Recensioni per
I (didn't) want to be a everyday hero
di Angie96

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/04/18, ore 23:10

Buonasera!! ^^
È da sganasciarsi come una ridicolaggine del genere riesca ad accogliere gli applausi alla fine del racconto. Non la smettevo di sorridere a immaginare le circostanze.
Saitama che si inventa buona parte della storia di sana pianta, cogliendo ispirazione di qua e di là e cercando di compiacere il giovane otaku, come quelli che vogliono farsi grossi inventandosi impressionanti imprese eroiche. Solo che qui l'impresa è ridimensionata e, appunto, ridicola nella sua semplicità. Il vero atto eroico è stato mettersi in mezzo nonostante le urla della donna ubriaca. Avrebbe potuto fregarsene, e invece si è addentrato in una situazione sconosciuta e potenzialmente pericolosa. Non si sa mai come una donna abbandonata e in preda all'alcool possa reagire xD
Una lettura molto sarcastica e divertente.

Recensione premio "Chi la dura, la vince" per il contest "It was always you"

Recensore Veterano
28/12/17, ore 10:55

3° classificata al contest ' Like an Hero '


Grammatica: 4.7/5 


Le uniche cosa che ti hanno penalizzata un po’ a livello grammaticale sono state la mancanza di punti a fine frase e la ripetizioni di alcune parole, troppo vicine una all’altra. 

Ti porto un esempio: 

‘…anche visibilmente ubriaca.’ e subito dopo ‘Lui era visibilmente imbarazzato’ 

Per quanto riguarda la mancanza di punteggiatura a fine frase te ne riporto alcune: 

‘…continuando ad incolpare il suo interlocutore’ 
…che lui si mettesse a raccontare una storia così bene, ma si limitò a scrollare le spalle’ 
‘… e allo stesso tempo mi portarono in uno stato di vergogna perenne per mesi’ 

Purtroppo ce ne sono parecchie nel testo ed è un vero peccato. 

Nella mail con la storia che mi hai inviato c’è un paragrafo che viene ripetuto due volte: 

Tra il sarcasmo di King e le parole piene d'adorazione di Genos, non sapeva quale dei due lo mettesse più a disagio, in quel momento: effettivamente, per chiunque non fosse il cyborg, poteva sembrare strano che lui si mettesse a raccontare una storia così bene, ma si limitò a scrollare le spalle 
«Guarda che non mi sto inventando nulla della storia, è andata veramente così!»
 

Ho visto però che nella pubblicazione ti sei probabilmente accorta di questa cosa ed hai eliminato la parte in più quindi ho preso in considerazione questa seconda versione per la valutazione, non l’ho contato come errore. 
Volevo solo farlo presente perché magari in altri casi questa cosa può essere invece valutata in modo negativo quindi con un po’ di attenzione in più puoi evitare di avere problemi. 

Nel complesso comunque posso dire che la grammatica è stata usata in modo corretto. 

Stile e lessico: 4.8 

Stile limpido e lineare. Hai usato frasi piuttosto lunghe ma intermezzate dalla giuste virgole e quindi la lettura risulta molto scorrevole. 
Anche il lessico, nella sua semplicità, rende il testo piacevole da leggere e si addice molto al contesto ed ai personaggi di questa tua storia. Peccato per quei termini a volte ripetuti che stonano un po’. 

Caratterizzazione personaggi: 10/10 

Hai scelto i tre personaggi che forse più amo di One Punch e tutti e tre sono caratterizzati davvero molto bene. 
Saitama, che racconta una storia inventandosi qualche parte perché non ricorda bene le cose, King che lo ascolta senza staccarsi dalla sua PS Vita da bravo otaku e Genos che, ovviamente, crede ad ogni parola del suo maestro come fosse sacra. Niente di più realistico per questi tre personaggi, davvero molto brava nel renderli esattamente come sono nell’opera originale. 

Originalità e trama: 10/10 

La trama è di per sé molto semplice e, ad una prima lettura, apparentemente banale. E invece no, perché l’originalità di questa storia sta proprio nella tua scelta di far raccontare al protagonista un momento della sua vita in cui si è ritrovato ad essere ‘eroe per un giorno’. Ho trovato molto accattivante questa tua idea, perché senza essere troppo elaborato, è un testo che riesce a strapparti ben più di una risata. Questa tua storia è la dimostrazione che non c’è bisogno di creare chissà quali dinamiche nella trama per scrivere qualcosa di divertente e piacevole da leggere, quindi bravissima meriti il punteggio pieno. 

Gradimento personale: 10/10 

Ogni volta che leggo una storia su One Punch il mio cuoricino da fangirl incallita prende il sopravvento, se poi la storia in questione sembra estratta da una pagina del manga allora tanto di cappello all’autrice. Come dicevo prima il fatto che la trama sia semplice non mi ha impedito di amare questo racconto dai tratti comici e che rispecchia in pieno lo spirito del manga stesso. Ho riso perché è praticamente impossibile non farlo, sia con Saitama che durante il suo racconto inventa parti, sia per King che lo coglie in fragrante e per Genos che pende dalle sue labbra. Non so, mi sembrava davvero di essere lì con il manga tra le mani a godermi una di quelle gag che tanto amo in One Punch. 
Non parliamo del finale che ho letteralmente adorato, con Genos che con la convinzione e serietà che lo contraddistinguono quando c’è di mezzo il suo maestro è già pronto a contattare i produttori. Diciamoci la verità, Saitama potrebbe raccontare qualunque cosa, anche la più inverosimile e insensata, ma per Genos sarebbe sempre oro colato. 
Ho letto nelle tue note a fine storia che ad un certo punto credevi che saresti stata costretta a ritirarti perché non sapevi quale sarebbe stata la trama ed io ringrazio quell’ispirazione che ti è arrivata, seguila sempre se poi finisci per scrivere storie come questa che ti sollevano umore e giornate. 
Bravissima! 

3 punti per la situazione bonus 

Totale: 42,5/43 

Recensore Master
14/11/17, ore 21:34

Come ti avevo promesso, ecco a romperti le scatole e a recensire la storia che continuerò a rileggere ogni volta che sarò triste, fino a farmi rispuntare il sorriso.
Seria, questa storia è giunta in un momento di massimo sclero e mi risollevò il morale: non può che essere inserita tra i rimedi contro la depressione.
Partiamo solo dal perfetto IC dei personaggi trattati, tra King che gioca - MA GUARDA CASO - e fa un po' (solo un po', eh) il trollone con Saitama, fino a Genos che da perfect waifu qual è ci mette troppo entusiasmo pure in una narrazione e finisce per mettere in imbarazzo il sensei.
Il mio trio preferito è sempre uno spasso, da una situazione normale tira fuori il delirio assoluto, come si può non amarli?
Ma passiamo alla storia in sé, che presenta di quei momenti che sono uno splendore.
Quindi, partiamo da un Saitama cucciolo, quindicenne e capelluto, che inizia a raccontare un episodio di eroismo romanzandolo un bel po': non sapremo bene neppure noi dov'è la parte vera e quella inventata, ma a noi piace comunque così: ci interessa scoprire la storia, e se risponde davvero alla domanda lanciata da King - se qualcuno dei presenti ha mai fatto qualcosa di apparentemente normale ma da un altro è stato riconosciuto come eroe.
Ergo, la situazione è questa: il proprietario della libreria dove Saitama cucciolo si rifugia per leggere viene aggredito dalla propria ex ubriaca, che lo accusa di avergli fregato la macchina. Già qui mi sono messa a rotolare dal ridere, non solo a immaginarmi la scena di costei che urla come una dannata e barcolla in giro contro il povero ex fidanzato che non sa più che dire, ma anche per il fatto che infastidisca il nostro pelatone preferito con la sua voce e che Saitama definisca il giovane sé stesso "abbastanza stupido da avvicinarmi al punto dove stava avvenendo la litigata." Hmm, in passato abbiamo preso qualche sberlone aggratis, mio caro eroe?
Andiamo avanti, al punto in cui il nostro eroe decide di salvare le chiappe al libraio e dare una mezza strigliata al megafono umano: bel carattere ragazzo, due pollici bene in alto! Anche se io mi aspettavo la borsettata in pieno muso, ma vabbeh...
No, seriamente, la scena mi è piaciuta perché la ragazza iniziava a rompere le scatole anche a me.
E che dire delle reazioni di King e Genos? Da una parte il MEH colossale, dall'altra l'adorazione completa. Non so a chi dare un abbraccio più forte, perché sono splendidi entrambi.
Guarda, ho deciso: lo do proprio a Saitama che si inventa un finale per non darla vinta all'otaku e tenere calmino il cyborg.
E che dire... anche se l'avevo immaginato che la strillona non si ricordasse dove avesse parcheggiato, leggerlo è stato comunque uno spasso totale. E anche immaginarmi la scena di lei che trascina Saitama e il suo ex con lei tipo cani al guinzaglio.
Come quella di quando viene abbracciato dopo aver risolto la situazione, con tipo lui che, me lo vedo, sgomita per respirare mentre quella piovra di Miyako lo spupazza.
Oppure quella finale, quando Genos vuole chiamare i produttori del programma e Saitama inizia a essere disperato.
Guarda, sinceramente non so come ringraziarti per questa storia spassosa: so solo che davvero mi ha tenuto il morale alto, l'ho semplicemente adorata.
E non s'era capito, nah.

Un abbraccio **
Manto