Recensioni per
Magma
di Juken

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/03/18, ore 20:12
Cap. 1:

1° classificato al contest "It was always you"

Grammatica, lessico e stile [13.5/15] 
— "Non aveva mai visto degli occhi come suoi che..." → come i suoi. [-0.1] 
— "... che a quanto pare aveva distrutto tutto il piano inferiore." → pareva, sì, anche quello va al passato in quel contesto. [-0.15] 
— "Era alta e bionda ,e prima di essere catturata..." → la virgola è sbagliata, oltre a non rispettare gli spazi va messa dopo la congiunzione e per creare l'inciso. [-0.1] 
— "D’ istinto lui l’aveva abbracciata..." → lo spazio fra D' e istinto va tolto. [-0.1] 
— "... i muscoli fargli male come se gli si fossero stati prima strappati uno ad uno e poi riattaccati." → togli si. [-0.15] 
— "... che ancora tutt’ora non era riuscito a ricostruire la cronologia degli eventi." → so che può sembrare sensato ma mettere un avverbio che indica il presente in un contesto passato è comunque sbagliato; potresti sostituire tutt'ora con a distanza di mesi o qualcosa di simile. [-0.15] 
— "... aveva intimato i suoi sottoposti di catturarlo vivo e di preparare i sedativi." → ai suoi sottoposti. [-0.1] 
— "... se anche un solo capello le sarebbe stato torto." → le fosse stato torto. 
— "Pregò con tutto sé stesso..." → sé seguito da stesso perde l'accento, tuttavia non te l'ho considerato errore, poiché andandomi a informare ho letto che oggigiorno è accettabile anche la grafia accentata; ho comunque voluto appuntartelo. 
In più, gli errori segnalati dall'ex giudice: 
— "Qualsiasi supplizio gli stessero infliggendo non durò a lungo." → le stessero. [-0.15] 
— "In qualche istante avrebbe perso completamente il controllo, lui sarebbe diventato preda faciale dei sedativi e nessuno di loro, ..." → facile. [-0.15] 
— "Era il suo momento di pace in un modo di caos." → mondo. 
• Grammatica [8.5/10] 

Passando allo stile, è pressappoco perfetto. Gestisci in maniera impeccabile proposizioni complesse, evochi scenari e sensazioni attraverso un buon uso delle descrizioni. Il lessico è molto ben curato e mai ridondante. Uno stile che traspare già ben affinato e padroneggiato. 
• Lessico e stile [5/5] 

Titolo [3/3] 
Il titolo è unico e inconsueto, sin da subito crea curiosità. Io stessa mi sono chiesta a cosa potesse riferirsi e, devo ammettere, sono rimasta estasiata nello scoprire il suo significato. Caratteristico di un lato intimo del protagonista, ho trovato la tua scelta la più originale. Un perfetto biglietto da visita. Per di più, il termine che hai usato, magma, rappresenta appieno lo stato d'animo del protagonista per gran parte della storia, la sua rabbia. Un collegamento azzeccato non solo alla trama, ma anche all'introspezione stessa del personaggio. 

Introspezione [10/10] 
Un lavoro superbo. Non c'è solo un'esposizione dello stato emotivo di Naruto, non ti limiti a raccontare di come si sente, ma lo mostri. Porti il lettore a vedere ciò che Naruto ha dovuto subire sulla sua pelle, come si riduceva a star sveglio la notte, il legame che viene a crearsi con il compagno di disavventura. Di come Naruto finisce per considerarsi un mostro. Si vede e si sente attraverso gli occhi del protagonista, le emozioni non sono buttate lì, ma vengono spiegate nella sua nascita e maturazione. Non c'è quindi solo un'esposizione, ma un'analisi e un'evoluzione. Naruto arriva a maturare grazie al profondo rapporto con Hinata, che considera il suo angelo. Anche quando cenna ad un crollo sul finale, è tutto motivato, supportato da emozioni, e coerente. Anche volendo, non riuscirei a trovarci una pecca nel lavoro che hai fatto. Complimenti! 

Gradimento personale [5/5] 
La tua storia rientra fra quelle che mi sono piaciute di più. Mi hai dato modo di affezionarmi col tempo al personaggio di Naruto, di sentirmi triste per le sue sofferenze. Di rallegrarmi per la sua serenità, per poi crollare ancora quando tutto sembra andare per il peggio. Una storia dolce con un contorno amaro. Un amore così puro e incondizionato, raccontato con toni evocativi e crudi a seconda della necessità. Stupenda. 

Totale [31.50/33]

Recensore Master
08/01/18, ore 21:19
Cap. 1:

Buonasera, 
ammetto di sentirmi un po’ in imbarazzo nel scrivere questa recensione; un po’ perché non scrivo un commento da mesi e temo di avere perso la capacità di mettere insieme due parole per formare frasi di senso compiuto, un po’ perché un giudizio a questa fanfiction già l’avevo elaborato, ma avendo dovuto abbandonare il contest per cause di forza maggiore, mi pareva troppo arrogante arrogarsi anche il diritto di usare quelle parole, quella specifica strutturazione del giudizio con conseguente suddivisione dei parametri valutati. Ed infine mi sento ancora terribilmente in colpa per non avere portato a termine questo impegno; gomen’nasai.
Ordunque, l’unico aspetto che mi sono sentita di riprendere dal giudizio antecedente è quello inerente l’aspetto grammaticale: « padroneggi la sintassi, i verbi ed i segni d’interpunzione. L’unica pecca, se così vogliamo chiamarla, che non mi ha permesso di assegnarti il punteggio pieno è da ricercarsi in alcuni piccoli e tutto sommato superflui refusi dovuti, a parer mio, ad una digitazione frettolosa, un momento di distrazione e/o alla stanchezza di tutte le letture che hai effettuato. ». Di seguito ti elencherò le sviste che ho riscontrato, ma ci tengo a precisare che NON sono una maestra (non è mia intenzione fare la maestrina), o una correttrice di bozze, e che non mi reputo un’esperta: tutte le annotazioni che ho fatto sono da prendere con le pinze e da non ritenersi dogmatiche.
 
• […] un’altalena arrugginita e due pezzi di legno marcio che in una vita passata dovevano essere stati delle panchine. → Personalmente, confacendomi anche allo stile adottato, inserirei due virgole a racchiudere “in una vita passata”.
• Da quella ragazza non si aspettava niente di diverso, anzi si chiese come mai non fosse ancora scappata urlando o più realisticamente, come mai non avesse ancora inventato una qualsiasi scusa per girare i tacchi e andarsene. → Personalmente aggiungerei una virgola dopo la “o”, in modo da racchiudere “più realisticamente”.
• Naruto aveva riposto tutte le sue speranze nella possibilità di poter scappare ma il trascorrere del tempo aveva messo a dura prova il suo ottimismo e lui aveva semplicemente finito col pensare di aver capito male. → Personalmente inserirei una virgola prima della congiunzione ma.
• Qualsiasi supplizio gli stessero infliggendo non durò a lungo. → In questo caso il soggetto è femminile, infatti ci si sta rivolgendo a Scarabeo, la Numero Sette, quindi è più appropriato usare il pronome personale femminile le.
• Era alta e bionda e prima di essere catturata doveva essere stata sicuramente una donna bellissima ma quel calvario l’aveva consumata e resa più simile ad uno spettro che ad un essere umano. → Personalmente inserirei una virgola prima della congiunzione e, inoltre – confacendomi allo stile – racchiuderei “prima di essere catturata” fra due virgole.
• Aveva così messo in pratica ogni tecnica di meditazione conosciuta, aveva eseguito alla lettera ogni esercizio per contenere la sua forza mentre lei incitava i suoi progressi e lui si beava della sua compagnia. → Personalmente inserirei una virgola dopo “forza”.
• In qualche istante avrebbe perso completamente il controllo, lui sarebbe diventato preda faciale dei sedativi e nessuno di loro, […]. → Suppongo volessi dire ‘facile’.
• Era il suo momenti di pace in un modo di caos. → In questo caso, invece, suppongo intendessi ‘mondo’.
 
Prima di iniziare con la recensione, devo confessarti che il tuo nome non mi era nuovo, infatti quando ti eri iscritta al contest mi era venuta in mente una fanfiction di tre capitoli che avevo letto verso aprile/maggio, tuttavia non volevo fare una delle mie solite gaffe, quindi ho preferito tenere per me questa sensazione. Ed invece avevo ragione; tu sei l’autrice di “Exit Music”, colei che mi ha indotta a bazzicare nuovamente nel fandom alla ricerca di qualche buona NaruHina, arigatou gozaimasu (). Ehm, tralasciando i miei discorsi strampalati e privi di alcun senso logico, mi accingo a farti l’ennesima confessione: questa è stata, fra le storie partecipanti al contest, una delle mie preferite – insieme ad una OS del fandom di Detective Conan –, infatti si è guadagnata immediatamente un posto nell’omonima lista.
Dunque, oh-my-gosh perché devo essere così seria?, per quanto concerne il punto di vista stilistico potrei riassumere tutti i miei pensieri con un semplice: mi sono innamorata. Ebbene sì, sono innamorata del tuo modo di scrivere. Lo stile, il lessico, l’impostazione, l’impaginazione… tutto. Tutto è così perfetto che mi viene da piangere, again. A parte qualche piccola svista, ho trovato veramente piacevole la lettura; sei riuscita a coinvolgermi sin dalla prima frase – incisiva e promettente al contempo – continuando a mantenere vivo il mio interesse sino alle ultime parole, e quando la storia è finita sono rimasta scioccata perché mi ero immersa così in profondità nelle parole che speravo, invano, non finisse mai. Le parole adoperate portano il lettore ad immaginare le scene, quasi come se stesse capitando tutto dinnanzi ai suoi occhi: Naruto che annusa l’aria e capta l’odore di cannella, margherite e viole, Naruto che si avvicina alla mia Hina-chan, Naruto che rimembra i giorni passati rinchiuso nella sua stanza, Naruto che ricorda le morti, i discorsi, le amicizie, Naruto che ricorda il momento in cui è potuto scappare e tutto questo lo contrappone alla situazione di stasi che sta attraversando adesso. Ho amato il modo in cui hai fatto continui riferimenti alle vicende del Manga e come sei riuscita ad amalgamarli alla perfezione con la vicenda che stavi raccontando; i numeri, i nomi in codice, quei pochi ricordi che avevano i prigionieri, il modo in cui è scappato Polipo, la trasformazione del biondo e persino il tocco delicato di Hinata sulla sua gota, aaaawn ~.
Aaaaaagh, non so nemmeno da dove iniziare a commentare, sigh. Mi è piaciuto il modo in cui hai fatto incontrare i due ragazzi, l’altalena centra sempre, è stato tutto così delicato, così perfetto. Naruto, caratterizzato egregiamente come la Hyūga, deve avere spaventato non poco la ragazza, anzi, più che spaventato, deve averla sorpresa; insomma, non è roba da tutti i giorni venire fissati da una distanza ravvicinata, precisiamolo, da due iridi color cielo. Chiunque al posto della corvina sarebbe arrossito e Hinata è stata pure così gentile da offrirgli uno dei biscotti che aveva sfornato; concordo con l’Uzumaki, potrebbe darsi alla pasticceria qualora i suoi piani sfumassero. Ho apprezzato come pian, piano, sia venuto a conoscenza delle innumerevoli sfumature della ragazza e di come quest’ultima sia entrata nel suo cuore, al punto tale da raccontarle cosa gli fosse successo, esporsi temendo persino di venire respinto. Ma Hinata non è come gli altri, lei con le sue iridi color perla vede altro, vede oltre la persona, il muro che accerchia gli esseri umani e con una dolcezza che è solamente sua riesce a convincere Naruto che lui non è un mostro e mai lo sarà. Inoltre ho particolarmente apprezzato la sfumatura romantica che hai dato alla storia, ti dirò, da amante del genere romantico sono passata ad odiarlo quasi e notare che nel tuo scritto c’era il giusto equilibrio, senza eccedere troppo, mi ha fatto amare ancora di più questa fanfiction, Il palmo di Hinata che si posa sulla guancia del biondo ricordandogli che non è un mostro mi ha fatta sciogliere, anche perché ha avuto il potere di fare calmare il ragazzo.
Un altro elemento che ho amato riguarda il continuo riferimento al titolo; Magma. Magma come l’eruzione iraconda che prende il sopravvento nell’animo del ragazzo, magma come le bolle rossastre che cominciano a ricoprirlo trasformandolo ed esplodendo come fossero bolle di lava, appunto, che si ergono sulla superficie bollente.
Ho apprezzato anche come ci hai mostrato la prigionia del biondo, come egli abbia interagito con i suoi compagni, come pian piano i ‘farmaci’ somministrati hanno iniziato a fare effetto, come pian piano la rabbia abbia cominciato a fuoriuscire e come all’improvviso sia comparso Jiraiya a salvarlo, facendolo ‘evadere’. Ho inoltre gradito le descrizioni dettagliate delle varie stanze, delle luci così abbaglianti da fare parere tutto bianco, dei carcerieri che venivano a prendere i carcerati e dell’uniforme che indossavano, sangue o nuvola rossa che sia fa sempre impressione.
Che dire poi dell’introspezione? Miseriaccia, sei riuscita a farmi venire i brividi e a farmi piangere, aka sentiti in colpa. Scherzo! Cioè non devi sentirti in colpa, anzi. Sinceramente non riesco nemmeno ad esprimermi, non riesco a trovare le parole adatte per descrivere quello che ho provato non solo alla prima letta, no-no, ma anche alle lette successive; sì, sto cercando di imparare a memoria il testo sei stata semplicemente perfetta, capace di creare empatia con il lettore sin da subito, facendolo immergere nella storia, facendogli scoprire le radici in cui affondava l’inchiostro impresso su una pagina bianca, facendolo divenire un tutt’uno con i personaggi. E niente, non posso fare altro che inchinarmi dinnanzi a te.
Oddio, sono sicura che mi sto dimenticando di qualcosa, però non vorrei nemmeno diventare soporifera quindi concludo dicendo che la tua storia mi è piaciuta veramente tanto e che, quando avrò tempo, passerò a sbirciare i tuoi altri lavori.
 
Himeko

Recensore Master
22/10/17, ore 15:48
Cap. 1:

Ciao!
Devo farti i miei complimenti: la storia mi ha coinvolto molto.
Poi ho anche una particolare fissa per i fiori ultimamente, quindi la tua storia casca a pennello tra le mie preferenze.
Hinata è stato uno tra i personaggi ad avere un grande cambiamento, ed è proprio come l’hai descritta tu.
La sua dolcezza e purezza che riescono a risollevare Naruto dal suo passato doloroso e incompleto.
E Naruto, che finalmente riesce a trovare qualcuno che lo apprezzi, che non lo veda più come un mostro.
Mi piace il tuo stile, le descrizioni, la caratterizzazioni... tutto.
Ti faccio ancora i miei più sinceri complimenti.

Vera 🌸

Recensore Master
11/10/17, ore 15:55
Cap. 1:

Ciao!
Devo davvero farti i complimenti questa OS, davvero meravigliosa, la aggiungerò con piacere alle preferite.
Hai saputo mischiare perfettamente la speranza, rappresentata dalla nostra dolce Hinata, alla malinconia, associata al passato orribile di Naruto.
La dolcezza di Hinata che prepara i biscotti a Naruto è qualcosa di troppo puro e prezioso, e ancor di più l'abbraccio che l'Uzumaki le riserva. Per non parlare poi del senso di colpa di Naruto e la paura che lei possa vederlo come un mostro, ma Hinata, sorprendendolo, si schiera senza alcuna paura di fronte a lui.
Meravigliosa, davvero.
Mezzosangue230

Nuovo recensore
11/10/17, ore 00:43
Cap. 1:

È la prima volta che commento, anche se sono iscritta da un po' di tempo. La tua storia è talmente bella che mi ha spinto a lasciare un commento. Davvero complimenti.