Recensioni per
Samfuin
di Roiben

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/12/18, ore 22:55
Cap. 1:

Nell'attesa di ricevere qualche tuo consiglio di lettura, ho deciso di dare un'occhiatina a quest'opera che mi ha colpita subito per l'intrigante descrizione.
Parto con lo scrivere che è stata un'esperienza interessante ritrovare Pitch in un'epoca diversa da quella in cui era ambientata 'Chàos'. Qui, come lui stesso ammette, è uno degli ultimi arrivati e deve ancora scontrarsi con i Guardiani, perciò è sicuramente meno stressato e ha tutta l'aria di sapere come godersi la vita.
Arianrhod mi incuriosisce molto come personaggio. Il suo fare tranquillo, il suo tono calmo, la sua apparenza eterea sono in netta contrapposizione con l'idea che solitamente ci si fa al solo sentir nominare la Dea della morte. Alla fine quindi, oltre che a causa del lavoro, è venuta ad assistere al rito anche per incontrare Pitch e verificare se davvero il suo è un pessimo carattere, come si dice in giro. Perciò, presumo che sia una delle prime volte che lo incontra. Corretto?
Non ho ben capito nemmeno in cosa consista il rito, esattamente. Uno scambio di anime, dice Arianrhod. Un sacrificio animale, dunque? Se pensiamo che la one-shot è ambientata duemila anni fa, direi che potrebbe essere un'ipotesi più che plausibile.
Ho poi apprezzato tantissimo la mini biografia di Pitch e compagnia bella in nota. Nemmeno io riesco a sopportare Manny più di qualche minuto e sono contenta di aver scoperto di non essere l'unica tanto esigente. Che ci vuoi fare, meglio se l'Uomo nella Luna non interferisce per un po'.
Un seguituccio ci sta, magari non strettamente legato ad Arianrhod. Potresti raccontare qualche altro incontro con uno spirito e magari far luce su un qualunque aspetto della vita di Pitch.
Ci ribecchiamo presto da qualche altra parte e complimenti per l'idea davvero carina!
Emma.

Recensore Junior
02/11/17, ore 23:02
Cap. 1:

Ma salve!
Nel Giorno di Tutti i Morti, ecco che i morti come me tornano a recensire!
Se devo utilizzare una parola per riassumere questa one-shot/inizio futura raccolta o long, la parola è: misteriosa. Leggendo ho avvertito un senso di mistero non tanto, o non solo, per l'ambientazione del fatto (o piuttosto dialogo), cioè a un primo livello di lettura, quanto a un secondo. Devo ammettere che la mitologia nordica non è precisamente un mio punto forte, eppure percepisco ugualmente, forse perché vi sono sensibile, le contrapposizioni tra linea e ciclo (quello che disegna Arianrhod, penso), vita e morte, umano e sovrumano, rispettivamente come la contrapposizione che dà senso all'ultima notte di ottobre e quella che distacca Pitch, solo coi suoi sentimenti troppo terreni, da Arianrhod, che vive in una dimensione atemporale e superiore.
Ti prego, dimmi che non ho preso una magnifica cantonata!

Ho dovuto tornare più volte sugli stessi passi per cercare come mia abitudine di penetrare sotto il significato dei dialoghi, ma forse sto cercando qualcosa che effettivamente non hai voluto mettere o che tieni ancora nascosta. Perché Arianrhod è davvero uscita dalla routin? Sparisce perché lo scambio di anime è avvenuto? E in che cosa consiste lo scambio di anime? Che cosa mi è sfuggito?
 

Bene. Ora assolutamente la menzione d'onore all'Angolino Buio e Polveroso, che qui sta al resto come gli zirconi stanno attorno a una perla. In altri termini, vince da solo la recensione positiva, soprattutto per le sirene sexy ed Emily Jane tormentata dai cebi cappuccini.
Ma che dico? Anche per Manny che-sta-a-tutti-sulle-scatole, per i cebi cappuccini (l'ho già detto?), per Pitch ai rave, insomma per la climax interna all'Angolino stesso!
E inoltre il primo premio a te, che sei sempre così gentile da riportare per filo e per segno l'antefatto dei libri tuttora trascurati dalla defunta qui dietro la tastiera.
Non ti dispiacerà quindi una delucidazione: che cappero sono i Lunar Lamas?! Da quel che si legge in giro sembrano un po' i Dalai Lama, un po' la setta di Epicuro, un po' gli abitanti della Luna ne "La storia della Principessa Splendente".

Basta. Me ne vado.