Recensioni per
La logica del faggio
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/09/18, ore 21:52

Recensione premio per il contest “Il Linguaggio Segreto dei Fiori” giudice Ayaka – recensore sostitutivo Shilyss.


Cara Koa__!

Ho deciso di proseguire con questa perché l’hai messa nella tua top ten personale e quindi… come potevo mancare? Hai una vena comica, fattelo dire. Sottile, eh, ma c’è. Ho immaginato Gatiss/Mycroft che invita gentilmente a un gioioso evento mondano e ho riso. Riso tanto eh. Riso male. Peggio che con il costume di coppia. Se la sono cercata però, eh. Che Holmes sia pronto prima di Watson mi stupisce sinceramente, ma è lodevole l’attenzione con cui il nostro si dedica a replicare la signora Addams, sembre splendida. Anche la trovata del sarto italiano che segue gli Holmes da secoli (non anni, non che ne so, tre generazioni, ma secoli) mi ha fatta ridere male.

Molto bella è la descrizione che fai di Holmes vestito perfettamente da Morticia e dell’impatto che questa visione conturbante genera su Watson. Che si eccita vedendolo anche in ragione del suo travestimento, dimostrando come le sue preferenze siano fluide e che l’amore si maschera dietro qualsiasi forma. La scena teatrale di Gomez che dimostra il suo amore verso l’adoratissima Morticia l’avevo scordata, ma l’ho rivista con precisa nitidezza nelle tue parole e quindi mi complimento, ancora, per l’accuratissima descrizione e per come il gesto dei personaggi interpretati sia eco degli interpretanti. E bello anche che Watson rifugga la recita e se ne penta.

Ma poi, finalmente, Watson inspira – come quand’era bambino – e fa il grande passo. A questo punto, voglio spendere due parole sul titolo della storia che incuriosisce il lettore e viene spiegato e ripreso sia all’inizio che alla fine del racconto – non shot, racconto – creando una cornice ideale che avvolge perfettamente la storia e gli eventi. E ora sì, possiamo tornare a un bacio scritto perfettamente e romantico, in cui la personificazione Morticia/Gomez si conclude perfettamente in Holmes/Watson e nella promessa di un amore consumato, in cui si spoglieranno dei loro abiti per tornare ad essere se stessi. Vorrei delirare un po’ scrivendo quanto il travestimento abbia delle connotazioni sociali e psicologiche – e in questo caso non occorre andare all’abito che cambia genere, ma allo stesso cambiare colore di capelli o truccarsi gli occhi – ma temo che ti tedierei.

Meglio discutere del tuo stile sempre preciso e perfetto, assolutamente in tono con la storia. La seconda persona gestita benissimo calza perfettamente con John e il suo livello di introspezione, soprattutto perché suona come un’accusa alla sua codardia, che gli impedisce, almeno inizialmente, di donarsi a Holmes come fa lui. Insomma, un esempio godibilissimo e piacevole da leggere di come può nascere una grande storia d’amore.

Felicissima di averti letto, ti porgo i miei più sentiti complimenti,
Shilyss

Recensore Master
13/11/17, ore 10:52

Oh, guarda che piccolo capolavoro di Halloween!!! Buongiorno, Sweety!*-*
Devo dire che prima cosa mi è saltato all'occhio quanto ci fosse stato in un mio contest un prompt simile, e quanto mi sarebbe piaciuto averti con una storia così! che bella, è semplicemente incantevole
La famiglia Addams per altro è il mio telefilm classico preferito, li amo, e l'idea di John mi è quindi subito parsa giusta e anche logica.
Sì, perchè gli Addams erano noti in positivo grazie agli psicologi americani che spegavano il loro successo: "loro si amano moltissimo, pur essendo una famiglia di freak. Non si giudicano mai male". Non potevi prenderci di più, a definizioni! povero dolce Sherlock-Morticia, bistrattato da tutti.
Devo proprio ammettere una cosa, e da questa trai i complimenti a te dovuti. Il travestitismo (anche se qui è halloween, quindi molto differente, è come il cosplay) degli uomini in donne di solito lo trovo veramente brutto esteticamente, non certo sexy, anzi il contrario. Ripeto, lo adoro nel cosplay dove è totalmente autoironico. Quindi pensare che Sherlock fosse attraente così è una cosa folle da parte mia, è finita appena ho chiuso la pagina, ma mentre leggevo funzionava, querida autrice *.*
Il nostro investigatore era ammaliante, si era davvero fuso col gotico splendore di Morticia... e John?
Più basso, buffo, ma che porta un completo con classe? Un Gomez perfetto, lui potrebbe farlo davvero. Ma ascolta, la logica del faggio è un titolo meraviglioso, sono feticista di titoli e, questo che ha un che di mistero finché non leggi quanto è chiara la spiegazione di piace troppo. Ed ero certa che John che la facesse, ho avuto fiducia, perché non era incertezza,era - come hai ben spiegato - paura. E il capitano Watson può farcela! *^*
Se lo mangia con gli occhi, questo Sherlock che ha dedicato le sue energie, risorse e dedizione a fare questa cosa per lui, per compiacerlo, seguirlo, farli capire alcune cose una volta per tutte. Però il primo passo è così difficile, poi c'è una situazione pubblica e li per li non se la sente.
Mi pare di vedere a delusione e il dolore su quel viso truccato da essere imperturbabile, con i lineamenti di Sherlock che riaffiorano mentre sente emozioni sue, come se si sovrapponesero loro al make up. Niente, è il tuo stile nel mostrare queste immagini che fa magie. E il finale, passionale e gioioso mi ha fatta tutta felice!
Però soffro di una cosa: voglio il disegno di Mycroft sacca di sangue, ti prego!^^ non posso quasi crederci... Greg vampiro invece l'ho "visto" subito, con un costume ottocentesco, non Dracula, precedente. Così!
baci, tesoro. da domani all'1 dicembre dubito di avre pc a disposizione, in caso a quel dì...
baci sulla mano,
Setsy

Recensore Master
10/11/17, ore 15:35

Ciao^.^
D'accordo faccio due premesse, e non so quale sia la più importante, quindi le faccio e basta: non conosco il fandom (un altro utente mi ha chiesto di recuperarlo, e spero di poterlo fare un giorno, ma per ora sono ignorante) e del personaggio di Conan Doyle so quello che si può evincere dagli ultimi film del grande schermo; ho scelto la prima storia che mi è capitata sotto mano, di solito scelgo quella con il titolo più intrigante però con le tue storie è stato impossibile perché hai tutti titoli affascinanti e originali e non mi hanno aiutato a decidermi, quindi ho preso la prima e lo chiusa lìXD

Detto ciò, iniziamo!
Il testo presenta uno stile studiato, che non si trova tutti i giorni. Personalmente l'ho trovato costruito ad hoc, proprio per accompagnare con coerenza e naturalezza questi personaggi un po' senza tempo ma caratterizzati da menti contorte (posso dirlo che sono contorti ed è per questo che li adoro?). Hai usato una sintassi elaborata, con costruzioni non lineari ma che ingarbugliano la trama a ritmo dei ragionamenti contorti do Watson. E questo è un complimento, perché la coerenza tra trama/personaggi/stile è qualcosa che non tutti curano con tanta dovizia di dettagli, eppure tu lo hai fatto egregiamente. Mi piace come dilunghi le scene, ti soffermi con un rituale "faccio un passo avanti e due indietro", proprio come il protagonista. Mi spiego meglio (ci provo): la trama, come lo stile ricercato adoperato per la costruzione delle frasi, tende a presentare un movimento (un passo avanti) e a soffermarsi sui pensieri (due passi indietro). Quindi crei questo effetto, il personaggio si muove e pensa, è pieno di dubbi, è incerto, si maledice; fa un altro passo, pensa, si sorprende si ritira; fa un passo, pensa, si da dello stupido, fa un passo e si perde; e nel finale, questo "un passo avanti e due indietro" viene distrutto, finalmente si libera dei pensieri negativi, delle esitazioni e dei passi indietro e corre, corre in quelle ultime righe dove riassumi il loro imminente e focoso futuro, dove esplodono le sensazioni senza troppi giri di pensiero e dove la logica del faggio si mostra per quello che è: un passo avanti e il mondo è tuo. Bellissimo concetto, e bellissimo stile: particolare e perfetto per trama e personaggi.

Ho trovato solo due errori, se mi posso permettere:

accentuate da un del fard di un lieve color pesca -> credo sia scorretto dire "un del".

Les idiot que j’aime -> io con il francese non vado molto d'accordo, però "les" dovrebbe essere articolo plurale.

Se posso, ti dare anche un consiglio, perché è l'unica pecca che ho trovato nel tuo stile: la punteggiatura. Io ho una fissazione, quindi mandami a quel paese se ti do noia, ma tendi a mettere la virgola tra soggetto e predicato, più raramente fai l'errore di inserirla all'interno di un sintagma. Per il resto, davvero complimenti!

Mi piace come hai reso fragile Holmes. Non so se nella serie ha quest'anima più scoperta, però se c'è un elemento che ho visto in comune con il detective che conosco io è il suo spirito di sacrificio che si mostra in questo darsi totalmente. Qui lo fa in modo esplicito, con questo attaccamento viscerale a un Watson sempre un po' troppo logico e rigido nei suoi rituali e pensieri schematizzati. Un altro aspetto che hai sottolineato molto bene è la sua mania per i dettagli, bellissima la parte in cui dici che non è una parte del suo carattere data dagli eventi o dall'esperienza di vita, quindi che si è costruita e andata a formare nel tempo, ma è proprio l'essenza di base del suo essere così contorto e "sociopatico" come verrebbe da dire a chi non lo conosce, e Watson lo conosce molto bene.
Watson è perfetto, e forse non saprò neanche dirti quanto: è timoroso, tende a bloccarsi e, davanti al blocco, reagire con rabbia e frustrazione, come quando scappa invece di fare il passo corretto. Mi piace il gioco che hai instaurato tra i due, questo capirsi a vicenda eppure non dirlo apertamente, anzi quasi a comportarsi proprio all'opposto di come ci si dovrebbe comportare uno che capisce l'altro, quasi ad affermare che no, non si capiscono. E' un gioco contorto, messo in atto da un Holmes che aspetta che l'altro sia pronto e da un Watson che ha paura di non essere capace a contenere le emozioni che arriveranno.

Il titolo, che te lo dico a fare, è perfetto, e a tal proposito vorrei citare questa tua frase, del brano:

L’ultimo pensiero prima di spegnere la luce è che tu, la famiglia Addams, l’hai sempre detestata. -> anche questa frase fa parte della logica del faggioXD

Infine, cosa posso dirti? Hai costruito una trama che sembrava una danza (ecco la parola che non ho trovato prima) e che ha messo in atto un ballo in cui quando uno avanza l'altro indietreggia. Tutta la preparazione mi ha reso impaziente, mi ha coinvolto a tal punto da farmi dire "e dai, muoviti", e il finale è stato perfetto, con un ritmo talmente diverso dal resto del brano che ha sorpreso anche me e che ha saputo esprimere al meglio la sorpresa di Holmes e l'impeto incosciente di Watson.
Complimenti!
A presto!

Recensore Master
06/11/17, ore 21:00

Niente da dire, niente da fare.
Voglio dirti che con questo capolavoro entri nella lista dei miei autori preferiti, senza alcun dubbio.
Io credo di avere una specie di adorazione per te e i tuoi Sherlock e John. Sono unici, IC, ma incredibilmente tuoi.
Li riconoscerei anche leggendo una tua storia senza sapere che è tua. Hanno un'impronta personale che adoro.
Vogliamo poi parlare dell'idea di Halloween? Assolutamente adorabile e sebbene sia difficile inserire due tipi così in un contesto come quello di una festa popolana, tu sei ruscita a trarne una trama divertente e al tempo stesso malinconica sfruttando proprio la loro indeguatezza nell'immischiarsi in certe cose ma che insieme sono capaci invece di fare miracoli.
Fa tutto schifo, per loro: ne hanno passate troppe eppure insieme riescono a godersi anche cose di questo genere senza pentirsi, dimenticandosi per un attimo di tutti i problemi che hanno e che devono affrontare.
Mi ha intenerito Sherlock, ma tanto.
La sua voglia di piacere a John lo porta a dire sì a qualsiasi sua richiesta ed è una cosa così adorabile. Non gli piace che questo lato si noti, per questo lo fa con indifferenza, come se non si rendesse nemmeno conto di farlo ma in realtà adora fare questo per John. Ne è completamente devoto e non ha paura.
John invece sì e tu sei bravissima a dare voce a tutto questo. Sarebbe stato più semplice scrivere dei sentimenti di Sherlock, paradossalmente e tu invece hai voluto complicarti la vita, se così vogliamo definirlo e rendere John vittima di un incantesimo d'amore e principe azzurro di una principessa da salvare ma che a volte è anche il mostro, l'inumano John. Come se fosse vittima di un incantesimo che a volte lo priva del cuore ed è solo per la paura.
Hai spiegato il concetto benissimo, mi piace molto la citazione del faggio.
Hai mostrato un frammento della vita di John a noi sconosciuto. Dopotutto è l'unico personaggio di cui conosciamo davvero poco e tu hai raccontato una pillola che, teneramente, spiega alla perfezione quali siano i ragionamenti intricati e assurdi che John fa a proposito del buttarsi in qualcosa a capofitto.
Gli ci vuole tempo ma poi non torna indietro ed è per questo che nel finale, quando finalmente capisce cosa vale davvero e cosa deve fare, perché è Sherlock a chiederglielo, che non riesce a smettere di baciarlo, adorarlo, venerarlo.
Ormai è andata, si è buttato, è andata bene, meglio di quanto potesse immaginare ed è tutto dannatamente fluff e malgrado ci sia ancora quell'alone di tristezza che aleggia intorno a loro, che forse è il motivo principale che ce li fa tanto amare, non posso che gongolare.
Sono bellissimi, davvero e continuano a stupirsi tra di loro, conoscendo parti estranee persino a lori stessi.
Bellissima storia, bellissima trama e piacevole lettura.
A risentirci prestissimo.
Miry

Recensore Master
05/11/17, ore 13:53

Oh mio Dio, io ho adorato questa storia dall'inizio alla fine.
Gli Addams mi piacciono davvero molto, e vedere Sherlock e John nei panni di Morticia e Gomez è stato quasi... illuminante. Sì, perché non me li sarei mai immaginata in queste vesti, ma li hai resi così bene che veramente, mi è piaciuto molto.
Questa cosa poi della "logica del faggio" a cui fai riferimento fino alla fine funziona davvero bene. Ho adorato inoltre tutta l'introspezione di John, il suo guardare Sherlock travestito con ardore, ma anche con timore, il suo incolparsi nel momento in cui si ritrae da Sherlock. Poi però torna sui suoi passi, ho adorato il loro bacio e la risposta in francese di Sherlock (insomma dai, è una lingua così passionale, io mi sciolgo completamente)
Ovviamente hai chiuso la storia in maniera perfetta.
Da quello che ho capito arrivare a scrivere qualcosa a tema Halloween non è stato facile ma, per quello che può valere, ti dico che questa storia è veramente geniale e ovviamente, e qua mi ripeto, scritta MAGNIFICAMENTE.
Come sempre mi hai fatto emozionare, oramai è diventata una cosa di sempre.
Quindi ottimo lavoro! <3

Recensore Veterano
03/11/17, ore 18:29

Ciao! La storia mi è piaciuta un sacco, adoro il pov di John e tu lo realizzi alla perfezione. L'introspezione è sicuramente il tuo punto forte, riesci a rendere i pensieri e i dubbi dei personaggi in maniera incredibile, estremamente veritiera. La logica del faggio è un bell'elemento, aggiunge poeticità al tutto. L'idea dei costumi da coppia è geniale, per quanto riguarda il tuo dubbio, sì è realistico, tranquilla. La maniera in cui hai descritto Sherlock è il suo costume, poi, è fantastica, sono riuscita ad immaginarmelo alla perfezione. Mi piace molto come hai descritto la delusione di Sherlock, come questa venga recepita da John e la devozione del consulente investigativo. Credo che quella sia la parte che mi è piaciuta di più (insieme al punto dove finalmente John prende coraggio e bacia Sherlock). Un'altra bella storia, complimenti!!
PS l'idea di Mycroft vestito da sacca di sangue è GENIALE!!!

Recensore Veterano
02/11/17, ore 16:57

Ciao Koa!
Con un po' di ritardo rispetto ad Halloween, eccomi qui. Dunque, inizio col dire che sono cresciuta con i film della famiglia Addams degli anni '90, in casa mia siamo fan sfegatati di questo genere di film e serie- Tim Burton sempre con me fin dall'infanzia-, quindi sono sempre entusiasta quando si tratta di qualcosa che riguarda questo universo. Se poi viene applicato a Sherlock, ADORO.
Premessa parte due, sono felice che alla fine tu abbia scritto lo stesso questa storia, anche se quest'anno l'universo pareva avercela con te: mi è davvero piaciuta moltissimo, quindi non posso fare altro se non esserne sinceramente lieta.
Ora, passiamo alla storia in sé. L'idea della festa in maschera è un input originale per la vicenda- spero che Mycroft non si sia davvero travestito da sacca di sangue, però- e ho apprezzato particolarmente i duecento ripensamenti di John una volta giunti al dunque. Me lo immagino come Gomez, ce lo vedo, con i baffetti e tutto il resto, ma il vero capolavoro è Sherlock/Morticia: l'hai caratterizzato DA DIO, davvero, era perfetto. Immaginarmelo non è stato affatto difficile (complici i capelli lunghi fino alla vita di Benedict in Zoolander 2, ma ho cercato di escludere quell'immagine dal mio cervello il più a lungo possibile, altrimenti non so come sarebbe andata a finire), l'hai reso talmente bene. E anche il particolare delle frasi in spagnolo e francese mi è piaciuto tantissimo- a tal proposito, l'unico appunto che mi sento in dovere di farti riguarda proprio la frase in francese, l'ultima parte: scritta in quel modo è grammaticalmente scorretta, sia per l'articolo che per il verbo. La frase corretta sarebbe "L'idiot que j'aime", con articolo singolare apostrofato e senza é, che in quel caso trasformerebbe la prima persona singolare del presente in un participio passato. Niente di trascendentale, davvero, ma studiando francese mi è venuto spontaneo notare l'errore e volevo fartelo presente.
In conclusione, ti rinnovo i complimenti sia per l'idea che per come hai costruito la storia: schietta, divertente e ironica, romantica al punto giusto e ccon quel pizzico di lugubre tipicamente Addams che non guasta mai.
Alla prossima! 
Cami

Recensore Junior
01/11/17, ore 22:16

Ciao,
l'unica cosa che sento manchi in questa fic è una foto di Sherlock in versione Morticia perché posso al momento solo immaginare quanto sia spettacolare questo costume su Sherlock xd

E' un'idea molto carina questa che hai avuto, sul serio, non riesco a pensare ad una coppia per costume più adatta per loro due. Poi mi chiedo come cavolo sia fatto il costume da sacca di sangue di Mycroft xd

Recensore Master
31/10/17, ore 22:46

Devo dire che questa ff mi è piaciuta molto. Ero indecisa se leggerla o meno sinceramente e ammetto che sono stata piacevolmente colpita

Recensore Veterano
31/10/17, ore 22:32

Quando ho visto che avevi pubblicato una storia per Halloween sono stata sinceramente contenta. Quando poi ho letto la storia, lo sono stata ancora di più! Mi è piaciuta davvero un sacco, non esagero nel dirlo. Ho adorato questo flusso di pensieri di John; un John che rivedo bene in ciò che ci ha lasciato la fine della 4s. Mi è piaciuta la storia del faggio, molto poetica e significativa; molto adatta a lui ed alla relazione con Sherlock, direi. C'è un umorismo sottile, un'ironia che mi ha fatta sinceramente sorridere, ma poi vi è quella vena di amaro rimpianto che fa male; è un mix di emozioni che mi ha veramente colpito, e per questo oserei dire che è una delle tue storie che mi è piaciuta di più. Sarà che l'hai scritta in due giorni, ma ti è uscito fuori qualcosa di davvero speciale, secondo me. Molto carino e particolare l'espediente dei costumi, poi, che rende ancora più unica la narrazione con la descrizione di uno Sherlock travestito che mi ha letteralmente uccisa. Un bel colpo creativo, il tuo! :) Infine il bacio finale, l'apice di un momento inizialmente triste che mi ha fatto pensare il peggio, ma poi ci hai regalato un lieto fine dolce e romantico; ciò che loro due si meritano. Il tutto condito dalla tua scrittura incisiva ed in questo caso molto schietta, che ha sicuramente aumentato il mio carico di empatia verso questa tua OS. Non posso che farti i complimenti. Ciao :)

Recensore Master
31/10/17, ore 21:48

Mi piace molto come la festa in maschera di Halloween presto si trasformi in una "scusa" per parlare di altro: la descrizione che fai del costume di John e Sherlock è molto dettagliata, tanto che pare di vederli, ma la parte che mi è piaciuta di più è sicuramente quella introspettiva e il racconto di John bambino alle prese con quell'albero. Dici una cosa molto vera in questa storia, secondo me, e cioè che per le cose che ci fanno paura, la cosa più difficile è il primo passo, è superare quella paralisi iniziale.
Mi piace l'idea che qui, a far superare a John la paralisi, sia la lucida consapevolezza che il suo immobilismo verso Sherlock, che pure si protende verso di lui, lo ferisce, mi piace leggere di un John che si rende conto di aver fatto del male a chi ama e che si affretta a fare ammenda.

Nuovo recensore
31/10/17, ore 20:52

Adoro Morticia 😻
Pensare a Sherlock vestito da Morticia poi 😻😻
Le gambe chilometriche di Benedict fasciate dal vestito nero 😻😻😻
Ok, basta sbavare, e torniamo ad una recensione seria.
Che dire...ben scritta, con una vena comica, ma non per questo meno profonda. Bellissima la metafora sulla legge del faggio: vale anche per me, nella vita reale!!!
Trovo che sia anche giusto dare un po' di leggerezza a questo fandom, dove ho letto cose in grado di farti star male per ore (non che l'originale della BBC sia da meno).
Inoltre mi piace come rendi il flusso di coscienza di John, col periodale stretto e le esclamazioni. Accelerano la prosa nei punti in cui è necessario. Bel ritmo nella scelta dei vocaboli, nelle allitterazioni. Anche se io ogni tanto sceglierei una parola diversa (non mi piace, ad esempio, "compagno d'avventure"), ma tu non sei me e la storia non l'ho scritta io.
Bello anche l'accenno dell'amicizia che finisce col bacio di chiusura: perché sicuramente avranno altro, che per certi versi sarà uguale, ma anche completamente diverso.
Continua, che sei brava (ma tu questo gia lo sai e non serve certo che sia una sconosciuta a dirtelo) e mi fai divertire... Nel senso etimologico del termine, non voglio essere fraintesa.
Se trovi degli strafalcioni nella recensione è colpa del T9 del tablet e me ne scuso.
A presto!
P.S.: Mi piacerebbe tanto leggere il flusso di coscienza di Sherlock. So che è una sfida ai limiti dell'impossibile, ma pensaci!

Recensore Veterano
31/10/17, ore 17:23

Ciao! 👻🎃 Brillante ispirazione 🌟 Ottimo risultato 🎖 Morticia e Gomez! Sono un alter ego perfetto ! E i due di Baker Street sono stupendi! La storia del faggio è tua o ...? Perché potrei farla diventare il mio motto esistenziale, altro che sedersi sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del nemico... 🕵 A presto!