Recensioni per
Lui, il diavolo
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/07/22, ore 01:02

È passato tempo da quando l'hai scritta, spero un giorno tu la riprenda perché è intrigante da matti.

Recensore Master
07/12/19, ore 10:41

Ciao Celtica!

Beh, una long ci sarebbe stata bene, ma a volte le storie che inventiamo sono così, idee contenute all’interno di uno spazio ristretto che le rende particolarmente intense. Questa lo è, intensa. Ogni personaggio si danna e non si salva e l’estrema conseguenza sono il sacrificio mortale di Jon per la sua famiglia e l’abbandono di Sansa che, privata del suo giardino, non desidera più niente e diventa malleabile come creta. Tutti sono colpevoli, tutti sono complici. Loras pende da un albero a causa della sua diversità per un pettegolezzo fatto uscire dall’irreprensibile Sansa, Clegane muore tra le fiamme come canone insegna – e in questo senso tu hai previsto la sua fine molto prima che questa venisse girata, quindi complimenti, di nuovo.
La figura di Petyr non solo si presta benissimo a questo AU oscuro e dalle tinte fosche, ma anche al personaggio demoniaco in generale che muove i fili dei suoi burattini senza però mai sporcarsi le mani. L’unica volta che esce dal suo locale, la sola persona che ha l’onore di ricevere una sua visita, è però Sansa. È lei che Petyr vuole e in un certo senso è lei che scatena la folla e il caos più di tutti. Riflettevo che se lei non avesse scelto di far correre la diceria circa Loras la gente non avrebbe preso i classici forconi per ucciderlo, seminando frattanto il caos. Il fatto che l’altrimenti irreprensibile giardiniera abbia osato dannarsi e sporcarsi con un peccatuccio a una prima, superficiale vista, blando, ma dalle molteplici ripercussioni collettive e morali, ne fa la preda perfetta per Petyr/il diavolo. Una cosa che ho trovato molto moderna è stata la mancanza, nella storia, dello spiegone del demone.

Il tema è faustiano, senza dubbio, ma mentre la letteratura passata avrebbe moralizzato il finale spiegando come l’uomo danna l’uomo e come Petyr non abbia mai fattivamente obbligato nessuno – erano i desideri a corrodere i cuori, sebbene ovviamente l’intento maligno esistesse in Petyr e le sue azioni spingessero in tal direzione, manca giustamente il discorso alla Al Pacino ne L’avvocato del diavolo: e questa assenza è moderna, perché leggendo il testo il lettore è perfettamente in grado di cogliere lo stesso j’accuse. Scritta benissimo, perfettamente IC, ben pensata e ben realizzata: complimenti, questa storia è un vero incanto!

Felicissima di averti scoperta, la listo immediatamente e… buon weekend!
Shilyss ^^

Recensore Master
02/12/19, ore 21:07
Cap. 1:

Ciao Celtica!

Ho fatto bene a seguire il tuo consiglio e a leggere questa storia: è veramente bella e ben scritta. Ora, adoro il tuo stile molto corretto e scorrevole e ci sarebbe molto da dire sul modo quieto ed efficace con cui descrivi la follia dilagante che investe la città, ma è proprio questo il punto. Il valore aggiunto di questa intelligente storia è la costruzione. Petyr è immediatamente associabile a Lucifero sia per il riconoscibilissimo odore di zolfo sia per la natura maligna del contratto che propone: sfruttando i desideri apparentemente innocenti delle persone (avere un bel giardino, bere a oltranza e quant’altro) danna le anime degli ingenui richiedenti. Ma qui occorre aprire una grossa parentesi. Come ogni demonio che si rispetti (o djinn), Petyr non costringe nessuno a fare nulla. È Sandor che entra nella sua bottega, è Sansa che chiede una zappetta. Poi certo, la ragazza rifiuterà i bulbi offerti in seconda battuta, ma il pagamento, il piccolo peccatuccio richiesto in cambio (aprire una porta, farsi rivelare un segreto) sono LORO a compierlo. Petyr non si sporca le mani mai. Anzi, il suo intreccio di favori e richieste crea una virtuale catena che mi ha ricordato moltissimo il film di Paolo Genovese “The Place”, dove una figura non ben identificata a metà strada tra l’angelo e il diavolo attende in un bar degli avventori e, per lavoro, esaudisce le loro richieste, chiedendo in cambio non denaro, ma il compiere un’azione.

Il tema del Patto col diavolo qui è ripreso in modo per certi versi analogo (Petyr non istiga nessuno a fare niente, ma adesca le sue vittime tramite il suo negozio e quest’intenzionalità rende tutto più dark, se vogliamo) – e non era facile – ma soprattutto in un intrigantissimo contesto AU, dove i Sette Regni diventano una città e i personaggi svolgono delle funzioni analoghe al contesto originario – penso a Jon, perfettamente reso anche, nell’aspetto oltre che nelle scelte di vita. Il dramma che sei riuscita a cogliere, nella storia, e che rende preziosa questa tua opera, è il senso di deresponsabilizzazione che hanno i tuoi personaggi. Loro non colgono il disegno perfettamente orchestrato da Petyr/il diavolo. Loro vedono solo i loro scialbi peccatucci non comprendendo di essere parte – la causa scatenante – della distruzione e della follia esercitati. In The Place i destini delle persone si intrecciavano, ma non riesco a ricordare se tutti si dannassero, anzi, la mia memoria, che qui fa cilecca, è portata a pensare che la figura seduta al bar fosse un angelo costretto a quadrare le cose. Qui, temo che le trame di Petyr siano più diaboliche, il finale decisamente più cupo, perché Petyr muove le molte fila che gli altri gli hanno permesso con un chiaro intento maligno. Vuole seminare il caos e ci sta riuscendo. Bravissima, passo presto a concluderla (non chiamare la postale per questa mega recensione XD).

A presto e buona serata, ancora tanti complimenti <3
Shilyss :)

Recensore Veterano
21/01/18, ore 11:11

Ciao, sono qui per la tombola... Ho letto questi due capitoli tutti d'un fiato. Sono molto ben scritti, coinvolgenti e vorresti sapere sempre di più, ad esempio anche cosa succede dopo la fine... Tipo: Ok Sansa ora si concede a ditocorto e poi? Vanno a distruggere altri posti insieme oppure lei viene usata per gli scopi di Petyr e poi "buttata via"?
Insomma lascia quella giusta dose d'incertezza ma con la possibilità di crearti un proseguio nella testa, forse abbastanza lineare, almeno sull'immediato futuro.
Per quanto riguarda i favori, non sono per niente sicuro di aver capito quelli di Sansa, anzi sono quasi certo di non averlo fatto, magari perchè non mi ci sono concentrato troppo essendo preso dalla storia in se ed aver reputato "marginali" quei dettagli non esplicitamente descritti... Mentre il favore di Jon e ciò che vuole Petyr penso che siano più immediati da comprendere.
Le caratterizzazioni dei personaggi le ho trovate molto ben fatte, si riescono a rivedere molto i personaggi originali della serie, se pur in altra veste ed in alcuni casi forse non proprio vicini all'immaginario collettivo, ma analizzandoli bene trovo che i ruoli e le azioni siano stati ben assegnati.
Anche per quanto riguarda il modo in cui è stata scritta, non ho niente da dire, nel senso è tutto al posto giusto, ogni caso ha un senso ed uno scopo, nulla è messo per caso o per fare "brodo". Per quanto riguarda grammatica, lessico ecc... anche qui non ho niente da dire, solo vorrei segnalare un piccolo errore, se così si può dire, di battitura. Riguarda il primo capitolo: "Gli alberi stanno iniziando spogliarsi..." manca la "a" tra "iniziando" e "spogliarsi". Oltre a questo nulla da eccepire.
Bravissima e complimenti.
Alla prossima.
Alex
Recensione che partecipa all'iniziativa 10.000 recensioni in un anno.

Recensore Master
09/12/17, ore 14:16

Ciao!
Ci ho praticamente messo un mese per tornare a leggere la seconda parte, e mi dispiace un sacco, anche perché avevo già inserito la storia tra le preferite per una ragione: ho adorato il primo capitolo.
Adesso che ho recuperato l'ultima stagione come si deve, ho finito di valutare il contest e ho un attimo di respiro, posso godermi la seconda parte. E ho deciso di lasciarti una recensione "cronaca". Quindi mettiti comoda ;)
Iniziamo!
Prima di tutto voglio fare un accenno al primo capitolo, perché adesso, a distanza di settimane, ho ricollegato una scena: Jon che guarda il negozio di Ditocorto e che ignora, non avendo nulla da chiedere. E' la rivisitazione perfetta della scena in cui Jon, prima di partire per Roccia del Drago(?) fa visita alla tomba del padre "zio" e viene raggiunto dalle tentazioni (inutili - bravo Jon) di Petyr. Questo collegamento mi ha fatto amare ancora di più la simbologia di questo racconto, il quale è scritto con una chiave di interpretazione perfetta seguendo le dinamiche dei personaggi all'interno della serie. Complimenti! <3

Sansa è vendicativa, ha la fierezza di chi non dimentica, come "il nord non dimentica". La sorte che ha serbato per Ramsay è la stessa che tu le lasci riservare per Sandor. Te l'ho già detto: non fare collegamenti con la serie qui è impossibile, tu hai semplicemente cambiato ambientazione, ma la chiave di lettura resta la stessa, ed è questo un grandissimo pregio, perché l'IC dei personaggi resta praticamente invariato. Sansa urla, cerca di chiamare l'aiuto di Jon, ma così come nella serie Jon non può sopperire al male che lei ha patito, non può essere lui ha darle soddisfazioni; se le deve prendere da sola. Ed ecco che Petyr le dà la miccia con cui accendere quella vendetta, le dà la carne con cui saziare il fuoco che le è scoppiato nel ventre. Anche qui, credo che tu offra un'interpretazione più esplicita persino rispetto alla serie: in qualche modo Petyr è la persona più malata di GOT. L'ha lasciata nelle mani dei Bolton (è vero che non sapeva a cosa andasse incontro) solo per renderla più simile alla creature spietata e fiera che è la sua visione della donna perfetta che gli può sedere accanto sul trono di spade. Così, il diavolo Petyr rende Sansa una piromane, quasi desiderasse trasformare il suo animo e renderlo più affine alla sua natura; perché due anime affini non posso fare a meno di stare insieme (come a dire "se non puoi amarmi, allora farò in modo che tu non possa che essere amata da me").
Se devo ammetterlo, ho difficoltà a capire la tua interpretazione di Sandor, ma forse perché nella serie io non lo vedo completamente malvagio: poteva, probabilmente desiderava, ma non ha mai abusato di Sansa, era il"suo uccelletto", qualcosa di delicato da proteggere e preservare, avere per sé in qualche modo ma mai con la forza, per quanto ricordo che nella prima o seconda serie abbia provato a portarla via con sé. Neanche il tuo Sandor arriva a compiere davvero un male fisico nei suoi confronti, ma ci va molto più vicino. Forse qui qualcosa mi sfugge, mi manca un tassello per comprendere Sandor fino in fondo. Aiuto!

Ho visto che hai ripreso la frase del film "il caos è una scala". Fantastico!
Eh, no: Jon non può cedere! E io spero che non ceda, e tu mi fai sperare che non ceda, quindi non farlo cedere!
Jon non rivuole Sansa, non la rivuole per sé e non la rivuole accanto a sé. Vuole che ella viva. Ma Petyr è il diavolo, lui non ha il potere di far vivere le persone: lui la toglie la vita. E credo che questo Jon lo abbia capito. Jon non sembra cedere neanche un momento, sembra sottintendere il gioco di Ditocorto, tanto che lascia al Diavolo fare le domande, e le sue risposte non sono mai affermazioni o concessioni, ma sembrano dare risposta a domande più interiori, a cui Jon dà una sua interpretazione e un determinato significato, persino alle risposte. Sembra quasi che le domande che gli porge Petyr a lui arrivino con tutt'altro significato. Ed è questo il Jon che io conosco: colui che fa la cosa che gli altri non si aspettano, che è pronto a dare la vita pur di non perdere se stesso. E anche questo, come ha fatto notare l'ultima serie è orgoglio e credo che, proprio come penso che alla fine Daenerys lo riconosca a Jon Snow nella settima stagione, questo tipo di orgoglio non va mai messo da parte, perché costringere questo tipo di orgoglio a piegarsi vuol dire sopprimere la gente che ama e che ha fede e che dà tutto per gli altri. Sto divagando, scusa! Comunque: non osare farlo cedere! Jon Snow non cede!

Ehi! EHI! Ti avevo detto no! :(
Non ci posso credere! Tra le tante cose che potevi fare, perché cambiare questa parte della storia? Ora capisco perché tutti quei riferimenti alla trama: il lettore è spinto a pensare che la fine sia la stessa, che i riferimenti portano allo stesso epilogo, invece è proprio questo il punto dove la tua storia diventa originale, tua, e si distacca dalla trama della serie. Ma io dico?!
Jon non cederebbe secondo me, non al punto in cui è arrivato l'ultima volta che l'ho visto. Però capisco cosa ti ha spinto a fargli prendere una tale decisione. Io ho completamente invertito il senso del secondo pezzo, dove Jon non tenta un attacco (era questa la mia ipotesi) verso Ditocorto, sacrificandosi pur di ucciderlo e liberare la vita di Sansa, ma sacrifica se stesso pur di averla viva, anche se all'inferno... Beh, Jon vorrebbe mai sua sorella all'inferno? Pagherebbe un simile fio pur di saperla viva? Sinceramente su questo ho i miei dubbi. Perché credo che nel momento in cui Sansa seguirà Ditocorto, ella sia comunque perduta, sarà spenta distrutta, e una vita così... non so se sia auspicabile per chi la ami veramente come Jon.

Sansa, nonostante sia diventata una fiamma rovente, è fredda, insensibile... folle nella sua nuova forma. Ed è una nuova forma che Petyr ha creato personalmente e appositamente per lei.
Molto simbolico, come tutto del resto, il fatto che la mano di Sansa venga marchiata a fuoco: lei è una creatura rinata sotto le mani tessitrici di Ditocorto.
Credo che in questo caso tu sia stata molto brava a capire una cosa di Sansa: ciò a cui più teneva era il suo giardino. Non la famiglia - anche se credo che per lei sia molto importante, e nella serie sia l'unica cosa che le permetta di andare veramente avanti, di non impazzire e freddarsi come la tua interpretazione - perché l'aveva già "rinnegata" in un certo senso, chiusa nelle sue favole, non ai suoi valori - e qui concordo, perché Sansa dimostra di non avere requie nel spartire la sua spietata sentenza, e in questo è molto diversa da Jon, lo si vede anche nel modo in cui si approccia al comando del Nord - ma è il suo giardino, i suoi sogni, le sue ambizioni. Sansa era una bambina che sognava e che desiderava. E Petyr ha cancellato i suoi sogni, se l'è lavorata per benino.
Anche io penso che il Diavolo farebbe di tutto per avere l'anima di Jon, e credo che alla fine nella tua storia il Diavolo l'abbia ottenuta. Jon non uccide solo Sandor, non dà solo la vita, ma vende la sua anima al Diavolo per avere viva Sansa. Una Sansa che ha perso però la libertà di essere ciò che voleva, si è spenta come un bocciolo gelato dall'inverno, quell'inverno tanto freddo da pungere e bruciare come le fiamme dell'inferno.

Che dire di più? A parte la controversia sul personaggio di Jon, per il resto questa storia è magnifica. In ogni caso, trama e stile sono impeccabili, coinvolgente e lasciano a bocca aperta. Il Diavolo che tenta per avere ciò che vuole non è una nuova trovata, ne sono consapevole, ci sono molte altre storie che sfruttano questa base, ma come dico sempre è la personalità che dai alla storia ciò che la rende originale in un mondo in quasi tutto "sembra" essere stato sperimentato.
Io ho percepito la personalità in questo testo, la fregatura finale mi ha lasciato a bocca aperta, e la trovata di accoppiare il tema del "Diavolo tentatore" a Petyr e di creare un Au di questo genere con Got è stata la carta vincente.
Complimenti!
A presto!

Recensore Junior
05/12/17, ore 18:17

...Allora senti, non puoi fare così! Non puoi scrivere cose bellissime che mi fanno appassionare IN CONTINUAZIONE.
Io qui, tranquilla a leggere il racconto e penso "Oddio King e la mia serie preferita con il mio personaggio preferito insieme, fantastico. Oh fantastico Petyr malvagissimo che riesce a ottenere ciò che vuole, che bello. Devo fare i complimenti all'autrice chissà chi è"?! Eh chissà...bah...TI IMPLORO CONTINUA A SCRIVERE STORIE SU DI LUI, SONO UNA DROGA! D:

Recensore Master
02/12/17, ore 11:55

Celticaa!
In primis: scusami per il ritardo. Sono sempre più pessima lo so. L'intento era quello di recensire un bel po' di giorni fa... A quanto pare non sono molto brava in questo genere di cose. LOL.
Sappi che sono dal pc portatile (non chiedermi cosa mi sia saltato in mente), quindi è probabile che sia abbastanza irritata con lui in questo momento - e sicuramente lo sarò quando la recensione sarà terminata. Scusami anche per questo.

Chiusa quest'inutile parentesi, eccoci alla recensione vera e propria!
Se me lo concedi, questa volta vorrei partire dal tuo stile: è semplicemente magnifico, sul serio. Non smetterò mai di dirtelo. Il mondo in cui riesci a essere esauriente utilizzando frasi brevi mi lascia sempre senza parole. Sei... perfetta. Non riesco mai a contestare NIENTE. Manco una virgola.
Capisci perché ti trovo adorabile?
Ti leggerei dalla mattina alla sera, e neanche mi basterebbe visto che i capitoli scivolano via come l'olio.
In più, sul sito sei solita utilizzare il tempo presente. COME FAI, io non so. Certo, se usato bene fa la sua figura, ma credo sia più difficile di quel che si pensi. Il passato è una certezza, insomma. O magari sono l'unica pazza che la vede in questo modo.
Tu sei perfetta SEMPRE: in prima persona, terza, seconda; col presente, passato e futuro. (lol).
Dovresti provare a scrivere un bel fantasy, così magari mi appassiono al genere.
I pensieri dei personaggi sono amalgamati così bene al resto, le descrizioni sono giuste: mai troppo prolisse e mai scarne. Ma cos'altro ti si può dire? Non smettere mai di scrivere, ti prego.
E adesso passiamo ai personaggi. Come tu ben sai, ho imparato a conoscerli grazie a te: i pochi episodi che ho visto non possono darmi una visione intera del personaggio. Qui ho ritrovato gli stessi personaggi di sempre, anche se mossi in maniera diversa.
Prendiamo Sandor.
È rude come suo solito, non ha grazia e ovviamente la sua mente sbatte sempre su quella poverina (ma neanche tanto) di Sansa. Il fatto che lui voglia possederla, violarla… insomma, fare il Joffrey della situazione, è solo una conseguenza dovuta all’alcol. Quindi ci sta. L’ho riconosciuto. (Anche se ammetto di adorarlo di più nelle vesti del mio caro Mastino in “Vieni con me”).
Jon.
A una terza rilettura, ammetto che mi sta un po’ lì. Non so, sembra il classico personaggio “io sono quello buono e puro e non faccio cose brutte gnegnegne”. (Magari sono solo irritata col mio pc, non fare molto caso a me).
L’angelo contro il diavolo. Jon di fronte a Petyr.
Poi c’è Sansa.
Sansa che sembra un po’ quella della prima stagione. Sansa che si lascia trascinare via da Sandor (be’, non poteva fare altrimenti la porella, considerando il gigante ubriaco), che teme di essere violata… e poi questa sua perenne connessione con Petyr. In ogni tua storia questi due sono sempre legati. Non che si tratti di anime gemelle, amore eterno o dal destino… C’è sempre quel filo che collega Sansa a Petyr, dove ogni mossa dell’uno c’entra con l’altra. SEMPRE.
E adesso, DOPO LA TERZA RILETTURA, credo proprio di aver capito lo scopo di Petyr. (E invece si scopre che ho toppato anche questa volta).
*Angolo deduzioni*
Petyr è il diavolo. Okay, il titolo della storia ci fa “ciao, ciao” con la manina. E questo è appurato.
Petyr ha uno scopo: creare caos, scompiglio… come all’Inferno. ADESSO.
Il favore di Sansa (il primo favore) mi sembra di averlo esposto nella scorsa recensione; quello di adesso… Ecco, credo che Petyr le abbia chiesto di usare i fiammiferi in caso di bisogno, quando si sarebbe sentita in pericolo o roba del genere. O magari le ha chiesto di dare fuoco al locale, a Sandor. Di vendicarsi. E questo sarebbe il secondo – ipotetico – favore di Sansa.
Cosa può aver chiesto Petyr a Jon? Credo che gli abbia chiesto una vita per una vita, consapevole che né Jon e né Sandor ne sarebbero usciti vivi. Un uomo che ha un’anima pura non dovrebbe uccidere, no? Infatti all’inizio Jon mi sembra riluttante all’idea di ferire Sandor. Ma continuano ad essere solo supposizioni.
Ma adesso veniamo al punto cruciale. Alla ciliegina sulla torta, alla cioccolata calda in un pomeriggio di pioggia… COSA VOLEVA PETYR?
Ecco. Non so cosa cavolo stessi pensando quando ho letto questa storia la prima e la seconda volta, forse stavo pettinando le banane, ma adesso CREDO di aver capito: Petyr ha bisogno di Sansa per procreare e mandare avanti la stirpe dell’Inferno!! Vuole un piccolo Ditocorto!!
“Vieni con me”, guarda che l’ho notato eh. E aspetto ancora un aggiornamento! (E, cavoli, aspetto anche di avere del tempo per recensire l’ultimo capitolo!).
Ti ricordi quando ti dissi che per me Sansa sembrava viva? Ecco, adesso voglio dare un’altra interpretazione a questo finale: Sansa è morta, e nel momento in cui viene “marchiata” sta oltrepassando la porta dell’Inferno. Diventa di proprietà di Petyr. Esattamente come Loras. (Penso che la scritta sulla sua fronte siano le iniziali P.B.)
Forse non ci ho preso neanche stavolta, ma almeno mi sono allontanata dalla visione romantica della cosa. XD
È già tanto per me.

Giudizio finale: una bella storia, scritta in modo impeccabile. Lo stile cattura l’attenzione del lettore, così intensamente che quando si arriva alla fine ci si chiede “Di già?”. Ovviamente l’autrice non è umana perché non c’è manco una virgola fuori posto. Impaginazione magistrale e banner invidiabile. Tanto di cappello, Celtica!
Adesso aspetto solo la tua Vera!!<3
Alla prossima!

Recensore Master
20/11/17, ore 18:51

Ciao, eccomi qua ^^
Allora, da dove potrei cominciare per fare una recensione ordinata?
Forse sarebbe meglio partire da quello che ho provato.
Devo essere sincera, è stato un crescendo di emozioni. L'atmosfera un po' macabra e di ansia si sente sin dalla prima riga, specialmente nella seconda parte. Man mano che leggevo, soprattutto arrivvata allo scontro tra Sandor e Jon, non vedevo l'ora di scoprire come sarebbe andata a finire. E devo ammettere che ho amato il finale.
Ora cercherò di analizzare tutto per bene, ti chiedo scusa se non ci riesco, ma quando una storia mi prende molto poi sono un attimo stordita xD
Allora, lasciati dire che Petyr in questi panni ci sta divinamente. Me lo hai fatto amare, e tieni conto che io lo disprezzo con l'intensità di mille soli [?]. Poi, Sansa... d'apprima così innocente, tutta contenta, con i suoi fiori nel suo giardino, ma neanche troppo in verità. Un angelo ma non troppo, ecco. Sandor... povero caro Sandor, mi è sembrato molto in balia degli eventi.E Jon beh, coraggioso fino alla fine. Mi è piaciuto tutto questo giro di favori che c'è stato, ma considerato che ruolo ha Petyr, ci sta benissimo.
Ammetto che mi è dispiaciuto quando Sandor ha bruciato il giardino di Sansa e ho apprezzato le determinazione di Jon nel volerla aiutare.
Inutile dire che mi è dispiaciuto tantissimo per il povero Loras, soprattutto, cough.... poverino, che brutta fine, che brutta fine T_T
Una parte che mi è piaciuta particolarmente e che mi ha fatto stare con il magone in gola è stato quando Sandor ha portato Sansa con sé. Insomma, li ho avuto paure che abusasse di lei, cosa che nella mia testa non accadrebbe mai, ma mi sa che ci siamo andati vicino. E quando Sansa ha dato fuoco a tutto ho pensato in contemporanea: BRAVAAA e MA COSA FAAAI!
E poi... altra ansia nella Jon vs Sandor... mi aspettavo che arrimetterci le penne fosse proprio Giovanni Neve, ed invece... entrambi...
Mi sono quasi venuti i brividi quando Sansa passa vicino i loro corpi senza vita, in quel paese che praticamente è divorato dalle fiamme, quasi a rappresentare l'inferno [?]
Secondo me qui l'IC è stato veramente rispettato bene, soprattutto per Petyr: lui già di suo è carismatico e quando vuole ottenere qualcosa fa di tutto e... niente, qui gli devo fare gli applausi, quando ho letto il finale ho detto WOW O_O Un wow di shock in modo positivo però xD
La cara Sansa è andata con Petyr eh sì, come cosa mi è piaciuta veramente, secondo me non avrebbe potuto esserci altro finale :D
E' come se Sansa fosse rassegnato, come se quella fanciullezza che era rimasta fosse stata concellata, e quindi va.
Una volta ho letto che quando uno scrittore riesce a farti immaginare tutto come in un film, con il suo racconto, vuol dire che ha fatto un buon lavoro, e direi che questo è il caso. Mi sono immaginata tutto, atmosfere comprese, davati agli occhi avevo il fuoco, la morte e compagnia bella.
Dal punto di vista grammaticale/stilistico non credo di poterti dire niente. Già dall'altra ff avevo detto che come scrivevi mi piaceva e qui non posso fare altro che confermare.
Secondo me hai gestito tutto molto bene e messo su una storia che è... originale. O almeno, io di cose del genere non ne avevo mai lette, poi magari mi sbaglio xD
Sono d'accordo con te quando dici che i personaggi stavano bene nei loro ruoli, sembravano essere stati scritti apposta.
E' stata una lettura che sicuramente ricorderò e magari rileggerò anche, ma intanto nelle preferite ci va sicuro u_U
Credo di non dover aggiungere altro, se non brava, brava davvero :D
Alla prossima ^^

Recensore Master
13/11/17, ore 15:06
Cap. 1:

Ciao!
Come promesso, la storia l'ho letta ieri, e avevo tutta l'intenzione anche di recensirla ieri, però ho voluto prendermi una notte di sonno per pensare.
Potrei ammirare in silenzio il tuo lavoro, venerarlo, inchinarmi e andarmene (tecnicamente è quello che ho fatto ieri seraXD). E' questa è la mia recensione per te! Cos'altro dovrei aggiungere, di grazia? Cos'altro ti serve sapere, perdinci? Ma non è nel mio stile, e poi io ho così tanto da dire che qualcosa la scordo sicuro, però qualcosa la dico anche.
Iniziamo dicendo a chiare lettere: ho vinto facile scegliendo te, sapevo già che avrei letto qualcosa che valeva la pena. Però non avevo fatto i conti con il quantitativo di qualità che mi hai servito, ed è... crea dipendenza, più leggo e più ne voglio.

Non ci sono errori grammaticali, e le uniche due virgole che ho visto fuori posto possono benissimo essere considerate una scelta stilistica, quindi manco te le segnalo qui. Il tuo stile è sempre così fluido che sembra di bere acqua, è leggiadro, PULITO, di una semplicità di fondo che nasconde una simbologia scenica e visiva che fa accapponare la pelle per quanto è stata curata e ben pensata. Credo di aver notato ogni più piccolo dettaglio, a partire da come hai creato ogni scena, ogni battuta costruendola intorno al personaggio e al suo IC originale; hai reso l'ambientazione esternazione della sua natura; persino l'elemento Au è stato pensato per enfatizzare le caratteristiche dei protagonisti. Sicuramente qualcosa dimenticherò di accennarla, ma sappi che ho notato tutto. E adesso procedo scena per scena.

Sandor! Per lui hai pensato a una fiaschetta che non si svuota mai e un guanto che si trasformi nella cosa in cui tocca (voglio vederlo in azione questo guanto), ma non gli permetti di avere le donne. Uno penserebbe, ubriaco e con una mano che si emula ciò che tocca, perché non cerca di ottenerle in qualche modo? Con la forza, e per un attimo ci pensa pure... eppure no, non lo fa. Ed sei stata bravissima in questo gioco! Sandor è un omone grande e grosso, deturpato da una violenza del fratello, e quella cicatrice sul volto è l'emblema della sua natura. Perché l'anima di Sandor, così come tu sei stata brava a dipingere, è quella di un bambino fedele e buono a cui è stato posto un marchio addosso, e quella fedeltà e bontà sono state storpiate, deformate. Questo cambiamento esterno, voluto proprio per indurirlo, ha lasciato un dolore su di lui, che egli combatte con alcool e altri piaceri materiali, lo affoga nei vizi e in cantilene di menefreghismo dove non smette mai di ripetere che non gliene frega nulla di nessuno né delle conseguenze delle sue azioni. Quindi si viene a formare quasi uno sdoppiamento, dove due entità opposte devono contemporaneamente esistere: da un lato l'uomo insensibile e brutale, rozzo e spietato; dall'altra il cuore di un uomo fedele e compassionevole, con una coscienza. Questa esistenza è praticamente impossibile, allora lui affoga, affoga tutto, anche se stesso.

Sansa! La sognatrice, colei che incarna la bellezza e la raffinatezza, le cose gentili, delicate, per bene. Emblematico è il giardino, ma ancor di più è questa intera frase: Peccato che sprechi tutto il suo tempo in quel giardino. Fiori, rose che potrebbero pungerla… [...] Distruggi il suo giardino! Questo passaggio racchiude la vita di Sansa. Il giardino è la sua famiglia, i suoi affetti, i suoi sogni, la sua innocenza. Quel giardino è l'amore con cui l'hanno avvolta i suoi genitori. E Ditorcorto (di lui parlerò alla fine) glielo porterà via. Qui, come in tutta la storia in realtà, sei stata bravissima a metaforizzare la trama originale. Ditocorto sancirà la morte di suo padre, quella di tutta la sua famiglia, la condannerà al matrimonio con Bolton e la costringerà a uscire fuori, deturpandola però, trasformandola nel suo più bello e prezioso gingillo.
Ecco perché il fatto che lei rinunci a ciò che più vuole (vedi quando rifiuta l'aiuto di Brienne, l'ultimo dono di sua madre), per cercare la sua vendetta. Sansa impara cos'è la vita vera, e la vera vita è fatta di ferro (inteso come spada che come sangue). La sua fiducia in chi le porge una mano è l'ingenuità di una sognatrice, ed è il male che di solito producono gli stolti. Che male può fare un segreto di cui altri sono a conoscenza? La distruzione di una famiglia.

Tutto questo mi ha fatto pensare: fino a che punto l'egoismo di un uomo può spingersi? Cosa si è disposti a sacrificare, anzi cosa non si è disposti a sacrificare per ottenere ciò che più si desidera?

Jon (io lo adoro, spero che sarà davvero l'eroe senza macchia in questa storia, anche se nessuno vince senza sporcarsi un po' le mani)! Lontano da tutti e tutto (hai ripreso perfettamente il suo background: figlio bastardo, arruolato nei guardiani, ect...) ma sempre pronto ad aiutare la sua famiglia. Un militare dovrebbe pensare al bene comune, ma quando il sangue chiama i vecchi torti e dissapori vengono cancellati. Tipico di Jon diffidare e non desiderare nulla da Ditocorto. E bada bene: questo non vuol dire che lui non desideri, ma più che altro che ha paura dei suoi desideri. Jon scappa dal negozio di Ditocorto, ha paura di ottenere ciò che vuole, ma anche se accettasse di inseguire i suoi sogni, io credo che lo farebbe con le sue forze, perché è il personaggio che insegue il piacere del sudore, del merito, e anche questo rispecchia il suo passato, il suo voler essere sempre apprezzato e accettato, e l'accettazione, la fiducia degli altri, non è un dono che qualcuno può darci.

E finalmente arriviamo a lui, il Diavolo! Non potevi trovare associazione migliore per Ditocorto. Ma prima lasciami elogiare un dettaglio che si è ripetuto molto bene lungo la storia: la puzza di zolfo. In alchimia è il principio generatore maschile, e simboleggia ciò che si eleva al di sopra della Luce, e per appunto Lucifero. Lui ha un ruolo molto simile a quello di Tremotino in "Once upon a time", ed è un ruolo che gli calza alla perfezione, direi molto meglio dell'originale. Perché se c'è qualcosa di cui ho la convinzione, e non mi importano i fatti, è che per quanto, da qualche oscura parte, ci dev'essere stato un gigantesco torto che ha cancellato la sua bontà (l'ha mai avuta o è sempre stato il primo a desiderare ciò che non poteva avere) questo non giustificherà mai il male che fa. Mi piace che sia lui ha realizzare i sogni impossibili degli altri, perché in realtà è lui che, nella trama di GOT, desidera qualcosa che non potrà mai avere. Questo capovolgimento del suo ruolo, quasi complementare o a specchio, è stato geniale e mi levo il cappello davanti alla tua pensata.

La trama di questa storia è geniale, sei stata bravissima nell'idearla. Sembra di stara assistendo all'apocalisse. Ed è questa confusione, dove tutti uccidono e attaccano tutti, che Ditocorto si sente più a suo agio, passa quasi inosservato, come un fantasma in mezzo ai fumi tossici della città, galleggia sopra tutto con sguardo maligno. Il contesto e quindi lo sfondo è stato ben reso: i bambini che attaccano, i grandi che sghignazzano e pettegolano, razziano, la natura bestiale dell'uomo che prende il sopravvento, l'indifferenza generale di fronte alla violenza. Sembra quasi che Sandor sia l'unico a provare un profondo e soffocato dolore per l'impiccagione di Loras, ed è tutto dire visto che è lui la mano utilizzata per aprire le porte dell'inferno.

Il titolo? E' l'unico possibile. Accattivante, seducente in alcune sfumature, coerente con la trama, ma sopratutto calzante con il personaggio del Lucifero della situazione.

Vorrei concludere citando l'altra mia frase preferita, insieme a quella già sopra citata (preferite tra le preferite, perché sennò dovrei riportare l'intero testo).


- Un altro sorso per Sandor. Solo che ora sembra aver perso tutto il suo sapore.


Complimenti! A presto!

Recensore Junior
12/11/17, ore 12:19

Eccomi qui di nuovo!
Siamo alla conclusione di questo tragico carnevale delle piccole crudeltà umane; Loras, come prevedevo, è stato ucciso da una sciocca ragazza innamorata del suo fragile giardino e presto il Diavolo darà scacco matto al villaggio un cui la"frase del giorno" è dedicata a lui e al suo meraviglioso negozio dei desideri.
Non posso negare di essermi rattristata per la morte di Jon, sempre uno dei miei preferiti qui come nell'originale; come ti avevo già detto, hai saputo caratterizzare bene tutti i personaggi ma quello che mi ha colpito di più, che mi sono vista davanti mentre si muoveva e parlava, è proprio Sandor.
Sansa è...mi è difficile esprimermi, perché sebbene non la sopporti nel libro, nella serie Sophie Turner è così bella che mi riesce difficile odiarla. La sua bellezza bianca e rossa come i petali dei suoi fiori violentati percorre tutta la tua storia e ne aumenta il fascino e la tragicità.
Non tutti i favori sono chiari, alcuni possono solo essere indovinati, ma io credo che questo sia un pregio perché lascia un senso di mistero e di inespresso che aumenta l'inquietudine con cui si chiude il sipario sulla minuta apocalisse che hai messo su carta.
È stato un bel viaggio: ti ringrazio!
N.

Recensore Junior
12/11/17, ore 12:10
Cap. 1:

Carissima,

ti confesso che questa è tra le prime fanfiction su GoT che ho letto; pur seguendo GoT (con meno entusiasmo, via via che le stagioni si susseguono) oppongo parecchia resistenza all'idea di opere trasformative su Martin, soprattutto dopo averne lette un paio in via esplorativa e essermi detta che era decisamente meglio lasciare i personaggi di Martin in mano a Martin.
Devo dire però che, nonostante il mio pregiudizio, sono stata molto contenta di leggerti; non solo perché i personaggi mi sono sembrati finalmente IC e ben collocati nonostante l'alternate universe, ma anche e soprattutto perché mi piace il tuo stile breve, pulito e molto intenso.
Se non erro eravamo già trovate sulla tua OS dedicata a Merlin, Al Sangue, che però non sto trovando più; se, come ricordo, ne sei tu l'autrice, avevo già accennato al fatto che mi piaceva il tuo modo di narrare. Con questo capitolo introduttivo, spezzato e decisamente folgorante, hai confermato ancora di più le mie impressioni.
Un plauso va ai dialoghi, soprattutto alle battute di Sandor, ma anche il passo sul giardino vandalizzato, con la ricchezza e la precisione del lessico botanico unita a una sconcertante innocenza delle immagini e dello stile, è veramente molto bello- soprattutto nell'accostare l'immagine dei petali sparsi e delle piante divelte con Sansa, caduta a terra come i suoi fiori.
Bellissimo l'irrompere, ogni tanto, di frasi nominali, senza verbo, ancora più intense: "Un altro sorso per Sandor".
Non so quanto tu ti sia ispirata, per oggetti/desideri e stile, al libro (che ora penso proprio di voler leggere!) ma, ecco, davvero non so come rinnovarti i miei complimenti. Non esagero se dico che mi è piaciuto davvero tanto e che mi ha tenuto incollata allo schermo del tablet.
N.

Recensore Master
06/11/17, ore 18:05
Cap. 1:

Ciao!!
Per prima cosa sono davvero felice del fatto che piace anche a te GoT il che ha reso la mia lettura ancora più interessante, visto che conosco fin troppo bene Petyr e la sua strana visione del mondo.
Sa di essere più furbo di chiunque altro e nella serie c'è voluto un potere soprannaturale per metterlo con le spalle al muro e smascherarlo.
Ben 7 stagioni per un personaggio che non sa difendersi e combattere, viscido e debole è davvero tanto ma io lo adoro.
È davvero quello più riuscito di tutta la serie, insieme a pochi altri.
Ma passiamo alla fic:
Prima di tutto adoro il tuo modo di scrivere. Il presente è una bestia poco addomesticabile a mio parere ma tu ne sei padrona e quando il presente funziona coinvolge molto di più secondo me. È immediato, quasi sembra di vivere la storia piuttosto che star leggendo un racconto!
La narrazione è scorrevole, il pathos cresce ad ogni paragrafo e l'idea di arrivare ad un punto finale tramite il punto di vista di più personaggi mi piace un sacco!
I personaggi sono super IC soprattutto Sandor a mio parere. Burbero, acido, di poche parole, va dritto al punto e sei riuscita a descriverlo egregiamente (anche gli altri, ma con sandor hai fatto davvero un ottimo lavoro).
La storia di per sé è abbastanza semplice: c'è un negozio di strani articoli, la figlia del sindaco che ama i giardini, una ragazza che confida a pochi che il fratello ami altri uomini e un fratellastro pronto a fare qualsiasi cosa per la sorellastra.
Malgrado la "semplicità" la trama risulta intricata e interessante che sprona a voler raggiungere la fine e capire cosa ci aspetta e credimi... io il finale non me lo aspettavo proprio.
Hai voluto omaggiare a modo tuo la trama di got rimanendo comunque su una AU che se letta dai fan avrebbero inteso il rimando e i non fan avrebbero comunque avuto un colpo di scena pazzesco.
Il fine ultimo di Petyr è agghiacciante e lui rimane il viscido di sempre, pronto a tutto per ottenere ciò che vuole.
Davvero una meraviglia, non leggo spesso fic intricate in questo modo e scritte così bene.
L'ho amata e ho adorato il tuo stile.
Grazie ancora per i tuoi consigli e per aver recensito la mia.
Sono felice di aver ricambiato e scoperto un tale talento.
Un bacio.
Miryel (perdona eventuali errori ma sono dal cellulare)

Recensore Master
02/11/17, ore 15:46
Cap. 1:

Ciao, Celtica!
Come sai, avevo questo primo capitolo tempo fa, ma oggi finalmente trovo il tempo per lasciarti un bel pensierino per iscritto. (In realtà, stamattina mi sono riletta l'intera storia, ma non mi andava di recensirti un capitolo soltanto, quindi... eccomi qui!)

Posso partire dal titolo?
Per me è perfetto. Racchiude tutta la storia, la vera essenza di Petyr... in più colpisce l'occhio del lettore. Rimane impresso nella mente.
Ottima scelta.

Come ben sai, le mie conoscenze relative ai personaggi del Trono di Spade sono... abbastanza scarse. Non so dirti se sono IC o meno, ma lasciati dire che qui Petyr è FANTASTICO. Nessuno te lo ha fatto notare, quindi ci penserò io: i dialoghi, le battute di Petyr... sono meravigliose. Sul serio.
Adoravo leggere le sue risposte perché erano sempre velate da un certo "ti dico tutto ma non ti dico niente". (Non credo di essermi spiegata bene, ma spero vivamente che tu abbia colto il mio messaggio xD).

Sandor.
Anche qui, in questa storia, mi fa molto pena sai?
Un uomo che desidera più di ogni altra cosa una borraccia senza fondo, sempre stracolma di vino... non è una persona felice. Non è una persona contenta del proprio presente. Si beve per dimenticare, no? Per staccare la spina dal presente, per smetterla di pensare e avere la testa più leggera... anche se - a mia detta - il post sbornia è peggio della situazione iniziale xD
Sandor è così: istinto, violenza e azione.
Petyr è geniale, è la mente, è il più intelligente.
(So che sto per andare fuori tema... ma quanto li adoro insieme? *-* Okay, okay, la smetto!)

Fin dall'inizio, il primo favore che Petyr chiede a Sandor è rivolto a Sansa. Sansa che - poverina, ma neanche tanto! - vede il suo bellissimo giardino distrutto dalle fiamme. (Scrivere "il giardino in fiamme" mi procura un leggero senso di inquietudine xD)
Ecco. Il fuoco è una costante in questa storia. C'è sempre, è onnipresente. Forse sto dicendo solo un sacco di cavolate, forse erano piccoli indizi sparsi all'interno di questa piccola storia.
Fatto sta che la città è nel delirio più totale (un po' mi ha ricordato il periodo Nazista), la città è diventata un inferno e Jon se n'è accorto. Jon che è accorso per Sansa.
Sansa.
So che vedo l'intera faccenda con un romanticismo che in fondo non c'è, ma non riesco a smettere di pensare che Petyr punti a Sansa, fin dall'inizio. Perché recarsi da lei, in persona, consegnandole dei bulbi che sapeva non avrebbe accettato? Perché avvicinarsi di proposito solo per rivelarle un nome?
Perché per me era tutto pianificato. Vedo complotti ovunque? xD

POI.
Loras che si suicida - si trattava di suicidio, vero? Oddio, qui non ne sono tanto sicura... anche perché non ti pronunci sulla scritta che reca sulla fronte... e io (avendo già letto il secondo capitolo) penso a due possibili opzioni:
- frocio - easy;
- P.B. (Che sicuramente non sta per Paolo Bonolis xD)
Insomma, la città è un inferno. Tutto è nel caos.
Ancora non ci appare chiaro quale favore Petyr abbia chiesto a Sansa. (Credo di averlo intuito, ma sarebbe spoiler, no? xD Lo conservo per la prossima recensione!)

JON.
Sembra l'unico sano di mente e al contempo anche l'unico "buono" al 100%. (Bello il pezzo in cui Sandor, talmente tanto dipendente dall'alcool, gattona - roba umiliante! - pur di raggiungere la sua fiaschetta di vino. Da qui capiamo il forte contrasto tra lui e Jon). Sì, è vero: Sansa appare come una vittima, ma in realtà sappiamo che non lo è. Anche lei è stata complice della morte di Loras, anche lei ha fatto la sua parte ignorando le conseguenze delle sue azioni.

Parlando della sua storia nel suo insieme... INQUIETANTE.
Leggerla... ti lascia un senso di inquietudine addosso, perché seppur abbastanza "sovrannaturale" come faccenda... nessuno è buono al 100%, le persone sono egoiste e pensano in primis a se stessi, e farebbero qualsiasi cosa per ottenere ciò che più desiderano al mondo.
Forse è questo a rendere il tutto più inquietante (perdonami, proprio non riesco a trovare un altro vocabolo!), forse è questo a dare alla storia quell'aspetto più sinistro: potrebbe accadere sul serio. Certo, non proprio in questo modo ma... potrebbe.

So che questa recensione fa schifo, so che è sconclusionata e per questo ti chiedo scusa. Ma prima eclissarmi, vorrei spendere altre paroline sul banner, sull'impaginazione e sull'impaginazione:
- banner meraviglioso. Sul serio. Mi piace tantissimo e mi ricorda Doctor Strange! (Sì, devo romperti con questa storia anche qui su Efp xD);
- Impaginazione PERFETTA. Nulla da ridere, le tue storie non sono solo bellissime da leggere ma anche da vedere;
- La citazione. Perfetta, anche qui. Credo che riassuma alla perfezione il succo della storia e poi mi è piaciuta molto. Bravissima!

Che altro dire... c'è qualcosa che non sai scrivere?
Non credo.
Scusami ancora per questa recensione, ti prego.
Oggi il freddo mi ha dato alla testa. Spero solo che possa farti piacere.
La storia ovviamente vola nelle ricordate. Recensirò al più presto anche il secondo capitolo, magari più lucidamente.

Scusami.
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
02/11/17, ore 10:27

Buongiorno.
Assolutamente, non appena ho concluso la lettura, ho riconosciuto anch'io il fatto che hai rispettato per bene i caratteri dei vari personaggi; poi, logicamente, sono inseriti in una realtà diversa dall'originale e li hai messi a confrontarsi in una situazione che non avrei mai immaginato fino a questo momento, ma le caratteristiche principali le hai rispettate per bene.
Quindi, i personaggi sono risultati perfetti nei ruoli che hai loro attribuito ^^
Bene, tutto ben scritto e molto intelligente, come testo.
Buona giornata :)

Recensore Master
01/11/17, ore 09:09

Alla faccia del c...ehm,del piffero! Giuro, sono rimasto positivamente sconvolto leggendo questa storia. Innanzitutto, unisce due delle cose che amo di più al mondo: Stephen King (penso che Cose Preziose sia uno dei suoi libri migliori) e il Trono di Spade (pur con i suoi difetti, rimane sempre un gran bel prodotto). Poi perchè è scritta magnificamente; hai davvero una bella scrittura, molto fluida e che tiene compagnia fino alla fine. Non ho notato neanche un errore (e già solo per questo meriteresti un applauso). E poi, il pezzo forte: i personaggi. Sono così ben fatti, così maledettamente IC che sono praticamente indistinguibili dagli originali. Sandor (che, poverino, ha fatto davvero una brutta fine. E dire che voleva solo bere un pò di vino), Jon (un vero cavaliere, che voleva solo salvare sua sorella), Sansa (mai così sciocca), ma soprattutto Baelish, qui nelle mefistofeliche vesti del demonio (che mi semra gli si adattino particolarmente bene). Li ho adorati tutti. E poi quel magnifico banner...a dir poco splendido, una vera e propria ciliegina sulla torta.

Di nuovo complimenti. A presto!

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