Sono tornata! :D Questa è la seconda recensione che scrivo in assoluto, e la prima era dedicata al capitolo precedente di questa storia. Non ero sicura che avresti scritto effettivamente un continuo, per cui dentro di me non volevo darmi false speranze... Quindi non puoi minimamente immaginare come sono saltata dalla sedia quando sono entrata nel sito e ho visto che avevi pubblicato il continuo, non ci potevo credere! Sono davvero riconoscente dell'esistenza di persone come te, che trovano il tempo di inventare queste storie e scelgono di condividerle con gli altri per il puro piacere di farlo, un milione di volte grazie per questo!
Ma tornando alla storia: che dire, adoro il tuo modo di scrivere, la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione dei toni di Moriarty, i suoi ragionamenti... trovo che sia tutto estremamente fedele al suo reale modo di fare, e ciò facilita enormemente l'immaginazione della scena. Quando poi ho capito che avevi scelto di far parlare finalmente Sherlock, proprio come io avevo consigliato nella prima recensione, non ho trattenuto un urletto di eccitazione! Probabilmente ne avevi già l'intenzione da prima, ma il punto è che sono contentissima del fatto che stai prendendo proprio la direzione in cui speravo io. All'inizio la sottomissione di Sherlock mi ha un po' spiazzato, non me l'aspettavo... pensavo non fosse molto da lui. Mi immaginavo che lo insultasse di più, che dimostrasse maggiormente il suo ribrezzo/disprezzo, insomma... che dimostrasse più odio piuttosto che paura, almeno esternamente (perchè la paura ovviamente ci sta tutta!): mi aspetterei un disperato tentativo di Sherlock di trattenere questa emozione con tutte le sue forze pur di non mostrarsi debole di fronte a Moriarty, e sì, certo... probabilmente non ci riuscirebbe come vorrebbe, data la posizione di superiorità fisica e psicologica di cui si approfitta il suo rivale. Questo porterebbe ad uno Sherlock furiosamente frustrato per quella tortura emotiva a cui non può sottrarsi, e soprattutto per quell'innegabile piacere misto al dolore e all'umiliazione.
Questo è tutto ciò che ho pensato all'inizio, quando Sherlock sembrava completamente sconfitto e passivo. Poi... è arrivata la reazione. La svolta che mi ha fatto cambiare prospettiva. E lì ho ricominciato a sperare che non fosse finita in maniera così semplice. Data la situazione estrema, ci può stare qualche momento di debolezza perfino da parte del nostro detective, in fondo anche lui è umano... Ma a parte questo, Sherlock rimane Sherlock, e se proprio deve soccombere e impazzire, che lo faccia in grande stile! Proprio come vuole quel grande pazzo di Moriarty... In caso contrario, di sicuro commenterebbe con un "Noioso..." :P No, a parte gli scherzi... In ogni caso sono fiduciosa delle tue scelte, qualunque esse saranno, sei un genio e non vedo lora di leggere il continuo! Spero che avrai il tempo per pubblicarlo il prima possibile, per la mia gioia! :D Grazie del tuo tempo, scusa la lunghezza e... Ma sì, a prestissimo! ;)
Ps. Sarebbe interessante anche se quella benda che Sherlock ha sugli occhi venisse tolta più spesso, se non definitivamente man mano che si va avanti con la trama: oltre al confronto verbale, il contatto visivo tra loro due, che sia forzato o meno, è un elemento psicologico che non sottovaluterei e su cui forse si potrebbero costruire diverse cose. |
