Recensioni per
La vera storia di Jack O'Lantern
di belle_delamb

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/11/17, ore 10:56

Ciao Belle sono qui per lo scambio. Non ho molto da dire tranne che la storia mi ha preso moltissimo, bella la leggenda di Jach e della zucca, un realtà non la conoscevo.
Mi spiace solo per la povera Sylvia, speravo che i due innamorati potessero riunirsi in questa vita o non in quell'altra. Ad ogni modo la mia impressione è del tutto positiva, scrivi bene e il tuo stile semplice e pulito rende la lettura scorrevvole e molto gradevolmente. Unica puntualizzazione, sebbene in realtà non sia un errore, usi due volte le stesse parole e cioè - la giovane - per riferirti a Sylvia. Non è facile trovare dei sinonimi la ragazza, la fanciulla, in effetti quest'ultima è un po fuori dal tempo... ho controllato e certo c'è ne sono ben pochi, ma alternarli potrebbe giovare alla lettura. Complimenti comunque per la tua bella storia, l'ho letta con piacere.

Recensore Junior
04/11/17, ore 00:13

Ciao! Sono qui per lo scambio di recensioni.
Volevo subito partire col dirti che mi è piaciuta la citazione di Emily Dickinson all’inizio, ma avrei preferito se fosse stata scritta in un altro stile – magari in corsivo – e un po’ più distanziata rispetto al testo così da darle più rilevanza e far capire subito che si trattava di una citazione. (sì lo so, sono un po’ una rompi scatole XD )
Parlando della storia vera e propria, questa OS parla di Sylvia, una ragazza che si trova ad una festa di halloween organizzati da amici dei suoi genitori. Si sta annoiando al tavolo visto che sono tutti adulti e la sua migliore amica non ha voluto accompagnarla perché preferisce passare a casa una notte del genere. Mentre è persa nei suoi pensieri, si siede accanto a lei un ragazzo vestito da Jack O’Lantern che le racconta la vera storia della persona che ha inspirato il suo costume. Questa versione è diversa da quella tradizionale e vuole che alla base di tutti i problemi di Jack non ci sia l’alcol, ma il suo amore per Grace, una ragazza che non può sposare per la loro differenza economica. Invece di barattare la sua vita per avere più birra, in questo caso lo fa per avere i soldi per avere il permesso di sposare la donna amata. Dopo dieci anni d’amore ed esser riuscito a fregare il diavolo con uno stratagemma, Grace muore danno alla luce un figlio deforme e Jack, in preda alla disperazione, si suicida. Una volta morto, scopre che la sua amata non si trova tra i defunti, ma si è rincarnata e tutto quello che lui può fare è andare a cercarla. Così finisce la storia.
Ora, devo ammettere che il racconto è molto interessante. Si vede che conosci bene la storia tradizionale e hai avuto ottime idee per apportarne delle modifiche senza però snaturarla. L’unica cosa è che secondo me è un po’ troppo riassuntiva e la narrazione troppo veloce. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più descrittivo e approfondito, ma immagino che in questo modo la OS si sarebbe molto allungata. Un altro piccolo appunto che volevo fari è che, come per la citazione, anche in questo caso avrei preferito un piccolo cambio di stile per differenziare il racconto dal resto della storia. (te l’ho detto che sono una rompi scatole. XD)
Comunque, Sylvia sembra molto colpita dal racconto e chiede al ragazzo se Jack sia riuscito a ritrovare Grace e lui risponde che finalmente l’ha trovata quella notte. Lei gli chiede se loro due si siano già conosciuti e lui le risponde di essersi conosciuti in un’altra vita e se lo riconosce, chiamandola Grace e non Sylvia.
Devo ammettere che questo è stato un gran colpo di scena, anche se si poteva iniziare a capirlo quando hai scritto che Grace si era incarnata. Ma il più grande colpo di scena penso proprio che sia il finale. Mary Janet è a casa a guardare la televisione e si chiede come mai Sylvia non la chiama da qualche giorno, quando al telegiornale sente che la sua amica è stata trovata morta sul retro del locale. Cos’è successo? Com’è morta? È colpa del bacio? Devo ammettere di essere davvero rimasta senza parola.
L’unica cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso sono proprie le righe finali, quando dici che Mary Janet ‘tirò un sospiro di sollievo’. Passi che sia sollevata di non essere andata alla festa visto l’epilogo, ma è comunque morta la sua amica. Io mi sarei disperata…
La storia è scritta bene, magari in qualche punto sta un po’ più attenta alla punteggiatura. La narrazione è veloce, per nulla noiosa e si legge molto bene. Spero di leggere presto altro di tuo. Brava! Alla prossima!!
Sharpey