Ciao!
Bella storia, dare un punto di vista sia ad Anders, sostenitore della libertà dei maghi e tutto, e di una semplice ragazza comune, senza poteri magici, che come la maggior parte delle persone ha paura di un potere così grande, soprattutto se privo di limitazioni come può essere quello di un eretico. Il breve discorso sulla magia del sangue mostra bene come il popolo abbia una visione semplicistica di questo potere e dei maghi in generale, come se fosse la norma cedere e chiudere contratti coi demoni. Tuttavia, essendo i maghi sempre tentati da esso, Viola non ha poi tutti i torti, dalle sue ore di studio e ricerche, ha tratto conclusioni che per molti sono veritiere. In fondo, con un potere così vasto a portata di mano, chi saprebbe rifiutare?
Anders a sua volta, in costante conflitto con Giustizia, cercando di controllarlo, che prova a spiegare che non tutti i maghi sono malvagi, che tutti hanno diritto alla propria libertà... “Perché dovrei io pagare per qualcosa che non ho mai fatto?” è il succo della questione, sia per quanto riguarda il Rituale della Calma, che proprio per la reclusione che tutti subiscono, il terrore e il pregiudizio attorno a loro.
Viola come personaggio è carino, incuriosita ma al tempo stesso spaventata, incerta se continuare a indagare sull'eretico (in fondo, quante volte capita di trovarne uno così ben disposto alle chiacchiere?)... E spero che la sua timidezza non si metta troppo in mezzo alla sua curiosità!
Bel lavoro! :D
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