Recensioni per
Vederci d’improvviso, una notte, l’inverno
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Bellissima! Struggente!
Questa. Chissà come me l'ero persa.
È davvero bellissima e mi piace immaginare che sia andata così.
Un abbraccio R.r

Recensore Veterano

Complimenti davvero!
questa storia è davvero molto bella, tutta la tristezza è l’angoscia di Sherlock verso il Suo John, Londra, la pioggia, le lacrime. Il camino acceso e il calore della speranza dopo tutto....davvero ancora complimenti, scrivi molto bene

Recensore Master

Eccomi!^.^
Sto praticamente discendendo nel tuo account con ordine scrupoloso, perché come ti ho già detto è impossibile scegliere attraverso i titoli: sono tutti bellissimi e affascinanti, mi spingono a dare un'occhiata a tutte quante le storie.
Leggendo le tue storie, mi è venuta voglia di recuperare il telefilm (tra l'altro mi sarebbe anche utile per i contest e per approcciarmi ad altri autori) perché mi piace un sacco la caratterizzazione che dai dei personaggi, e vorrei vedere cosa e fino a dove sei riuscita a catturare quelli originali, anche se un'idea generale me la sono comunque fatta grazie alle poche conoscenze sul fandom più generico.

Dico subito una cosa: M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A! Ho il cuore che trema e gli occhi che si bagnano di lacrime pur di non farle cadere lungo il viso. Questa storia è POESIA allo stato puro e rientra tra le mie preferite in assoluto. WOW! Mi hai lasciato senza parola, e ora più che mai mi serve uno schema per procedere con un po' di ordine.

Grammatica

gli spariti sparpagliati ovunque di un Paganini improvvisato all’alba-> spartiti(?)

In questa tarda sera di un novembreiniziato da poco -> novembre iniziato


Stile
Oh, mio Dio. Ti sei superata. Qui non c'è la mente contorta di Watson a farmi scervellare per seguire i suoi ragionamenti masochisti, né c'è la schietta indolenza di Sherlock a farmi sorridere e innamorare ancora di più del suo personaggio. Qui c'è poesia, immagini suggestive e una fluidità di pensiero che sembra avvolgere tutto. Mi piace come hai spezzato le frasi, come ripetevi la parola nella frase successiva, aggiungendo e ampliando il concetto di quella precedente.
Vorrei poterti citare il mio passaggio preferito ma dovrei incollare l'intera OS qui, nel mio commento, vorrei davvero poterlo fare perché, io no so se tu l'abbia letta (XD) ma è meravigliosa, tutta. Non c'è una singola frase che faccia da collante, ma anche la più piccola virgola mi ha fatto battere il cuore e fatto venire i brividi, era densa di significato, di emozione, è stato... unico, complimenti davvero.


Trama
Sul finale stavo per piangere, sei stata incredibile! Ero a tanto così (indice e pollice si stavano per toccare) dal sentire il mio cuore frantumarsi quando arriva la frase "Corri lontano, senza sapere che John ti aspetta a casa. Che ha chiamato Mary." e ho iniziato a dire "insensibile" perché per un attimo ho pensato che fosse talmente arrabbiato da ignorare il dolore dell'altro"... "Che ha acceso il camino e preparato del tè. John che sa che tornerai e che là seduto, sulla sua poltrona a Baker Street, sta sorridendo appena." Qui ho corrucciato la fronte, ho fermato un momento le imprecazioni... "Lo saprai, perché presto o tardi tornerai a casa. E lui sarà lì. Per te." Mi è spuntato un sorriso sempre più grande e gli occhi hanno iniziato a bruciare, e ho pensato che l'unica persona da strangolare non fosse Watson ma l'autrice di questa opera d'arte.
Ho amato come hai descritto il suo scappare, il suo aver pensato che lo seguisse, quindi allontanarsi quasi in modo teatrale, e poi quando l'altro non lo insegue, accelerare il passo, annullare tutte le sue fantasticherie. E ancora una volta ho ritrovato un pezzo di me in questo tratto: allontanarmi aspettandomi che qualcuno mi fermi, e quando non accade correre vie, persino dalle mie illusioni. Questo è stato un passo dove hai raggiunto il culmine della bravura.
Le descrizioni, sopratutto quelle dello sfondo, sono state perfettamente curate, magistralmente messe in scena per questa os uggiosa, ricca di angst ma con un finale sorprendente quanto struggente.

Personaggi
Perfetti, coinvolgenti, magnifici, TRIDIMENSIONALI, realistici! E ho detto tuttoXD

Mi fermo perché sennò continuo all'infinito a sbavare su questo capolavoro. Tornerò a leggerla più volte, perché non posso dimenticare che su queste righe ho perso un pezzo del mio cuore, quindi tornerò a trovarlo e a vedere se rimane sempre così innamorato del tuo capolavoro.
Chapeau!
A presto!

Recensore Master

Buongiorno, tesoro, finalmente ho tempo per un poco di recupero!
Non che non l'avessi già letta, ovvio
Che non mi fossi già commossa di quanto Sherlock qui sia uno scricciolo inzuppato di pioggia, che potresti solo scaldarlo tra le mani e baciargli le piumine...
John è davvero il centro del suo mondo, più di quanto lo sia il suo preziosissimo ego, per un semplice motivo. E' il fulcro vero, non il surrogato. Non qualcosa che gli chiede in cambio di essere ripagato perdendo qualcosa di sè, ma solo donando senso alla sua vita.
Il loro amore è carnale ma immensamente puro, condito di baci, sapore di tè e musica scritta sulle mani perchè l'impeto creativo che ne deriva - operando nella mente di Sherlock - è così scattante che non c'è tempo per fare diversamente
Solo tu puoi esprimere qualcosa di così estremamente femminile come romanticismo e lasciarli IC al 100%, nel contempo. Solo tu.
Anche se, ovviamente, è la parte finale quella che ti lascia a bocca aperta. Lo capisco, Sherlock. E' solo amare il dolore, perdonare, che ti rende meritevole di chiamare vero amore quello che provi, tutti sono capaci di tenersi vicino qualcuno che li fa sempre solo felici.
"Voglio il tuo odio"... mi hai pugnalato il cuore, sei contenta? :((( cattivona....
L'immagine delle lacrime bagnate di pioggia, perché sono così "pesanti" che non si mischiano, come l'olio sull'acqua, mi ha lascita sognante e inebetita davanti allo schermo. E non potevo che sapere, con certezza, che anche John aveva capito. Che sta già provvedendo, da uomo pratico quale è. Per la bella sorrpresa si può aspettare un pochino...
Mi mancavano le tue storie, immensamente, sweety
a prestissimo, tua,
Setsy

Recensore Junior

Salve!
Finalmente passo da qui per lasciarti questa recensione e mi scuso tantissimo per il ritardo, ma come spesso accade gli impegni diventano ingestibili.
Comunque, questa storia mi ha dato una descrizione completa di un grandissimo difetto che ha sempre avuto Sherlock, ovvero non riesce a gestire i cambiamenti, soprattutto se non è lui a deciderli. Sherlock si è sempre circondato da cose sue, oggetti materiali che riescono a farlo sentire al sicuro (come il violino o il teschio).
Quando John entra nella sua vita, succede qualcosa di inimmaginabile: Sherlock ritrova il senso di casa in una persona, che ovviamente ha un cuore e una testa e non può controllare come più gli piace. John si innamora di Mary e questo comporta un grosso cambiamento nella vita di Sherlock, che in realtà ha sviluppato quasi una dipendenza per l'amore velato di John, che gli dimostra una forte dedizione, elevandolo quasi a divinità.
Tutto questo manca e Sherlock si sente perso, ma l'amore è un sentimento forte e John in realtà lo aspetta sempre a Baker Street. Davvero una bella storia, piena di sentimento. Brava.

Recensore Master

Ciao!
Ho scelto questa fanfiction perché mi è sembrata quella con meno recensioni. Post Empty Hearse, Mary e tanto angst. Ancora oggi non so quale delle ultime due stagioni mi ha fatto soffrire di più.
(Forse nella terza c'era appena appena un po' di soddisfazione Johnlock in più, e paradossalmente Mary mi sembrava anche meno presente).
Sherlock mi faceva una pena, piccolino...

Tu hai utilizzato il punto di vista di Sherlock, ci hai mostrato il post ritorno con i suoi occhi... occhi che forse non vedono esattamente il vero, altrimenti saprebbero: saprebbero che John non ama così tanto Mary come crede, saprebbe che il sentimento che nutriva nei suoi confronti non è mai morto.
Eppure fa male lo stesso.
Sherlock è tornato, ma c'è un'altra al suo posto. Un'altra persona che condivide con John quello che crede di non poter mai condividere con lui. Come dicevo prima, angst.

Sherlock che parla, Sherlock che si proclama "egoista", Sherlock che scappa via piangendo... (Immagine che si amalgama alla perfezione con il brano indicato - e che io non conoscevo ancora, quindi grazie!)
E poi, l'altra faccia della medaglia, John Watson: John che avrebbe sempre scelto Sherlock, John che il suo posto è su quella poltrona a Baker Street, John che (a mio parere) forse se avesse avuto più coraggio nel canon avrebbe lasciato Mary.

Mi piace molto il finale con Sherlock che piange, Sherlock che per una volta si sente vinto senza lieto fine... e con John che in realtà lo aspetta dove lo avrebbe sempre aspettato.

Hai dato alla storia un taglio molto poetico, piacevole. Ho apprezzato tantissimo anche il titolo (ammetto che ha subito catturato la mia attenzione!).
So che tu non ne fai accenno ma... il camino, il tè caldo, l'inverno... ho immaginato un seguito di questa ff, in cui Sherlock torna a casa - la loro casa - e trova John seduto sulla sua poltrona ad aspettarlo. John che gli fa cenno di tacere, che magari lo bacia e... aww, neve e loro due stretti sul divano. Scusami, sono melensa e noiosa.

Tutto questo per dirti: mi è piaciuta.
Adoro leggere storie dal punto di vista di Sherlock perché è il personaggio in cui più mi rispecchio, quindi doppio apprezzamento!

La seconda persona. Ho un debole per la seconda persona, ma non tutti sanno usarla. Tu sì. Triplo apprezzamento.

Cos'altro dirti?
Mi scuso se la recensione farà schifo, ma spero che sia almeno leggibile.
Bandierina verde, of course.
Alla prossima!

Recensore Master

Quando ho iniziato a leggerla ho notato subito un che di musicale nei tuoi paragrafi. Frasi che si fermano, come un 4/4, andando a tempo e che spingono il lettore a leggere esattamente come volevi tu, e questo, fattelo dire è incredibile.
Il tuo stile ha un timbro fortemente poetico, ma fa anche di testa sua.
la ritmicità non muta mai, rimane stabile e rende tutto ordinato e scorrevole, oltre alla scelta meticolosissima di termini adatta a far funzionare la cosa.
Abbiamo una storia che parla d'amore al contrario, di qualcuno così innamorato di qualcun altro da bramarne persino l'odio pur di sapere che questi non smetterà di pensarlo.
E' molto triste, ma è molto da Sherlock Holmes fare una cosa del genere, soprattutto se c'è di mezzo John.
Sherlock è consapevole degli errori che ha commesso, è consapevole che se John l'ha rimpiazzato la colpa è solo suo e lo accetta, ma non vuole uscire dalla sua vita per alcun motivo e così, ancora una volta, inventa scuse su scuse per potersi ancora accalappiare un mezzo sguardo da John e poi quella speranza si perde, nella pioggia.
E' tutto così decadente e sapere che è ispirata ad Inverno la rende ancora più suggestiva e consigliarne l'ascolto è d'obbligo, perché senza conoscerla se ne comprende solo il 50%.
Davvero, non so che dire, il tuo stile è unico e davvero particolare, sai cosa fai, sai come muoverti, sei padrona della tua scrittura e davvero questa cosa del ritmo mi ha lasciata senza fiato.
E' stato come leggere uno spartito musicale, mi veniva anche da battere il tempo col piede, e non sto scherzando.
Complimenti davvero, sono felice di aver letto questa storia!
A presto.
Miryel

Recensore Veterano

Bellissima. 
Veramente. 
Bellissima. 

Ero in cerca di un qualcosa Johnlock, e dopo aver letto varie cagate, ho letto la descrizione di questa os e ho subito iniziato a leggerla. 
Mi ha immediatamente avvolto una scia di malinconia e tristezza (è una cosa buona anche se non sembra, giuro AHAHAH), che io amo, che mi ha portato a leggere oltre. Ed è stato semplicemente delizioso. 
Ho adorato tutto: il tuo stile, la piccola trama, le parole scelte, sherlock, john, il finale che mi ha fatto contorcere lo stomaco.  

Complimenti,
xo

Recensore Junior

Ciao koa,
Meravigliosa e struggente, è come sentire le emozioni di Sherlock!!! Hai trasformato i suoi pensieri in una poesia, complimenti 💖

Recensore Master

Ciao **
Come hai sempre. tu hai sfornato un'altra meraviglia.
Mentre leggevo ho ascoltato la canzone che hai linkato alla fine e direi che ho fatto bene, perché ci sta perfettamente, ha aiutato a farmi percepire l'atmosfera di malinconia che si sente per tutta la storia.
Sherlock mi ha fatto una tenerezza assurda. E' così innamorato e così disperato, al punto che si accontenterebbe anche solo di avere l'odio di John, pur di non perderlo.
E il pensiero che lui sia di un'altra donna, che sposerà un'altra donna, lo fa impazzire ulteriolmente.
Mi sono commossa durante tutto il discorso di Sherlock. Come al solito, è come se io avessi percepito tutta la sua sofferenza.
E poi se ne va, sperando che lui lo segua, ma poi non accade. Sinceramente credevo finisse male, ma nella parte finale mi sono ricreduta, e meno male!
Perchè alla fine John, non gli è andato dietro, ma comunque ha capito e aspetta solo che lui ritorni a Bakeer street.
Hai fatto benissimo a postarla anche qui, oramai leggere qualcosa di tuo è diventata una bellissima abitudine, oltre che una necessità, perchè mi piace come scrivi, ma non mi dilungherò, perché ormai sai xD
Che dire? Ancora una volta hai fatto uno splendido lavoro!
A presto **