Recensioni per
Rumore silenzioso
di missredlights

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/05/19, ore 21:14

Incredibile come questo pezzo metti davvero impressione e paura.
Devo dire che hai tratteggiato, a grandi linee, ciò che ha fatto
questo personaggio, Uriel, in conseguenza degli abusi fatti..
Oddio, mi fanno paura le persone impiccate, le trovo inquietanti.
Innanzitutto hai fatto bene a mettere il rating Arancione, lo trovo azzeccato, anche perché quello schifoso patrigno - che trovo
ripugnante, onestamente - , e i luogo buio che non riesce a vedere..

Quel ticchettio infernale fa davvero venire la pelle d'oca, sembra cadenzato e a tratti allarmante, di qualcosa che sta per succedere. Hai accennato degli omicidi di Uriel e di come lui riconosca la voce
del patrigno, che si rivela infatti. Peccato per il protagonista, che
non riesce del tutto a vendicarsi su di lui.
Un lavoro ben fatto, la scrittura è scorrevole, e questo pezzo si
legge con piacere.
A presto
Aida87

Recensore Master
07/05/19, ore 19:08

Ciao Allora deve dire che la storia è ben descritta è l'esecuzione di un colpevole, che da vittima è diventato assasino la storia mi piace sia dal punto di vista di trama per come hai scritto.... Con affetto Princess_Shiho

Recensore Master
27/11/18, ore 22:08

eccomi qua per lo scambio....
una storia particolare questa, con il processo e l'esecuzione dal punto di vista del colpevole...

e hai interpretato bene la figura del serial killer , spesso abusata o snaturata. ma tu hai saputo utilizzarla al meglio

la struttura è bella e la storia è ben scritta

complimenti e alla prossima

Recensore Veterano
12/11/18, ore 17:01

Eccomi arrivare da te per il nostro scambio a catena del Giardino!
Stavolta ho deciso di buttarmi su una original, in quanto il genere horror è tra i miei più apprezzati, ancora di più se poi si va a scavare anche nel psicologico.
Interessante il fatto che hai descritto questo tuo protagonista come un assassino che prova piacere nell'uccidere le proprie vittime, a quanto pare quelle a lui più vicine, come se fosse una sorta di autoprotezione basata su quanto ha vissuto, non solo a livello mentale, ma anche a livello fisico; in generale comunque Uriel è ben caratterizzato e quella presenza del ticchettio è così rindondante e fastidiosa che è capace di trasmettere immediatamente al lettore tutto il fastidio che Uriel prova nell'ascoltarlo.
C'è comunque un alone di mistero in questa flash, immagino voluto, in quanto inizialmente non ci viene dato sapere come si svolge la scena dell'interrogatorio. Inizialmente ho provato a immaginare che Uriel fosse sotto ipnosi, arrivata a fine lettura non sono più sicura del poter dire che sia effettivamente così. Per come sono fatta, con la mia voglia di sapere incessante, ci son fin troppe domande in sospeso, ma immagino bene che non era questo a cui puntava la tua flash.
Lo stile è semplice e di facile comprensione e non ho notato errori nella grammatica; una sola cosa: forse avrei fatto uno stacco maggiore tra il passato e il presente, così da renderlo più evidente l'uno dall'altro.
Comunque, se ho capito bene, alla fine chi lo farà confessare sarà proprio il suo patrigno e qui ci sta il vero colpo di scena della flash, poiché non si tratta di una persona qualunque ma di colui che l'ha reso un mostro tale.
Insomma, è un finale con una ironia nera che è andato esattamente incontro ai miei gusti!
Unico consiglio che vorrei darti: attenta alle ripetizioni!
_Flowermoon_

Recensore Master
16/10/18, ore 15:05

Recensione premio per il contest "Totem - Il vero volto dell'anima" 1/1

Buongiorno Missredlights!
Eccomi qui per la tua recensione premio: ho scelto questa storia perché originale, nonostante l'horror non sia un genere che solitamente leggo volentieri, ma questa flash non mi è dispiaciuta.
Innanzitutto, però, vorrei farti una piccola critica relativa all'impaginazione e alla suddivisione dei paragrafi: credo che fosse tua intenzione fondere il passato e il presente durante il corso del racconto, ma alcuni tratti restano davvero confusi, soprattutto quando si tratta dei dialoghi, e ti consiglierei di utilizzare il corsivo o un carattere diverso in questa situazione.
Passando invece alla trama, devo dire che non mi è dispiaciuta, anche se trattarla nello spazio di una flash sia stato un po' riduttivo in meri termini di spazio. Per il resto, questa faccenda dell'ossessione legata al ticchettio di un orologio, collegato a un trauma giovanile, è di certo interessante, anche se non ho capito uno sviluppo della vicenda: Uriel viene arrestato e condannato a morte per gli omicidi, ma perché il patrigno non viene condannato per lo stupro e/o per gli atti omosessuali? (Cosa che ovviamente non riflette la mia opinione, ma dato che non specifici il contesto culturale, se non per il metodo di esecuzione, anche ciò potrebbe in teoria essere un reato).
Comunque, la storia ha colpito per la forza delle sue immagini, e in questo mi complimento con te. Anche la grammatica va bene, e lo stile è stato anche questa volta coinvolgente e ben calibrato.
Alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Master
14/07/18, ore 14:00

Recensione premio per il contest "As strong as a woman"

Cuu **
Finalmente ho trovato il tempo per passare da te.
Allora... non so da che parte cominciare, perché per quanto io ami le storie che riguardino dei "cattivi", ho sempre bisogno del mio tempo per assaporarle fino in fondo.
Quindi... qui abbiamo un assassino seriale e un ticchettio; un giovane ossessionato dal suono di un orologio, che prova piacere nella morte violenta che reca a chi gli sta accanto - l'esempio è tutto per la sua ragazza - o può dargli, comunque, sollievo.
Le scene rapide ma complete ci mostrano dapprima proprio questa ferinità nell'agire, l'amore morboso per l'uccisione e il silenzio che reca, la crudezza del risultato.
A questi ricordi si alternano le domande serrate di chi lo sta per condannare, in carcere, e tuttavia vuole estorcere dalla sua bocca tutta la verità: sembrerebbe uno scontro tra buoni e cattivi... fino a quando non si scopre la realtà dei fatti e la sconfitta dell'unico, presunto villain è totale.
E qui credo che a tutti sorga una domanda: chi è davvero il mostro, qui? Il ragazzo abusato che ha trovato la soluzione alle sue pulsioni di disperazione e follia nella morte altrui, o chi l'ha reso tale?
Senza quel ticchettio infernale e il suo portatore le cose sarebbero state diverse, di certo: molte persone ancora in vita, e un giovane sarebbe stato libero di vivere la sua in piena luce, senza violenza.
Mi è piaciuta, sì.

Alla prossima!
Manto

Recensore Master
29/04/18, ore 14:33

Buon pomeriggio ^^
Una storia di un'intensità quasi soffocante visto gli argomenti trattati. Senza filtri, tutto viene mostrato nella sua crudezza e brutalità. Uno stile diretto che rende ancora più tagliente i passaggi più oscuri.
C'è una salda motivazione a spiegare il perché del comportamento violento e omicida di Uriel, un trauma che si è fossilizzato dentro di lui. Un trauma che è mutato in una costante presenza nella sua testa, un dettaglio che rappresenta nelle reazioni il suo stato di pazzia.
Indirettamente, si potrebbe immaginare che il suo voler commettere un peccato mortale fosse al solo scopo di porre finalmente una fine a quel ticchettio insistente, sapendo quale pena gli sarebbe toccata.
Davvero un racconto tenebroso.

Recensione premio "Chi la dura, la vince" per il contest "It was always you"

Recensore Junior
04/01/18, ore 15:32

Quarto Classificato al contest "Phobos & Deimos - I volti della paura"

- Utilizzo del pacchetto:
Allora, in generale il pacchetto è stato utilizzato bene; hai usato tutti gli elementi, tuttavia il tuo punto debole è stata la citazione. Tutte le citazioni che ho dato, almeno a mio parere, erano abbastanza complicate da inserire in un racconto, di fatto è per questo che valevano due punti. Purtroppo, hai ottenuto poco più della metà del punteggio perché ne ho trovato l’uso diretto un po’ forzato. Di fatto, hai spiegato che la sua furia omicida era alimentata da un disturbo psichico provocato dallo stupro, non che lui volesse uccidere perché si sentisse potente commettendo un peccato mortale. In ogni caso, non sono scesa d più perché comunque hai avuto la voglia di rischiare inserendo tutti gli elementi anche se in una storia relativamente corta.
Mi è molto piaciuto l’utilizzo del prompt, punteggio massimo.
Veniamo all’obbligo: ti ho dato quasi il massimo. Non ho dato punteggio pieno soltanto perché avrei voluto che il protagonista dicesse la sua sulla condanna. Non so, un pensiero anche racchiuso in una semplice frase. Tuttavia non è nulla di grave, di fatto il punteggio non è basso.
- Grammatica:
Non ho trovato errori di grammatica, la consecutio temporum è rispettata e anche il tempo principale in cui è scritta la storia è rispettato.
- Stile e Lessico:
Lessico semplice, adeguato alla storia. Lo stile è un po’ troppo condensato, in alcuni punti mi è sembrato che volessi dire troppo in troppe poche parole. Niente di grave, è un piccolo errore che si fa quando si scrive flash. Tuttavia, punti per la descrizione dello stupro, non tanto per la descrizione in sé, ma per il fatto che l’hai riportata due volte e da due punti di vista diversi (anche io lo faccio a volte lol).
- Caratterizzazione dei personaggi:
Il tuo protagonista, Uriel, è ben caratterizzato. Mi piace il fatto che lui non provi appagamento soltanto a livello psicologico e/o emotivo, ma anche a livello prettamente fisico. È stato un particolare che credo abbia fatto la differenza, smesso ci si dimentica di descrivere le reazioni del corpo dopo una descrizione prettamente introspettiva.
La sua ossessione per il suono dell’orologio è anch’essa ben descritta, frasi semplici e concise. Certo, la sua anima non è prettamente scavata a fondo e avrei preferito una descrizione dello stupro meno concisa, anche se capisco che questo sia stato colpa del vincolo 500 parole.
- Gradimento personale:
La storia in sé mi è piaciuta, ma mi è mancato quel brivido. Questa storia, di fatto, è un horror, ma non abbastanza per farmela piacere al massimo. Questo è solo un giudizio personale che sarei un’ipocrita a non inserire, ma da prendere con le pinze.
Il mio consiglio, semmai volessi ampliare questa storia o scrivere una nuova horror, è di soffermarti di più sulle reazioni dei personaggi dopo che compiono qualcosa di spregevole come, per esempio, uccidere. Hai letto sopra che ho molto apprezzato il fattore erezione, ed è con più particolari come quello che, secondo me, un horror porta l’angoscia, l’ansia e lo spannung del caso. E, se sempre meglio adoperati, la paura!

Nuovo recensore
03/01/18, ore 15:10

Un racconto molto conciso e diretto. Il che lo rende molto efficace perché cattura l'attenzione del lettore.
Mi piace molto il ritmo frenetico e incalzante, il linguaggio crudo. Come crudo è il pensiero del protagonista che sembra quasi avere una spietatezza appositamente ostentata, come una sorta di riscatto per il passato.
Bel lavoro!

Recensore Master
03/01/18, ore 08:17

Ciao^^
una scrittura concitata, che non concede tregua, che colpisce esattamente come colpiscono le parole del protagonista, e i brevi squarci sul suo passato che ci vengono concessi. Storie orribili, di omicidi e di abusi, tutte sottese da un filo conduttore, un rumore che accomuna il ruolo di vittima e quello di carnefice, o se vogliamo un rumore che accompagna la sofferenza, sua o altrui non importa. Perchè ad un certo punto, arrivati oltre un certo livello, non fa più differenza chi sia a soffrire, o quale sofferenza si cerchi di eliminare con determinate azioni.
Un racconto crudo, diretto e senza fronzoli, complimenti!^^

Recensore Master
27/12/17, ore 14:38

Ciao, sono Rowan, partecipiamo allo stesso contest ^^
OS incisiva come un pugno allo stomaco, violenta, sporca come l'abuso che continua a tormentare il protagonista e lo spinge a compiere tutti quegli omicidi.
A volte non si capisce chi parla, se sia frutto di un'allucinazione che segue alla tortura o se siano semplicemente pensieri sconnessi, ma questo senso di ambiguità, di mistero e indefinito, non mi dispiace affatto, visto che anch'io preferisco le storie brevi, le trovo più incisive.
A presto e in bocca al lupo per il contest, Rowan.

Recensore Master
15/12/17, ore 13:15

Ciao^^
non ci conosciamo ma siamo nella stessa barca del contest, così mi è venuta la curiosità di andare a esplorare i racconti in gara. Che dire! Un'ottima idea, resa con un realismo truce e senza scampo, come piace a me... e un personaggio in grado di suscitare tutta la possibile empatia della mia anima nefanda. Suscita empatia ed anzi addirittura simpatia, perchè questo è un personaggio che ha sofferto, ha subito violenze e riesce evidentemente a scaricare le sue ansie/tensioni sessuali solo identificandosi a sua volta con l'aggressore: tratto peraltro molto comune nelle personalità dei serial killer. Qui la suprema ingiustizia (nonchè il colpo di genio del racconto) è data dal fatto che il suo carnefice, fino alla fine, sarà il patrigno: come dire che chi amministra la giustizia spesso - molto spesso - non è da meno di chi è giudicato. O ancora, che il destino certe volte pare inseguirci come una nemesi.
Ho apprezzato questa breve e cruenta storia, che presenta un solo limite: è, per l'appunto, troppo breve, ma contiene già tutti gli spunti necessari per diventare una long. Fossi in te ci penserei.
In ogni caso, complimenti e in bocca al lupo per il contest^^

Recensore Master
14/11/17, ore 12:34

Angoscia pura, un racconto dritto al sodo. Mi piace come l'hai scritto. E' breve e viene da pensare che ci sarà poco, in realtà c'è davvero tanto: il passato, il presente e il futuro di un uomo che non ha mai avuto un briciolo di fortuna nella vita (e non ce l'ha neanche nella morte); ci sono gli eventi che sembrano ripetersi ma ci vengono svelati man mano; infine c'è l'elemento spiazzante, che invece di farci tirare un sospiro di sollievo aumenta l'angoscia per questo pover'uomo... povero si fa per dire. una volta persa l'innocenza invece di scegliere di non peccare, sceglie di peccare sempre di più, fino a compiere quello che per lui rappresentava più di tutto un "peccato mortale".

Recensore Master
25/10/17, ore 19:46

Mi sono venuti i brividi...Molto Bella! Ammetto di aver provato una certa ansia, non solo nel leggere ma anche nel mettermi nei panni del protagonista. Questa Flashfic è scritta molto bene, poiché il livello di suspense mi ha molto coinvolta :) Brava! Anche l'introspezione gioca molto a favore con le descrizioni della vicenda ♥ Complimenti ☆☆☆