Recensioni per
Legacy
di Cinzia N Spurce

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/17, ore 17:20
Cap. 1:

Eccomi di nuovo, come promesso :)
Devo ammettere che questa storia mi è piaciuta di più rispetto alla precedente. Forse perché tratta un argomento che mi sta più "a cuore", non so, ma l'ho trovata più bella oltre che più scorrevole e fluida.
Quello che hai descritto penso che sia un pensiero di John in tutto e per tutto: un misto tra la paura e l'orgoglio nei confronti di Dean. Glielo ha sempre dimostrato un po' con i piedi, ma penso che sia stato sempre sotto i suoi occhi il fatto che Dean assomigliasse tremendamente a sua madre. E che questo abbia i suoi pro e i suoi contro. Così come penso che John, in un certo senso, sia sempre stato orgoglioso di Dean, ma non abbia mai saputo dimostrarglielo.
Tu hai colto perfettamente i suoi pensieri: l'orgoglio di vederlo tanto determinato nella caccia e al tempo stesso la paura che sia troppo, che non avrebbe dovuto trascinarlo fino in fondo in questa storia. E, dall'altro lato, il confronto tra John e quel ragazzino che è stato un padre e un fratello esemplare fin da piccolo, da quando la sua mamma li ha lasciati.
Bello, davvero bello! Complimenti! :D
Spero di rileggere qualcosa di tuo quanto prima; intanto ti saluto e ti aspetto ancora da queste parti! Alla prossima! :D

Recensore Master
23/10/17, ore 16:16
Cap. 1:

Ciao!
Di storie ambientate nel preserie non se ne vedono moltissime; e la tua è senza dubbio molto originale. John è uno di quei personaggi in bilico, per me - ovvero, non riesco a decidere se mi piaccia o no. Sicuramente è un personaggio moralmente grigio, né del tutto buono né del tutto cattivo. Mi è piaciuto, però, come hai scelto di rappresentarlo: come un uomo, un padre, che si rende conto troppo tardi del peso messo sulle spalle di Dean. Dean, che è genitore e cacciatore, ma anche un ragazzino; che si è preso le sue responsabilità, perché John era troppo distrutto per fare davvero qualcosa. Che accetta e ama quel lavoro, come ama uccidere le cose; è un aspetto di lui che spesso vedo sottovalutato nelle storie, ma che mi ha sempre affascinata.
Vedere John non come il sergente istruttore della serie, ma come il padre che si rende conto di aver sbagliato - non tanto con Sam, perché l'istinto di protezione eccessivo con lui posso anche capirlo - e che adesso ha paura di quello che è diventato suo figlio - un assassino, ma anche un genitore, nonostante sia un ragazzino - e non può che biasimarsi. Hai messo a nudo le fragilità e i rimorsi di un personaggio che considero per lo meno complicato, e lo hai fatto con uno stile di scrittura molto bello.