Ma salve!
Nel Giorno di Tutti i Morti, ecco che i morti come me tornano a recensire!
Se devo utilizzare una parola per riassumere questa one-shot/inizio futura raccolta o long, la parola è: misteriosa. Leggendo ho avvertito un senso di mistero non tanto, o non solo, per l'ambientazione del fatto (o piuttosto dialogo), cioè a un primo livello di lettura, quanto a un secondo. Devo ammettere che la mitologia nordica non è precisamente un mio punto forte, eppure percepisco ugualmente, forse perché vi sono sensibile, le contrapposizioni tra linea e ciclo (quello che disegna Arianrhod, penso), vita e morte, umano e sovrumano, rispettivamente come la contrapposizione che dà senso all'ultima notte di ottobre e quella che distacca Pitch, solo coi suoi sentimenti troppo terreni, da Arianrhod, che vive in una dimensione atemporale e superiore.
Ti prego, dimmi che non ho preso una magnifica cantonata!
Ho dovuto tornare più volte sugli stessi passi per cercare come mia abitudine di penetrare sotto il significato dei dialoghi, ma forse sto cercando qualcosa che effettivamente non hai voluto mettere o che tieni ancora nascosta. Perché Arianrhod è davvero uscita dalla routin? Sparisce perché lo scambio di anime è avvenuto? E in che cosa consiste lo scambio di anime? Che cosa mi è sfuggito?
Bene. Ora assolutamente la menzione d'onore all'Angolino Buio e Polveroso, che qui sta al resto come gli zirconi stanno attorno a una perla. In altri termini, vince da solo la recensione positiva, soprattutto per le sirene sexy ed Emily Jane tormentata dai cebi cappuccini.
Ma che dico? Anche per Manny che-sta-a-tutti-sulle-scatole, per i cebi cappuccini (l'ho già detto?), per Pitch ai rave, insomma per la climax interna all'Angolino stesso!
E inoltre il primo premio a te, che sei sempre così gentile da riportare per filo e per segno l'antefatto dei libri tuttora trascurati dalla defunta qui dietro la tastiera.
Non ti dispiacerà quindi una delucidazione: che cappero sono i Lunar Lamas?! Da quel che si legge in giro sembrano un po' i Dalai Lama, un po' la setta di Epicuro, un po' gli abitanti della Luna ne "La storia della Principessa Splendente".
Basta. Me ne vado. |