Buongiorno,
Premettendo che questo é uno dei generi narrativi che preferisco, questa storia mi ha letteralmente fatto rabbrividire. La scelta di far narrare il "declino dell'umanità" a questo vecchietto, probabilmente tra i pochi sopravvissuti, trasmette un grande senso di rimpianto e autocommiserazione, come se questo povero protagonista si addossasse tutte le colpe per quanto accaduto.
Un racconto molto contemporaneo e sicuramente toccante, visto che l'esaurimento delle risposte é un problema che dovrebbe toccare i da vicino.
Non ho particolari critiche, forse un qualche errore di punteggiatura, in cui avrei inserito meno virgole... Questo è poi un gusto personale xD
Baci,
Layel

Salve, ho appena finito di leggere questa storia e volevo lasciare un commento.

Allora, partiamo dalle critiche. Beh, una sola critica, in realtà. In alcuni punti dovresti aggiustare la punteggiatura. Cioè, ci sono delle parti in cui ci vorrebbe un punto invece di una virgola (almeno secondo il mio modesto parere).

Comunque, questa qui è l'unica critica che mi è venuta in mente. Per il resto, devo dire che la storia è ottima. Ottima la scrittura, fluida e senza errori e che tiene compagnia fino alla fine. Ottima anche l'idea alla base del racconto. Lo sfruttamento delle risorse terrestri e il loro esaurimento è un tema importante, e pur essendo già stato affrontato diverse volte, non solo nella letteratura ma anche al cinema, è sempre utile parlarne.

Molto interessante l'idea di narrare il tutto dal punto di vista del vecchio. Questi, prima da adolescente e poi nel corso della sua vita, ha osservato il lento sfacelo della civiltà umana, e adesso è (forse) uno dei pochi esseri umani rimasti. Molto, molto triste questa atmosfera. Ma anche molto bella, tipica atmosfera da racconto fantascientifico fatto bene, ricca di particolari inquietanti (il fatto che il vecchio dovesse indossare una maschera antigas già da adolescente la dice lunga sullo stato delle cose).

E qui chiudo. A presto!

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