Recensioni per
Se avrai nostalgia, ci sarò.
di YellowSherlock

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/10/17, ore 10:17

Nonostante l'avvertimento drammatico e il tono struggente di tutta la storia, io non mi sento di definirla con un finale triste o di credere che le cose andranno esattamente come nella serie. Magari sì, o magari John deciderà di andare a Baker Street e affrontare Sherlock. Certo, ora è sposato e tutto risuona di "troppo tardi" fin dalle prime righe, ma un matrimonio è solo un contratto. Questo lo dico perché ho un animo ottimista e mi piace sperare che le cose si risolvano sempre per il meglio. Ciò, ovviamente, non leva alla tua storia quel tono drammatico che c'è fin dalle prime righe. Ambientazioni con toni del genere di solito li si trova nel post Reichenbach oppure in The sign of three. Ho apprezzato molto la parte iniziale, la vestizione di Sherlock risuona in ogni dettaglio. Alcuni li hai descritti con dovizia di particolari e dando al tutto un tono vagamente decadente (penso al fiore all'occhiello), i pensieri sul fatto di poter essere (ipoteticamente) uno sposo più che perfetto, ma di non dover essere comunque lui al centro della scena. Altre cose invece vengono lasciate un po' correre, ed è questo a dare un certo ritmo alla prima parte. Ci sono molti dettagli apprezzabili, come Sherlock che evita di soffermarsi a guardare la poltrona di John, nonostante non abbia fatto altro per tutto il giorno. Le parole che risuonano inadeguate, ma che sono tremendamente innocenti, da parte di Mrs Hudson. Insomma, ci sono molti particolari che circondano la prima scena al 221b. Mi chiedevo che cosa sarebbe successo e dove ti saresti soffermata, l'introduzione parlava di una lettera e quindi avevo più o meno capito come sarebbero andate le cose, ma non pensavo a niente del genere. La richiesta di Sherlock, di leggere la lettera dopo il matrimonio e di non farla vedere a nessuno, in un certo senso non dà a John la possibilità di decidere e scegliere. Chi può dire che cos'avrebbe fatto John se avesse saputo... se l'avesse letta prima! Nessuno può saperlo con certezza. In questo caso, Sherlock forse per risparmiarsi il dolore di vederlo sposarsi lo stesso o magari per non mettere John in una posizione delicata il giorno del suo matrimonio, ecco che se ne esce con quelle parole. Naturalmente John teme il peggio, ha forse paura che sia accaduto qualcosa. A questo punto mi chiedevo che sarebbe successo e invece non accade niente di niente. Il finale è, di fatto, aperto e sospeso. Ci viene offerta la lettera, ma il proseguo lo possiamo immaginare da soli. Sherlock già sapeva che sarebbe andato via prima, già sapeva che avrebbe fatto un discorso orrendo e poco empatico. Già sapeva di essere inadatto, eccetera... Ci mostri Mary che arriva all'altare e lo sguardo di John fisso su di lei, ma è tutto così aperto e poco specificato, che ognuno può immaginare il finale che preferisce. Ed è questo a piacermi di più della tua storia.

Naturalmente, la lettera è ben fatta. Sherlock che è convinto che John non lo potrà mai amare, è secondo me molto nel personaggio. Ma sono più che altro le cose che dice riguardo al fatto che ci sarà sempre e nonostante tutto, che credo facciano più male. Come dicevo all'inizio: struggente.

Sono contenta che tu sia tornata a scrivere Johnlock, spero ne pubblicherai altre in futuro.
Koa


Ps. Ho notato che, forse per un qualche errore durante la pubblicazione, la storia è doppia. Cioè, ce n'è una copia praticamente uguale subito sotto (se entri nella pagina te ne accorgi immediatamente). Non è niente di grave eh, ma pensavo volessi saperlo.

Nuovo recensore
14/10/17, ore 14:48

Ciao sono io Sara C. ho letto la tua ff e non potevo non commentartela. La parte della lettera è molto travolgente mi sono immedesimata in Sherlock davvero bello!

Recensore Master
14/10/17, ore 11:30

Ormai, a proposito dello stato d'animo di Sh causato dal matrimonio di John, nel fandom le parole sono scorse a fiumi. Anche le tue confluiranno in quell’oceano ma, per come le ho percepite io, resteranno a galla, come petali di quella rosa canina che accoglie le lacrime trattenute a stento da Holmes ed il sorriso ormai lontano di John.
L'uso della prima persona, non semplice con un personaggio come il consulting, mi ha permesso di affacciarmi sul suo cuore e rendermi conto della desolazione che quest'evento ha causato. Troverai le mie osservazioni espresse in un linguaggio forse un po' troppo cesellato ma, più che altro, mi ha contagiato la scia di eleganza formale che, qui da te, non è per niente trash o stucchevole, in quanto rappresenta perfettamente l'essenza della persona che è Sh, e che lui maschera, a stento, direi, dietro ad atteggiamenti arroganti. Naturalmente bisogna saper scrivere bene e tu lo sai fare.
Dopo la lettura di questa OS mi sono rimasti tutta la malinconia ed il senso di perdita che le nozze di Watson hanno scolpito nell'animo di chi ci racconta di quella giornata, o meglio, dell'inizio di quella che noi, sherlocked e lui stesso, riteniamo la fine di un'epoca. L’epoca del 221b, caotico ma splendidamente accogliente, di una Londra complice e di un sentimento grande, mai espresso in modo chiaro.
“…Sembravo uno sposo perfetto, eppure, la festa non era la mia…”: una frase semplice, lapidaria che esprime tutta la rassegnazione ed il dolore che si nascondono dietro all’immagine splendente di uno Sh affascinante che, per un attimo, si sofferma sulla parola “sposo”, in un momento illuso che avrebbe potuto essere anche la sua definizione, al posto di Mary. Hai scritto, poi, una lettera che, sinceramente, mi ha commosso anche se, come dicevo sopra, il trauma delle nozze viste in TSOT, non è più cosa nuova. Parole che tu hai fatto uscire dalla penna di Sh ma che arrivano direttamente dal cuore. Ecco, la tua è una OS scritta proprio con il cuore e mi è piaciuta molto.