Ehm… ciao!
Mi hai detto tu di cominciare con qualcosa di breve… Sì, tu intendevi “una recensione breve”, ma se leggo una drabble (che, a dire il vero, ho letto un paio di giorni fa), potrò tentare di analizzare qualcosa in più e scrivere più di due righe. Spero! Quindi seguo il tuo suggerimento.
(Confesso una cosa: mi sto ispirando al gioco per riuscire a lasciare due parole sensate… è troppo che non recensisco, perdonami!)
Titolo.
Hai scelto un titolo da brivido. Se dovessi basarmi solo su quello, mi aspetterei una storia paurosa, violenta, “rossa”. Ma poi, leggendola, ho cambiato idea. Penso che il titolo sia perfetto. Una sorta di “occhi per occhio”. Vendetta.
Adoro anche l’iniziale in rosso!
Sherlock.
Come sai, non conosco la serie, e non ho la benché minima idea di chi sia questo Sebastian Moran! Fortuna che internet è corso in mio soccorso. (Gh)
La storia.
L’ho trovata molto ben scritta, anche se più distaccata rispetto al tuo stile. Più… fredda? Come se ti fossi seduta cercando di placare qualche pensiero, e avessi cercato di trattenerti. Non so se sono riuscita a spiegarmi… In ogni caso mi è piaciuta tantissimo.
(A quanto pare la donna non aveva carenze di ferro, lol)
Allora, non vorrei sbagliare, ma Moriarty è morto. Due anni prima. Guarda, ho il terrore di aver capito male. -.- E mi sembra che ci fosse qualcosa di più tra loro, che non fossero semplici “complici”… E adoro il modo in cui l’hai descritto!
Nonostante sia solo una drabble, sento cosa prova Sebastian, so che cerca vendetta per la morte dell’amico. So che sta uccidendo una donna, tutto per sapere dove si trovi Sherlock.
Ho apprezzato tantissimo i dettagli (sai che li amo), soprattutto quel “lo aveva lasciato senza un biglietto”, come se lo avesse fatto volontariamente, come se se ne fosse semplicemente andato.
Mi è piaciuta moltissimo, e sono spiacente di essere di così poche parole. Davvero.
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