Recensioni per
Il bikini maledetto
di Fede883

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/03/18, ore 00:02

Caro Federico, dopo diversi mesi che tengo a "caldo" (accantonato si intende) questo racconto trovo adesso il tempo per leggerlo anche perché dopo "Il bikini maledetto" hai cominciato a sfornare racconti come se fossero pizze e ti sono stato dietro perlopiù con le successive pubblicazioni.
Se non erro dopo questa recensione mi metto in pari con tutta la tua attuale pubblicazione e mi rimangono soltanto una quindicina di capitoli de "Anestesia cosciente" e il tuo piatto forte "Amiche infinite" di cui spero di poter leggere entrambi al più presto e lo farò come sempre appassionatamente e con piacere.
Ti confesso fin da subito che quest'horror/thriller è uno dei tuoi lavori nonchè uno degli scritti più assurdi mai letti qui su EFP che riguardano i due generi citati cioè che si coniugano insieme, credo che tu abbia scelto il colore bianco poichè si potesse "dipingere" meglio di rosso...non è così?
Adesso so che se un giorno dovessi regalare un bikini alla mia amata River Rose di certo non sarà bianco, nossignore ma azzurro anche perchè so di certo che è il suo colore preferito. :D
Rimanendo in tema di confessioni, questo tuo componimento è stato scritto nel periodo in cui ti facevo ripetitive annotazioni, osservazioni e considerazioni sul tuo modo di scrivere e ahimè con "Il bikini maledetto" idem per via della punteggiatura che appare imprecisa con dei refusi abbastanza presenti, l'effetto pappagallo nonchè in certe righe c'è una cura dozzinale a livello narrativo di cui la storia a volte tende ad avere dei buchi che fanno acqua in più punti e non lo dico giusto perchè nel racconto si menziona il mare e soprattutto la piscina dove la maledizione prende vita fin da subito.
Allora, visto menzioni che la vicenda assume dei contorni da film di serie D allora mi permetti in senso positivo etichettare "Il bikini maldetto" un racconto trash horror/thriller?
Inutile negarlo, ci sono a mio avviso dei chiari richiami cinematografici di cui so di certo che sei ghiotto come il sottoscritto, evidentemente dopo averne visti tanti ne hai tratto questo curioso e incosueto racconto, sembra una misto di quei film anni ottanta di genere, di nazionalità italiana/americana/spagnola e giapponese in cui determinati oggetti (in questo caso il bikini) giustificano la storia dove oggetti intrisi di maledizioni o dannazioni portano fuoco e fiamme oppure morte e sangue, ma per la fortuna di Ginevra e Martina, nessuna delle due ci lascia le penne al massimo ci rimettono il costume da bagno, in primis il bikini e tanto tanto tanto terrore alla Ruggero Deodato (regista italiano) con del gore tra il psicologico e fisico, di più la prima cosa in quanto il costume da bagno è stato "oggetto" perlopiù nonchè con molta probabilità di allucinazioni per tutti i presenti specie per l'interessata.
Trovo curioso che Ginevra nonostante il bikini apparisse imperfetto per via delle bruciature e nonostante nell'armadio ne avesse tantissimi, abbia deciso di indossarlo lo stesso, di solito le donne sono schizzinose, però a quanto pare esiste sempre l'eccezione.
L'incipit l'ho trovato aderente alla storia tuttavia poteva essere reso con più cura e più attenzione, non dico di allungarlo ma perlomeno di renderlo più "infiammante" cioè più accattivante.
La scena di sesso tra Ginevra e Ricky mi è piaciuta più di tutte, durante il loro amplesso la maledizione comincia a mettersi in mostra reclamando la sua origine malefica per cui mischi dell'eros con il già citato orrore, immagino la paura, lo stupore e l'incredulità, anch'io come il ragazzo mi sarei preso dal panico, del resto non è una cosa che capita tutti giorni il sangue sull'ombelico e in particolar modo tutto il (sanguinoso) resto.
Il susseguirsi assume dei contorni sempre più atipici, il fatto che coinvolge anche altre persone, al lettore a momenti fa pensare che Ginevra stia sognando, insomma come se la storia avesse del surreale grandguignolesco.
Finale a mio avviso tra il simpatico e il liberatorio, gli oggetti che si ripropongono dopo 3000 madonne è un classico e in un certo senso sganci un finale “aperto” che sembra fatto apposta per suggerire un nuovo capitolo.
Fede, che altro dire?
Questo racconto mi ha piacevolmente intrattenuto al di là delle imperfezioni riscontrabili, hai scritto senz'altro racconti migliori ma ciò non toglie che ti sei impegnato a presentare una storia inaudita, per cui la bandierina verde riguarda anche questo, un racconto che se il lettore non lo prende troppo sul serio tra l'altro appare pure gagliardo.
Valente racconto tutto sommato, magari vedi in futuro di aggiustarlo, non dico di rielaborarlo di sana pianta ma di limarlo, sistemarlo e fargli un lifting dove occorre.
Attendo una tua recensione su "Elogio alla Margherita", "L'alzabandiera" e "Mini raccolta di aforismi di Hiroshi84" ovviamente quando lo desideri e se ti va.
Buonanotte amico mio!!!

Recensore Veterano
02/12/17, ore 17:16

Appena ho letto "bikini maledetto" nel titolo sono andata qui a leggere la storia e ho capito tutto. Ho un bikini bianco, mi devo preoccupare? Vabbé, comunque devo dire che la tua storia ne mette, di ansia, soprattutto come hai descritto quel che succede alle amiche quando vengono colpite dalla maledizione! Bravo, molto bravo, anche questa tua storia mi è piaciuta molto! Ok, adesso vado, a presto!