Recensioni per
Road to Evolution
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/11/21, ore 13:58

Ciao.
A Thousand Suns è un disco che ho rivalutato col tempo anche se non completamente, ricordo che all'inizio non mi piacque per niente a causa delle sonorità diverse dal loro passato, sebbene apprezzi da subito diversi testi più seri e legati a argomenti più seri e mondiali, se così posso definirli.
Ad esempio Blackout è una traccia che ancora mi lascia interdetto per quanto impeto ci sia dentro di essa e rimane la mia preferita nonostante ciò che ho detto prima.
Penso che è un pò evidente da parte dei Linkin Park la volontà di mostrare la confusione del mondo e quanto questa influisca nel quotidiano della gente, ma quanto si grida a trovare una figura in sé stessi per poter ribellarsi e fare sì che nonostante tutto si passa a una rivoluzione e che questo ciclo cambi.
Detto ciò, apprezzo sempre la tua capacità di prendere concetti e i titoli del disco per ragionare e provare a parafrase l'essenza che la band ha voluto esprimere, trovo che c'è molta sensibilità dietro e il fatto che sia fatto in versi è una cosa rispettabile.
Credo che la parte centrale metta in gioco quella rivoluzione personale che accennavo prima e collegata alla figura del messagero dell'amore e della speranza presente nella canzone rende la poesia introspettiva ma con un messaggio molto più chiaro e meno confusionario di quello che è l'album in sè, almeno questa è la mia impressione.
Il mondo sarà pure un posto difficile sul quale vivere e essere sé stessi, ma quando c'è la genuinità nel portare avanti sentimenti semplici ma potenti come l'amore e l'empatia tra le persone tutto andrà bene alla fine.
Ti auguro una buona giornata e alla prossima poesia.

Recensore Master
13/11/19, ore 23:20

Non potevo non passare qui, ho letto tutto, e sono commossa. 
Questa band ha fatto parte della mia adolescenza, ero una ragazza (e lo sono ancora in certi versi) piena di problemi e di paranoie che non riesco a strappare via, capisco perfettamente le tue parole, so di che cosa stai parlando e sono d'accordo con tutto. Chester Bennington ha esposto le sue emozioni attraverso la sua voce e la sua sofferenza, alcune canzoni dei Linkin Park hanno una profondità emotiva impressionante, in cui è facile rispecchiarsi, questa in particolare, credo che sia una delle mie preferite. Ho amato il tuo omaggio a questa band, complimenti.

Shakana

Recensore Master

Ciao!
Ero già passata da te un po' di tempo fa, sempre per lo scambio a catena, e sono contenta di averti ritrovato. 
Allora, volevo leggere tutte le poesie prima di lasciarti un parere, ma questa in particolare mi ha colpita tanto, mi piace come scrivi, metti molta introspezione nelle parole ed è emotivamente forte. Ti faccio i miei complimenti perché ricordando le canzoni dei Linkin Park, hai saputo rendere delle brevi storie introspettive, usi frasi brevi, ma di forte impatto. 
Non ho molto altro da dire, mi hai colpita. 

Alla prossima!
Shakana

Nuovo recensore
19/11/18, ore 14:27

Ciao.
Con Minutes to midnight i Linkin park continuano con l'evoluzione musicale, qui sono diventati più melodici ma senza tralasciare qualche traccia bomba che ha accresciuto la loro bravura e creatività, secondo me pezzi come Bleed it out o No more sorrow.
Come bellezza se la gioca molto con The Hunting Party per il terzo posto, non so te...
Comunque, ho trovato questa poesia in linea con la differenzazione a cui accennavo prima, ha un tono un pò frenetico rivolgendosi a un gruppo di persone comuni che nel giro di 24 ore vivono, hanno a che fare coi sentimenti e con la vita in generale.
Sembra un invito universale a prendere ispirazione dalle esperienze e sfruttarle per rendere il giorno seguente e quindi il futuro prosismo un qualcosa di migliore perchè appunto l'esistenza è e sarà sempre una sola.
Inoltre riflette molto sul concetto di unità, ciò che le relazioni possono creare per evitare che una persona decida di mollare facendo gesti spropositati o egoisti, senza contare che ha un ritmo musicale piuttosto marcato, specie nella prima parte.
Un ulteriore messaggio positivo e che ha saputo catturare la parte più e veritiera della vita e della maturità di questo periodo musicale, una poesia godibile e camaleontica, più ideologica e spirituale della precedente per certi aspetti.
Alla prossima e buona giornata.

Recensore Master
14/11/18, ore 17:18

Ciao! 
Sono la ragazza dello scambio a catena, e ho deciso di prenotare il tuo profilo quando ho visto che avevi fatto questa raccolta di poesie. Voglio solo dirti che mi hai emozionata, la morte di Chester Bennington è stato un duro colpo non solo per i fan, ma anche per il mondo della musica in generale dato quanto i Linkin Park sono stati influenti nel loro genere. Sono sempre stata legata a questo gruppo, li ascoltavo sin da piccola, mi sono sempre trovata molto affine all'anima pura e sensibile di Chester e quando ho scoperto come era morto ho sofferto molto, solo lui e la morte prematura di un altro personaggio della musica sono riusciti a smuovermi così tanto. E tu con questa raccolta vuoi fare un tributo ai loro primi album, ho letto solo questa prima poesia e mi è già entrata dentro, io personalmente non ne ho mai scritta una perché non mi reputo in grado di poterlo fare dato che trovo che scrivere poesie non sia per tutti e che ci voglia una reale ispirazione per creare un buon lavoro, ma tu hai fatto un ottimo lavoro. Mi hanno particolarmente colpita le ultime righe, con pochissime parole hai analizzato perfettamente quanto possa essere dura la vita, ma allo stesso tempo meravigliosa dato che alla fine è solo una. 
Proseguirò la lettura aldilà dello scambio al più presto, grazie per le forti emozioni che mi hai provocato e per questo bellissimo tributo ai Linkin Park.

Shakana

Nuovo recensore
02/11/18, ore 00:51

Ciao!
Eccomi qui con la recensione che hai vinto nel gioco “OIOI!” del Giardino. ^^
Dunque, abbiamo avuto modo di parlare un po' oggi – ormai ieri – e alla fine ho deciso di iniziare questa Raccolta proprio grazie al discorso che abbiamo fatto.

Premetto che, purtroppo, non ho le competenze necessarie per recensire una poesia dal punto di vista tecnico, pertanto mi baserò solo sul punto di vista emotivo. Però ci tengo a sottolineare che l'impaginazione mi è piaciuta tantissimo e che, a mio parere, ha regalato ancora più “armonia” alla poesia che ho letto.
Ho inserito “armonia” tra le virgolette perché, mentre leggevo, avevo davanti a me un testo pulito, ordinato e ben impaginato; al contempo, però, quelle parole hanno suscitato in me un turbinio di emozioni molto intense e di conseguenza è un po' come se avessi trovato il disordine nell'ordine – mi sono spiegata malissimo, chiedo venia.

Parlando della poesia, vorrei complimentarmi con te per lo stile perché, a mio parere, l'ho trovato impeccabile, mi hai davvero conquistata.
Ho colto – o meglio dire: penso di aver colto – determinati riferimenti alle canzoni racchiuse in questo primo e meraviglioso album.
Ad esempio – ed è quello che più ho amato:

frantumato da piaghe incolmabili
che strisciano nella tua pelle friabile → questa mi è parsa una bellissima libera interpretazione di “strisciando dentro la mia pelle, queste ferite non guariranno” di “Crawling”.

Poi, penso di aver trovato riferimenti anche a “Papercut” e a “My Dicember” - che questo forse è il più lampante.
Ad ogni modo, tutto questo per dirti che, con una poesia lunga quanto una Flashfic, sei riuscito a ricostruire perfettamente l'immenso mondo che è la Teoria Ibrida di questo primo album e tutto ciò mi ha piacevolmente colpita.
In questa poesia c'è potenza, un potenza che ti schiaccia e ti sottomette. E c'è anche tanta fragilità e la consapevolezza che le ombre sono sempre lì, pronte a catturarti.
Perché Hybrid Theory è proprio questo: è potenza e fragilità – una profondissima introspezione dell'animo umano – al tempo stesso.
E questo soldato dalle ali di libellula sembra quasi impossibilitato a volare e quando volerà tutti potranno vedere le sue profonde cicatrici, ma non solo quelle di “Crawling”, ad esempio, anche le cicatrici dell'animo di “My December” o “Papercut”.

Non so bene cosa sia venuto fuori da questa recensione, spero solo di essermi espressa in maniera comprensibile e di aver fatto un discorso sensato.
Ti rinnovo i miei complimenti e spero, più avanti, di proseguire con questa piacevole e intensa lettura.
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
27/10/18, ore 10:47

Di preciso non saprei spiegare l'emozione che ho provato leggendo; in sottofondo loro, con la loro musica magnifica e il profondo significato delle loro canzoni, nelle orecchie le loro perole e negli occhi le tue. Il testo di una canzone e la sua musica possono sciogliere i cuori più freddi e aridi, la vivida figura del tuo soldato nella neve e nel sangue mi ha colpita molto, due contraddizzioni che si uniscono come il risultato ibrido e sterile di qualcosa che non dovrebbe esistere. L'ho interpretata così, magari sbagliando. Comunque, bellissima poesia. Sensata, intensa e piena di cuore. Brava.

Recensore Master
16/09/18, ore 10:13

Allora... Mi ricordavo di avere iniziato a leggere questa raccolta poi per motivi di impegni universitari non sono mai riuscita a continuare... Ma non me ne sono dimenticata. C'è una frase di questo piccolo componimento che mi ha colpito: la vita scalpita e ti abbatte appiattendo ogni tuo flusso creativo... Io mi rispecchio in questa frase. A presto.

Nuovo recensore
05/09/18, ore 10:52

Lieta di aver letto tutto,ed essere ad emozionata per ogni singola parola ad ogni album, cosi come emozionano le loro canzoni.
E hai detto tutto con la tua nota e che sono d'accordo.
Nella loro musica malgrado siano anni che li seguo, si trova sempre quel qualcosa di speciale.

Recensore Master
22/08/18, ore 08:42

Ciao! Eccomi qui, per la prima volta nel tuo profilo: mi presento, sono Stefania. :)
Mi ha incuriosita molto la tua presentazione, le parole che hai lasciato in prima pagina per noi visitatori, come mi ha incuriosita pure la presenza di gruppi musicali tra le opere pubblicate: difficilmente trovo elementi che conosco in questo tipo di personaggi, ma ho visto che hai condiviso una raccolta di poesie sui Linkin Park. Non ho potuto fare a meno di fermarmi per poter iniziare a leggere, perché li ascolto da anni e mi hanno emozionata, come fanno tuttora. Presumo sia un tributo per la prematura scomparsa del cantante, cosa che mi ha colta di sorpresa quando sono venuta a conoscenza della notizia.
Ok, basta tergiversare: solitamente non seguo le poesie, ma c'è qualcosa che mi ha attirata qui, e poi c'è sempre una prima volta per un approccio diverso rispetto alle opere presenti su questo sito.
Una dedica all'insieme delle canzoni che più ti hanno colpito, lasciato qualcosa dentro: emozioni, lacrime, sensazioni che scavano dentro, arrivando in profondità fino a sfiorare l'anima, facendo vibrare corde dentro che solo noi possiamo percepire. Le frasi si susseguono magnetiche, intrise di sentimento, evocative e drammatiche. Se chiudo gli occhi e ripenso a quello che ho letto, le immagini che si formano sanno di onirico, di incubo, di surreale. Qualcosa che porta in un mondo desolato, e che come uno schiaffo riporta poi alla realtà, con i piedi per terra.

"in fondo un'imprevedibile emozione
per la quale è necessario lottare sempre
la unica e pur sempre
la sola"
La speranza di poter continuare con la consapevolezza di lottare per qualcosa.
Volevo chiedere della scelta di non utilizzare il punto, nonostante la presenza delle maiuscole e la riconoscibile fine delle frasi.
Comunque hai utilizzato delle parole, degli accostamenti che sono capaci di risvegliare l'immaginazione e ricreare disegni vividi. Sono incuriosita, invogliata a continuare per vedere come procede la raccolta, e visto che è conclusa, quali saranno i messaggi che proseguono tra una pubblicazione e l'altra, fino alla fine.
Sicuramente vorrò tornare, perché ho trovato qualcosa che non avevo trovato prima qui. Ti ringrazio per la possibilità che mi hai dato per questa scoperta, alla prossima e buon lavoro! :3

Nuovo recensore
27/06/18, ore 15:14

Ciao.
Meteora è a parer mio il sequel perfetto per quello che è stato il primo album ma anche qualcosa che è andato aggiungere qualcosa di melodico e innovativo per la band, qualcosa che comunque ci ha fatto affezionare nel profondo.
Questa poesia è senza dubbio meno lunga rispetto alla precedente, un pò anche come lo è il disco rispetto a Hybrid Theory e penso che mette in gioco la componente creativa e personale nel voler creare qualcosa di artistico e concreto nelle emozioni, sempre punto cardine dei testi dei ragazzi.
Sembra quasi una riflessione a lavoro concluso ma ancora non pubblicato in maniera officiosa, quando all'artista assalgono i momenti di dubbi e paure che possono nascere successivamente quando verrà giudicato da chiunque avrà i parametri per giudicare, magari non percependo nemmeno il senso di bellezza che ha pervaso il proprio creatore...
Il linguaggio è testimone di una verità soggettiva quanto valente, specie quando c'è il passaggio del bambino che accoglie tutto ciò che ha e lo investe in ciò che crede: è un insieme di versi molto significativo e celebrativo secondo me.
Molto carina e rappresentativa, specie dall'immagine dalla quale sei partito per comporla.
Ti auguro una buona giornata e alla prossima.

Recensore Veterano
24/06/18, ore 23:36

Ciao! E scusami tanto per il mio "silenzio", non pensavo che sarei andata a finire così in là per continuare la tua raccolta.
Living Things è un album che, in qualche modo, dopo che i Linkin Park erano stati archiviati nella mia mente, li ha fatti ritornare a galla prepotentemente. Non sto esagerando rendendoti al corrente che, quando alla radio, passavano Lost in the Echo, Burn it Down o Castle of Glass è stato per me motivo per fare un tuffo nel passato: qualcosa che mi fece scattare come una molla, con il pensiero del: "Sì, questi sono i Linkin Park che ricordo, quelli che da bimba mi avevano fatto innamorare."
E si parla del 2012 qui e io bimba non lo ero già da un pezzo, anzi ascoltavo i loro pezzi del momento alla radio, recandomi a lavorare, usandoli come carica da usare per la giornata.
E, di nuovo, è stato un enorme piacere ritrovarti qui e leggere questo tuo nuovo componimento che ho trovato molto umano e al tempo stesso effimero... come se fosse qualcosa che potesse scivolarmi via facilmente di dosso e di cui io non possa comprenderne appieno il significato.
L'ho paragonato all'essere umano e alla sua breve esistenza dotata di un'inizio e una fine. Solo il fatto che sia esistito è la prova della sua esistenza stessa, per quanto misera e insignificante se paragonata a ciò che lo circonda, ma non per questo meno importante.
E mi piace come tu vada a capo nei versi e come giochi con le parole, a come spingi il lettore a non bloccare la lettura. E soprattutto come dissemini qua e in là indizi che rimandano alle traccie presenti nei singoli album, cosa che ormai son pronta a prendere come gioco, o sfida, per vedere quanto posso essere stata attenta nel capire ciò che vuoi trasmettere.
Ma stavolta voglio fare una menzione a parte al titolo: a quel "Faccia Decomposta" che non posso fare a meno di associare alla copertina dell'album che tratti. Titolo che crea un perfetto collegamento con il tuo scritto e con Living Things, appunto.
Bene, è tutto. Ma ci risentiremo presto! ;)

Recensore Master
21/06/18, ore 17:42

Ciao ^^
Allora, volendo leggere qualcosa di recente, ho deciso di buttarmi su questa raccolta. Ho conosciuto i Linkin Park esattamente come te, con gli AMV di Dragon Ball, con la differenza che probabilmente era un po' più piccola di te :3
Posso capire il tuo bisogno di mettere per iscritto questi componimenti, che se non sbaglio hai iniziato a pubblicare dopo il tragico evento che tutti noi sappiamo.
Non è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ed anche questa volta sono rimasta colpita dalle parole che hai scelto, che si susseguono esattamente come una poesia o - giusto per rimanere in tema - il testo di una canzone.
E poi, wow, lasciati dire che questo componimento è veramente, VERAMENTE, intenso. Se volevo smuovere qualcosa nel lettore, sappi che ci sei riuscito. Penso sia un bel modo per onorare una band che è stata importante per te. E' un bel gesto, ecco, considerato la piega che avevano preso le cose quando è successo il fattaccio.
Quindi niente, è stato bello leggere questa storia pregna di significato, che è una cosa molto palpabile.
Alla prossima ^^

Recensore Veterano
23/05/18, ore 23:55

Questo tuo progetto è nobile, così come nobile è la bellezza di quello che hai creato. Io amo i primi due album della band, erano i miei anni universitari, i primi anni 2000, e la loro musica mi aveva accompagnata parecchio. E, non so perché, percepivo nella voce di Chester un dolore particolare. Quasi premonitore

Recensore Veterano
30/04/18, ore 22:54

Ciao!! Ti chiedo scusa per il ritardo con cui passo a proseguire la lettura di questa tua raccolta, ho avuto un periodo un po' incasinato, ma non me ne ero certo dimenticata!! ;)
A Thousand Suns è, purtroppo, un album le cui canzoni sono, a me, per lo più sconosciute. Non so dirti perché, forse in quel periodo i LP erano stati messi da parte della mia playlist personale di musica preferita e, difatti, di tutte le canzoni presenti nell'album stesso non vi è una sola che io ricordi con maggiore attenzione, a differenza dei precedenti album.
Probabilmente questo ha influito anche molto sulla mia lettura a livello di coinvolgimento; ho riconosciuto i temi importanti a cui i LP sono sempre stati molto cari, come le paure dell'uomo, le colpe che questo si è macchiato nei confronti del mondo, forse anche la paura del domani... ma purtroppo il tutto si ferma qua.
Naturalmente non ho nulla da dire riguardo alla tua bravura nello scrivere poesie: ci sono certe frasi in alcuni versi che pur partendo con una scelta di parole semplici, alternano parole più elaborate e nell'insieme funzionano così tanto bene che mi sono saltate subito all'occhio!
Ad ogni modo... una cosa che spero troverai divertente... è che l'ultimo pezzo della poesia ha acceso nella mia mente il ricordo a New Divide, canzone che mi pare non facesse nemmeno parte dell'album in sé, se non come bonus track e... a poesia conclusa ho sentito il bisogno di andare ad ascoltarla più di una volta, avendo quella canzone per me un alto valore affettivo.
Alla prossima ;)

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