragazzino innamorato che finalmente può lasciarsi andare!
Una tenerezza meravigliosa, tanto intensa da stringere il cuore, proprio quello che mi ci voleva per un lunedì! ;-)
Grazie, davvero un regalo inaspettato e preziosissimo!
A presto.
Abby |